Emiliano, che com'è noto si è fatto avanti per la guida del partito (come lui anche il governatore della Toscana, Enrico Rossi), crede sia possibile (e necessario) scrivere una programma di sinistra in grado non solo di battere i populisti ma anche di risolvere i problemi del Paese. Ma come? Partendo da chi ha maggiori problemi: "Non possiamo lasciare chi soffre, chi è stato impoverito dalla crisi economica e dalle tasse alla mercé degli oratori di piazza, degli arruffapopoli. Dobbiamo essere vicini alle persone, difendere chi non conta nulla, dedicarci ai luoghi di sofferenza".

A chi gli chiede se accanto al populismo di destra non vi sia il rischio di dare vita a un populismo di sinistra, Emiliano risponde così: "Esiste pure un populismo intelligente, concreto, non velleitario che una volta esprimevano partiti come il Pci e la Dc. Le loro sezioni erano luoghi dove non si facevano solo le liste elettorali. Si studiava, si insegnava a leggere a scrivere a chi non poteva andare a scuola, si discuteva e si faceva solidarietà. È ovvio che questo mondo non può tornare, ma è necessario ricostruire il senso di una comunità politica".

dall'articolo di   per ilgiornale.it

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