barracciu PD condanna peculatoFrancesca Barracciu, ex europarlamentare del Partito Democratico, è stata condannata dalla Corte d’Appello a tre anni e tre mesi di reclusione per peculato. L’ex sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi avrebbe utilizzato, per spese personali, circa 81.000 euro di fondi pubblici. La sua pena è stata ridotta rispetto al primo grado. L'ex sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi, Francesca Barracciu, è stata condannata a tre anni e tre mesi di reclusione dalla Corte d'Appello di Cagliari. L'ex europarlamentare era stata condannata in primo grado a quattro anni per peculato aggravato per l'inchiesta sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna.

Lo scandalo dei rimborsi fittizi è esploso il giorno dopo la vittoria della Barracciu alle primarie del centrosinistra per le regionali del 2014, quando lei e altri 33, suoi colleghi di gruppo, hanno ricevuto un avviso a comparire davanti al tribunale di Cagliari. L'ex sottosegretaria avrebbe utilizzato per scopi personali dei fondi pubblici che dovevano essere impiegati per i gruppi consiliari: nello specifico si tratterebbe di 81.000 euro, anche se in un primo momento sembravano essere 33.000, che la difesa ha giustificato indicando come rimborsi per la benzina consumata nei suoi frequenti spostamenti sull'isola. La condanna dell'ex europarlamentare è stata ridotta di 9 mesi in Corte d'Appello, perché, anche se una parte delle spese contestate è stata confermata, l'esponente del Partito Democratico è stata assolta dall'accusa di aver fatto pagare una fattura a un'azienda riconducibile al compagno.

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dall'articolo di Tommaso Coluzzi   per FanPage.it

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