SardineSardine in piazza contro Matteo Salvini. Dove c’è lui, ci sono loro. A Bologna il battesimo, lunedì a Modena la replica. C’è il comizio della Lega, e arrivano anche le sardine. I capi di questo movimento sono quattro trentenni: Mattia Santori, Andrea Garreffa, Giulia Trappoloni e Roberto Morotti.  Hanno organizzato tutto via Fb, e gli è andata bene. Ma dietro di loro si muove il potente apparato piddino. Di più: Zingaretti già pensa di mettere le mani su quella piazza, facendosi dettare l’agenda. E in piazza giovedì c’era pure come osservatrice e come contestatrice di Salvini anche Flavia Franzoni, la moglie di Romano Prodi. Ora anche Matteo Salvini attende di vedere che fine farà il progetto delle “sardine”. La campagna elettorale in Emilia Romagna è troppo importante e il fattore inedito della sardine potrebbe giocare a sfavore del centrodestra. Aiutato ovviamente dal balletto di cifre che da subito si è agitato attorno ai numeri veri di piazza Maggiore. Quanti erano?

Resta un mistero. Il numero è stato gonfiato a dismisura nell’arco di una notte: ottomila, poi diecimila, quindi undicimila, e poi dodicimila per arrivare alla cifra di quindicimila.

Salvini ha ritwittato la foto del flash mob organizzato contro di lui a Bologna. “Gratitudine immensa alle migliaia di persone che hanno abbracciato me e Lucia (Borgonozni, ndr). Profondo rispetto per chi manifesta, pacificamente, contro le nostre idee”, scrive su Twitter il segretario leghista che mette al fianco a una sua foto al Paladozza un’immagine del Crescentone. “Nessun rispetto per chi invece, per protestare contro di noi, lancia sassi e bottiglie verso polizia e carabinieri. Viva Bologna, viva la libertà e la democrazia”, aggiunge poi con riferimento al corteo organizzato dai centri sociali. Nessuna parola sferzante contro le sardine quindi, a dimostrazione del nuovo volto moderato che il capo della Lega intende ostentare in questa fase. Nessun accenno anche ai boatos dei social secondo cui la foto della piazza gremita sarebbe relativa ai festeggiamenti di Capodanno e non al flash mob delle sardine.

Il dato politico che emerge è però inquietante per il Pd, e lo sottolinea senza infingimenti Matteo Richetti, ex dem oggi con Carlo Calenda: “Se fosse stato il Pd a chiamare a raccolta in quella piazza non ci sarebbe andato nessuno”. La riprova? In questo fine settimana il Pd si ritrova a Bologna ma evitando la piazza. Il Pd opta per una tre giorni nel chiuso dei palazzi storici.

Ma veniamo all’exploit di Piazza Maggiore. Quante persone entrano in quella piazza? I conti li fece Il Post dopo un comizio della Lega, Meloni e Berlusconi proprio a Piazza Maggiore nel 2015. Salvini aveva postato la foto di una piazza gremita di gente. Piazza Maggiore, che è la piazza più importante di Bologna, misura circa 115 metri in lunghezza e 60 metri in larghezza. Scriveva Il Post: “La stima di 4 persone per metro quadrato in media, quindi, è da considerare come piuttosto abbondante. Moltiplicando quattro persone per 6.900 mila metri quadrati, la superficie di tutta Piazza Maggiore come se fosse stata completamente vuota, il risultato è circa 27 mila manifestanti”. Quindi vuol dire che le sardine tanto applaudite erano meno della metà della capienza della piazza.

Il sito di Wu Ming fece, sempre all’epoca, stime più precise per calcolare quanti fossero i seguaci del centrodestra in piazza, unendo a piazza Maggiore anche l’adiacente piazza Nettuno. “Il dato complessivo delle due piazze, dunque, andrebbe dalle circa 7000 (dato micragnosissimo) alle circa 12000 persone (dato micragnoso)”. Dodicimila in piazza all’epoca rappresentavano dunque un dato “micragnoso”. Oggi proprio da quel dato micragnoso vuole ripartire la sinistra. Contenti loro…

di Vittoria Belmonte https://www.secoloditalia.it/