Fabrizio Salini RAILe quarantotto ore complicate a viale Mazzini per le polemiche per Lady De Santis, Freccero e il caso Casimiro Lieto, autore della Prova del Cuoco rimasto fuori dai giochi. “Per una notte sono stato direttore di rete”. La linea di Salvini e Di Maio: nessuna battaglia sui nomi. "Se deve essere la Rai del cambiamento" dicono all'unisono cinque stelle e Lega, allora che si parta da qui. "C'è un amministratore delegato capace e le nomine le farà lui".  Sono state quarantotto ore di passione, nomi legittimati e poi scartati, percorsi tortuosi fino agli stop improvvisi. Di sicuro, negli ultimi due giorni, nelle stanze del settimo piano di viale Mazzini, sono stati lanciati personaggi ed interpreti di quella che potrebbe essere definita una commedia degli equivoci. Il primo equivoco che è stato chiarito è questo: a decidere chi dovrà guidare le reti Rai nella stagione pentastellata-leghista non sono certamente i due vicepremier Di Maio e Salvini, né altri presunti "poteri forti".

A decidere in totale autonomia, come prevede la riforma che ha attribuito i pieni poteri all'amministratore delegato sarà proprio Fabrizio Salini. Infatti, secondo quanto risulta a Tiscalinews a scegliere i direttori dei tg che oggi saranno all'esame del Consiglio di amministrazione della Rai è stato lo stesso amministratore delegato. Aveva posto come condizione l'autonomia, Salini e così è stato. Giuseppe Carboni va al telegiornale della prima rete prendendo il posto di Andrea Montanari, Gennaro Sangiuliano va al TG due e Giuseppina Paterniti già corrispondente da Bruxelles, dirige il TG tre al posto di Luca Mazzà che passa alla radio. Oggi in consiglio potrebbe accadere di tutto, a quanto si dice nei corridoi di viale Mazzini, ma pochi ci credono perché da palazzo Chigi nella serata di ieri è arrivato un messaggio preciso: qualunque sia lo scenario, gli azionisti di maggioranza di questo governo cioè Salvini e Di Maio, non faranno battaglie di religione per dividersi le poltrone. "Se deve essere la Rai del cambiamento" dicono all'unisono cinque stelle e Lega, allora che si parta da qui. "C'è un amministratore delegato capace e le nomine le farà lui". Ma la storia delle ultime quarantotto ore va raccontata.

Paragone non vuole la de Santis?

C'è stato un momento nella tarda serata di lunedì che Teresa de Santis -manager di lungo corso Rai con sette anni di attività di gestione alle spalle- era ad un passo dal diventare, come aveva anticipato TV blog, direttore di Rai uno in quota Lega. Era un'ipotesi, dopo che la candidatura di Carlo Freccero si era rivelata impossibile a causa del fatto che lui stesso aveva pensato per sé ad un ruolo meno operativo. Pensionato molto apprezzato nel mercato della TV, Freccero che è stato il primo nome fatto da Salini, avrebbe accettato soltanto una sorta di guida editoriale. Peccato, perché il Visionario -come viene ribattezzato Carlo ex consigliere Rai - sarebbe stata la scelta condivisa da tutti sostanzialmente super partes. Sulla de Santis, invece, che pure ha un curriculum esemplare (con un incarico della durata di un biennio perché ha sessant'anni e venti li ha passati in Rai) ci sono stati alcuni pareri negativi. Il più importante sarebbe stato, stando ai rumors, quello di Gianluigi Paragone. Sarà vero? A Rai due - vera sorpresa- a mezzanotte del lunedì era dato per certo Casimiro Lieto, autore, giornalista con trenta anni di TV in curriculum. Chi è costui, si sono chiesti in molti conoscendo Lieto solo come autore della Prova del cuoco condotta da Elisa Isoardi compagna (molto amata) del ministro Salvini. Michele Anzaldi si è subito scagliato contro Casimiro ritenendolo colpevole dei bassi ascolti del programma. Ma chi è davvero Lieto ve lo raccontiamo noi.

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dall'articolo di Monica Setta per notizie.tiscali.it  del 31 ottobre 2018 

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