La risposta del leghista: "A differenza di una sinistra che odia, noi parliamo di futuro, di valori, di rispetto, di lavoro, bellezza e sicurezza"
Attaccare Matteo Salvini magari su delle proposte o su alcune idee? Macché! La sinistra preferisce lo scontro verbale ricorrende spesso a linguaggi diplorevoli.
Non c'è un giorno in cui il leader della Lega non sia sottoposto a offese e minacce varie. Il caso più recente è il post di un certo Braschi, venuto a conoscenza della visita dell'ex ministro dell'Interno alla fiera di San Martino di Santarcangelo: "Caro Matteo Salvini, pare che questa domenica sarai a Santarcangelo, il paese dove sono nato e cresciuto, dove sta il mio cuore e il tipo di società in cui credo. Dove resiste ancora un esempio di mondo e di esseri umani che non cercano nemici da combattere e
qualcuno da cui difendersi".
L'attacco e la risposta
Il "democratico" è poi passato all'attacco senza usare mezzi termini e giri di parole: "Ti auguro che ti facciano parlare perché è questo che prevede la nostra amata democrazia, ma sono sincero: spero che sul finire del tuo discorso ti inizino a piovere addosso grosse secchiate di merda, lanciate con amore e senza violenza". E si è addirittura giustificato sbeffeggiando: "Dopotutto, anche questo fa parte della nostra amata democrazia".
La replica da parte del segretario federale della Lega non è tardata ad arrivare: "Questo 'artista' spera io venga accolto domenica a Santarcangelo con “grosse secchiate di merda” (!)". L'educata risposta dell'ex vicepremier si è basata su un paragone con gli avversari politici: "A differenza di una sinistra che odia, noi parliamo di futuro, di valori, di rispetto, di lavoro, bellezza e sicurezza. Viva la Romagna!".