governoconte2quadrata 690x362Interni a Lamorgese, Economia a Gualtieri, Giustizia a Bonafede, Esteri a Di Maio, Infrastrutture a De Micheli, Sviluppo Economico a Patuanelli, Lavoro a Catalfo, Istruzione a Fioramonti, Ambiente a Costa, Mezzogiorno a Provenzano, Cultura a Franceschini, Difesa a Guerini, Affari europei ad Amendola, Affari regionali a Boccia, Sport e politiche giovanili a Spadafora, Salute a Speranza, Agricoltura a Bellanova, Innovazione tecnologica a Pisano, Pubblica amministrazione a Dadone, Pari opportunità e famiglia a Bonetti, Rapporti con il Parlamento a D'Incà. Ecco la lista dei ministri del governo Conte 2, sostenuto dal Movimento 5 stelle e dal Partito democratico. Ai 5 stelle vanno dieci ministri, al Pd 9, a Liberi e uguali 1, un tecnico: in totale fanno ventuno più un sottosegretario alla presidenza del consiglio che va sempre i grillini. Tredici i ministri con portafoglio e otto senza. Sono sette le donne, dunque un terzo sul totale. Tredici ministri sono nati tra Roma e il Mezzogiorno, otto nel Nord Italia. Il sottosegretario alla presidenza, che è Riccardo Fraccaro, proviene dal Trentino (ma è nato in Veneto), il premier Conte come è noto è pugliese. Rispetto al precedente esecutivo, rimangono al governo in sei di cui tre ministri: Alfonso Bonafede resta alla Giustizia, Sergio Costaall’Ambiente, Luigi Di Maio trasloca dal Lavoro e Sviluppo Economico agli Esteri.

Poi ci sono due promozioni: Vincenzo Spadafora passa da sottosegretario con delega alle Pari opportunità a ministro dello Sport e Politiche Giovanili, Lorenzo Fioramonti da viceministro dell’Istruzione a ministro. Fraccaro, invece, lascia il ministero dei Rapporti con il Parlamento per la poltrona di sottosegretario alla presidenza. Nel Pd tornano ministri Dario Franceschini (sempre ai Beni Culturali, come con Matteo Renzi e Paolo Gentiloni), e vengono promossi Enzo Amendola agli Esteri ( è stato sottosegretario) e Teresa Bellanova all’Agricoltura (era viceministro allo Sviluppo Economico).

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