Grillo Acqua Roma 675Il leader M5s si è presentato a Roma per partecipare al convegno sull'acqua pubblica dei grillini a Montecitorio. Prima ha pranzato con il presidente Adusbef Lannutti, poi ha visto il senatore Vito Crimi. I parlamentari cercano di difendere la scelta di annullare le comunarie in Liguria, ma le polemiche continuano. La candidata esclusa Cassimatis valuta il ricorso e intanto annuncia una conferenza stampa: potrebbe correre con Possibile di Civati. “Una democrazia senza regole non è una democrazia, noi abbiamo le nostre regole. Io sono il garante e le faccio rispettare, chi non è d’accordo si faccia un altro partito”. Beppe Grillo, a Roma per un convegno sull’acqua pubblica organizzato dal Movimento 5 stelle in Parlamento, ha prima fatto finta di mordere i microfoni dei giornalisti e poi ha risposto alle domande sul caso di Genova.

appendino chiar a TorinoLa sfida di un’Amministrazione è quella di tradurre in azioni concrete quelle che sono le idee che sostiene, e soprattutto, dare motivo ai cittadini di crederci con la stessa forza. È in questa direzione che va la scelta presa martedì 14 marzo dalla nostra Giunta sul tema del Commercio. Abbiamo infatti intenzione di favorire le nuove aperture commerciali che risponderanno ad alti standard qualitativi. Tra le caratteristiche di questi standard ci saranno, ad esempio: la possibilità di accedere a una rete wi-fi gratuitamente, la disponibilità di fasciatoi per i bebè, la presenza chiara ed evidente di informazioni sugli effetti dell’abuso di alcolici, la promozione di iniziative della Città, l’apertura durante le principali festività e nelle due settimane centrali di agosto, e il rispetto della normativa per il superamento delle barriere architettoniche per l’accesso ai locali e per i servizi igienici.

M5S Io votoNella pagina di accettazione della candidatura per i candidati alle comunarie di Genova, che tutti i candidati hanno sottoscritto online, era stabilito che: "Il Garante del MoVimento 5 Stelle si riserva il diritto di escludere dalla candidatura, in ogni momento e fino alla presentazione della lista presso gli uffici del Comune di Genova, soggetti che non siano ritenuti in grado di rappresentare i valori del MoVimento 5 Stelle.". In base a questa prerogativa e in qualità di garante del MoVimento 5 Stelle, al fine di tutelarne l'immagine e preservarne i valori e i principi, ho deciso, nel pieno rispetto del nostro metodo, di non concedere l'utilizzo del simbolo alla lista di Genova con candidata sindaco Marika Cassimatis. Dopo l'esito delle votazioni di martedì, infatti, mi è stato segnalato, con tanto di documentazione, che molti, non tutti, dei 28 componenti di questa lista, incluso la candidata sindaco, hanno tenuto comportamenti contrari ai principi del MoVimento 5 Stelle prima, durante e dopo le selezioni online del 14 marzo 2017. In particolare hanno ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del MoVimento 5 Stelle, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti, condividendo pubblicamente i contenuti e la linea dei fuoriusciti dal MoVimento 5 Stelle; appoggiandone le scelte anche dopo che si sono tenuti la poltrona senza dimettersi e hanno formato nuovi soggetti politici vicini ai partiti.

Finalmente un'intervista seria. Domande e risposte senza continue interruzioni, domande sulla città, sulle decisioni prese e da prendere, senza gossippate, senza pettegolezzi, senza doppi fini o volontà più o meno palese di denigrare la Raggi. Sono domande curiose, attente e nel merito. Così si fanno le interviste. Ascoltiamola.

 

Governo M5SAlla fine hanno creato un ceto politico, hanno una classe dirigente e la democrazia dell’uno vale uno non vale più. E così tutto era pronto già a gennaio, quando sembrava che la situazione sarebbe precipitata, che le pulsioni di sopravvivenza politica di Matteo Renzi avrebbero portato al voto in primavera. Il M5S ha un piano che è stato affinato fino a questi ultimi giorni. Sta accelerando i lavori sul programma affidato alla Casaleggio tramite la piattaforma Rousseau, e ha disegnato il primo vero organigramma della squadra di governo che è stato anche annunciato, assieme ai punti più forti del programma, in diversi colloqui con ambienti diplomatici di ambasciate straniere. Molti dei nomi di questa sorta di governo ombra sono noti, sono le stelle più brillanti nel firmamento mediatico del Movimento, allevati attraverso l’imponente macchina comunicativa gestita anche con una cura massiccia di ospitate tv.  Alcune caselle sono ancora da riempire ma il grosso è stabilito. Sarà un governo politico, con ministri del M5S, scelti tra chi si è creato una competenza ed è diventato il frontman nel settore. Ovviamente verrà premiato il livello di fedeltà ai vertici. Qualche poltrona, tra le più pesanti, sarà destinata invece a figure tecniche di alto profilo. Di sicuro il ministero dell’Economia, per il quale si studia una rosa di nomi, ma forse anche il Viminale a cui potrebbe finire un magistrato, sempre che non venga conservato per Alessandro Di Battista. Ma andiamo con ordine. Candidato premier sarà Luigi Di Maio.

Paolo Pace 2Paolo Pace lascia dopo i dissidi nella sua maggioranza. Salvo ripensamenti (ci sono comunque 20 giorni per il ritiro delle dimissioni, e dalle parti di Garbatella ormai si sono abituati ai ribaltoni politici), il Campidoglio dovrà procedere al commissariamento che porterà a nuove elezioni. A Roma è caduto il primo governo del Movimento 5 stelle: dopo la lunga crisi interna, la rottura con gli attivisti e la spaccatura interna al gruppo di portavoce, si è dimesso il minisindaco del Municipio VIII, Paolo Pace. Non è certo importante come quello di Virginia Raggi e del Comune, ma è comunque un pezzettino dell’amministrazione a 5 stelle della Capitale che viene meno. E che permette alle opposizioni di tornare subito all’attacco: “È la dimostrazione di una ormai evidente inadeguatezza di governo del M5S, una ‘armata brancaleone’ senza la ben che minima idea della città e del suo sviluppo per il futuro”, commenta la capogruppo Pd in Comune, Michela Di Biase. Mentre Andrea Catarci, del gruppo Consiglieri di Sinistra molto forte sul territorio, si augura che “ora anche la Raggi segua l’esempio di Pace, lasciando il governo a chi è capace”. Salvo ripensamenti (ci sono comunque 20 giorni per il ritiro delle dimissioni, e dalle parti di Garbatella ormai si sono abituati ai ribaltoni politici), il Campidoglio dovrà procedere al commissariamento che porterà a nuove elezioni.

Municipio VIII senza Pace: il presidente rassegna le dimissioni
Paolo Pace 2 crop
Paolo Pace 2 cropIl Municipio VIII è senza Pace. Il suo presidente Pace ha infatti deciso di rassegnare le dimissioni. Lo ha reso noto nella tarda mattinata di giovedì 16 marzo, attraverso un comunicato stampa. III senza Pace: il presidente rassegna le dimissioni
"Ho protocollato le mie dimissioni per il bene del MoVimento 5 Stelle. Era impossibile continuare in queste condizioni, con una maggioranza che si comportava costantemente da opposizione, controllando e criticando ogni atto della giunta prima ancora che venisse prodotto, effettuando veri e propri blitz negli uffici amministrativi e producendo così una indebita e inaccettabile ingerenza che ha provocato le reazioni dei dipendenti, che ringrazio per l'impegno profuso in questi mesi, e dei sindacati".

stadio della romaPunto per punto il parere contrario all'impianto giallorosso: riserve anche sull'altezza della struttura. Soprintendenza Belle Arti contro tutti. Per la soprintendente, Margherita Eichberg, lo stadio della Roma non s'ha da fare proprio. Il parere - unico fra tutte le Amministrazioni dello Stato - è di "motivato dissenso non ravvisando le condizioni nella sua ammissibilità nel sito proposto". No a ponti, torri, svincoli sottopassi, allo stadio stesso: l'area è sbagliata e lì semplicemente non si può proprio fare. Vediamo, allora, i motivi di tutti questi "no". In venti pagine a firma Eichberg, la Soprintendenza smonta i capisaldi del proget- to: problema archeologico; compatibilità ambientale; interferenze con altre aree tutelate (Tenuta dei Massimi, Valle dei Casali e Villa Doria Pamhilj); alvei dei fossi; ippodromo; torri.
La questione torri, visto il nuovo accordo fra la Raggi e la Roma con cui si depennano dal progetto, è superata. Come la questione vincolo sull'ippodromo, il cui iter è partito ma non è incluso in  questo parere. Ad ogni buon conto, torri a parte, le riserve vengono avanzate anche per...

Ospite di Giovanni Floris a Di Martedi nella serata del 3 marzo 2017, Luigi Di Maio del MoVimento 5 Stelle (qui nel video integrale del suo intervento) affonta vari argomenti, dai deputati europei del M5S alla mozione di sfiducia a Lotti, dal governo Gentiloni ai 20 miliardi di euro trovati in 24 ore alle Banche .....

Luigi Di Maio in collegamento  a Tagadà il giorno 3 marzo 2017 sulla sfiducia a Lotti. Di Maio chiede che il giglio magico stia lontano dalle istituzioni. Dopo l'arresto di Romeo e l'inserimento nelle indagini di un personaggio come il padre di Renzi.... E ribadisce che molti parlamentari non vogliono andare alle elezioni per non perdere la loro "LAUTA" PENSIONE...