capture 421 26032020 191805Fratelli d’Itala di sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 ha offerto la sua disponibilità a collaborare con il governo. Ma nella nostra testa ci sono e restano delle domande. Le stesse che si fanno milioni di italiani. E a cui chiediamo di dare risposta”. Così Giorgia Meloni in un video postato su Facebook alla vigilia dell’informativa del premier alla Camera.

Meloni: ho tante domande da fare a Conte

“La prima domanda che formuleremo domani al premier Conte quando verrà in Parlamento è questa. Perché il 31 gennaio scorso il governo italiano ha varato un decreto con il quale stabilisce un’emergenza sanitaria per i successivi sei mesi? Ma poi non fa nulla conseguentemente alla quella scelta? Perché il giorno dopo il governo italiano non si è messo a cercare mascherine. Respiratori. A  potenziare il sistema sanitario a chiedere aiuto alle opposizioni e a porre il problema in Parlamento?”. “Perché – prosegue la leader di Fratelli d’Italia – il 15 febbraio il governo con l’Onu ha mandato 218 tonnellate di strumenti sanitari in Cina? Perché? Devono risponderci. Dobbiamo saperlo anche per affrontare meglio i problemi di oggi. E delle prossime settimane”

 

“Sul Mes nessuno ci dia lezioni, please”

“Al premier Giuseppe Conte  ho posto la questione” del Mes”. Ha spiegato ancora la Meloni a la Stampa. “E ho fatto riferimento proprio a quegli Paesi che ci hanno sempre dato lezioni. Al presidente Conte ho detto che non possiamo in alcun modo rischiare l’attivazione di condizionalità. Che sarebbero mortali per i risparmi degli italiani e ci ridurrebbero come la Grecia. Forse è meglio che ci riprendiamo i soldi che ognuno ha messo il quel fondo. Punto”.

La leader di FdI: “L’Olanda abbassi le penne”

“L’Olanda dice che non consentirà l’attivazione senza condizionalità. Allora io ho detto a Conte ‘vi dò un consiglio, andate alla riunione dell’Euro-gruppo a porre il problema di quelle Nazioni che in Europa hanno attivato paradisi fiscali. Chiedete sanzioni per quei Paesi, come appunto l’Olanda, che drenano soldi dagli Stati membri. E consentono alle grandi aziende di non pagare le tasse in patria’. Così vediamo se queste nazioni così brave a dare lezioni agli altri, abbassano le penne”.

di Elsa Corsini per www.secoloditalia.it