Il governo giallorosso ha incassato la fiducia anche al Senato e ora è pronto a partire. Ma la guerra delle poltrone dei sottosegretari sta agitando (non poco) i 5Stelle.Incassata la fiducia, parte una nuova corsa alle poltrone. Quelle dei sottosegretari che saranno definite nei prossimi giorni. Anche se il premier Giuseppe Conte ha fretta: "Domani sarebbe buono riuscire completare la lista della squadra dei sottosegretari per poter partire ed essere attivi quanto prima", ha detto da Bruxelles.

Il braccio di ferro più intenso sarebbe all'interno dei 5 Stelle: parlamentari ed ex ministri non vorrebbero rinunciare a un posto di spicco e ieri Luigi Di Maio avrebbe chiesto una rosa di candidati tra cui scegliere. In particolare - sottolinea l'agenzia Adnkronos - i grillini vorrebbero lasciare una poltrona a Elisabetta Trenta. Magari quella del sottosegretario all'Interno.

Sarebbero una ventina le deleghe che "spetterebbero" ai 5 Stelle. L'ultima parola spetta comunque a Di Maio, ma i presidenti delle commissioni avrebbero già sbottato. "Non siamo un ufficio di collocamento", avrebbero detto secondo il Corriere. I candidati per l'Economia dovrebbero comunque essere Stefano Buffagni, Laura Castelli, Alessio Villarosa e Marco Pellegrini.

Dall'altro canto anche il Partito democratico sarebbe in fermento. Qui il metodo sarebbe quello delle "correnti". E in particolare c'è da capire quanti dei 18 posti che spettano ai dem finiranno in mano ai renziani. "Se saranno cinque il governo durerà", pronostica un senatore al Corriere. In lizza ci sarebbero per il Senato Malpezzi, D'Alfonso e Margiotta, mentre per la Camera Fiano (vice ministro all'Interno) e Ascani (all'Istruzione). Possibile 'promozione' anche per Sereni, Quartapelle, Mauri, Braga, Romano. Al ministero dell'Economia dovrebbe approdare Misiani, sempre nel ruolo di vice ministro.

Da Palazzo Chigi precisano che i "presunti scontri sulle deleghe della presidenza del Consiglio, a congetture su dimissioni e a illazioni su fratture tra ministri e sottosegretari" sono "ricostruzioni totalmente false e prive di alcun fondamento". Ma la corsa è iniziata.