«In questi giorni ho colto in tanti – e lo condivido anch’io – un sentimento di grande disagio di fronte all’ipotesi di un governo Pd-5 Stelle. È del tutto naturale dopo aver subìto per 10 anni aggressioni di ogni tipo da parte dei 5 Stelle». L’attacco arriva da Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, durante il suo intervento alla Festa dell’Unità a Ravenna.  «Provare a fare un governo non significa affatto non dover riflettere in maniera autocritica sui nostri errori e sulle scelte programmatiche da individuare come priorità, a partire da un Piano per il Lavoro per 200mila giovani del Sud e dalla questione sicurezza. Dall’altro lato, la prima cosa da fare è un’operazione-verità su questi dieci anni.

Operazione-verità vuol dire chiedere conto ai 5 Stelle sulle tante cose che hanno detto e poi si sono rimangiati. Siccome ho sentito i 10 punti che Di Maio ha elencato per la formazione di un nuovo governo, mi sono preso lo sfizio di annotare 10 punti e di porre 10 domande a Di Maio». Nel primo punto De Luca punta il dito contro Grillo e i 5S accusandoli di «essere i principali responsabili dell’imbarbarimento del dibattito pubblico in Italia. Per dieci anni hanno diffuso una sottocultura dell’aggressione verbale, dell’offesa agli interlocutori».

di di Giorgia Castelli per www.secoloditalia.it

E’ un fiume in piena, Vincenzo De Luca, ospite della Festa dell’unità a Ravenna. Dopo aver esposto un piano di Governo basato su dieci punti – modellato in risposta ai dieci punti messi sul piatto dai 5Stelle di Luigi Di Maio – il governatore campano invita il PD  a rispettare la sua identità nella trattativa con il Movimento. 

 

di    per https://www.liratv.com