Dietro ci sono i centri sociali, davanti gli immigrati che protestano in piazza. Un cocktail che produce un nuovo prodotto politico della sinistra, le sardine nere. Protestano perché non hanno i permessi, i documenti, le sistemazioni adeguate. “Basta parole, vogliamo i documenti” è il cartello che apre il corteo svoltosi questa mattina a Napoli. Pochi, ma rumorosi. Circa duecento migranti, la maggior parte proveniente dall’Africa Occidentale, cavalcano il movimento bolognese. E si autodefiniscono sardine nere. Oggi i migranti sono scesi in piazza per chiedere all’ufficio immigrazione della Questura di Napoli “di avviare la procedura per il riconoscimento della protezione internazionale, e lo sblocco delle loro pratiche per ottenere il permesso di soggiorno”. Tra loro, anche bandiere del partitino di sinistra Potere al Popolo. Non proprio dei moderati centristi alla Monti…
La regìa dei centri sociali
“Chi sono le Sardine Nere? Sono tutte quelle sardine che non sono potute scendere nelle piazze italiane di queste ultime settimane, perché considerate diverse dalle altre Sardine”, spiega l’Ex Opg di Napoli lanciando l’iniziativa su facebook.
Sardine nere contro Salvini