Chiesa e ImuLa Chiesa pagherà l'Imu, e quindi anche gli altri tributi, al Comune di Roma per i locali commerciali. L'assessore al Bilancio Andrea Mazzillo dice che è in atto «un'interlocuzione» con il Vaticano. E che «c'è l'impegno formale da parte delle autorità ecclesiastiche di definire questa situazione». Perché, continua l'uomo dei conti della giunta Raggi, «le norme parlano chiaro: bisogna rispettare la legge, questo è il nostro impegno e questo è...

Beppe Grillo contrattoIl M5S dispiega le sue forze nella Capitale. Schierati in prima fila Roberto Fico, Virginia Raggi, Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio, con Beppe Grillo alla guida. Contratto e codice etico, elezioni, lavoro del futuro, terremoto e conti pubblici i temi affrontati in una giornata più intensa del previsto. Il capo politico arriva nella Capitale con un treno poco dopo le 17 per partecipare al convegno sul lavoro del futuro, promosso dai Cinquestelle alla Camera.

Grillo prende la parola per ultimo, dopo aver ascoltato per due ore interventi e domande. "E' bellissimo e sono quasi commosso. Per la prima volta si parla di idee e di futuro e non di populismo", esordisce. "Io sono un commediante, un comico che si trova a parlare di futuro ma non è il mio ruolo", trova modo di dire prima di interpellare direttamente il professore De Masi - uno dei relatori sul palco - su "quale tipo di società vogliamo". Grillo interpella i docenti intervenuti al convegno e li provoca sul reddito di cittadinanza, senza risparmiare una stoccata lieve: "Io ho sei figli quindi posso dire di avere un po' di futuro in casa. Mi sarebbe piaciuto vedere sul palco un giovane". Quindi suggerisce la sua visione secondo cui nel 2025 gli imprenditori dovranno preoccuparsi di produrre servizi, non cose: "non frigoriferi ma freddo", semplifica. Per la maggior parte delle due ore, il leader siede con a fianco Alessandro Di Battista che porta con sé il libro di Noam Chomsky "Chi sono i padroni del mondo".

Grillo prende appunti che gli serviranno per l'intervento finale, nel frattempo lo vanno a salutare, tra gli altri, Carla Ruocco e Laura Castelli. Dopo le sue parole la kermesse si riaggiorna a domattina ed è probabile che il comico siederà di nuovo tra i banchi per ascoltare. Nel corso della giornata si chiariscono anche questioni interne al Movimento.

In seguito la sentenza con cui ieri il Tribunale di Roma ha rigettato il ricorso contro l'eleggibilità di Virginia Raggi, i Cinquestelle ne approfittano oggi per fare il punto su contratti, penali e codici etici. "Il Codice di comportamento che il MoVimento 5 Stelle propone ai propri candidati ed eletti e che questi ultimi accettano, come impegno morale, etico e politico nei confronti degli elettori, attraverso la libera sottoscrizione, è legittimo, valido e pienamente efficace. Se lo mettano bene in testa tutti: dai partiti ai giornali, fino ai sapientoni della vecchia politica", scrivono i pentastellati sul blog poco prima che nel palazzetto dei gruppi inizi, alle 15, la sessione pomeridiana del convegno.

Arriva Di Maio a chiarire a voce le parole del blog. "Volete sapere se estendiamo il contratto? No, non c'è nulla in cantiere", risponde ai cronisti che chiedono se l'atto, firmato dagli eurodeputati e da Virginia Raggi, verrà esteso anche a senatori e deputati. Di Maio ribadisce poi quanto scritto da Grillo: Marco Affronte e Marco Zanni (europarlamentari ex Cinquestelle) devono pagare 250mila euro all'associazione Movimento 5 Stelle. "Abbiamo chiesto di pagare la penale a tutti quelli che nel Movimento cambiano casacca e hanno firmato un contratto con il M5S". Il vicepresidente della Camera attacca infine il partito guidato da Matteo Renzi, con esplicito riferimento al ricorso - respinto ieri - promosso dall'avvocato Venerando Monello, vicino alla senatrice Pd Monica Cirinnà, in cui si chiedeva l'ineleggibilità di Raggi per aver firmato il contratto con il M5S. E' il Pd che parla di scartoffie, contratti e ricorsi. "Se vogliono combatterci non sui temi ma in tribunale, facciano tutti i ricorsi che vogliono, ma sappiano - ammonisce il Cinquestelle - che le forze politiche si combattono sui temi e non trascinando la sindaca di Roma in tribunale". La sentenza con cui ieri il Tribunale di Roma ha rigettato il ricorso, secondo Di Maio ha sconfessato "chi in questi giorni parlava di Movimento illegale, incostituzionale, e chi, come leader di altri partiti, ci ha definiti algoritmo".

da itepo.it 

Raggi indagata 300Virginia Raggi è indagata per omissione in atti d’ufficio, ma la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione. L’indagine è partita dalla denuncia del Partito Animalista Europeo che la accusava la sindaca di «non aver dato corso al bando, già vinto ed assegnato con decorrenza 1 ottobre 2016, per la gestione dei canili comunali di Roma». 

Per il procuratore aggiunto Paolo Ielo ed il sostituto Alberto Pioletti, secondo quanto si apprende, non sussistono fatti penalmente rilevanti attribuibili alla sindaca sulla gestione del caso. 

Nell’esposto, il Partito Animalista Europeo aggiungeva che la sindaca «ha mantenuto rapporti istituzionali con l’ex gestore privato Avcpp che da maggio 2016 occupa abusivamente le strutture comunali impedendo con la forza fisica l’insediamento degli affidatari vincitori del bando pubblico».

di Edoardo Izzo  per lastampa.it 

Abbiamo avviato un nuovo corso e una nuova stagione per Ama che segna una netta discontinuità con il passato. Una svolta per Roma che si fonda su tre assi: ripristino del servizio di ritiro a domicilio per gli ingombranti che partirà il primo dicembre con un numero telefonico dedicato; progettazione di nuove isole ecologiche, collocate perlopiù in periferia e in quei quartieri che ne erano sprovvisti; un piano articolato per garantire, nell’arco di un anno, lo sviluppo a 360 gradi della raccolta differenziata presso le utenze non domestiche (ristoranti, bar, negozi).

È la prima volta che un’amministrazione capitolina mette a punto un piano così articolato e dettagliato. Sarà questo il nostro strumento principale per abbattere l’indifferenziata, che ha sempre costituito terreno fertile per il malaffare e infiltrazioni di ogni genere. Allo stesso tempo garantiremo così la piena adesione a una delle nostre principali linee programmatiche, dimostrando ancora una volta di lavorare duramente per rispettare gli impegni presi con i nostri cittadini.

di Virginia Raggi  da beppegrillo.it 

Task force anti bucheNell’ultimo decennio la cura delle strade di Roma è stata abbandonata – spiega la sindaca di Roma Virginia Raggi -. Poco o nulla è stato fatto per la manutenzione straordinaria preferendo invece interventi spot e superficiali che non hanno risolto in modo strutturale il problema buche. Quindi intervenire ora con una manutenzione ordinaria non basta. Servono interventi strutturali. Nel frattempo l’amministrazione ha comunque varato un piano di manutenzione ordinaria triennale da 65 milioni di euro e un appalto triennale per un servizio di sorveglianza e monitoraggio della rete stradale di competenza dipartimentale per un importo complessivo di circa 8,5 milioni di euro”.

Per un cittadino poter guidare la propria città, la propria squadra di consiglieri ed assessori è per prima cosa un onore. Certo Roma è una città difficile, ci sono responsabilità che conoscevamo prima di candidarci e siamo comunque pronti a farcene carico come stiamo già facendo. Ci siamo tutti assunti un compito molto complesso che è quello di guidare questa città, che è in una situazione difficile è sotto gli occhi di tutti, guidarla per rinascere. E ciascuno di noi si sta facendo carico di un pezzetto di questa responsabilità. Ecco la mia intervista integrale a DiMartedì:

Di Maio M5SLa sentenza di ieri non entra nel merito della validità o meno del contratto fatto firmare da Beppe Grillo a Virginia Raggi. E i sorrisi trattenuti dai parlamentari, appena giunta la notizia, raccontano di un sospiro di sollievo collettivo, non solo per le ricadute politiche che sarebbero state disastrose nel caso in cui il ricorso fosse stato accolto, ma anche perché, per ora, lo strumento del contratto, del codice di comportamento, delle penali, delle multe, resta intatto in mano ai 5 Stelle. Anzi, potrebbe essere presto rilanciato anche a livello nazionale, sulla scorta di quello romano e di quello degli europarlamentari.  

M5SPrima del referendum Renzi ha dato mancette a destra e a manca. Ha provato a comprarci (senza riuscirci) e ha sprecato fiumi di denaro pubblico senza produrre alcun impatto positivo sull'economia. Oggi l'UE (la stessa UE che spingeva per il sì alle riforme) presenta il conto e invia una letterina all'Italia chiedendo 3,4 miliardi di euro, ovvero una manovrina correttiva. Arriveranno altri tagli insomma. Ve lo ricordate Renzi che faceva finta di combattere l'austerità?
- Vertice Ue, Renzi rompe con Hollande e Merkel: "La Germania non rispetta le regole" (La Repubblica, 16 set 2016)

- La manovra verso Bruxelles. Renzi sfida l'Europa (Il Messaggero, 17 ottobre 2016)
- Manovra, Renzi sfida la Ue: "Le misure non cambiano" (La Repubblica, 21 ottobre 2016)

La prima cittadina sul blog di Grillo: "Tanto rumore per nulla". Di Maio: "Figuraccia del Pd". Davide Casaleggio: "EraRAGGI Virginia una fake news". Il contratto firmato con il Movimento 5 Stelle è valido e la sindaca di Roma rimane al suo posto. Lo ha deciso il tribunale civile di Roma, rigettando l’istanza presentata dall’avvocato Venerando Monello, che chiedeva la dichiarazione di ineleggibilità di Virginia Raggi e la nullità del contratto sottoscritto dalla stessa con il Movimento 5 Stelle. I big pentastellati, dunque, esultano: “Tanto rumore per nulla“, scrive la sindaca sul blog. “Non riescono a liberarsi di noi con la politica e ci provano con i tribunali“, è invece un passaggio dello status postato da Luigi Di Maio su facebook. “Non esiste alcun contratto tra Raggi e Casaleggio Associati: è una fake news“, commenta Davide Casaleggio. Il documento citato altro non sarebbe che l’accordo con cui si dispone il pagamento  di una penale da 150mila euro in caso di violazione del codice etico di M5S da parte della prima cittadina capitolina.

Raggi era eleggibileIl Tribunale civile di Roma ha respinto il ricorso sul contratto firmato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi che disponeva una penale di 150mila euro in caso di violazione del codice etico di M5S. Secondo quanto si apprende la Prima Sezione ha respinto il ricorso dell’avvocato Venerando Monello sia nella parte in cui si chiedeva la nullità del contratto sia sulla conseguente questione riguardante l’ineleggibilità della sindaca.  

Il tribunale civile di Roma - si legge nelle carte - ha rigettato il ricorso presentato dall’avvocato Monello sul contratto firmato da Virginia Raggi con il Movimento 5 Stelle prima delle elezioni amministrative. La decisione è stata presa dai giudici della prima sezione civile, che hanno rigettato “la domanda diretta ad ottenere la dichiarazione di ineleggibilità di Virginia Raggi”, dichiarando inoltre “l’inammissibilità della domanda di nullità del Codice di comportamento per i candidati ed eletti del Movimento 5 Stelle alle elezioni amministrative di Roma 2016 nelle liste del Movimento 5 Stelle”.