capture 036 19092022 122829Le minacce di morte, gli attacchi social, gli assalti ai banchetti. E, soprattutto, le continue contestazioni ai comizi. Al culmine di una campagna elettorale ad altissima tensione Giorgia Meloni non tiene più la rabbia e si sfoga sui social, chiamando in causa direttamente la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. «Mi aspetto delle risposte - scrive su Facebook - perchè manca una settimana al voto, il clima sta salendo e io non consentirò che si rovini la campagna elettorale di Fdi perché qualcuno non sa fare il suo lavoro». «Sono di ritorno da una manifestazione partecipatissima a Caserta - dice- ma devo denunciare qualcosa che non funziona. È la sesta manifestazione di Fdi nella quale ci ritroviamo all’interno della piazza dei contestatori. Ora, di media sono quattro gatti, insomma niente di preoccupante, il punto però è che devo capire come funziona la gestione dell’ordine pubblico perchè se consenti di insultare Fdi e Giorgia 
Meloni in mezzo ai nostri sostenitori non viene in mente a nessuno che possa esserci il rischio che qualcuno a un certo punto innervosirsi e che questo possa produrre degli incidenti?». «Ho chiamato il ministro Lamorgese - riferisce - e le ho detto "scusi, non le viene il dubbio che facendo arrivare dei contestatori che insultano possono esserci dei problemi?". Ringrazio Dio, Fdi e il nostro popolo perché nessuno fin qui ha risposto alle provocazioni, però voglio capire dal ministro Lamorgese, da chi gestisce l’ordine se qui si sta cercando l’incidente per poi ringraziare che noi siamo inaffidabili, per poi scaricare su di noi e farci un po’ di campagna elettorale».

capture 004 25022022 150959L’informativa di Luigi Di Maio in Parlamento sulla crisi ucraina ha suscitato una risposta tanto piccata, quanto irriguardosa da parte del ministero degli Esteri russo. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa Tass e Interfax, infatti, Mosca avrebbe bollato come una «strana idea di diplomazia» quella emersa dalle parole del titolare della Farnesina, che ha escluso «nuovi incontri bilaterali» finché non ci saranno segnali di distensione.

Il ministero russo a Di Maio: «Strana idea di diplomazia»

La diplomazia, ha commentato il ministero russo guidato da Sergej Lavrov, «serve solo per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi ad assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala». «I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia come professione», ha sottolineato quindi il ministero degli Esteri russo.

Franco Bechis lascia la direzione del quotidiano ‘Il Tempo’ che ha guidato negli ultimi tre anni dal 19 novembre 2018. Secondo indiscrezioni che trovano conferma in ambienti ben informati, Bechis è in procinto di prendere la direzione del nuovo quotidiano economico-finanziario, che vedrà Maurizio Belpietro in veste di editore.

Il passaggio si inserisce in un mercato piuttosto movimentato dell’editoria di destra. Bechis lascia infatti, Il Tempo di proprietà dell’imprenditore ed esponente di Forza Italia, Antonio Angelucci in un momento caldo dell’editoria di destra. Angelucci sarebbe infatti in trattative per rivelare dalla famiglia Berlusconi il quotidiano Il Giornale. La testata dal 1992 è nelle mani del fratello minore di Silvio, Paolo Berlusconi, attraverso la Società Europea di Edizioni. L

capture 030 17022022 145535Comincia a vedersi la luce in fondo al tunnel della pandemia, e tutte le restrizioni imposte fino ad oggi per limitare i contagi vengono messe in dubbio alla luce del calo dei contagi. Di questo si parla con Francesco Vaia, direttore dell'Istituto nazionale di malattie infettive dello Spallanzani, durante la puntata di mercoledì 16 febbraio di Stasera Italia, il talk show politico in onda su Rete4 e condotto da Barbara Palombelli

“Non ideologizziamo il green pass” afferma il direttore, che, da uomo di scienza quale è, si sforza di offrire al pubblico di Rete4 una visione limpida dell’attuale quadro pandemico. “Sul green pass, così come sul virus in generale, si sono combattute troppo battaglie ideologiche – afferma Vaia - mascherine, distanziamento e green pass sono misure che possono essere utili in un determinato momento ma quello che ci deve fare andare avanti, e che ci ha insegnato questa pandemia, è che non dobbiamo andare avanti con misure che sono un po’ vecchie, ma bisogna andare avanti con l’innovazione. Con farmaci innovativi, terapie, vaccini innovativi.”

E riprende la battaglia di diversi colleghi che contestano il metodo in cui vengono conteggiati i morti da virus: “In alcuni Paesi, dove hanno fatto un’analisi un po’ più fine, il numero si è ridotto del 25%. Forse è arrivato il momento che, chi deve fare questo, penso innanzitutto all’Istituto Superiore di Sanità, deve cominciare a verificare se le persone che escono nell’elenco dei morti sono persone morte perché malate esclusivamente di Covid o se questo non è stato l’elemento scatenante”.

capture 023 15022022 100800“Il vaccino anti Covid sui bambini sotto i 5 anniSospeso”. A darne notizia è stata l’immunologa Antonella Viola in un intervento al TG3 domenica 13 febbraio. La ricercatrice ha annunciato: “Sui bambini lo studio clinico del vaccino Pifzer, sottoposto a revisione dalla Fda americana, non ha dato i risultati sperati. Non per problemi di sicurezza, ma l'efficacia non è risultata sufficiente, la protezione non è abbastanza e per questo la Fda ha sospeso il giudizio in attesa di ulteriori dati che includano la terza dose”.

Dunque non ci sarà un vaccino per i bambini al di sotto dei 5 anni d’età prima dell'estate. Sul quadro pandemico generale in Italia, Viola ha sposato la linea del Ministro della Salute, Roberto Speranza: “Stiamo uscendo da una fase acuta ma non possiamo correre, non sappiamo se Omicron sarà l'ultima o se arriveranno altre varianti come già successo. Bisogna muoversi con estrema prudenza. Uno studio Usa dimostra che anche la terza dose nel tempo perde efficacia”. E infatti sull'ipotesi di una quarta inoculazione, la professoressa dell’Università di Padova ha avvertito: “La decisione dipenderà da cosa farà il virus, da come si comporterà. Probabilmente una nuova dose sarò necessaria almeno per i fragili, se non adesso in autunno”.

capture 005 11022022 105431Dalla pubblicazione del Rapporto annuale sulla sicurezza dei vaccini anti-COVID-19 dell'Aifa, l'agenzia del farmaco italiana, emergono anche indicazioni sugli eventi avversi e sugli effetti collaterali. L'attenzione di tutti è rivolta a bambini e ragazzi, da quando è stata estesa la campagna vaccinale per le fasce di età superiori ai 5 anni di età. 

Pertanto il focus più atteso, visti anche i precedenti, è quello legato alle miocarditi. La maggior parte degli eventi avversi riguarda sintomi lievi o comunque poco pericolosi, come febbre, cefalea e vomito. Ma non solo. "A pagina 95 e 96 del rapporto Aifa si legge che lo studio, condotto su un'ampia popolazione di vaccinati, «conferma l'eccesso di rischio di miocardite e pericardite associato ai vaccini a mRna, in particolare nei maschi giovani e dopo la vaccinazione con Spikevax, soprattutto dopo la seconda dose»", scrive Maurizio Belpietro sulla Verità.

Per Belpietro "nella sostanza sono confermate le segnalazioni raccolte nei mesi scorsi, che rilevavano un aumento straordinario dei casi di infiammazione del pericardio e del miocardio, soprattutto in persone giovani e di sesso maschile, non di rado tra ragazzi fino a prima della vaccinazione in perfetta salute e anzi a volte tra atleti". Il rapporto sarebbe però limitato alle segnalazioni inviate agli enti di controllo fino a dicembre, prima dell'accelerazione della campagna vaccinale nei più piccoli "per i quali non esistono analisi pregresse che consentano di escludere effetti come quelli rilevati nei «maschi giovani»". In ogni caso sembra confermato che i giovani che hanno ricevuto sieri a mRna sono più esposti a reazioni serie anche se rilevazioni, però, si fermano a dicembre. 

capture 024 01022022 101525E così il volantino Br sul sequestro di Aldo Moro è stato venduto. E per una cifra record, come riporta l’Ansa. Soprattutto se consideriamo che soltanto qualche settimana fa l’offerta maggiore si aggirava intorno ai 5.500 euro. I reperti storici possono riguardare argomenti benefici come evidentemente criminali. Ma è una riflessione complicata.

Volantino Br su sequestro Moro: venduto per 32.760 euro

Il volantino delle Br che rivendicava il sequestro Moro è stato venduto all’asta per 32.760 euro. Per meglio dire, una copia a ciclostile del documento originale con il quale le Brigate Rosse comunicarono il rapimento dello statista democristiano, successivamente all’uccisione della sua scorta in via Fani: era il 16 marzo 1978. L’articolo costituiva il lotto numero 43 di un catalogo (“Autografi & Memorabilia”)  ed è stato acquistato nel pomeriggio di ieri, durante la vendita organizzata dalla casa d’aste Bertolami Fine Arts di Roma: una messa in vendita che aveva suscitato molte polemiche.

capture 022 31012022 094447Nel corso degli ultimi mesi abbiamo spesso osservato la leggerezza con cui l’opinione pubblica è riuscita a screditare immagine e valore delle visioni esposte da chiunque non fosse allineato al pensiero unico dettato dal mainstream, soprattutto in ambito dell’emergenza sanitaria. L’avvento della pandemia ha fornito di fatto l’alibi perfetto per introdurre una sorta di “vocabolario dell’informazione” con all’interno prassi, opinioni ritenute veritiere e quasi incriticabili, oltre che una visione sociale volta all’annullamento – ove ritenuto necessario – delle libertà personali e della scelta individuale anche in materia di tutela della propria salute.

C’era una volta la dignità della parola

L’aspetto maggiormente preoccupante di quanto espresso è rappresentato dall’accoglienza spesso favorevole con cui tale indirizzo è stato accolto dalla stessa società. Giudicare e magari offendere o umiliare volti anche noti ritenuti fino ad oggi di pregevole valore in ambito sportivo, scientifico, culturale e giuridico si è rivelata opportunità ghiotta quanto fattibile per coloro che adorano seminare odio, moralismo e giudizio negativo verso chi abbia opinioni differenti dalle proprie. Una preziosa critica a riguardo è arrivata anche dall’avvocato Fabio Garaventa, che ha osservato a più riprese che se la libertà di parola è in effetti ancora concessa ai più, la dignità di essa è andata di fatto perduta.

 capture 006 26012022 184731In data 27 gennaio 2021 l’Assemblea Permanente del Consiglio d’Europa ha votato la risoluzione 2361 (di cui alleghiamo il documento*) che vieta di rendere obbligatoria la vaccinazione anti covid-19.

Il testo approvato dall’Assemblea chiarisce ai Paesi aderenti quali siano gli obblighi nella gestione della campagna di vaccinazione. Riportiamo a seguirei i contenuti che riteniamo fondamentali ai fini della tutela dei diritti umani: (punto 7.3.1) assicurarsi che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che nessuno è politicamente, socialmente o altrimenti sottoposto a pressioni per farsi vaccinare, se non lo desiderano farlo da soli; (punto 7.3.2) garantire che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, a causa di possibili rischi per la salute o per non voler essere vaccinato; (punto 7.3.4) distribuire informazioni trasparenti sulla sicurezza e sui possibili effetti collaterali dei vaccini, collaborando e regolamentando le piattaforme di social media per prevenire la diffusione di disinformazione; La risoluzione 2361 chiarisce inequivocabilmente 4 aspetti fondanti:

capture 003 26012022 095640All'ospedale Spallanzani  di Roma, nelle ultime quattro settimane, «sono state monitorate in maniera sistematica le varianti di Sars-CoV-2. La percentuale di persone contagiate con variante Omicron è rapidamente cresciuta, passando dal 35% della fine di dicembre ad oltre l’80% dell’ultima settimana». Così in una nota l’Istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. «Si conferma, inoltre, il dato che il paziente con variante Omicron è prevalentemente ambulatoriale.

L’impatto clinico di Omicron - precisa lo Spallanzani - è assolutamente limitato nella sua gravità e ciò è dovuto, come più volte sottolineato, alla capacità dei vaccini di prevenire la malattia grave. L’estrema contagiosità e conseguente diffusione del virus, però, conferma quanto più volte affermato da questo Istituto circa la necessità di continuare lo sviluppo dei vaccini ed il loro aggiornamento rispetto alle varianti che finora si sono determinate o che potranno insorgere». «A tal fine, prosegue la nostra attività di ricerca, anche in partnership con Istituti nazionali e internazionali, sia per l’aggiornamento dei vaccini già esistenti sia per nuovi vaccini che inducano un’immunità verso altri bersagli del virus, diversi dalla proteina spike», conclude lo Spallanzani.

capture 002 26012022 094619test per la diagnosi del Covid-19 sono ormai diventati uno dei business più redditizi al mondo. Le aziende che li producono e li distribuiscono hanno visto negli ultimi due anni schizzare il proprio fatturato. Ma chi sono i "signori dei tamponi"?

Cina e Sud Corea detengono un oligopolio nel settore, seguite dalle multinazionali statunitensi. I tamponi sono diventati una gallina dalle uova d'oro: usati per diagnosticare il coronavirus, per uscire dalla quarantena, per entrare nelle strutture socio-assistenziali e per i non vaccinati a cui serve il greenpass. Basti pensare che solo in Italia ne viene processato circa un milione al giorno, tra ospedali pubblici e cliniche private, centri analisi, farmacie, hub e drive-in della struttura commissariale. Ormai ce n'è per tutti i gusti e le fasce di prezzo: molecolari e antigenici rapidiantigenici qualitativi o quantitativisierologici per la ricerca di anticorpi, professionali o fai da te, naso/orofaringei o salivari.

Tra Natale e Capodanno era salita la «febbre da tampone», una vera e propria corsa al test per avere il via libera ai festeggiamenti in casa o con gli amici. Nelle grandi città, come Roma, Milano e Torino, le farmacie hanno registrato il sold-out delle prenotazioni. C'è chi ha aspettato in fila ai drive-in per 3-4 ore. I test fai da te sono andati letteralmente a ruba e quei pochi rimasti nei negozi sono stati venduti con rincari del 100%. Maurizio Arcuri, prima, e Francesco Figliuolo, poi, hanno acquistato dal 12 marzo 2020 al 20 ottobre 2021 ben 177.170.213 kit diagnostici e tamponi (con annesse provette), prevalentemente molecolari, per una spesa complessiva di 597 milioni e 354 mila euro.

capture 004 24012022 103021"Il dottor Pregliasco con le sciocchezze che ha detto dall’inizio della pandemia ci ha autorizzati ad avere dubbi sulla sua competenza di virologo; su quella di medico li fugati tutti". Il prof. Roy De Vita in un video fa a pezzi il direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi, finito nel mirino della Regione Lombardia e contro il quale è stata avviata un'ispezione. La richiesta è arrivata dopo le polemiche esplose relativamente a una disposizione firmata da Pregliasco che chiederebbe il rinvio degli interventi per i pazienti che non sono vaccinati. Roy de Vita, fra i più conosciuti chirurghi plastici italiani e Primario della Divisione di Chirurgia Plastica dell'Istituto dei Tumori di Roma Regina Elena, denuncia la gravità delle accuse contro il medico: "Basta un tampone, è un tampone che va chiesto ai pazienti". 

capture 024 28122021 110543“Cercherò di uccidere la regina”, così si vede in un video che, come riporta l’Ansa, sarebbe allo studio della polizia britannica, circa un collegamento con il 19enne trovato armato nei giardini del castello di Windsor proprio nel giorno di Natale.

“Uccidere la regina”. Il ragazzo viene fermato durante il discorso di Natale

Come riportava la notizia del Tempo e di altri media, il 19enne di Southampton è stato fermato nei giardini di Windsor, armato di pistola, mentre la regina pronunciava il discorso tradizionale del Natale, ed era stato arrestato con l’accusa di ingresso in un sito protetto oltre che di possesso di arma offensiva. Elisabetta, vestita di rosso, ha pronunciato il discorso con al suo fianco una foto di lei con il principe Filippo. A destra, la spilla con un crisantemto di Zaffiro. È stata la prima festività senza il marito, scomparso nell’aprile del 2021.

Il video

Il video “Uccidere la regina”, pubblicato dal The Sun, mostra una figura mascherata che dichiara quanto segue: “Mi dispiace per quello che ho fatto e quello che farò, cercherò di assassinare la Regina Elisabetta, per vendicare quelli che sono morti nel massacro del Jallianwala Bagh”. Questo passaggio iniziale si riferisce al 13 aprile del 1919, come si legge dalla ricostruzione del Fatto Quotidiano, quando vennero uccise e ferite centinaia di persone da militari britannici che aprirono il fuoco sui dimostranti. La figura mascherata si dice pronta a vendicare “anche quelli che sono stati uccisi, umiliati, discriminati per la loro razza, io sono un indiano sikh. Il mio nome era Jaswant Singh Chail, ora è Darth Jones“.

capture 055 17112021 134531Le rivelazioni di Bruno Vespa sulla fine del secondo governo Conte hanno scosso gli ospiti di Quarta Repubblica. È accaduto nella puntata in onda lunedì 15 novembre su Rete 4, dove il giornalista ha ribadito i legami tra il leader del Movimento 5 Stelle, prima premier, e i servizi segreti. A prendere la parola negli studi di Nicola Porro è Vittorio Sgarbi. "Il problema è Conte - esordisce -, dovrebbe dimettersi da qualsiasi ruolo per aver usato i servizi a vantaggio del suo governo".

Vespa ha infatti parlato di Lorenzo Cesa, il leader dell'Udc che ha negato il suo aiuto nella formazione del terzo governo Conte. Lui - sono state le parole del giornalista - "è stato avvicinato da un signore dei servizi segreti" subito dopo aver detto "no" all'ex presidente del Consiglio. Insomma, una sorta di intimidazione su cui il critico d'arte non ci va per il sottile: "Questa notizia ci dà la misura della totale assenza di credibilità dei 5 stelle". 

L'accusa che emerge dalle rivelazioni di Vespa nel suo ultimo libro Perché Mussolini rovinò l'Italia (e come Draghi la sta risanando) è che Conte le abbia tentate tutte pur di rimanere a Palazzo Chigi. Tentativi però falliti, visto che il neo grillino è stato messo alla porta da Matteo Renzi in un ribaltone che ha portato all'arrivo di Mario Draghi

capture 053 16112021 151310Arrivano i primi effetti della dottrina Bergoglio sulle cariche nella Chiesa. Don Julian Carron si infatti dimesso da presidente della fraternità di Comunione e liberazione (Cl). La decisione, spiega lo stesso prelato in una lettera, è stata presa "per favorire che il cambiamento della guida a cui siamo chiamati dal Santo Padre si svolga con la libertà che tale processo richiede". 

Alla base della scelta c'è il Decreto Generale 'Le associazioni di fedeli, che disciplina l’esercizio del governo nelle associazioni internazionali di fedeli, promulgato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita' ed entrato in vigore l’11 settembre 2021, il quale "stabilisce che “I mandati nell’organo centrale di governo a livello internazionale possono avere la durata massima di cinque anni ciascuno".

Non solo, anche che "la stessa persona può ricoprire un incarico nell’organo centrale di governo a livello internazionale per un periodo massimo di dieci anni”. Insomma, quella di Carron è una scelta obbligata essendo alla guida di Cl dal 2005. 

capture 052 16112021 151111Pfizer e Moderna pagano pochissime tasse sui giganteschi utili incassati con la vendita dei vaccini in tutto il mondo. Secondo una inchiesta pubblicata dal quotidiano MF Pfizer ha pagato 1 miliardo di euro sui 16 miliardi di utili incassati nei primi 9 mesi del 2021 grazie ai vaccini. Moderna 500 milioni di euro sui 6,3 miliardi di utili da vaccino. Solo la tedesca Biontech ha pagato tasse senza eludere il fisco: 3,2 miliardi di euro sui 7,1 miliardi di utili incassati nei primi nove mesi. Ma come hanno fatto ad eludere le tasse i due colossi Usa? Semplice: trasferendo gli utili in società controllate con residenza in paradisi fiscali o paesi a tassazione ridotta e segreto bancario assicurato.

Moderna lo ha fatto spostando gli utili in Delaware e in Svizzera, nonostante avesse ricevuto 4 miliardi di dollari pubblici come contributo alla ricerca sul vaccino. Pfizer ha trasferito gli utili incassati in una società di diritto olandese. Il Covid fa volare gli affari delle multinazionali farmaceutiche.

capture 024 09112021 104753Stretta del Viminale contro le manifestazioni dei no green pass: autorizzati solo sit-in e centri storici vietati, possibile obbligo della mascherina all’aperto per i manifestanti. Alla fine, mentre qualsiasi tipo di corteo o assembramento – a partire dai rave illegali – viene permesso senza alcuna restrizione, il giro di vite arriva solo per i cittadini che manifestano pacificamente contro l’obbligo della certificazione verde.

Stretta del Viminale contro le manifestazioni dei no green pass

Secondo quanto anticipato dal Corriere, niente più cortei che attraversano i centri storici e le strade dello shopping. Ancora, i manifestanti dovranno stare lontano dagli obiettivi sensibili e potranno organizzare soltanto sit-in, salvo determinate esigenze e a patto di fornire le dovute garanzie sulla sicurezza. Insomma, il modello applicato per il G20 di Roma esteso ai no green pass. E’ questa in sostanza la linea dettata dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a prefetti e questori. Le nuove regole saranno applicate già da questo sabato, in vista delle manifestazioni in programma. Il giro di vite – spiega il Viminale – è indispensabile per “garantire i diritti di chi dissente proteggendo però le attività economiche e la salute dei cittadini”. Tuttavia, dati alla mano, shopping e contagi non hanno minimamente risentito di queste manifestazioni.

capture 023 09112021 101909“Una delle cose belle di questo ultimo brutto periodo è stato scoprire che uno dei libri più belli del mondo non l’avevo ancora letto. Lungo ma imperdibile, voi non perdetevelo. ‘I due stendardi’, di Lucien Rebatet”. Così il virologo Roberto Burioni, via social, consiglia ai suo fan il capolavoro dimenticato di un grande scrittore francese. Un libro tanto mirabile quanto misconosciuto, semplicemente perché il suo autore era fascista. E non per modo di dire, visto che la sua fede politica Rebatet non la rinnegò mai e la stava pagando a caro prezzo proprio quando scrisse il romanzo elogiato da Burioni.

Burioni legge e apprezza il fascista Rebatet

Come spiegato benissimo da Claudio Siniscalschi – sul numero di marzo 2021 del nostro mensile –  I due stendardi fu difatti iniziato dallo scrittore francese “nell’agosto del 1942, e lentamente rielaborato durante la prigionia. Nelle intenzioni dell’editore francese doveva essere l’evento dell’anno. Invece la fama negativa di Rebatet fece cadere il romanzo nel disinteresse generale. La «congiura del silenzio» condannò a morte le velleità dello scrittore di poter essere ammesso, come desiderava, nella casa nobile della letteratura nazionale. Era sicuro di aver chiuso, dopo aver pagato di persona, una stagione disgraziata. Ma si sbagliava. Autore maledetto era; autore maledetto doveva restare”.

capture 061 03112021 111817La società ha chiesto un intervento della "diplomazia italiana" per una presa di posizione sulla questione. Meloni: "Ci troviamo di fronte a un pericoloso precedente"

Francia vietata ai tifosi della Lazio perché considerati "fascisti e violenti" dal Governo transalpino che ha diffuso una ordinanza di restrizione in merito alla partita di giovedì tra il Marsiglia e i biancocelesti, di Europa League. 

"Viaggi individuali o di gruppo, con qualsiasi mezzo, per valichi autostradali, porti e aeroporti francesi, sono vietati ai tifosi della Lazio o chi si comporta come tale", si legge nel provvedimaento firmato dal ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, che ha ricordato anche i recenti scontri a Marsiglia tra tifosi dell'OM e del Galatasaray in cui restarono feriti 32 poliziotti, giustificando così la scelta: "Il comportamento violento di alcuni tifosi della Lazio in modo ricorrente intorno agli stadi e nei centri cittadini dei luoghi di ritrovo nonché la  ripetuta interpretazione di canti e saluti fascisti".

capture 036 27102021 103859Com’è versatile il neo rieletto sindaco meneghino Beppe Sala: alla bisogna barricadero che fa richiesta ai consiglieri di esibire un «certificato di antifascismo militante» (Vittorio Feltri gli ha ben spiegato cosa se ne deve fare); coccoloso quando si devono accogliere stuoli di immigrati e con i 72 generi del mondo Lgbt; per arrivare, infine, alla versione «manganello inclusivo» contro i manifestanti no green pass presentata ieri a L’aria che tira di Myrta Merlino.

Beppe Sala il Beccaris 2.0

Forse in ossequio alle invocazioni di Giuliano Cazzola, che qualche tempo fa chiedeva al ministro Lamorgese di richiamare in servizio «Bava Beccaris che sa come trattare questa gente, questi terroristi». «Ci vuole il feroce monarchico Bava, con il piombo gli affamati sfamò. Non c’è nessuna scusa, sono dei terroristi e quindi non meritano nulla. Magari non proprio Bava Beccaris, ma sicuramente meritano che la celere li bastoni». Del resto questi «no pass», come li chiamano i giornaletti mainstream, hanno definitivamente fracassato le palle: per il 14esimo sabato consecutivo il centro della gràn Milàn è congestionato da questa folla — ma come, non erano 4 gatti? — di pezzenti: non vogliono vaccinarsi, non vogliono pagarsi i tamponi per lavorare, e come se non bastasse con i loro cortei bloccano tutte le attività commerciali. «Milano non si ferma», bisogna guardare ai dané, lo dichiarava Sala nel febbraio 2020 abbracciando cinesi e lo ribadisce ora.

capture 047 17102021 094203«Nulla di peggio del fascismo degli antifascisti» scriveva Pier Paolo Pasolini sulle pagine del Corriere della Sera, nell’ormai lontano 16 luglio 1974, in Scritti Corsari.
Una frase che oggi suona più vera che mai nel contesto sociopolitico che il nostro paese sta attraversando, sempre più omologato e conformato ad una lingua tutta nuova: fatta di diffamazione e censura (in tutte le sue forme, anche storiche), verso i simboli del passato. Con una sinistra, come già lo era al tempo di Pasolini il PCI, sempre più asservita al capitale, burocratizzata e distaccata dal popolo e dalla realtà.

Non è un caso che lo “storytelling narrativo” al quale oggi molti politici di sinistra hanno deciso di aderire – guarda caso in concomitanza con l’apertura dei lavori parlamentari e a pochi mesi dalle elezioni politiche – sia quello volto alla distruzione, nel suo significato più letterale e profondo, di una certa categoria antagonista di destra: avvalorando inutilmente leggi antifasciste contro “pericolosi” saluti romani (magari in favore del pugno tutto falce e martello) e adducendo a simboli fascisti e ritratti di un Duce oramai morto più di settant’anni fa. Come se questi potessero tornare nuovamente in vita.

capture 043 16102021 100049C’è un libro di Leonardo Sciascia“Nero su Nero”, uscito nel 1979 e recentemente riproposto da Adelphi, che nelle sue ultime pagine contiene un annuncio clamoroso:

Intorno al 1963 si è verificato in Italia un evento insospettabile e forse ancora, se non da pochi, sospettato. Nasceva e cominciava ad ascendere il cretino di sinistra: ma mimetizzato nel discorso intelligente, nel discorso problematico e capillare. Si credeva che i cretini nascessero soltanto a destra, e perciò l’evento non ha trovato registrazione. Tra non molto, forse, saremo costretti a celebrarne l’Epifania”.

Naturalmente è sempre stato facile (e lo è anche oggi) individuare, mettere all’indice e fustigare il cretino di destra, di centro o il cretino generico e apolitico. Ma quello di sinistra no. Tuttora si fa fatica a trovare segnalazioni delle sue gesta nelle narrazioni ufficiali del nostro tempo che sono i giornali.

Lo scrittore siciliano – pur avendo un rapporto di prossimità con la Sinistra – aveva notificato l’evento epocale della sua nascita sperando se ne seguissero le imprese, ma sapeva che sarebbe stato deluso.

Lui del resto aveva un interesse speciale per i cretini di ogni tipo. E proprio in quel libro aveva colto una svolta antropologica, lamentando il fatto che non ci sono più i cretini di una volta.

S’imponevano nuove tipologie di stupidità umana: “È ormai difficile incontrare un cretino che non sia intelligente e un intelligente che non sia cretino… e dunque una certa malinconia, un certo rimpianto tutte le volte ci assalgono che ci imbattiamo in cretini adulterati, sofisticati. Oh i bei cretini di una volta! Genuini, integrali. Come il pane di casa. Come l’olio e il vino dei contadini”.

Aboubakar Soumahoro, sindacalista ivoriano naturalizzato italiano, può essere definito molte cose, ma di certo alcune parole non le prenderei in considerazione: fascista, razzista, no vax sono alcune di esse. Certo, non è il colore della pelle a pregiudicare che rientri in queste categorie, quanto il suo impegno politico e le sue idee professate con forza. Eppure, anche lui è contro il Green pass, definito come “discriminatorio” a migliaia di follower.

Soumahoro, una vita di “sinistra”

Aboubakar Soumahoro ha espresso, un po’ come tutto il mondo della sinistra, solidarietà alla Cgil per l’assalto subito a Roma lo scorso sabato. “Sempre al fianco di chi subisce violenze squadriste perché come ieri oggi occorre Resistere”, ha scritto il sindacalista. E si dice anche sodale di Mimmo Lucano e padre Zanotelli, con i quali ha partecipato alla marcia della Pace di Assisi.

capture 148 09102021 142924Una ex dipendente di Facebook è uscita allo scoperto rivelando come il social più diffuso, contrariamente a quanto affermato, favorisca fake news e contenuti d'odio a puro scopo di profitto. Mentre da tempo sono a conoscenza che Instagram ha un effetto deleterio per le adolescenti.

Frances Haugen, 37 anni, è un’ex dipendente di Facebook e una fonte chiave nello scacchiere che vede l’azienda di Zuckerberg contrastare una crisi reputazionale che sembra di essere ancora più travolgente di quella di Cambridge Analytica. Haugen ha dichiarato che l’algoritmo di Facebook – che, secondo le parole espresse a Roma nel 2018 dallo stesso Zuckerberg, doveva privilegiare i contenuti tra profili e limitare relazioni tossiche - non è stato costruito al fine di migliorare le conversazioni sicure, quanto per far aumentare il tempo di permanenza degli utenti sulle piattaforme. Per far ciò, è stato necessario aumentare la visibilità di alcuni profili con molti follower – quindi i Vip più capaci di magnetizzare l’attenzione - benché i loro stessi contenuti valicassero le norme anti-odio previste dalla piattaforma.

capture 147 09102021 142652Ma esistono ancora Dio, Patria e Famiglia? Amando la verità sopra ogni cosa, e rispettando la realtà prima di tutto, risponderei onestamente di no, non esistono ancora. Nel senso che non si tratta di residui perduranti del passato, una cittadella assediata da difendere per evitare che venga espugnata. Sono principi sommersi, quasi invisibili, deviati e dissimulati.

L’unica strada possibile per ridare loro dignità e visibilità a me sembra quella di partire dalla loro mancanza, dalla loro eclissi e dal vuoto che ne deriva. E vedere come può vivere, se può vivere, una società o una persona che abbia abbandonato quei punti di riferimento, diversamente nominati, che riguardano il rapporto con il cielo, con la terra e con la casa, i legami primari della nostra vita. Al posto di Dio resta quell’entità labile e friabile che è l’Io. Al posto della patria c’è lo sconfinato deserto denominato globale, dove sciamano masse di sradicati. E al posto della famiglia, come si sa, c’è la mutevole asimmetria dei rapporti transitori e a volte transgenici in cui il singolo prevale con i suoi desideri su ogni comunità, legame e dedizione. Da qui la necessità di ripensare e rifondare quei principi cardinali della vita e di sottrarre le motivazioni della vita al dominio della tecnica e del mercato.

capture 066 02102021 103737La sinistra piange lacrime amare: S.E. Benito Mussolini rimane cittadino onorario di Pezzana, piccolo comune in provincia di Vercelli. Nonostante il polverone sollevato un mese fa da Radicali e +Europa, il consiglio comunale ha deciso all’unanimità di non revocare la cittadinanza onoraria al Duce.

Mussolini rimane cittadino onorario di Pezzana

I presenti alla riunione consiliare del Comune — cinque i consiglieri di maggioranza della lista «Pezzana che vorrei», assenti tre consiglieri di minoranza della lista «Pezzana che lavora» — hanno fatto fronte comune per confermare l’onorificenza concessa al S.E. Come di consuetudine durante il Ventennio, il piccolo comune aveva concesso la cittadinanza onoraria al Duce sperando di vederlo arrivare di persona a ritirarla. Nel corso degli ultimi decenni alcune amministrazioni si sono prodigate per revocare il titolo a S.E., ma non quella di Pezzana — tra le tante — che con questa delibera riconferma il valore storico di tale onorificenza.

capture 123 22092021 125049«Come ti descrivi? Parlaci di te. Quali sono per te i valori più importanti?». Per lavorare con Ita basta un provino. Un video dove i candidati piloti, hostess, rampisti, meccanici devono rispondere a cinque domande. Per ognuna hanno trenta secondi per prepararsi e un minuto per registrare la risposta. «Racconta un progetto o un’attività sfidante svolta con successo che ti ha visto coinvolto e di cui sei particolarme orgoglioso», è la seconda question-time. E ancora: «Cosa ti attrare della possibilità di lavorare in Ita?». Quali sono le caratteristiche che rendono una squadra vincente?». «Quali sono le abilità che vorresti sviluppare?».

Ita, erede di Alitalia, manda in soffitta il vecchio modo di selezionare il personale. Niente più brevetti e certificati come biglietto da visita a dimostrare le capacità di saper far decollare jet, aggiustare motori. Che, ovviamente, devono esserci. Ma in un secondo momento. Il percorso per essere assunti ora è tutto digitale. Le selezioni sono iniziate il 26 agosto e oggi, secondo quanto annunciato dal presidente di Ita Alfredo Altavilla ci saranno le prime assunzioni. Ma come stanno avvenendo queste benedette selezioni?

capture 120 22092021 122901C’è un buon libro che sembra la moviola della politica, il Var che manca per mandare anzitempo negli spogliatoi gli incompetenti. Un libro da leggere, riporre sullo scaffale, e consegnare più in là ai nostri figli piccoli: scopriranno tra qualche tempo, se l’ubriacatura sarà definitivamente passata, il pericolo che hanno corso.

Mirko Benetti, imprenditore e manager nel settore finanziario assicurativo, ha seguito la politica da molto vicino nel centrodestra, e ha scritto quello che potrebbe essere un manuale di resistenza al politicamente pessimo di questi nostri tempi senza eccellenze.

 

“Spignibottone, deputato per caso” ne è il titolo, che propone “ricette per contrastare la decadenza della politica” e sarà presentato oggi ai Parioli (piazza Santiago del Cile 20 alle 18). Spignibottone è il parlamentare di oggi. “E’ il figlio di questi tempi – spiega l’autore - tendenzialmente disoccupato, senza esperienza in nessun ambito e soprattutto senza nessun merito, se non quello di trovarsi h24 su Facebook”. Ed in effetti è la triste politica di questi tempi che preferisce i social alle sezioni, gli account veri o falsi alle persone, i divani ai cortei.

capture 112 22092021 114723In Italia fino ad oggi sono state iniettate 82 milioni di dosi di vaccino anti-Covid. Il siero prodotto dall’americana Pfizer, in collaborazione con la tedesca Biontech, la fa da padrone, con più di 52 milioni di somministrazioni.

Molte meno di quelle targate Moderna, pari a 10 milioni. Da tempo l’Unione europea ha deciso di puntare tutto su Pfizer. Eppure, uno studio appena pubblicato dai "Centers for disease control and prevention", l’organismo di controllo sulla sanità pubblica statunitense, rivela che la capacità di Moderna di prevenire i ricoveri è nettamente superiore a quella di Pfizer.

La ricerca condotta dagli scienziati americani intende stabilire l’«efficacia comparata» di Moderna, Pfizer-Biontech e Johnson & Johnson nella prevenzione dei ricoveri per Covid. Il vaccino AstraZeneca non è preso in considerazione, dal momento che negli Stati Uniti non viene utilizzato. Il periodo di analisi va da marzo ad agosto. Lo studio è stato condotto su un campione di 3.689 persone con più di 18 anni ricoverate in 21 ospedali negli Usa. Sono stati esclusi coloro che presentavano «condizioni di immunocompromissione».

capture 091 19092021 164009Da qualche settimana, Dagospia ha sempre una parola perfida per Monica Cirinnà, la senatrice Pd paladina dei diritti LGBTQ incappata dopo Ferragosto in una più che imbarazzante vicenda personale. In una cuccia per cani "dimenticata" della sua tenuta di campagna a Capalbio erano stati ritrovati 24mila euro conservati in pessimo stato. Assolutamente ignota, nonostante le indagini ancora in corso, la provenienza di quel denaro. Il sospetto è che un delinquentello li avesse nascosti in attesa di recuperarli e che poi si sia ritrovato impossibilitato a recuperare la refurtiva. 

La Cirinna e il marito Esterino Montino, sindaco dem di Fiumicino, ovviamente non sono minimamente sospettati. Ma il loro è stato un autogol, perché di fronte alle inevitabili ironie della rete intorno alla coppia perfetto esempio della sinistra radical chic della Capitale hanno reagito con uno sfogo al Corriere della Sera che ha fatto il giro d'Italia, peggiorando la situazione. "Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane - aveva confidato la Cirinnà -. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l'ortolana, la cuoca. Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all'altro. Volete sapere il motivo? Mi ha telefonato un pomeriggio e mi ha detto, di punto in bianco: 'Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane'". Apriti cielo: la senatrice di ultrasinistra che si lamenta perché costretta ad abbassarsi alle più umili mansioni. Quelle che per inciso qualsiasi comune mortale conosce fin troppo bene ed esegue senza proferir parola. 

capture 090 19092021 163425Lunghi, corti, raccolti con un fiocchetto o morbidi e naturali. Anche le acconciature per gli amici a quattro zampe seguono le tendenze e le mode. Chi non ricorda la mitica scena del film «Edward mani di forbice» dove, rapito da un estro creativo, il protagonista inizia a tosare i cagnolini del quartiere creando dei look eccentrici. Una cosa è certa, bellezza a parte, prima di realizzare tagli ad hoc bisogna fare attenzione alla buona condizione del pelo. Già, perché il pelo dei cani ha numerose funzioni, contrariamente a quello che si può pensare aiuta anche la termoregolazione proteggendo dai raggi solari, infatti, eliminarlo significherebbe esporre la pelle a contatto diretto con i raggi del sole rischiando di provocare scottature, irritazioni, eritemi e secchezza. Dall'isola di Taiwan, intanto, sta divampando una nuova moda che consiste nel toelettama anche Maltesi e Bichon, vittime di questi nuovi tagli e di una competizione sfrenata dei proprietari sui social. In ogni modo, l'effetto è sorprendente e ci regala una straordinaria galleria di cani dalle teste quadrate o rotonde.

capture 066 16092021 110750A oggi 14 decessi sono considerati potenzialmente legati alla vaccinazione. Di questi, quasi la metà si riferisce a persone che hanno contratto Covid-19 dopo il vaccino

2,4 morti al giorno a causa del vaccino. È questa la cifra che in questi giorni sta circolando on-line e nei gruppi social dopo la pubblicazione nei giorni scorsi dell’ultimo Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini COVID-19, da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa)

Ma è veramente così? Non proprio: ecco perché.

Da dove viene la cifra di 2 morti al giorno

Il valore di 2,4 morti al giorno è il risultato di una semplice divisione: il Rapporto riferisce di 555 segnalazioni spontanee di decessi potenzialmente correlati al vaccino. Basta dividere le segnalazioni per i circa 210 giorni passati dall’inizio della campagna vaccinale e si ha il risultato di quasi due morti e mezzi al giorno. 

In realtà, il calcolo è molto più complesso. Le segnalazioni infatti, indicano, un semplice sospetto che ci possa essere un legame tra vaccino e morte, ma non dimostrano un nesso causale. 

capture 044 13092021 121739Il Papa a Budapest sulle orme di Wojtyla. Il primo appuntamento è politico: Francesco incontra Ader e Orban… Forse non è ancora in perfetta forma, ma noncurante dei rumors sulla sua salute, il Papa ha ripreso a viaggiare: destinazione il cuore d’Europa. Ha avuto inizio questa mattina il 34esimo viaggio apostolico internazionale del Pontefice, che si è recato a Budapest per la conclusione del 52° Congresso Eucaristico Internazionale e in Slovacchia. Lasciata Casa Santa Marta, il Pontefice si è trasferito in auto all’aeroporto Internazionale di Roma-Fiumicino da dove, alle 6, a bordo di un A320 dell’Alitalia, è partito alla volta di Budapest. L’arrivo all’aeroporto internazionale di Budapest in perfetto orario: alle 7.45. E con questo appena cominciato, sono 54 i Paesi del mondo visitati da Francesco dall’inizio del suo Pontificato.

capture 037 13092021 110545La tragedia del Mottarone continua a stravolgere la vita del piccolo Eitan: il bambino israeliano di 6 anni unico sopravvissuto della sua famiglia in quella tragedia che a maggio ha sconvolto per sempre la esistenza. Il bimbo sarebbe stato “rapito” dal nonno materno e portato in Israele. Eitan, da mesi conteso tra la famiglia materna e la zia paterna che vive a Pavia, e che ha la sua tutela dopo la morte dei genitori, «non è stato riportato all’orario stabilito dopo un incontro con i famigliari della mamma», spiegano i legali della sorella del papà, Aya Biran Nirko. La zia, non vedendolo rientrare, ha ripetutamente tentato di contattare l’uomo. Fin quando, dopo ore di silenzio e preoccupazione, non ha ricevuto un suo messaggio nel quale si diceva che «Eitan è tornato a casa». In Israele… E ora La Procura di Pavia ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona nel caso di Eitan Biran, sottratto dai nonni materni alla zia paterna che ne è la tutrice legale.

capture 035 12092021 104339 Cinquantaduemila euro: è quanto costa allo Stato «creare» un posto di lavoro con il reddito di cittadinanza. «Oltre il doppio di quanto spende annualmente un imprenditore privato per un operaio a tempo indeterminato full time», cioè 25mila euro. Lo rivela un report pubblicato dall’Ufficio studi della Cgia Mestre (Associazione artigiani e piccole imprese) che getta l’ennesima ombra — o meglio, un velo pietoso — su quell’enorme fallimento ed elefantiaco spreco di soldi rappresentato dal sussidio-elemosina di casa Cinquestelle, per il quale dalla prima metà del 2019 fino alla fine di quest’anno lo stato ha investito 19,6 miliardi.

Il reddito di cittadinanza non crea posti di lavoro

Su circa un milione di persone in difficoltà economica percettori del reddito di cittadinanza che hanno manifestato intenzione di voler lavorare, «gli ultimi dati disponibili ci dicono che solo 152 mila hanno trovato un posto di lavoro grazie al sostegno dei navigator». Nemmeno due su 10 (chi lo ha cercato). «Ipotizzando che i titolari del RdC lo abbiano ricevuto per almeno un anno prima di entrare nel mercato del lavoro, percependo così quasi 7 mila euro, possiamo approssimativamente stimare che l’Inps abbia sostenuto, per questi 152 mila nuovi occupati, una spesa di 7,9 miliardi di euro, pari a poco più di 52.000 euro se rapportata a ogni singolo neoassunto», è la conclusione stilata nella relazione. 

capture 002 07092021 105228Per superare la minaccia globale rappresentata dal COVID-19, purtroppo non sarà sufficiente disporre di un solo vaccino. Come per altre malattie, abbiamo bisogno di più opzioni per affrontare questa sfida e, inoltre, nemmeno un’adeguata copertura vaccinale sarà in grado di contrastare completamente la malattia.

Per questa ragione, ci stiamo impegnando per lavorare sulla messa a punto di terapie valide per contrastare l'infezione da SARS-CoV2 o altre infezioni, mobilitando rapidamente gli sforzi di ricerca per far avanzare lo sviluppo di una nuova combinazione di anticorpi a lunga durata d'azione neutralizzante il coronavirus (LAAB) per la potenziale prevenzione e trattamento di COVID-19.

capture 001 06092021 123455“Non capisco per quale motivo CasaPound non avrebbe diritto di cittadinanza mentre ai centri sociali è consentito occupare senza pagare l’affitto in eterno. Quando in un Paese si fanno delle lotte alle idee significa che qualcosa non funziona. Nel caso di CasaPound danno fastidio le idee, chi ne ha una diversa passa subito per un delinquente”. A parlare è Vittorio Feltri, che, rispondendo alle domande del vicedirettore del Primato nazionale Eugenio Palazzini in un’intervista video mandata in onda nella giornata clou di Direzione Rivoluzione, la festa nazionale di CasaPound Italia in corso a Grosseto, difende il movimento fondato da Gianluca Iannone e si dice contrario allo sgombero del palazzo di via Napoleone III a Roma su cui Virginia Raggi continua a fare campagna elettorale.

capture 055 26082021 092833Il Dr. Amici al microfono di Red Ronnie: "Ho curato e guarito tutti i miei pazienti, a domicilio, senza mai dover ricorrere a nessun ricovero e le guarigioni sono tutte certificate dall’ASL, dimostro sempre scientificamente tutto ciò che affermo"

Il Dr. Mariano Amici è stato più volte ospite in trasmissioni tv ma sempre trattato con ostilità e pressappochismo malgrado il suo totale successo nelle cure covid presso i suoi pazienti. Il medico in questa intervista video realizzata da Red Ronnie affronta finalmente con chiarezza e serenità vari punti, ecco alcuni highlights:

“Perché sono diventato famoso? Perché mi sono messo di traverso a tutte le menzogne che ci propinano dai media nazionali, poiché tutto quello che ci viene detto e ci viene fatto non ha alcuna base scientifica, nessun fondamento scientifico.”

“Finora sono riuscito a dimostrare che tutto quello che dico ha delle fondamenta solide con base scientifica e pertanto non riescono a infierire su di me, e a costo di subire denunce e ritorsioni varie, non sono stato ancora radiato come si è augurato Vespa.

capture 052 25082021 093629“Lo Stato italiano ha consentito ai media nazionali che il dott. De Donno venisse letteralmente ridicolizzato solo perché ha dimostrato con i fatti di aver salvato molte vite con il suo metodo di cura: ritengo doveroso che i rappresentanti delle istituzioni si assumano le proprie responsabilità per quanto accaduto”. Così Mariano Amici, medico di base dell’Asm RM 6 balzato agli onori delle cronache per le sue posizioni critiche nei confronti dei protocolli ministeriali di cura del Covid e contro la strategia delle vaccinazioni di massa, interviene nelle polemiche sorte dopo la morte di Giuseppe De Donno, l’ex primario di pneumologia dell’ospedale Carlo Poma fautore della terapia anti Covid con il plasma iperimmune trovato senza vita nella sua abitazione.

Esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia De Donno – spiega il medico romano in una nota diffusa via social – ed a tutti i medici, impegnati nella lotta per la verità, profondamente colpiti da questa tragica morte. Si è aperto uno scenario profondamente inquietante in quanto un medico che sceglie la morte quale liberazione da un mondo nel quale non si ritrova più ha ben altre soluzioni, molto più semplici, per togliersi la vita”.

In questa intervista, fatta il 3 luglio 2021, Fabio Milani già era pronto e preparato per la scelta che aveva fatto. Come previsto da lui, pochi giorni dopo è stato sospeso dal suo lavoro. Tra i primi sanitari a subire il “giudizio” ed il primo nella sua ASL territoriale di Bologna. Poco importa che abbia salvato tutti i suoi pazienti, andando a visitarli a casa lor, o che adesso rimangano senza un medico che si occupa di loro. Questo non conta, anzi, pare essere un’aggravante nella follia del mondo in cui stiamo vivendo, un mondo che ha “espulso” in maniera definitiva anche il Dr. Giuseppe De Donno. Importante condividere questa intervista che sta contribuendo a risvegliare tante persone, perché Fabio parla con calma e dolcezza disarmanti.

capture 049 25082021 092016All’inizio di luglio ho intervistato un altro eroe: il Dr. Fabio Milani di Bologna. Lui ha disatteso i protocolli che ordinano ai medici di visitare a distanza, prescrivere tachipirina e rimanere in vigile attesa. Per poi eventualmente ricoverare e intubare. No, lui andava a casa dei pazienti e li curava e guariva. Li ha salvati TUTTI. Ma ha rifiutato di fare la puntura e l’ASL di Bologna lo ha appena sospeso dal suo lavoro. Fregandosene dei suoi pazienti che rimangono senza il loro punto di riferimento. L’Avvocato Nino Moriggia del Comicost ha diffidato l’asl di Bologna a revocare il provvedimento e settimana prossima partiranno i ricorsi. Nell’intervista che gli ho fatto lui alla fine dice di essere già pronto a subire questo provvedimento e di aver fatto la sua scelta. Guarda il video, divulgalo, mandalo a tutti i tuoi amici. Anche Fabio Milani è un eroe, come Giuseppe De Donno

capture 071 15082021 110721Caro direttore, con gli incendi che stanno devastando mezza Italia, anche la Chiesa brucia. E le ultime fiammate dell’apostolato di Bergoglio sul piano diplomatico e persino su quello teologico fanno tremare Oltretevere: la prima riguarda le relazioni con la Cina, per la sua piattaforma social di incontri gay; la seconda, il Motu proprio del Santo Padre ‘Traditionis Custodes’, che limita la celebrazione della messa in latino.

Il rogo che sta infiammando la diplomazia della Santa Sede è partito agli albori degli anni 2000 con la crociata “basta con gli italiani” - nel caso di specie, si trattava peraltro di italiani del calibro dei cardinali Casaroli e Silvestrini - a cui la Pontificia Accademia Ecclesiastica, la scuola che prepara i sacerdoti al servizio diplomatico della Santa Sede, aggiunse l’anatema contro i diplomatici in sottana francesi, spagnoli e tedeschi.

capture 068 13082021 203952Spesso mi viene posta la domanda:  “Se ho preso il “vaccino”, quanto vivrò?

Ho rinviato questa domanda a un mio amico, il dottor Mylo Canderian, Ph.D. [nato Milos Iskanderianos, Corfù, Grecia, 1938], che ha sviluppato il brevetto per l’ossido di grafene per l’uso come arma biologica ematologica nel 2015.

In piena trasparenza, il dottor Canderian è quello che definirei un “globalista genocida”, che segue il Precetto Dieci delle Georgia Guidestones, di cui si discute molto raramente, affermando “Non essere un Cancro sulla Terra; Lascia spazio alla natura”.

Il dottor Canderian è un collaboratore medico dell’Organizzazione mondiale della sanità ed è anche molto favorevole a Klaus Schwab e al “Grande reset”, e all’inaugurazione di una valuta digitale mondiale che è un obiettivo secondario dell’OMS per il 2022.
Il Dr. Canderian è dell’opinione che il 95% della popolazione mondiale siano “Mangiatori Inutili” che necessitano di essere soppressi il più rapidamente possibile.

capture 046 31072021 141757Il rischio di trombosi con il vaccino AstraZeneca è pari a quello con Pfizer: lo rivela uno studio recente secondo il quale i profili di sicurezza dei due farmaci sono "ampiamente simili". A darne notizia è un articolo del Daily Mail ripreso da Dagospia. Gli scienziati coinvolti nella ricerca, in particolare, hanno confrontato i tassi di trombosi tra oltre 1,3 milioni di vaccinati in Spagna. In questo modo hanno scoperto che entrambi i vaccini hanno un rischio minimo di causare coaguli. Anche se in realtà un legame tra il vaccino Pfizer e la trombosi deve ancora essere dimostrato.

Il virus, invece, ha otto volte più possibilità di entrambi i vaccini di provocare una trombosi. Le preoccupazioni per la sicurezza del vaccino anglosvedese hanno spinto diversi Paesi europei a usare quel farmaco in maniera molto limitata, solo per alcune fasce di età. Alla luce di questo nuovo studio, un funzionario del governo del Regno Unito avrebbe accusato i leader europei di avere "le mani sporche di sangue" per aver buttato via un vaccino salvavita. "Ora sappiamo che ciò che tutti sospettavamo era vero, lo hanno fatto per ripicca per la Gran Bretagna a causa della Brexit", ha dichiarato l'insider a Politico.

capture 043 30072021 175517Incalzante, ritmato, cinematografico. Rika, l’ultimo libro di Mario Vattani, edito da Idrovolante, conferma tutte le qualità di scrittore di questo diplomatico che più volte si è cimentato, con ottime prove, nella narrativa. Anche per questo il romanzo è perfetto per la valigia delle vacanze. Come tutti i libri di Vattani, però, anche Rika, che prende il titolo dal nome della protagonista, non si esaurisce nello svago di una scrittura felice, che pure è gradevole compagnia.

In “Rika” Vattani racconta il coraggio di essere se stessi

Vattani in questa nuova avventura, attraverso quelle coloriture noir che abbiamo già conosciuto in Doromizu. Acqua torbida e Al Tayar. La corrente, ci racconta una storia di coraggio. Anzi, la storia “del” coraggio: quello di arrivare a essere se stessi, liberando il proprio carattere e imparando a dire no. Rika è una storia di ribellione e di affermazione. Attraverso il trauma, la paura, la lotta, la fedeltà a quello che si era ripromessa, la giovanissima protagonista del romanzo (e il lettore con lei) giunge a un lieto fine anomalo, che non ha niente di mieloso e scontato, ma che comunque conforta, quasi consola.

capture 025 27072021 095729Didier Raoult, uno dei virologi più importanti al mondo - con il più elevato H-index nel suo campo di ricerca - parla di Covid-19 e degli errori commessi nella lotta a questo virus. Due gli aspetti su cui concentra la sua accusa: l'aver impedito ai medici di curare, come avrebbero dovuto, i pazienti a casa e l'aver vietato l'utilizzo di farmaci molto importanti come l'idrossiclorochina.

In questa intervista Raoult rivolge una durissima accusa al mondo della medicina e della politica, concludendo che