Socci Sinistra illusaIn queste ore frenetiche - com'era prevedibile - c'è chi prova a tirare per la giacca il presidente Mattarella attribuendo a lui pensieri e progetti propri. Sperando così di "indirizzare" le cose. In particolare c'è chi diffonde l'idea che il capo dello Stato desideri che sia siglato il papocchio Pd/M5S, mentre sarebbe infastidito dalla possibilità che il M5S torni a dialogare con la Lega per far ripartire un governo gialloverde. Non è così. Il presidente sa bene che il suo ruolo non è quello di tifoso e infatti non risulta che egli si muova in questo senso. Non sono solo la sua mitezza di carattere e il suo rifuggire dai protagonismi, ma è soprattutto la sua profonda cultura costituzionale che lo rende un vero garante super partes.

Infatti la sua esternazione alla fine dei colloqui con i partiti, è stata perfetta e ha rappresentato con equilibrio la situazione: «Nel corso delle consultazioni appena concluse, mi è stato comunicato da parte di alcuni partiti politici che sono state avviate iniziative per un' intesa, in Parlamento, per un nuovo governo; e mi è stata avanzata la richiesta di avere il tempo di sviluppare questo confronto».

Si trattava, con tutta evidenza, del tentativo di dialogo che stava nascendo fraPd e M5S e il presidente lo ha registrato nei suoi colloqui. Poi ha aggiunto: «Anche da parte di altre forze politiche è stata espressa la possibilità di ulteriori verifiche». E in questo caso si trattava della disponibilità della Lega a considerare - come subordinata rispetto alle elezioni anticipate - una ripresa del dialogo con il M5S. Come si vede ha detto tutto. Non c' è nessuna dietrologia da fare. Le posizioni dei partiti che si confrontano e dialogano sono la fisiologia della democrazia.

da liberoquotidiano.it