aquila dolore morti 309Presenti alla fiaccolata il premier Conte e il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Alle 3.32 la lettura dei nomi delle 309 vittime e altrettanti rintocchi del campanile. Dieci anni come un giorno: il tempo trascorso dalla notte del 6 aprile 2009 non è bastato a cancellare il dolore dal cuore dei familiari delle 309 vittime, morte sotto le macerie causate dal terremoto. Oggi come allora, la città si è stretta in un immenso abbraccio e, insieme, ha ricordato i suoi morti con una fiaccolata silenziosa e commossa.

  Migliaia gli aquilani che si sono dati appuntamento in via XX Settembre, sicuramente molti di più di quanti non fossero gli scorsi anni, come molti di più sono stati i giornalisti tornati nel capoluogo abruzzese dopo che i riflettori si erano spenti man a mano che trascorrevano gli anni dalla tragedia. L'Aquila si è fermata nel suo dolore per percorrere ancora una volta la via intorno alla quale sono morte intere famiglie o studenti universitari, bambini e anziani. Al fianco del sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, anche il premier, Giuseppe Conte, il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, il senatore Giovanni Legnini e Walter Veltroni.

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