Cibi afrodisiaci. Se ne parla. Sempre e da sempre. Sesso e alimentazione infatti vanno a braccetto ma non è certo una novità. Quali sono, però, gli alimenti migliori per essere prestanti sotto alle lenzuola? Al tema ha dedicato un lungo approfondimento TgCom24, secondo cui il re dei cibi afrodisiaci è il cioccolato.
Si legge infatti: "Preziosa tavoletta: il principe dei cibi afrodisiaci è senza ombra di dubbio il cioccolato. Ricco di flavanoli, sostanze antiossidanti presenti nel cacao, il cioccolato migliora le prestazioni perché ricco di sostanze antiossidanti che favoriscono la circolazione sanguigna con conseguente beneficio della tonicità dell'organismo, determinante per incontri amorosi al top. Il cioccolato inoltre contiene caffeina, serotonina ed endorfine, che influenzano i nostri neurotrasmettitori agendo come stimolanti e che regalano energia, concentrazione, desiderio sessuale e senso del piacere. Il top!".
Ma non solo. Anche il miele è un grande alleato dell'erotismo grazie alla vitamina B e ai sali minerali. Inoltre, con i suoi zuccheri stimola la produzione di liquido seminale. E ancora, contiene il boro, un oligoelemento che aiuta ad aumentare i livelli di estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili, e innalza il livello di testosterone, ormone responsabile del desiderio sessuale.
Cina prima potenza mondiale con 5 anni di anticipo "grazie" al coronavirus: il report che acuisce i sospetti
Sarà la pandemia a incoronare la Cina come prima potenza economica del mondo e a relegare gli Stati Uniti al secondo. Il sorpasso deve ancora avvenire, ma è previsto per il 2028, con cinque anni di anticipo rispetto alle stime precedenti, dal Center for Economics and Business Research (Cebr). Il fattore che si è rivelato determinante è la ripresa deagli effetti del Covid-19, più rapida dietro la Grande Muraglia, dove l'economia crescerà del 2% nel 2020 (si tratta della principale economia a crescere). L'economia degli Stati Uniti invece subirà una contrazione del 5%, il che permetterà alla Cina di ridurre il divario con il suo maggiore sfidante.
LA RIPRESA
Nel complesso, precisa il Cebr, si prevede che quest' anno il prodotto interno lordo, a livello globale, diminuirà del 4,4%, registrando la maggiore contrazione annuale dalla seconda guerra mondiale. A guidare la classifica con una crescita economica media del 5,7% annuo nel 2021-2025 prima di rallentare al 4,5% annuo nel 2026-2030, sarà apunto il Dragone. Per gli Stati Uniti, il processo di recupero sarà più lento e il tasso di crescita si assesterà all'1,9% all'anno tra il 2022 e il 2024, per calare d'intensità negli anni successivi, scendendo all'1,6 per cento. «La grande novità in queste previsioni - ha spiegato Douglas McWilliams, vicepresidente del Cebr - è la velocità di crescita dell'economia cinese. Ci aspettiamo che diventi un'economia ad alto reddito durante l'attuale periodo del piano quinquennale (2020-25). E ci aspettiamo che sorpassi gli Stati Uniti ben cinque anni prima rispetto a un anno fa».
Non fu la resistenza a liberare l'Italia ma solo gli alleati
Gli elementi dominanti della Resistenza, quelli comunisti, lottavano per l'Unione sovietica. Ecco perché Churchill voleva puntare non sulla Francia, ma sull'Italia
Quando guardo in streaming le facce nobili dei vecchi uomini inglesi e americani e del Commonwealth che hanno partecipato all'invasione della Francia nel 1944 e che ora sono tornati alle spiagge della Normandia per commemorare il 70° anniversario del «Longest Day», e poi, quando ascolto le loro parole piango - sorridendo. Sono da onorare perché sono uomini in perfetta sintonia con la regola antica della vita, cioè: per meritare l'onore, un uomo deve dimostrare prima l'umiltà e poi la virtù. E loro, questi uomini che ormai hanno compiuto i 90 anni - e tutti i loro compagni caduti in nome della libertà - ce l'hanno fatta.
Poi, però, penso alla liberazione di Roma dagli stessi anglo-americani, accaduta due giorni prima del D-Day - il 4 giugno 1944 - e mi incazzo. Per parecchi motivi. In anzitutto, mi incazzo perché sono inglese ma in Italia si commemora la liberazione d'Italia ogni 25 aprile come se fosse un lavoro compiuto da partigiani e basta. E mi sento offeso che a Forlì in Romagna dove abito la strada che porta ad uno dei due cimiteri degli alleati nella città si chiama Via dei Partigiani. E mi sento offeso che quando si parla di alleati in discorsi o sui giornali, si fa riferimento solo agli «americani». In quei due cimiteri di Forlì giacciono i resti mortali di 1.234 soldati dell'Ottava Armata Britannica. Così tanti morti, solo a Forlì. Ma vi rendete conto? Non è ora - dopo 70 anni - di affrontare una semplice verità? Eccola: la Resistenza in Italia era completamente irrilevante dal punto di vista militare. In ogni caso, nell'estate del 1944 non esisteva una Resistenza in Italia. Dopo, invece - dall'autunno del 1944 in poi - che cosa di concreto ha portato questa Resistenza?
FEMMINICIDI PARTIGIANI: ORRORI ROSSI IN TEMPO DI PACE
“I giovani facciano propri i valori costituzionali. La festa del 25 aprile ci stimola a riflettere come il nostro Paese seppe risorgere dopo la tragedia della seconda guerra mondiale. Un vero secondo risorgimento”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale ricevendo gli ex-combattenti. “Conoscere la tragedia il cui ricordo è ancora vivo ci aiuta a comprendere le tante sofferenze che si consumano alle porte dell’Europa che coinvolgono popoli a noi vicini”. Tanto è bastato all’Ansa per scrivere il titolo fazioso “No a riscritture della storia”. Siccome per passione (e studi) faccio lo storiografo trovo molto opportuno ripubblicare un articolo di alcuni mesi fa nella speranza che il Capo dello Stato impari tutta la storia e non solo quella che gli piace.
I FEMMINICIDI PARTIGIANI
Il femminicidio è una grave piaga della società contemporanea, epifenomeno di un retaggio culturale che nei secoli legittimò gli abusi maschilisti ma anche, o forse soprattutto, di una generale inaudita recrudescenza di belluina violenza sociale che miete vittime tra genitori anziani come tra bambini in culla. In Parlamento si sta cercando di dare una risposta legislativa al fenomeno con la nuova legge sul Codice Rosso in difesa delle donne che, però, come la precedente normativa sullo stalking, rischia di rivelarsi solo un vacuo tentativo di smorzare gli effetti, a volte davvero imprevedibili, più che una reale soluzione per affrontare le vere cause. Se diamo uno sguardo alla nostra storia, inoltre, scopriamo purtroppo che il femminicidio è antico quanto la libertà d’Italia,
2365 DONNE STUPRATE, TORTURATE E UCCISE COME “COOPERATRICI” DOPO IL 25 APRILE
PARMA- Non si può non essere colpiti dalla drammaticità di quanto viene raccontato dal Giornalista e Scrittore Giampaolo Pansa su quanto è accaduto durante la guerra civile in Italia, tra partigiani e fascisti e quanto di terribile ha continuato ad accadere negli anni immediatamente successivi alla fine della guerra.
Giampaolo Pansa riporta il numero di 2.365 donne uccise, spesso prima stuprate dai partigiani, di cui si conosce il nome e la vicenda. A cui bisogna aggiungere le centinaia di donne violentate che sono riuscite a sfuggire alla morte e che per un comprensibile senso di pudore hanno taciuto. E quelle picchiate, rapate a zero ed esibite come trofei per la sola colpa di essere fidanzate di soldati fascisti.
Giuseppina Ghersi era una bambina di appena 17 anni quando fu picchiata, stuprata e uccisa dai partigiani con l’accusa di essere al servizio del regime fascista. Studentessa delle magistrali alla “Rossello” di Savona scrisse un tema che la maestra inviò al Duce ottenendone i complimenti: questa la sua colpa.
La mattina del 25 aprile 1945, Giuseppina fu sequestrata da tre partigiani e portata nei locali della Scuola Media “Guido Bono” a Legino, adibito a Campo di Concentramento per i fascisti. Le cosparsero la testa di vernice rossa e le vergarono la emme di Mussolini sulla fronte per essere poi esibita in pubblico come un trofeo di caccia. Fu pestata a sangue e violentata per giorni.
Il 30 aprile fu posto fine al suo martirio con un colpo di pistola alla nuca e il suo corpo gettato, insieme ad altri, su un cumulo di cadaveri davanti al cimitero di Zinola.
25 aprile, bacchettate al governatore del Molise Toma: non si ricorda delle marocchinate?
Ci risiamo. Ogni volta che ci si approssima al 25 aprile soprattutto, cominciano agiografie e demonizzazioni mirate, strumentali a stravolgere la storia e le sue vittime: specie se si parla di “Marocchinate“. Così, ancora una volta, si torna a parlare dello scempio compiuto dai goumier marocchini. Autori di una violenza fisica di massa. Di una carneficina inferta a suon di stupri, inflitti a svariate migliaia di individui di ambo i sessi e di tutte le età, ma in prevalenza donne. Una pagina efferata della nostra storia che, in quel capitolo di dolore e sangue della Seconda guerra mondiale, annovera sotto la dicitura “Marocchinate“, anche esecuzioni coatte degli abitanti delle zone sottoposte a razzia e violenza. Crimini indicibili, che il governatore del Molise, Donato Toma, rinnega in dichiarazioni pubbliche che il presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate, Emiliano Ciotti, sente il dovere civico e morale di contestare e rispedire al mittente.
Biden riconosce il genocidio armeno. Arslan: «Lo faccia anche Draghi. Negarlo è come negare la Shoah»
«Negare il genocidio armeno è come negare la Shoah» e Joe Biden, che invece oggi ne ha ufficializzato il riconoscimento da parte degli Stati Uniti, ha sganciato «una bomba». A dirlo è stata la scrittrice e saggista di origine armena Antonia Arslan, autrice tra l’altro del bestseller La masseria delle allodole. «Sarebbe bello – ha aggiunto – se anche Draghi facesse lo stesso».
L’appello a Draghi: «Sarebbe bello facesse come Biden»
Arslan ha ricordato che «il Parlamento italiano ha per due volte riconosciuto il genocidio armeno» con l’approvazione della mozione bipartisan alla Camera nell’aprile del 2019 dopo una risoluzione del 2000. D’altro canto, ha proseguito parlando con l’Adnkronos, «Draghi ha già dato del “dittatore” a Erdogan» e con i «dittatori bisogna anche fare il muso duro ogni tanto».
Perché l’Italia ha tanti morti per Covid? Il virologo Clementi: «I dubbi sono leciti. Serve chiarezza»
Perché in Italia ci sono tutti questi morti per Covid? A chiederselo non sono solo i cittadini, ma anche gli stessi esperti, come dimostra la riflessione posta apertamente dal virologo Massimo Clementi, che ha chiesto che su questo punto si faccia un approfondimento attento. «È troppo alto il numero di decessi Covid in Italia, molto più elevato di altri Paesi europei in proporzione al numero di infetti. Sarebbe opportuno che qualcuno dicesse una parola, che si indagasse su questo», ha avvertito il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano e docente dell’università Vita-Salute.
Perché in Italia ci sono così tanti morti per Covid?
Clementi, parlando con l’Adnkronos, ha quindi sottolineato che «serve capire se le morti le contiamo diversamente o se realmente il numero di morti è così più alto, perché in questo caso dovremmo farci delle domande e approfondire per capire il perché succede». L’esperto ha proseguito ricordato che «nei mesi scorsi l’Istituto superiore di sanità aveva messo mano alle diagnosi delle cause di morte per valutarle. Sarebbe opportuno – ha ribadito – che ci fosse chiarezza su questi casi».
Attenti: la censura contro Kant e Aristotele è il nuovo comunismo. Lo dice lo storico Hanson
Lei si chiama Bari Weiss e si è dimessa dal New York Times perché non era allineata al “pensiero unico“. Per le sue posizioni scomode era incappata nella gogna social su Twitter e ha preferito andarsene perché non era libera di scrivere ciò che voleva. Ora denuncia il fatto che alla Fieldstone School di New York si è arrivati a censurare Newton.
Newton censurato in una scuola di New York
“La fisica sembra diversa – ha scritto Bari Weiss sul City Journal – ‘Non le chiamiamo più leggi di Newton’, mi informa un superiore della scuola. ‘Le chiamiamo tre leggi fondamentali della fisica’. Dicono che dobbiamo ‘decentrare la bianchezza’ e dobbiamo riconoscere che ‘in fisica c’è molto di più del semplice Newton’”. Dall’articolo sul City Journal emerge che negli atenei americani grazie alla teoria critica della razza, supportata dalla Casa Bianca, l’antirazzismo sta diventando una prassi pedagogica tesa far sentire in colpa i bianchi e a demonizzare la cultura occidentale.
Coronavirus. La propaganda cinese e il montaggio fake del video «Grazie Cina»
Come un singolo episodio è stato trasformato in una marea di applausi per ringraziare la Cina per gli aiuti ricevuti
La portavoce del Ministro degli Esteri cinese, Hua Chunying, pubblica dal suo account Twitter ufficiale un video dove, secondo lei, a Roma gli italiani avrebbero suonato l’inno cinese ringraziando con un grande «Grazie Cina» per ringraziare Pechino dopo gli aiuti ricevuti per l’emergenza Coronavirus:
Amid the Chinese anthem playing out in Rome, Italians chanted “Grazie, Cina!”. In this community with a shared future, we share weal and woe together.
Covid, 14.761 nuovi casi e 342 morti. Rezza: “Con il vaccino CureVac siamo in dirittura d’arrivo”
Sono 14.761 i contagi da Coronavirus in Italia oggi, 23 aprile, secondo i dati regione per regione del bollettino della Protezione Civile. Nella tabella del ministero della Salute, registrati nelle ultime 24 ore altri 342 morti che portano il totale a 118.699 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di Covid-19. Sono in lieve calo, dunque, contagi e decessi rispetto alla giornata di ieri. Eseguiti 315.700 tamponi, il tasso di positività è al 4,6%. “Siamo in una situazione che va migliorando ma siamo ancora nell’epidemia”, ha detto Gianni Rezza, direttore della prevenzione del ministero. Il numero delle rianimazioni scende, comunque, per la prima volta da oltre un mese, sotto 3.000.
Covid, Rezza: “In dirittura d’arrivo i dati del vaccino CureVac”
Buone notizie dal fronte vaccini. Se ieri Reithera ha comunicato la sperimentazione spedita del vaccino italiano, oggi Gianni Rezza ha fornito nuovi dati su un altro vaccino anti-Covid: “Dovremmo avere in dirittura d’arrivo a maggio i dati del trial di Fase 3 di un nuovo vaccino a mRna, il tedesco CureVac. E speriamo che i dati possano essere confortanti. Perché, mentre le aziende stanno andando a chiedere l’autorizzazione alle agenzie regolatorie, già hanno iniziato la produzione: e ci conforta il fatto che probabilmente avremo nuovi vaccini a disposizione”. “Sappiamo – prosegue – che l’unico modo reale che abbiamo per cercare di tenere a freno la circolazione virale senza prendere misure restrittive alla fine è proprio la vaccinazione. Quindi speriamo che la campagna vaccinale continui aumentando il numero di vaccinazioni. Vaccinando 500mila persone al giorno – conclude Rezza – l’obiettivo di tenere a freno il virus è certamente a portata di mano”.
La Cina tiene sotto controllo il virus grazie alla meritocrazia
Non è necessario essere un regime dittatoriale per arginare il Covid-19. Né è produttivo tentare di autoassolversi sempre. Pechino ci può insegnare molto
Alcuni paesi asiatici, e in particolare la Cina, hanno saputo fino a oggi tenere sotto controllo il Covid-19 mentre negli Stati Uniti e in particolare in Europa la seconda ondata della pandemia appare fuori controllo. I riflessi sulle rispettive economie sono evidenti e conseguenti. La Cina è uscita per prima dalla cosiddetta prima ondata, non appare ancora toccata dalla seconda e la sua economia è ripartita. E’ il primo grande paese che si prevede farà segnare una crescita positiva rispetto al pre Covid già dall’anno in corso. Poiché nel resto del mondo non si prevede né una rapida uscita dalla recessione né un miglioramento delle relazioni commerciali globali, anche se il loro tono dipenderà parzialmente dai risultati delle presidenziali americane, la Cina sta accelerando e definendo la strategia di conversione della sua economia definita di “dual circulation”.
Trans ed ex patrigno di Kim Kardashian: Caitlyn Jenner si candida in California coi Repubblicani
Attivista transgender, stella della tv e dei social, coccolata dallo star system. E in campo come candidata governatrice della California per i Repubblicani. Caitlyn Jenner, che prima della transizione è stata spostata con la madre di Kim Kardashian ed è il padre delle sue sorelle più giovani Kendall e Kylie, ha ufficializzato la discesa in campo contro il democratico Gavin Newsom.
Caitlyn Jenner corre in California per i Repubblicani
Della possibilità che Caitlyn Jenner si candidasse in California, ora confermata da Axios, si parlava da settimane, mentre è nota da sempre la sua fede repubblicana. Ora il passo decisivo, complici le firme che i repubblicani sono riusciti a raccogliere per convocare le elezioni straordinarie e rimuovere Newsom. Dunque, perché la California possa avere una candidata trans repubblicana manca ora solo il via libera della commissione elettorale.
Non ce n’è Coviddi in Cina. Il virus è un affare per il Dragone
Nelle grandi metropoli del Dragone il virus sembra scomparso. Non farebbe che aggravare le colpe del governo, che punta a conquistare nuovi amici grazie al vaccino
Il 21 ottobre la Commissione nazionale per la salute ha riportato appena 39 nuovi casi di coronavirus in Cina, tutti «importati», un lieve peggioramento rispetto ai 26 del giorno precedente. I numeri sono impressionanti se paragonati a quelli dei paesi europei e americani. Mentre tutto il mondo ragiona su quali servizi chiudere e se imporre o meno nuovi lockdown, a costi devastanti per l’economia e la salute psicologica delle persone, il paese che per primo ha confinato i suoi abitanti e dove la pandemia ha avuto origine sembra essersi perfino dimenticato dell’esistenza del Covid 19.
TUTTO APERTO, TUTTO IN ORDINE
Bar e ristoranti aperti, lezioni regolari a scuola, uffici pieni, mezzi di trasporto perfettamente funzionanti, rispetto (ma neanche troppo) dell’obbligo di portare la mascherina: l’immagine che ci arriva dalla Cina è quella di un paese che si è lasciato alle spalle la paura. Lo dicono gli articoli (in particolare questo dello Spiegel) e le immagini dei servizi dei corrispondenti stranieri e dei blogger di tutto il mondo – siano essi di stanza a Wuhan, Chongqing, Pechino, Shanghai o Urumqi -, lo ricorda la stampa locale e lo certificano i dati economici: nel terzo trimestre il Pil cinese è cresciuto del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2019 e tra le maggiori economie del mondo, quella cinese è l’unica che si avvia a chiudere il 2020 con un “più” davanti.
La Cina ha nascosto il virus e la pandemia è partita lì. E oggi è l'unico Paese al mondo in cui l'economia cresce
Egregio Direttore,
ricordo un suo editoriale dell'anno scorso, che condividevo pienamente, in cui spiegava perché secondo lei era giusto chiamarlo virus cinese. Poi, forse per ragioni di diplomazia tra nazioni o per evitare discriminazioni, la comunità internazionale ha imposto che non venisse più definito così, ma bensì Covid 19. A distanza di un anno io le chiedo, perché secondo lei a quel tempo virus cinese no, ma adesso e da più di due settimane variante inglese sì?
Nikos Bortoluzzi
Caro lettore,
sono due cose oggettivamente diverse. L'aggettivo cinese attribuiva alla Cina, secondo me giustamente, la responsabilità di aver diffuso nel mondo il coronavirus poi diventato più noto a tutti come Covid 19.
Vincerà il virus, ecco la rivelazione choc di Pfizer
La pandemia? Ci sarà ancora per buona parte del 2022, più o meno come abbiamo vissuto nel 2020 e nel 2021, anche se probabilmente con intensità diversa nelle varie aree del mondo. E poi che accadrà al virus Covid 19? Resterà. E quindi bisognerà combatterlo. Non è un virologo catastrofista di quelli che impazzano nelle nostre tv, chiamati soprattutto da conduttori che vogliono sentirsi dire le peggiori tregende. Ma vale assai di più di un virologo: perché la stima è di Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer, il colosso farmaceutico che insieme alla tedesca BioNTech ha le chiavi del vaccino contro il coronavirus più richiesto nel mondo.
Le sue previsioni - che a noi portano a toccare ferro - valgono molto più di quelle di un virologo qualsiasi che del virus nulla sa. Perché il signor Bourla come tutta la Pfizer vivranno di quei vaccini, e le previsioni sono state fatte davanti all’assemblea annuale degli azionisti del 22 aprile, perché quelli erano desiderosi di capire che sorte avrebbe avuto il loro investimento anche a tre o cinque anni.
Cacciari asfalta Gassmann. Poi l'ira sul coprifuoco
Anche il filosofo Massimo Cacciari si schiera dalla parte di Matteo Salvini e di chi critica la misura del coprifuoco alle 22 anche nei mesi estivi
La domanda che in queste ore gli italiani si fanno più frequentemente è: perché il coprifuoco? E perché alle 22? Il governo ha confermato questa misura nel Cdm di ieri senza il consenso dei ministri leghisti, che si sono astenuti dalla votazione. Matteo Salvini chiede di eliminarlo o, quanto meno, di spostarlo almeno di un'ora in modo tale da permettere ai ristoratori di lavorare con maggiore tranquillità nelle ore serali. Obbligare gli italiani a rincasare alle 22 anche d'estate per molti è impensabile, un sacrificio eccessivo che pare non sia stato nemmeno appoggiato dal Cts. Matteo Salvini da ieri alza la voce contro il nuovo decreto e oggi Massimo Cacciari dai microfoni di Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio1 dal lunedì al venerdì, supporta la protesta del leader leghista.
"Una stupidaggine"
"Sono perfettamente d'accordo con Salvini sul coprifuoco alle 22, è una stupidaggine totale, non cambia assolutamente nulla. Il coprifuoco alle 23 mi sembrerebbe più logico, chi va a cena dovrebbe farlo con più tranquillità", ha affermato il filosofo ed ex sindaco di Venezia. La sua posizione è quella della maggior parte degli italiani, che con il coprifuoco alle 22 vengono scoraggiati dall'andare a cena in ristorante, con ulteriori gravi perdite per gli operatori del settore. Massimo Cacciari non capisce il motivo di questa misura al pari di tutti quelli che da ieri si sono ritrovati sotto l'hashtag #ioil22nonlovoglio, lanciato da Nicola Porro: "Non c’entra l'orario di chiusura ma le condizioni di sicurezza all'interno dei locali, è palese questo è sfido qualunque scienziato a dire il contrario".
Esce per Altaforte “Soldato di ventura”, diario di guerra di un mercenario italiano in Africa
Terra, sangue e il profumo della polvere da sparo. È l’atmosfera che accompagna sin dalle prime pagine il libro di Flavio Andreon, Soldato di ventura, edito da Altaforte Edizioni. Il volume racconta, nella forma del diario di guerra, il conflitto civile angolano tra la fine degli anni ’70 e gli albori degli anni ’80. E si addentra nell’anima di un soldato, di un volontario, di un mercenario.
Altaforte pubblica il “Soldato di ventura” di Andreon
Il protagonista del libro, si legge nella nota del curatore Alberto Palladino, è «uno di quelli che si sono trovati precipitati in una terra non loro, portatori di una lucifera fiaccola di guerra. Una terra che porta il nome d’Africa, amante e amata spietata che fa da sfondo a queste pagine di vita vissuta tra le case e la guerriglia dell’Angola».
Macerata, viola il coprifuoco per andare a casa della fidanzata e viene multato: il giudice gli annulla la sanzione
Non rispetta il coprifuoco, ma il giudice non gli fa pagare la multa. E' quanto successo a un ragazzo di Pioraco, nelle Marche, in provincia di Macerata, multato per 533 euro dopo aver violato il coprifuoco per andare a casa della fidanzata. Il protagonista della vicenda, però, non ritenendo giusto pagare la sanzione, si è rivolto a un suo amico, Marco Dialuce di 21 anni, studente al secondo anno di giurisprudenza. Quest'ultimo ha presentato il ricorso per l'annullamento della multa e il giudice di pace l'ha accolto.
La prefettura di Macerata, inoltre, è stata anche costretta a pagare le spese processuali. "Ho fondato il ricorso sull'incostituzionalità del coprifuoco, trattandosi di una misura restrittiva della libertà personale - ha spiegato Dialuce in un'intervista al Resto del Carlino -. Ho difeso il mio amico ai sensi dell’articolo 317 del codice di procedura civile, il quale permette a un soggetto sanzionato di farsi rappresentare da una persona di fiducia, che può anche non essere avvocato, nelle cause per multe di entità inferiore a 1.100 euro".
Dialuce ha spiegato che nel nostro ordinamento giuridico l'obbligo di permanenza domiciliare è una sanzione di tipo penale, che solo un giudice con atto motivato può disporre: "E' incostituzionale disporre un coprifuoco attraverso un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, che è un atto amministrativo gerarchicamente inferiore alla legge, e lo sarebbe anche se fosse disposto con un atto avente forza di legge".
Coprifuoco, Massimo Cacciari contro Roberto Speranza: "Norma assurda e senza senso"
Da libero pensatore di sinistra sul coprifuoco Massimo Cacciari è dalla parte di Matteo Salvini. Con il nuovo decreto appena approvato, il governo conferma l'obbligo di tornare nella propria abitazione entro le 22. "Una norma - la definisce l'ex sindaco di Venezia - senza senso. Sfido chiunque a dire che quello che conta contro la diffusione dell'epidemia è l'orario di chiusura dei ristoranti e non il rispetto di precise, attuabili e verificabili regole anti-contagio. Per cui si arriva all'assurdo di stabilire che fino alle 22 non ci si contagia, dopo sì". Un attacco quello di Cacciari sulle colonne di Italia Oggi che prende di mira tutti, nessuno escluso. Neppure Roberto Speranza contro cui Fratelli d'Italia ha lanciato una raccolta firme a favore di una mozione di sfiducia. "Non so quanto abbia sbagliato il ministro della Salute nella gestione dell'epidemia ma di certo in Europa, nonostante i nostri siano stati i lockdown più lunghi, siamo quelli messi peggio dal punto di vista economico, sociale e purtroppo anche di vittime per Covid". Insomma, un vero e proprio flop.
Rivolta delle regioni su coprifuoco e scuola: “Così non va. Il governo non ha rispettato gli accordi”
Ira delle regioni all’indomani dell’approvazione del decreto sulle riaperture: scuola e coprifuoco i due nodi principali. Quanto avvenuto sulla scuola ”è un precedente molto grave” e ”si è incrinata la reale collaborazione tra Stato e Regioni”, ha detto a Radio KissKiss il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. ”Sulla scuola c’è un problema politico istituzionale importante” e cioè aver cambiato in Cdm un accordo politico tra istituzioni siglato con la Conferenza delle Regioni, con i Comuni tramite l’Anci e con le Province tramite l’Upi”, ha aggiunto. Accordo che prevedeva ”una scuola che aveva un range di presenza da 60 al 100%: e questo non per una scelta politica dei territorio, ma per dei limiti fisici perché servirebbero dai 15mila ai 20mila autobus in più per fare il 100% della scuola”.
Beffa riaperture, la rabbia dei dimenticati. Il decreto del governo scontenta tutti
Monta la rabbia tra piccoli imprenditori, gestori di palestre e piscine. Come non c'è pace tra i ristoratori che non riescono a mandar giù il coprifuoco alle 22. Finanche i proprietari di immobili sono sul piede di guerra, in quanto convivono da quasi un anno con il blocco degli sfratti, venendo travolti da una crescente valanga di inquilini morosi. Per non parla re delle 80mi1a imprese che organizzano eventi (matrimoni, cerimonie eccetera) che da 14 mesi sono con la saracinesche chiusa e senza mai essere sfiorati da un ristoro. Insomma, la sfilza di decreti varati dal governo non riesce ad alleviare il malessere che regna sempre più forte tra gli italiani. E questo - almeno allo stesso esecutivo - dovrebbe porre qualche problema.
«Abbiamo chiesto di ripartire ma, alle attuali condizioni del decreto legge sulle riaperture, oltre la metà dei pubblici esercizi non può di fatto farlo» chiosa il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani. Nel mirino il coprifuoco alle 22 «addirittura fino al 31 luglio, scientificamente e socialmente incomprensibile e incoerente con le finalità che si propone». E così Stoppani ribadisce che «siamo esasperati dal ritardo nel comunicare nel dettaglio le misure compensative più volte annunciate», quindi chiede al governo che queste «scelte vanno spiegate e vanno spiegate bene, perché appaiono punitive». I numeri snocciolati dalla organizzazione di categoria sono drammatici: oltre 22 mila imprese chiuse nel 2020, perdita di 250 mila posti di lavoro e «in danni gentissimici».
Aifa, in Italia 100 sono morti dopo il vaccino. La maggioranza (76) aveva fatto Pfizer
Sorpresa dal rapporto Aifa sulla sorveglianza dei vaccini Covid: dal 27 dicembre 2020 al 26 marzo 2021 sono morti 100 italiani dopo avere fatto il vaccino (dato statistico perché non è stata accertata alcuna relazione con l'iniezione). Ma la maggiore parte di loro (76) aveva avuto una o due dosi di Pfizer/BioNTech, mentre 12 hanno avuto un evento avverso letale dopo avere ricevuto Moderna e altri 12 dopo avere ricevuto AstraZeneca. Il tasso di segnalazione di letalità è stato quindi 1,1 ogni 100 mila dosi inoculate per Pfizer, di 2,8 ogni 100 mila dosi per Moderna (che è stato usato assai meno) e di 0,7 ogni 100 mila dosi per AstraZeneca.
Proprio il vaccino più nel mirino delle autorità sanitarie di mezzo mondo ha la minore letalità fra tutti quelli usati secondo i dati Aifa. Secondo il rapporto “Il tempo intercorrente tra la somministrazione del vaccino e il decesso varia da due ore fino ad un massimo di 28 giorni, con una media di 4 giorni (mediana un giorno). In 74 casi il decesso è avvenuto dopo la prima dose, in 25 casi dopo la seconda (in 1 caso l’informazione sul numero di dose è mancante). Non sono segnalati decessi a seguito di shock anafilattico o reazioni allergiche importanti, mentre sono riportati spesso eventi cardiovascolari in pazienti con storia clinica di patologie pregresse o fattori di rischio cardiovascolari. Sono stati, inoltre, segnalati casi fatali collegati alla problematica trombo embolica”.
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CONCORSO CORTOMETRAGGI “ilCORTO.it FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2024“
Iscrizione GRATUITA - Scadenza: 30 novembre 2024 - Sono previste 4 sezioni: 1°) TEMA LIBERO; 2°) Tema: "GLI ALTRI"; 3°) Tema: "IL LAVORO"; 4°) Tema: “... -
Come puoi attirare l'attenzione del pubblico scrivendo la sceneggiatura di un cortometraggio?
In un cortometraggio, dove il tempo per sviluppare la trama e i personaggi è limitato, è essenziale catturare l'attenzione del pubblico fin dall'inizi... -
Elenco di film francesi adattati successivamente da altre produzioni
Ci sono stati diversi film francesi che sono stati adattati in altre lingue e culture, inclusa l'Italia. Ecco un elenco di film francesi noti che hann... -
Ecco le lezioni che TAYLOR SWIFT può insegnarti sulla NARRAZIONE
Queste sono alcune lezioni che gli scrittori possono imparare da una dei moderni maestri della narrazione. Che tu sia o meno un fan di Taylor Swift (c... -
TAYLOR SWIFT è la regina della musica ( anche se non conoscete nemmeno una sua canzone)
Elvis arrivò nel mondo della musica al momento giusto, quando c’era bisogno di “scoprire” i giovani e uscire dal conformismo degli anni Cinquanta. I B... -
Concorso Internazionale di Cortometraggi “L’INFINITO di LENTINI Film Festival 2024”
Il concorso “L’INFINITO di LENTINI Film Festival 2024” prevede due sezioni: 1) "TEMA LIBERO"; 2) "GENTILEZZA". I cortometraggi possono essere di qualu... -
Elenco dei Cortometraggi Premiati alla 15° edizione Concorso “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROM...
Lunedì 18 Dicembre 2023 sono stati premiati i migliori cortometraggi arrivati alla 15° edizione del Concorso “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA... -
Le premiazioni del Concorso di CORTOMETRAGGI “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2023“
La premiazione della 15° edizione del Concorso Gran Premio “ilCORTO.it FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2023” (rivolto ai Registi e Filmaker italiani e st...
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Truffa online, basta un clic: come ti svuotano il conto corrente
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le... -
YouTube rimuove i “non mi piace”. Ecco come favorisce il politicamente corretto
L’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, ha annunciato mercoledì scorso che la piattaforma di condivisione video più famosa al mondo rimu... -
Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia
Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.41... -
Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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