Alla fine ci sarà pure il perdono ma per il momento don Antonio Mandrelli (73 anni) non pare ben intenzionato. Il parroco della Chiesa della Madonna delle Grazie a Castelfranco (a Pietralunga, provincia di Perugia, ndr) ha ricevuto la “visita” dei ladri in casa canonica. «Hanno rubato una pistola Berretti dell’anteguerra, anni 30 con relativo caricatore», spiega don Antonio. 

 

Ma cosa ne fa un prete di una pistola?

«Premetto che tutto è denunciato e che me la donò mio zio, ma non ho mica solo una pistola! Ho anche due fucili, uno sovrapposto Franchi e una carabina Remintor che comprai nell’armeria di Fossombrone».

A cosa le servono le armi?

«Perché credo nella legittima difesa! – continua – . Due domeniche fa probabilmente nel momento in cui ero andato a pranzo da una cugina, i malviventi sono entrati forzando la porta della canonica e quella a est dell’appartamento, sono rientrato verso le ore 19 e ho trovato in camera da letto tutto sotto sopra e ho visto che avevano forzato l’armadio e rubato la pistola, mi sono recato in biblioteca, ma qui non avevano portato via niente».

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Ma se fosse stato in casa e avesse sorpreso i ladri?

«Ripeto,  sono per la legittima difesa, fino a qualche anno fa sono andato a caccia e la mira è buona, qualcuno dice che si può sparare di notte e non di giorno, io vivo solo qua in mezzo ai boschi…».

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dall'articolo di “la Nazione – Umbria” da Dagospia.com

 

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