amato giudice"Da quanto ho capito Amato gli ha dato una mano, la vulgata di una guerra tra lui e Renzi è una menata; chi conosce Giuliano sa bene che guarda avanti, è già ripartito per un'altra corsa per il Quirinale". A parlare, poche ore dopo la sentenza della Consulta sull'Italicum, è Francesco Colucci, ex socialista, berlusconiano e oggi centrista di governo. Amato è ovviamente Giuliano Amato, membro laico della Corte Costituzionale e considerato dai retroscenisti il burattinaio di questa fase politica assai complicata.

L'indiscrezione, a firma Augusto Minzolini sul Giornale, è succosa perché accende una luce su quanto accaduto mercoledì e su quanto potrà accadere. In ballo c'era la legge elettorale e con essa il destino di questo governo e degli assetti futuri. Un destino trasversale, che va da Matteo Renzi a Silvio Berlusconi. La legge uscita dalla Consulta, spiega Minzo, "sembra fatta apposta per Renzi e il Cav", con il suo maggioritario con premio irraggiungibile al 40% (di fatto un proporzionale mascherato), capilista bloccati che favoriscono i leader forti.

Sulla carta, il segretario del Pd e il fondatore di Forza Italia partono da posizioni antitetiche: maggioritario puro il primo (ha proposto di usare come base per la nuova legge il vecchio Mattarellum), proporzionale il secondo. Ma Renzi "non è pignolo" e potrebbe cercare un accordo con Berlusconi, per formare un governo di grande coalizione con l'obiettivo di sbarrare il passo a Grillo e Salvini. Sullo sfondo (tra 5 anni) la corsa per il Quirinale con una promessa: ricordarsi di Amato, che quell'accordo potrebbe averlo favorito, forse costruito in silenzio. 

da liberoquotidiano.it 

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