La vita di papa Giovanni XXIII, Angelo Roncalli, dalla sua infanzia sino all'elezione dopo il Concilio. L'appellativo di "Papa buono", mai dimenticato dai fedeli e dalla storia, poi la morte. Nel film di Ricky Tognazzi del 2003, "Il Papa buono – Giovanni XXIII" viene mostrata con chiarezza la grande personalità di questo Papa la cui carica durò meno di cinque anni. Nel cast del film, a interpretarlo è Bob Hoskins.
Il paese della provincia di Bergamo porta il suo nome
Nato Angelo Giuseppe Roncalli, Papa Giovanni XXIII nacque a Sotto il Monte, comune italiano della provincia di Bergamo e che oggi porta il nome di Sotto il Monte Giovanni XXIII. Terra oggi falcidiata dal Coronavirus. Proprio presso il Santuario a lui intitolato vi sono le venerate spoglie del Papa, oggi Santo. È stato il 261esimo vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica. Morì il 3 giugno 1963. Al momento della morte di Angelo Roncalli, il paese che gli diede i natali prese cambiò il suo nome. Fu beatificato da papa Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000. Il processo di canonizzazione è stato completato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco I insieme a Benedetto XVI.
Il Memorandum sui massacri degli Alleati contro i tedeschi. Cardini: non portavano solo caramelle…
Un libro destinato a far discutere getta nuova luce su uno degli aspetti meno conosciuti della seconda guerra mondiale: i crimini degli Alleati contro il popolo tedesco dal ’45 al ’47. E’ disponibile ora infatti la traduzione italiana del memorandum di Darmstadt, pubblicato nel libro “1945 Germania anno zero. Atrocità e crimini di guerra Alleati” a cura di Massimo Lucioli, edito da Italia Storica.
Il memorandum per la prima volta tradotto in italiano
Il volume raccoglie gli episodi raccontati da alcuni dei 24mila prigionieri tedeschi del campo di internamento americano 91 a Darmstadt. Nel 1946, in segreto, su richiesta del collegio di difesa di Norimberga, fu formato un comitato di lavoro di avvocati internati, davanti al quale circa 6mila testimoni diretti fecero dichiarazioni giurate sulle violazioni delle leggi e delle regole di guerra da parte degli Alleati. Questo materiale, che era stato accuratamente controllato e compilato in sei copie, doveva essere presentato al tribunale militare internazionale di Norimberga ma gli Alleati non lo permisero e il memorandum venne sequestrato. Tuttavia, una copia fu trafugata e pubblicata in Argentina nel 1953 e successivamente in Germania. Per la prima volta tale raccolta viene integralmente tradotta e pubblicata in italiano, assieme a una sconvolgente raccolta di immagini, molte delle quali inedite.
Zingaretti attacca Grillo: "Bruttissimo modo di affrontare un tema privato"
Non si ferma il ciclone di polemiche che ha investito il fondatore del movimento Cinque Stelle Beppe Grillo che in un video sui social ha difeso il figlio che rischia il processo per una presunta violenza sessuale. Anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti lo ha accusato apertamente: «È stato un bruttissimo modo per affrontare un tema privato» ha commentato.
La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Ciro Grillo risale al 16 luglio del 2019. Dopo una serata in discoteca quattro giovani, tra cui il figlio di Beppe Grillo, finiscono la giornata nella villa del comico e fondatore del M5S. Con loro due studentesse milanesi. Una sarebbe andata a dormire quasi subito. L’altra, invece, dopo aver bevuto alcol in quantità sarebbe stata stuprata dal gruppo, secondo quanto denunciato dalla presunta vittima. L’amica, in un appartamento affianco, non si sarebbe accorta di nulla. La denuncia da parte dell’allora 19enne italo-svedese è stata presentata in questura a Milano, al suo rientro dalla Sardegna. Sulla base del racconto della ragazza, la procura di Tempio Pausania ha raccolto elementi e avviato le indagini per far luce sulla vicenda. Il procuratore capo Gregorio Capasso e la sostituta Laura Bassani hanno nei mesi scorsi chiuso l’inchiesta e inviato agli indagati la relativa comunicazione. Sono chiamati a rispondere di violenza sessuale di gruppo, oltre al ventenne Ciro Grillo, gli amici Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. I quattro, assistiti da un pool di avvocati genovesi, giovedì 15 aprile sono stati sentiti in procura a Tempio dal pm Capasso e dalla sostituta Bassani. Massimo riserbo sul loro interrogatorio da parte degli inquirenti. Anche i legali degli indagati si sono trincerati dietro un assoluto silenzio. Uno solo si è limitato a ribadire che gli accusati hanno confermato la loro versione nei fatti respingendo le accuse. In pratica - questa è la linea della difesa - non vi fu violenza perchè i rapporti sessuali furono consenzienti.
Il gesto di Meghan Markle lascia tutti interdetti al funerale del principe Filippo. Harry sconvolto dai sensi di colpa
Il giorno dopo i funerali del Principe Filippo, duca di Edimburgo, morto il 9 aprile dopo 73 anni al fianco della Regina Elisabetta, emergono nuove indiscrezioni su Harry e Meghan: lui è in preda ai sensi di colpa, lei ha mandato un biglietto.
Secondo quanto rivelato da una fonte a "US Weekly", Harry d'Inghilterra, "si sente profondamente in colpa per non essere tornato a dire addio di persona al nonno”. Il figlio minore di Carlo e Diana è sempre stato il nipote prediletto dalla Regina e dal suo consorte che gli hanno perdonato molti colpi di testa piuttosto imbarazzanti. L'arrivo di Meghan Markle però aveva creato contrasti. Filippo, con la schiettezza che lo contraddistingueva, aveva detto a Harry che "le attrici si frequentano ma non si sposano" e che "solo con un trapianto di personalità, Meghan poteva diventare duchessa". Ciò nonostante aveva compreso il loro desiderio di lasciare la vita e i doveri da "royal senior" per trasferirsi a Los Angeles.
L'insider ha sostenuto a "US Weekly": "Filippo ed Harry avevano un rapporto speciale anche se nell’ultimo anno della vita di Filippo non hanno comunicato molto. Pensavano l'uno all'altro con grande affetto". Tuttavia questo non è bastato a schiodare Harry dalla magione di Montecito, in California. A inizi marzo, Buckingham Palace lo aveva avvertito della gravità delle condizioni di salute del nonno e gli aveva suggerito di tornare per l'ultimo saluto rimandando la messa in onda dell'intervista bomba (intervista per cui sono stati pagati e che oggi, davanti alla sobrietà e maestosità composta dei funerali, appare vacua e volgare), ma il nipote non ha voluto saperne ed è rimasto a Malibú. Ebbene, secondo numerose indiscrezioni, Harry sarebbe schiacciato dal senso di colpa per non aver visto il nonno un'ultima volta e starebbe riflettendo su un comportamento egoista che non sarebbe piaciuto nemmeno alla madre Lady Diana. Pare, infatti, che le dichiarazioni rilasciate a Oprah Winfrey abbiano addolorato molto un già provato Filippo al punto da peggiorare il suo stato di salute.
Flop del vaccino italiano voluto da Arcuri. Reithera cambia strategia e punta sul Rna
Domenico Arcuri è stato sostituito dal Generale Francesco Paolo Figliuolo nel ruolo di commissario sull’emergenza Covid, ma l’Italia è costretta a portarsi dietro altri problemi della precedente gestione del virus. L’ultima novità riguarda ReiThera, azienda di Castel Romano, che ha sviluppato un vaccino con la tecnologia del vettore virale, arrivato alla fase due delle sperimentazioni: la biotech sarebbe, secondo Repubblica, vuole ora produrre il vaccino a mRna, come quelli di Pfizer, Moderna e quello di CureVac, che arriverà a giugno.
Reithera per il vaccino con l’adenovirus (stessa modalità di AstraZeneca e Johnson&Johnson, al centro di numerose polemiche per i casi di trombosi) ha speso un totale di 12 milioni, ma per portare avanti lo sviluppo del vaccino italiano è in attesa di 81 milioni di finanziamenti e prestiti promessi a gennaio da Invitalia, il cui amministratore delegato è proprio Arcuri. Nonostante la volontà di portare a termine anche questa strada c’è stata un’inversione netta, che però richiederà almeno 8-10 mesi visto che acquistare i bioreattori e i reagenti chimici per la teconologia a Rna messaggero è quasi impossibile. I tempi sono lunghi e l’Italia resta al palo per una produzione interna.
Beppe Grillo in difesa del figlio? Il Corriere: messaggio preciso rivolto "a interlocutori neppure troppo misteriosi"
Il video di Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro, accusato di aver stuprato insieme ad altri tre ragazzi una giovane italo-svedese durante una vacanza in Costa Smeralda è quantomeno delirante. La sua arringa è scomposta, dice parolacce, insulta la ragazza che ha denunciato suo figlio, parla di un video in cui lei ride, la accusa di aver parlato dopo otto giorni. Ma questo modo di attaccare chi accusa e di difendere chi è accusato non è solo una difesa a spada tratta di un figlio. È un messaggio preciso, "rivolto a interlocutori neppure troppo misteriosi", rivela il Corriere della Sera.
Perché l'inchiesta di Tempio Pausania, come lo stesso comico dice nel video, pesa su di lui da due anni. Da due anni per ragioni economiche non può tornare a teatro. E' limitato nella partecipazione al M5S. E' convinto che abbiano colpito suo figlio per colpire lui. Del resto il complottismo non è estraneo all'Elevato. Addirittura avrebbe detto a una persona molto vicina che gli sembra una anomalia il fatto che i genitori della vittima siano rappresentati dall'avvocata Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, molto ascoltata da Matteo Salvini.
Insomma, non sembra solo un padre che con la frase "allora arrestate me" si offre al posto del figlio ma un capo politico che si rivolge ai nemici. Grillo è stufo, vuole tornare e sta tornando sulla scena. Ne sa qualcosa anche Giuseppe Conte che dovrebbe diventare il leader di un rinnovato Movimento 5 stelle. Grillo gli mette ogni giorno un paletto in più. Le ultime indiscrezioni parlavano dell'ipotesi di affiancargli Luigi Di Maio, perché "Conte non sa comandare". E Conte comincia avere dei dubbi. Difficile non capirlo.
Corruzione e 'ndrangheta in Toscana, revocato l'incarico al capo di gabinetto di Eugenio Giani
Non si ferma il terremoto in Toscana dopo l’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta. Ledo Gori, capo di gabinetto del presidente della Regione, Eugenio Giani, è stato messo in ferie obbligate. Le sue funzioni nel frattempo sono state sospese ed entro pochi giorni sarà deciso chi prenderà il suo posto. È stata inoltre avviata la procedura per la revoca dell’incarico di capo di gabinetto della Giunta regionale a Gori, indagato dalla procura distrettuale antimafia di Firenze con l’accusa di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio nell’inchiesta sulle presunte infiltrazioni della ’ndrangheta nel traffico illecito dei rifiuti pericolosi. Venerdì scorso Giani aveva già disposto che le funzioni di capo di gabinetto svolte da Gori fossero attribuite in via transitoria al direttore generale della Regione, Paolo Pantuliano.
La scorsa settimana i Carabinieri e la Dda di Firenze, eseguendo 23 arresti, hanno stroncato in Toscana più attività criminali riconducibili alla ‘ndrangheta infiltratasi nell’intera regione: dal traffico di cocaina, al controllo di lavori stradali, allo smaltimento illecito di rifiuti nelle concerie. Tra i 19 indagati, anche esponenti politici toscani e dirigenti di enti pubblici. I due indagati in Regione sono appunto il capo di gabinetto del governatore Eugenio Giani, Ledo Gori, per corruzione, e anche il dirigente della Direzione Ambiente Edo Bernini. Indagata anche Giulia Deidda, sindaco di Santa Croce sull’Arno e il consigliere regionale Andrea Pieroni. L’inchiesta coinvolge elementi di vertice dell’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno i quali, secondo l’accusa, rappresentano il fulcro decisionale di tutto l’apparato sotto indagine. Messa in luce anche l’infiltrazione che passava nel settore inerti della cosca calabrese Gallace che, preso il controllo su una storica azienda del Mugello, avrebbe condizionato la concorrenza aggiudicandosi importanti commesse pubbliche. E ora Gori è stato silurato da Giani.
Riaperture, processo, Speranza: Matteo Salvini a valanga da Porro. "Ma la prossima estate sarà bellissima"
Il ministro Roberto Speranza, "unico caso in Europa, durante la pandemia scriveva un libro, probabilmente di notte con tutto il lavoro che aveva. E in questo libro spiegava che pandemia era un'occasione per la sinistra per una nuova idea di società? Ma capite la violenza di questo pensiero? Con centinaia di migliaia di morti pensava che la sinistra povera ridisegnare la società? A me fa accapponare la pelle". Matteo Salvini ospite di Quarta Repubblica, su Rete4, lunedì 19 aprile non risparmia un siluro al ministro Speranza e spiega a Nicola Porro e ai telespettatori "che ci sto a fare al governo con quello là?".
"Io sto al governo con questi che non stimo e non con cui condivido poco o niente perché devo dare risposte agli italiani, accogliendo l'appello di Mattarella. Ci sto per far ripartire l'economia". Ma il premier Mario Draghi lo stima? "Sì e confido che presto ci sarà ancora più libertà", dice il leader della Lega.
Come ha convinto Draghi a rompere col Cts sulle riaperture, chiede Porro. "Dragh è persona di buonsenso - risponde Salvini - gli abbiamo sempre chiesto di riaprire dove fosse sotto controllo" l'andamento dei dati del Covid in base alle rilevazioni scientifiche. "Da lunedì dove si può si riapre".
Oms, ecco la mail scandalo di Guerra a Speranza: "Ministro, quel report farà danni"Emergono nuovi documenti esclusivi nella puntata di Report del 19 aprile. Il programma di approfondimento condotto da Sigfrido Ranucci torna a far luce sul caso del dossier
Emergono nuovi documenti esclusivi nella puntata di Report del 19 aprile. Il programma di approfondimento condotto da Sigfrido Ranucci torna a far luce sul caso del dossier dell’Oms scomparso nel nulla 24 ore dopo la sua pubblicazione.
Un documento che criticava la gestione dell’epidemia di Coronavirus in Italia e che preoccupava per le ricadute politiche negative del governo Conte. Già nelle puntate scorse, le inchieste di Report avevano indagato su quanto accaduto dietro le quinte, andando a scovare le ragioni per cui il documento sulla gestione pandemica è sparito dopo appena un giorno dalla sua pubblicazione. Da quanto emerso dalle indagini della procura di Bergamo sembra ci siano stati interessi politici ed incidenti diplomatici di mezzo. Per il momento l’Oms si avvale dell’immunità diplomatica per evitare le convocazioni dei magistrati, ciò fa sempre più pensare che vi fosse una “santa alleanza” tra il ministero della salute e i piani alti dell’Oms stesso. Dalle nuove ricerche del programma sarebbe spuntata fuori un’e-mail inedita di Ranieri Guerra, vicedirettore dell’Oms, che scrive nelle ore successive alla pubblicazione del dossier direttamente al ministro della salute Roberto Speranza.
Da Beppe Grillo una "farsa ripugnante". Lo sdegno dei genitori della ragazza
Parole ripugnanti che ridicolizzano il dolore. L'incredibile uscita di Beppe Grillo in difesa del figlio Ciro accusato di stupro di gruppo dalla Procura di Tempio Pausania insieme ad altri tre ragazzi ha provocato una valanga di reazioni sdegnate, anche politiche perché nel video postato sui social il fondatore del Movimento 5 Stelle butta alle ortiche venti anni di discussioni sulla violenza sessuale. Ma la reazione più dolorosa e prevedibile è quella dei genitori della ragazza italo-svedese che ha denunciato i fatti, avvenuti nel luglio del 2019 in vacanza in Costa Smeralda, in Sardegna.
"Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante. Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore, la disperazione e l’angoscia della vittima e dei suoi cari sono strategie misere e già viste, che non hanno nemmeno il pregio dell’'inedito", solo le parole dei genitori della giovane attraverso il loro legale Giulia Bongiorno. Una dichiarazione ricevuta in esclusiva dalla AdnKronos che le ha pubblicate sul suo sito.
I genitori hanno visto il video mandato in rete da Beppe Grillo in cui, tra l'altro, dice che il figlio è innocente e in cui parla di "divertimento", di rapporto consensuale, tanto che il figlio sarebbe scagionato da un video, lo stesso che invece secondo quanto trapelato dalle indagini confermerebbe il contrario.
Beppe Grillo steso dalla grillina Daga: io vittima di violenza ci ho messo sei mesi a denunciare
Nella massa di critiche feroci e giustificate all'incredibile assoluzione paterna di Beppe Grillo del figlio Ciro, indagato per stupro di gruppo dalla Procura di Tempio Pausania, svetta quella di Federica Daga, deputata grillina, che conosce bene la difficoltà per una giovane donna a denunciare violenze subite.
"Umanamente mi dispiace per Beppe, il suo è il dolore di un padre. Quasi non riesco a commentare ciò che ha detto. Ho avuto una relazione con una persona violenta per un breve periodo e per elaborare quanto era successo ci ho messo sei mesi, poi ho denunciato", ha detto la parlamnetare del Movimento 5 Stelle.
In particolare hanno sollevato un polverone le dichiarazioni del fondatore del Movimento in relazione alla tempistica con cui è avvenuta la denuncia nei confronti del figlio ("perché una persona che viene stuprata la mattina, il pomeriggio va in kite surf e dopo otto giorni fa la denuncia?", la frase pronunciata da Grillo in un video pubblicato sul suo Blog).
"Io ringrazio che ci sia il codice rosso, che consente alle donne di denunciare anche dopo sei mesi dal fatto, mentre io ho avuto solo tre mesi e infatti non ho potuto denunciare tutto quello che mi era successo. Mi dispiace per Beppe, la giustizia è lenta e io sono in causa da cinque anni. Non può essere così lunga una causa, non sai cosa ti può succedere nell'attesa", aggiunge la parlamentare pentastellata.
Per la Sinistra Italiana uno Speranza vale più di cento Navalny
Settanta intellettuali europei si sono mobilitati, con un appello al presidente Putin, per salvare la vita a Navalny. Nelle stesse ore, invece, più di centotrenta intellettuali italiani hanno lanciato una petizione per salvare il posto al ministro Speranza. L'accostamento può apparire grottesco e perfino irrispettoso, di fronte alla tragedia del leader dell'opposizione russa che fa tornare alla mente i tempi oscuri dell'Urss e dell'Arcipelago Gulag. Già, perché ieri Navalny è stato trasferito a IK-3, una «colonia di tortura» - così l'ha definita un suo stretto collaboratore - nel cui ospedale vengono portati i pazienti più gravi.
Ma la simultaneità dei due appelli, oltre alla abissale diversità della situazione in cui versano le vittime da tutelare, non poteva passare sotto silenzio per sottolineare ancora una volta la cifra reale della nostra intellighenzia di sinistra, da sempre pronta a indignarsi solo per le cause sbagliate. Basti ricordare la raccolta di firme di cinquant' anni fa che portò alla pubblicazione della «lettera aperta» pubblicata dall'Espresso e firmata da intellettuali, politici e giornalisti contro il commissario Calabresi per la morte dell'anarchico Pinelli. Le autocritiche postume non hanno certo attenuato l'enormità di quel gravissimo pronunciamento e la delegittimazione degli avversari politici sarebbe rimasta poi una costante.
LA VACCINAZIONE CONTRO LA POLIOMIELITE : LA STORIA
Il principio sul quale si basano le vaccinazioni è quello di indurre la produzione di difese immunitarie contro alcune malattie in modo che, qualora la persona si trovasse di fronte al microrganismo responsabile della malattia, sarebbe in grado di difendersi efficacemente.
Parlare di vaccinazioni in età pediatrica è uno degli argomenti più importanti sia per il pediatra che, soprattutto, per il bambino.
In Italia l’obbligo della vaccinazione antipoliomielitica è stabilita dalla legge del 4 febbraio 1966 numero 51.
Il vaccino anti-polio è un vaccino inattivato (ottenuto cioè con virus uccisi) che si somministra per via intramuscolare.
Può essere somministrato insieme ad altre vaccinazioni. Nel bambino il ciclo primario si effettua di solito con il vaccino cosiddetto esavalente (perché contiene 6 vaccini: Difterite-Tetano- Pertosse,Polio, Hib e Epatite B).
QUANTA E QUALE ATTIVITÀ FISICA FARE? ALLENATI OGNI GIORNO …
Alla corretta ed equilibrata alimentazione devi associare l’attività fisica con allenamenti strutturati. L’attività fisica è il pilastro della nostra giornata che sostiene salute, vigore, umore e dona un corpo armonioso. Quanta e quale fare?
È noto che fare esercizio fisico è salutare per giovani e meno giovani; purtroppo la nostra giornata è scandita da numerosi impegni e tra lavoro, scuola e famiglia non è facile trovare il tempo per fare dell’attività fisica ma soprattutto, per molti, non è prioritario.
Perché lo diventi occorre rinforzare la motivazione. Vi sono almeno 3 ragioni che dovrebbero spingerci a fare attività fisica regolarmente:
- Lo studio EPIC, pubblicato nell’aprile 2015 basato su un campione di oltre 300.000 europei di 10 differenti paesi, conferma che fare attività fisica riduce il rischio di mortalità per tutti, sia magri che obesi, maschi e femmine mentre il rischio aumenta per coloro che fanno poca o moderata attività e per i sedentari.
- L’esercizio fisico strutturato ed adeguato modella il corpo, lo rende più agile, lo protegge maggiormente dalle fratture, lo rende più armonioso e robusto.
- L’attività fisica svolta d’abitudine ha effetti positivi sul nostro sistema nervoso e ormonale: agevola l’apprendimento e la memoria, migliora l’umore e combatte la depressione.