Il politico italo-tedesco ad HuffPost: "La sinistra è in crisi perché è diventata establishment. La Merkel non ha a cuore i migranti ma le frontiere aperte per l'export tedesco". Fabio De Masi, classe 1980, è un politico italo-tedesco e parlamentare al Bundestag per il partito di sinistra Die Linke, di cui è uno dei capigruppo parlamentari e portavoce per quanto riguarda i temi politico-finanziari.

Insieme a Sahra Wagenknecht ha fondato Aufstehen, un movimento trasversale che punta a riunire tutte le forze di sinistra che non si riconoscono nelle modalità in cui viene condotta l'opposizione nei confronti dei grandi partiti liberali e delle crescenti forze populiste.

Onorevole De Masi, il Ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini ha recentemente auspicato una collaborazione maggiore tra Roma e Berlino. Come sono a suo giudizio gli odierni rapporti tra Italia e Germania?

I rapporti tra Italia e Germania sono stati molto peggiorati negli ultimi anni a causa delle politiche di austerità promosse dal governo tedesco attraverso l'Unione Europea che hanno portato alla depressione economica in Italia e ridotto le prospettive delle nuove generazioni. Dall'inizio della crisi economica i principali partiti tedeschi tranne Die Linke hanno sostenuto l'austerità, il cui prodotto è l'attuale governo italiano. Penso che sia molto importante criticare Salvini sui contenuti: per la sua difesa dei privilegi dei ricchi a danno dei diritti sociali, per la flat tax, per le privatizzazioni e per il razzismo. Ritengo pero che sia sbagliato attaccarlo per il semplice fatto che lui critichi Bruxelles. Così facendo si fa identificare dai cittadini come in un difensore delle politiche di austerità.

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dall'articolo/intervista di Luca Steinmann  per   huffingtonpost.it 

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