«Canterò finché avrò qualcosa da dire e quando nessuno vorrà più ascoltarmi bene, canterò soltanto in bagno facendomi la barba ma potrò continuare a guardarmi nello specchio senza avvertire disprezzo per quello che vedo». Purtroppo questa profezia di Luigi Tenco non si è realizzata. Avremmo voluto ancora sentire a lungo la sua voce raccontare le sue storie malinconiche, allegre, sempre uniche, vestite da musiche spesso indimenticabili. Ma lui, il 27 gennaio di 50 anni fa, dopo aver appreso che la sua canzone Ciao amore ciao era stata esclusa da Sanremo decise di togliersi la vita.

La sua arte però non se ne è mai andata e ora sabato 7 gennaio Genova, la città dove si è formato, lo ricorda con due eventi. Il primo è una mostra con oggetti del cantautore presso il Foyer del Teatro della Tosse: ci sarà la macchina da scrivere con cui scriveva i suoi testi, la chitarra, il sax che lo ha accompagnato in tante performance, anche televisive, e numerosi oggetti legati alla sua avventura artistica: spartiti, foto, locandine, rare edizioni dei suoi dischi e i premi vinti nella sua carriera.

Alle 20.30 il Teatro della Tosse ospiterà invece di Tenco con Roberta Alloisio e Armando Corsi, che sarà anche l’occasione per presentare il loro nuovo CD “Luigi” a lui dedicato, contenente l'omaggio che Giorgio Gaber dedicò all’amico negli anni ’80, cantato dalla moglie Ombretta Colli in una produzione teatrale, nell’arrangiamento di Franco Battiato e mai riproposto.

di Eugenio Arcidiacono  per famigliacristiana.it  

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