capture 076 24112019 181036Paolo Becchi rivela un retroscena sul voto a sorpresa sulla piattaforma Rousseau che ha poi stabilito la corsa del Movimento cinque stelle alle elezioni regionali in Emilia Romagna. A Dagospia, il professore dice: "Quante balle su quello che sta succedendo sul voto sulla piattaforma Rousseau. E ormai tutte le colpe sono di Di Maio, il capro o meglio la capra espiatoria. Ma chi lo ha voluto il voto su Rousseau? Nessuno si è posto questa domanda. Vediamo di dare una risposta. C'è un capo politico, e c'è un garante; il non voto tornava ad entrambi comodo, anche per tener calmi i parlamentari".In questo scenario, continua Becchi, "c'è una persona che come figlio di un Grande si deve essere cominciato a rompere i cogli*** e allora ha imposto il voto sulla piattaforma: Davide Casaleggio, che sta sempre più rendendosi conto che quel Movimento sarà pure in continuo movimento ma in una direzione che Gianroberto non avrebbe mai accettato". Quindi la clamorosa conclusione: "A questo punto meglio finire al più presto questa storia ormai prova di senso.

Meglio una fine spaventosa che uno spavento senza fine. Ma Grillo non ci sta, lui vuole Prodi al Quirinale, e allora come garante dovrà inventarsi qualcosa, perché se Salvini vince in Emilia salta tutto".

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