De Chirico EbdòmeroFacendo un semplice conteggio di quanti e quali colori De Chirico utilizza nell’Ebdòmero, ne emerge un uso che ruota attorno al rosso, verde, azzurro, bianco e nero. Questi sono i colori preponderanti ed è possibile stabilire una correlazione tra la loro presenza e il significato che attribuiscono a ciò a cui fanno riferimento. Si può notare, infatti, come a ogni colore si possa assegnare un valore di “negatività” o di “positività”, alcune volte evidentemente espressa, altre implicita. Di seguito verranno presi in esame singolarmente i vari colori e la funzione che assumono nel testo rendendo evidente come la loro presenza risulti perfettamente funzionale e coerente al tessuto del discorso.

 Verrà pertanto per ognuno riportata una tabella nelle cui caselle di sinistra sarà specificato il contesto in cui è presente la locuzione, in modo da poterle attribuire un senso positivo o negativo (o in taluni casi neutro poiché non direttamente associabile a nessuna connotazione di grado) nelle caselle di destra. IL VERDE Pensò allora a Basilea che rotola con una violenza di torrente i suoi flutti color smeraldoneutroPaesaggio primaverile d’una poesia e d’una tranquillità stupefacenti: poggi verdeggianti e teneripositivoLa sua casa, dalle persiane verdi, sorrideva in mezzo ai giardinipositivoCi si potrebbe imbarcare, partire sulle ode gialle del grano maturo o su quelle verdi dell’erba tenerapositivoSulle alture soleggiate alberi verdeggianti si scaglionavanopositivoLe radure erano coperte di un’erbetta molto tenera e molto verde ove i fanciulli giocavano cacciando strilli giocondipositivoGli alberi facevano un dolce brusio. Le aiuole verdeggiano. I fiori dei giardinetti […] esalavano i loro profumipositivoMonotona sinfonia dei grigi, dei grigi verdi, dei grifi ocra, dei verdi ocraneuro

È evidente come questo colore venga costantemente associato da De Chirico a descrizioni di luoghi, per lo più naturali, in termini positivi che rimandano a una visione serena e gioiosa.

L’AZZURRO

Il cielo era blu, come un pezzo di carta teso; non vi era una parte più chiara all’orizzonte; bludappertutto; un vero soffitto disteso sulla città. In quei giorni di suprema ebrezza […]positivo[…] nel mondo finalmente pacificato avrebbero rigenerato l’umanità all’ombra dei loro stendardi color del cielo.positivoIl cratere di un vulcano cominciò a vomitare tubini di fumo e corte fiamme gialle e azzurrastre.negativoI suoi occhi azzurri e dolcissimi si accendevano di una luce ineffabile positivoLe case sorridevano calme e civettuole nel loro candore. L’aria era tepida, il cielo era azzurro come il mare che si vedeva luccicare in fondo ai lunghi vialipositivoFeste nelle borgate benedette sotto il grande cielo azzurro!positivoTristezza delle geografie, ora grigie, ora verdi, ma sempre azzurre là ove si aprono i laghi e si stendono i vasti mari!positivo

L’azzurro (e il blu) viene associato per lo più al cielo (tanto che si parla anche di “color del cielo”) e al mare e in questi termini assume connotazioni positive; i due enti perfettamente congruenti vengono sempre descritti come estesi, immanenti, vasti e comunque intrisi di una serenità e di una pacatezza che però, a volte, viene ribaltata completamente in altre parti del romanzo; infatti De Chirico utilizza correntemente questi due termini, o loro derivati, (“la traversata di quel lago immenso come un oceano, ove a volte scoppiavano orribili tempeste”1, “si trovava abbastanza lontano dal mare”2, “scendeva nel greto dei torrenti”3, “fumo nel cielo minaccioso”4, “il sole era alto in un cielo senza nubi”5, “città incantevole costruita come un anfiteatri intorno al lago”6 ecc.) anche attribuendone accezioni negative nel momento in cui vengono messi in relazione a termini di opposizione e di svantaggio (minaccia, tempesta, notte ecc.).
A tal proposito si vedrà come l’oscurità in genere (connotata in primis dal nero) rimandi sempre a immagini e situazioni negative, in contrasto con il chiarore simboleggiante la positività. Su quest’ultimo aspetto si ritornerà specificatamente nel momento in cui si analizzerà il bianco e le relazioni che questo colore intesse con le città del nord. È necessario anticipare, comunque, che le caratteristiche fisiche degli abitanti del nord raffiguranti valori positivi (poiché appunto derivanti dall’essere nati in tali città) si esprimono anche nel colore degli occhi, che appunto è chiaro, è azzurro.

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dalla Tesina di Alice Rainis, Corso di Letteratura artistica, Anno Accademico 2004-2005.