Frenano le prenotazioni per trascorrere le feste di Natale nella Capitale. E Roma, come un po' sta accadendo di questi tempi a tutte le città d'arte, sconta l'incremento dei contagi e l'incertezza riguardo a quale sarà la prossima regione a passare dal bianco al giallo o addirittura dal giallo al rosso. Un'incertezza che non consente neanche una programmazione di eventi in grado di attirare turisti per le feste di Natale, come ribadito ieri dal sindaco Gualtieri che in merito al concerto di Capodanno ha detto: «Stiamo finalizzando la nostra valutazione sulla base del dati epidemiologici». «Dopo quel 25-30% in meno di prenotazioni registrate subito dopo l'annuncio della variante Covid - spiega Tommaso Tanzilli, direttore Federalberghi Roma - non abbiamo notato altre particolari variazioni al ribasso, ma ci preoccupa molto questo clima di attesa e di indecisione, che sta facendo desistere italiani ma soprattutto stranieri, dalla voglia divenire atrascorrere il Natale a Roma».
Ci sono ancora circa 300 alberghi chiusi su un totale di 1.200, il che la dice lunga sul fatto che in particolare le piccole strutture, magari ubicate in luoghi non proprio turistici, preferiscono restare chiuse piuttosto che sopportare costi di gran lunga superiori ai ricavi. Gli alberghi aperti, invece, risparmiano. Come? «Beh, ad esempio, spegnendo il riscaldamento ai piani non occupati - risponde Tanzilli - perché se la media ad oggi delle camere prenotate è di 30 su 100 va da sèche si concentrano le prenotazioni su un unico piano e lì tutti i servizi». E poi si risparmia sul personale e qui arrivano altre note dolenti. Gli aiuti finora dati al settore dal Governo hanno permesso agli imprenditori di non licenziare. Il personale è rimasto a casa ma con un contratto.
Roma invasa dai topi e Gualtieri "taglia" la derattizzazione. Fondi bloccati
Si intrufolano nei garage, spuntano dalle pedane dei de
hors, si arrampicano sugli alberi, entrano nei negozi e nelle edicole. Cresce l’allarme nel rione Prati per la presenza ormai ubiqua di topi e pantegane di ogni misura, e benché siano ormai una «compagnia» abituale, il fenomeno sembra stia sfuggendo da ogni controllo nel fallimento totale degli interventi dell’amministrazione capitolina. «L’altro giorno stavo camminando vicino piazzale degli Eroi quando all’improvviso è spuntato un grosso topo da un garage che si è infilato tra i miei piedi facendomi quasi inciampare – racconta Luca Aubert, ex consigliere del Municipio I – Ormai sono dappertutto, i roditori sono diventati i “padroni” della strada».
Più di tre ratti per ogni romano fanno quasi 10 milioni di topi residenti a Roma. A tanto ammonterebbe l'esercito dei roditori nella Capitale, ma dal 2016 ancora non si è riusciti ad attivare il bando per la derattizzazione. E quello lanciato nel 2020 dall’amministrazione grillina – un appalto da 7,5 milioni di euro per gli anni 2021, 2022 e 2023 - dopo due anni incredibilmente non è ancora in funzione. A causa delle ormai abituali lungaggini delle procedure, la gara è ancora in fase di aggiudicazione e la nuova amministrazione capitolina del sindaco Gualtieri è stata costretta a disimpegnare i fondi messi a bilancio per il 2021. In questa situazione si va avanti a interventi spot, ad esempio attraverso i fondi derivanti da un accordo stipulato con Ama. Ma si tratta di una manciata di spicci, con i quali si possono disinfestare al massimo poche strade. Qualcos’altro fanno i municipi, con interventi mirati ad esempio nelle scuole. Ma sulle strade, nei giardini e nelle aree verdi, tutto è fermo.
Cina a processo per il virus. Il giudice lo convoca in aula e il governo di Pechino si infuria
Il presidente dell'associazione dei ristoratori Mio Italia, Paolo Bianchini, ha denunciato per danni Pechino
La Cina si può processare per il coronavirus. E non per la volontà politica del governo. Oppure per una denuncia dell’organizzazione mondiale della sanità. I pezzi grossi del mondo non hanno tanta voglia di inimicarsi il gigante asiatico.
E però è sufficiente la testa dura di un ristoratore di Viterbo, Paolo Bianchini, presidente di Mio-Italia – l’associazione di categoria – che è riuscito a ottenere dal tribunale civile della sua città il riconoscimento del buon titolo a citare a giudizio la Repubblica popolare cinese. Per gli enormi danni provocati dal coronavirus e dai ritardi del regime di Pechino. Tutto scritto in una denuncia che ha fatto il giro del mondo, da Viterbo a Roma a Pechino e ritorno con tanta di arrabbiatura del regime: «Comandiamo noi, che vogliono questi ristoratori italiani...», hanno mandato a dire a Bianchini e soci.
Quella di Mio-Italia è una bella e drammatica storia di impegno sociale e per la giustizia. Perché la pandemia ha mietuto vittime anche sul campo economico. E i ristoratori italiani sono stati in prima fila. Il virus dagli occhi a mandorla li ha rovinati. I danni prodotti sono stati enormi, attività chiuse, personale licenziato, come fare a dimenticare periodi così drammatici... i talk show di tutte le televisioni pubbliche e private, i quotidiani e ogni genere di mezzo di informazione hanno raccontato le loro peripezie. L’Italia ha davvero solidarizzato con la loro lotta.
Padova, vaccinato muore di Covid a 47 anni ma per i vicini era no vax. Il caso clamoroso su La Stampa
Le chiacchiere dei vicini sono fra le fonti giornalistiche meno attendibili che ci siano. Quando un inquilino se ne sta un po' sulle sue e non ama le relazioni con gli altri, ne fioriscono tante. Magari ci sarà pure chi sostiene che fa chissà quali porcherie, o fa partire leggende metropolitane sulle sue abitudini sessuali. Ma vorrei vedere il giornale che sulla base del chiacchiericcio dei vicini titolerebbe mai "Tizio secondo i vicini era un pedofilo", anche perché l'editore su una sciocchezza così rischierebbe le mutande.
Se si tratta però del virus evidentemente ogni regola giornalistica viene sacrificata, anzi, impiccata alla ideologia. In questo caso alla ideologia sì vax, che onestamente vale come quella no vax. Titolo de La Stampa su un signore morto di Covid a casa a Padova: "i vicini: era no vax".
Maxi multa ad Amazon, ecco perché deve pagare un miliardo di euro
MAxi multa dell'Antitrust ad Amazon. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di oltre 1 miliardo di euro, per la precisione 1.128.596.156,33 euro, alle società Amazon Europe Core, Amazon Services Europe, Amazon, Amazon Italia Services e Amazon Italia Logistica er violazione dell’art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea.
Amazon detiene una posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano dei servizi di intermediazione su marketplace, che le ha consentito di favorire il proprio servizio di logistica, denominato Logistica di Amazon (Fulfillment by Amazon, c.d. FBA), presso i venditori attivi sulla piattaforma Amazon.it ai danni degli operatori concorrenti in tale mercato e di rafforzare la propria posizione dominante. Secondo l’Autorità, le società hanno legato all’utilizzo del servizio Logistica di Amazon l’accesso a un insieme di vantaggi essenziali per ottenere visibilità e migliori prospettive di vendite su Amazon.it. Tra tali vantaggi esclusivi spicca l’etichetta Prime, che consente di vendere con più facilità ai consumatori più fedeli e alto-spendenti aderenti all’omonimo programma di fidelizzazione di Amazon.
Mai cosi poche nascite e tanti morti dal 1918. II dati agghiaccianti Istat, aumentano solo gli stranieri
Il deficit di "sostituzione naturale" tra nati e morti (saldo naturale) nel 2020 raggiunge in Italia -335 mila unità, valore inferiore, dall’Unità d’Italia, solo a quello record del 1918 (-648 mila), quando l’epidemia di "spagnola", in coincidenza con la fine della Prima Guerra Mondiale, contribuì a determinare quasi la metà degli 1,3 milioni di decessi registrati in quell’anno. Lo spiega l’Istat nella sua nota sull’andamento demografico nel 2020. Invece, il nuovo record minimo delle nascite (405 mila) e l’elevato numero di decessi (740 mila) causato soprattutto dalla pandemia di Covid aggravano la dinamica naturale negativa che caratterizza il nostro Paese. Il deficit di nascite rispetto ai decessi è tutto dovuto alla popolazione di cittadinanza italiana (-386 mila), mentre per la popolazione straniera il saldo naturale resta ampiamente positivo (+50.584).
Il 31 dicembre 2020, data di riferimento della terza edizione del Censimento permanente, la popolazione in Italia conta 59.236.213 residenti, in calo dello 0,7 per cento rispetto al 2019 (-405.275 individui). Questo calo è attribuibile prevalentemente alla dinamica demografica tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2020: infatti, il saldo dovuto al movimento demografico totale (saldo naturale più migratorio), desumibile dalle fonti anagrafiche, ha fatto registrare 362.507 unità in meno. Il conteggio della popolazione abitualmente dimorante, effettuato sulla base dei "segnali di vita amministrativi", ha poi determinato un ulteriore aggiustamento statistico pari a -42.768 unità: si tratta di un saldo dovuto alla differenza tra unità conteggiate in aggiunta rispetto alla popolazione iscritta in anagrafe (correzione dell’errore di sotto-copertura anagrafica) e unità in detrazione (correzione dell’errore di sovra-copertura anagrafica).
Vittoria no vax negli Usa. Il Senato sconfessa Biden: no all'obbligo vaccinale al lavoro
Vittoria per i contrari all'obbligo vaccinale in America. Forse, però, solo momentanea. Il Senato degli Stati Uniti ha approvato una risoluzione per annullare un decreto dell’amministrazione di Joe Biden secondo cui le aziende con 100 o più dipendenti devono vaccinare i propri dipendenti contro il coronavirus o sottoporsi a test settimanali. Il voto è stato 52-48. È improbabile che la Camera a guida democratica prenda la stessa strada del Senato, il che significa che il decreto resterebbe valido, anche se i tribunali lo hanno sospeso per ora. ll voto in Senato tuttavia ha dato ai senatori la possibilità di esprimere l’ opposizione a una politica che, a loro dire, ha suscitato timori da parte delle imprese e degli elettori non vaccinati che temono di perdere il lavoro se la regola dovesse entrare in vigore.
Il provvedimento, che tra l’altro attualmente è arenato in un tribunale, suscita proteste e perplessità perchè nel Paese delle libertà individuali, tutto quello che viene imposto dal potere centrale è guardato con sospetto. «L’assurda richiesta di vaccinazione del presidente Biden è un abuso di potere», ha tuonato il leader della maggioranza repubblicana, Mitch McConnell. Come lui, molti repubblicani si dicono favorevoli al vaccino, ma contrari al suo obbligo. E anche Manchin, uno dei due democratici che ha votato con il Gop, ha chiarito che è contrario «a qualsiasi obbligo di vaccino formulato dallo Stato nei confronti delle aziende private». Intanto, di fronte all’impasse, alcune città hanno deciso da sole d’imporre la vaccinazione. Il sindaco di New York ha annunciato lunedì che tutti i dipendenti del settore privato saranno presto soggetti all’obbligo di vaccinarsi contro il coronavirus, che ha già ucciso più di 790mila persone in Usa.
"Non è più grave della Delta". Anthony Fauci mette la parola fine sulle speculazioni sulla variante Omicron
Anthony Fauci tranquillizza tutti sulla variante Omicron. “Quasi certamente non è più grave della variante Delta. Secondo qualche indicazione potrebbe anche essere meno grave. In ogni caso ci vorranno almeno un altro paio di settimane in Sudafrica e poi, man mano che avremo più infezioni nel resto del mondo, potrebbe volerci più tempo per vedere qual è il suo livello di gravità”, le parole dello scienziato americano all’AFP. Il consigliere medico del presidente Usa Joe Biden ha suddiviso le conoscenze e le incognite su Omicron in tre aree principali: trasmissibilità, quanto riesce a sottrarsi all'immunità da infezioni e vaccini precedenti e gravità della malattia.
La nuova variante, afferma Fauci, “è chiaramente altamente trasmissibile, molto probabilmente più di Delta, l'attuale ceppo globale dominante”. I dati epidemiologici accumulati in tutto il mondo indicano anche che le reinfezioni sono più alte con Omicron. Gli esperimenti di laboratorio che hanno testato la potenza degli anticorpi dei vaccini attuali contro Omicron dovrebbero arrivare nei "prossimi giorni, massimo una settimana. Quasi certamente non è più grave della Delta. C’è qualche suggerimento che potrebbe anche essere meno grave, perché se si guarda alle statistiche del Sudafrica il rapporto tra il numero di infezioni e il numero di ricoveri sembra essere inferiore a quello avuto con Delta".
Fauci ci ha tenuto a sottolineare che è importante non sopravvalutare questi dati perché la popolaziona presa in considerazione è composta da giovani e quindi hanno meno probabilità di essere ricoverati. "Penso che ci vorranno un altro paio di settimane almeno in Sudafrica per capire l’effettiva gravità. Un virus più trasmissibile che non causa malattie più gravi e non porta a un'ondata di ricoveri e morti è il miglior scenario possibile. Lo scenario peggiore è che non solo è altamente trasmissibile, ma causa anche una malattia grave e poi si assiste ad un'altra ondata di infezioni che non sono necessariamente attenuate dal vaccino o dalle precedenti infezioni delle persone. Non credo che questo scenario peggiore si verificherà, ma non si sa mai” ha concluso Fauci.
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Il virologo dello Spallanzani "stende" Speranza: "Emergenza? Adesso basta, bisogna uscirne"
Il direttore dello Spallanzani contro l'ipotesi di prorogare lo stato d'emergenza: «Quasi 2 anni fa agli italiani abbiamo detto non abbiate paura, erano i giorni del ricovero della coppia cinese. Oggi, come allora, diciamo agli italiani non abbiate paura, usciamo dall’emergenza, riprendiamoci la vita e non torniamo indietro». Così il direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, durante la cerimonia di accensione dell’albero di Natale dell’Istituto, donato dai Carabinieri. Presente anche l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
Le sue dichiarazioni arrivano proprio nelle ore in cui il ministro della Salute Roberto Speranza ha ammesso l'esistenza di una riflessione in corso in seno al governo sul possibile prolungamento dello stato d'emergenza, attualmente prorogato solo fino al prossimo 31 dicembre.
Perché fare il vaccino ai bambini se la scienza non è ancora sicura? Troppi dubbi sull'efficacia
È partita ieri l'operazione vaccinazione dei bambini, con una circolare del ministero della Salute che spiega che dal prossimo 16 dicembre anche nella fascia di età 5-11 anni sarà possibile ricevere una mini dose a cui ne seguirà una seconda a distanza di almeno 21 giorni dalla prima. Per i piccoli più fragili prevista anche una immediata terza dose, che sarà disponibile a 28 giorni della seconda. Quindi questo gruppo di bimbi fragili riceverà ben tre dosi in meno di due mesi, record assoluto da quando è partita la campagna vaccinale in Italia e in tutto il mondo. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ieri ha lanciato un appello ai genitori perché inizino le prenotazioni e risolvano eventuali dubbi parlando al pediatra di fiducia invece di leggere la qualunque sui social. «Su una materia così delicata», ha spiegato il ministro, «bisogna fidarsi di chi ha dedicato una vita a questa materia. Non ci si può fidare di un social network, non ci si può affidare a un talk show o a una battuta televisiva: affidiamoci alle persone che per competenza, per storia, per esperienza hanno tutti gli elementi per poter valutare. Abbiamo una grande fortuna ad avere alcuni dei pediatri e dei medici migliori a livello globale, questo ci viene riconosciuto da tutti, fidiamoci di loro».
Boom del prezzo del petrolio. I mercati hanno deciso: Omicron non fa paura
Dopo il rimbalzo di quasi il 5% di ieri, i prezzi del petrolio continuano a correre mentre si attenuano le preoccupazioni per l’impatto della variante Omicron del Covid sulla domanda globale di carburante. Il Brent è in rialzo del 3,91% e viaggia verso i 76 dollari al barile. I future sul petrolio americano, il Wti, volano a 72,59 dollari al barile segnando un +4,46%.
Nei giorni scorsi, appena si erano diffuse le prime notizie sull'estrema contagiosità della variante sudafricana, il prezzo del petrolio era subito crollato, per il timore di un ritorno in lockdown delle principali economie del mondo con conseguente minore richiesta di carburanti. Ora, però, il quadro sembra già essere cambiato.
Sensazioni che si respirano anche a piazza Affari, che concede il bis con il risk-on tornato a dominare sui mercati grazie allo sgonfiarsi dei timori legati alla variante Omicron. I primi dati sulla variante Omicron che tendono a rassicurare gli investitori sul rischio di un ulteriore deterioramento della situazione sanitaria dopo che i funzionari sanitari di Sud Africa e Usa hanno segnalato che i sintomi della nuova variante Covid non appaiono di particolare gravità con tassi di ospedalizzazione non elevati.
Vaccino, è rissa sulla quarta dose. Spaccatura e lite tra virologi favorevoli e scettici
Oramai è una costante dall'inizio dell'incubo pandemia. Ad ogni evoluzione della cronaca sanitaria attorno al maledetto morbo cinese, cambia copione della gazzarra del mondo scientifico. Ma non il senso delle cose, che è quello di un ribollire di voci ed esternazioni con il pericolo di disorientare ancor di più il cittadino-medio oramai sempre più estenuato. Così, si apre il capitolo, della quarta dose. Perché mentre gli italiani in questi giorni tornano negli hub per la terza puntura (un nutrito numero di convertiti sulla via di Damasco anche per la prima) il confronto si porta avanti sul lavoro. Di «possibilità concreta» di quarta iniezione ha parlato Franco Locatelli, coordinatore del Cts, parlando alla convention di Courmayeur di SkyTg24. Innestandosi in un dibattito dove già si schierano i favorevoli, i perplessi, i né né.
Al primo segmento appartiene sicuramente Fabrizio Pregliasco, docente all'Università Statale di Milano, che all'AdnKronos osserva: «Viste le tempistiche di elevata protezione pari a 6 mesi, è possibile che dovremo eseguire altre vaccinazioni. Vedremo com' è l'andamento epidemiologico, ma penso che questa vaccinazione potrà essere considerata un appuntamento annuale come l'antinfluenzale». E sempre tra i favorevoli si annovera Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive al San Martino di Genova. Secondo lui, «è evidente che nel 2022 faremo una quarta dose. Bisogna solo capire quando, non credo si farà nei primi mesi del nuovo anno per chi ha fatto e sta facendo la terza dose», specificando poi che «dovremo attendere i risultati degli studi, vedere quanto dura l'immunità del ciclo completo con tre dosi e poi valutare quando ci sarà bisogno della quarta». Inoltre, quanto all'impatto sulla società di una ulteriore iniezione «non dovrebbe essere un problema», dice Bassetti. «Se fare la quarta dose significa avere i numeri attuali di Covid 19 e continuare a convivere con il virus depotenziandolo, non credo che i cittadini italiani avranno problemi se gli si dirà di vaccinarsi per la quarta volta nel 2022». Stesso lato anche per l'infettivologo Massimo Galli. Servirà la quarta dose?, gli hanno chiesto in un'intervista a La Stampa. «Alla fine penso di sì. Temo che la terza dose non sarà la risposta definitiva alla pandemia, per quanto utilissima».
Grecia, prete ortodosso all'assalto di Papa Francesco: "Sei un eretico"
Un uomo anziano, con gli abiti di un prete greco ortodosso, si è rivolto a Papa Francesco urlando, in greco, «Papa, sei un eretico» mentre Francesco entrava nell'Arcivescovado di Atene. L'uomo, con una tonaca e un copricapo nero e una lunga barba bianca, è stato quindi portato via dalla polizia. Il Pontefice ieri è arrivato in Grecia per una visita di tre giorni che vedrà cattolici e ortodossi insieme nell'aiuto degli ultimi della terra. Come ha ammonito il Papa incontrando l'arcivescovo ortodosso di Atene e di tutta la Grecia, Ieronymos. «Non temiamoci, - dice Francesco - ma aiutiamoci ad adorare Dio e a servire il prossimo, senza fare proselitismo e rispettando pienamente la libertà altrui, perché come scrisse san Paolo "dove c'è lo Spirito del Signore, c'è libertà"».
Bergoglio prega affinché «lo Spirito di carità vinca le nostre resistenze e ci renda costruttori di comunione, perché "se davvero l'amore riesce a eliminare la paura e questa si trasforma in amore, allora si scoprirà che ciò che salva è l'unità". D'altronde, come possiamo testimoniare al mondo la concordia del Vangelo se noi cristiani siamo ancora separati? Come possiamo annunciare l'amore di Cristo che raduna le genti, se non siamo uniti tra di noi? Tanti passi sono stati compiuti per venirci incontro. Invochiamo lo Spirito di comunione, perché ci sospinga nelle sue vie e ci aiuti a fondare la comunione non su calcoli, strategie e convenienze, ma sull'unico modello a cui guardare: la Santissima Trinità».
Malattia più lieve e pochissime reinfezioni: la variante Omicron vista dallo scienziato del Sudafrica
Willem Hanekom smonta i timori sulla variante Omicron del Covid. Il direttore dell'Istituto di ricerca del Sudafrica è stato intervistato dalla Bbc e ha tranquillizzato tutto il mondo sulla mutazione del virus sequenziata per la prima volta in Africa: “La variante Omicron è altamente trasmissibile, ma ha meno dell'1% di possibilità di reinfezione e in genere si traduce in una malattia più lieve. Il virus si sta diffondendo in modo straordinariamente veloce nel Paese”.
“Finora - prosegue il professore - sappiamo tre cose. La prima cosa è che il virus si sta diffondendo in modo straordinariamente veloce in Sudafrica, l'aumento dei casi è molto più forte di quanto non sia stato nelle ultime tre ondate quindi sembra che Omicron sia in grado di propagarsi molto facilmente. Praticamente tutti i casi che vediamo in Sudafrica in questo momento sono Omicron. La seconda cosa - ha sottolineato Hanekom in collegamento con la tv inglese - su cui abbiamo dati sono le reinfezioni, una persona che ha avuto il Covid ha circa l'1% di possibilità, o forse anche meno dell'1%, di essere nuovamente infettato. Infine, gli unici dati che abbiamo finora suggeriscono che la variante può manifestarsi maggiormente nelle persone più giovani e soprattutto nei giovani non vaccinati e, nel complesso, finora è apparsa più lieve. Ma, ancora una volta, voglio dire che dobbiamo essere cauti. questi sono i primi giorni”.
Un miliardo per il social Truth, Trump va alla guerra con Facebook e Twitter
"Segui la Verità", scopri "cosa sta succedendo davvero", "trova i tuoi amici, chatta e condividi". La piattaforma social di Donald Trump scalda i motori. Si chiama Truth social, e si propone come l'anti-Twitter e Facebook dopo il bando dell'ex presidente degli Stati Uniti dalle piattaforme più popolari sulla scia dell'assalto di gruppi di suoi sostenitori al Congresso americano il 6 gennaio scorso. L'app è disponibile in pre-order sugli app store e le ultime notizie finanziarie che rimbalzano dagli Usa fanno prevedere una dichiarazione di guerra del tycoon nei confronti dei colossi della Silicon Valley, Mark Zuckerberg in testa.
La nuova società di social media lanciata da Donald Trump insieme con il partner Digital world acquisition, infatti, annuncia di aver incassato un miliardo di dollari da parte di investitori istituzionali. La società lanciata a ottobre - la Trump media and technology group - è al lavoro sulla creazione della nuova piattaforma social chiamata ’Truth social’.. Il piano della società di Trump è quello di diventare una società quotata in borsa con una fusione con Digital world acquisition. L'identità degli investitori non è stata ancora precisata, ma dalla galassia Trump si è fatto presente che i soldi arriveranno da un gruppo eterogeneo dopo la fusione.
Frattura nel Cts. la clamorosa smentita di Abrignani sulla quarta dose di vaccino: nessuna necessità
“Intanto pensiamo a fare la terza, poi si per il futuro si vedrà. Non c’è nessuna evidenza che possa essere necessaria una quarta”. Sergio Abrignani infiamma lo scontro tra scienziati su un’altra dose aggiuntiva di vaccino contro il Covid, andando a smentire ciò che ieri aveva detto Franco Locatelli. Il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, di cui fa parte anche l’immunologo milanese, si era esposto in maniera importante: “Una quarta dose del vaccino contro il Covid è una possibilità concreta”. Una tesi che Abrignani smonta dalle colonne del Corriere della Sera: “La quarta dose non è la regola nella storia dei vaccini. La maggior parte delle vaccinazioni contro malattie infettive prevenibili prevedono due dosi a distanza ravvicinata e una terza distanziata, dopo 6-12 mesi. Proprio come sta succedendo per il Covid. Le prime due servono a indurre una forte risposta immunitaria che agisce subito, il richiamo serve a rinforzare la memoria immunitaria e a renderla duratura. Dobbiamo ricorrere a una terza iniezione non perché il virus sia riuscito ad aggirare il vaccino, ma perché c’è bisogno di allungare la memoria del sistema immunitario”.
Schiaffo a Biden: stop dei giudici Usa a obbligo vaccinale per operatori sanitari
Negli Usa l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari non s’ha da fare. Un giudice statunitense ha bloccato difatti l’imposizione voluta dal presidente Joe Biden che sarebbe entrata in vigore la prossima settimana. Una battuta d’arresto improvvisa per la Casa Bianca dopo quanto accaduto lunedì, quando la corte federale del Missouri aveva bloccato il provvedimento adottato in 10 Stati. Adesso quella della Louisiana, con l’ingiunzione del giudice Terry Doughty, ha annullato l’obbligo di vaccino per gli operatori sanitari su tutto il territorio nazionale.
Usa, stop obbligo vaccinale per operatori sanitari: la sentenza
La corte ritiene che con la scadenza per la vaccinazione fissata al 6 dicembre, si potrebbero verificare gravi problemi di carenza di personale nelle strutture ospedaliere e una conseguente ricaduta negativa sui servizi sanitari. Non solo, secondo il giudice Doughty, sussiste un problema di legittimità costituzionale. “Anche un atto del Congresso che impone un vaccino non è chiaro se sarebbe costituzionale”, ha dichiarato.
Cosa c'è dietro alle trombosi da vaccino, lo studio su AstraZeneca trova la "causa scatenante"
La "causa scatenante" delle trombosi correlate al vaccino AstraZeneca è stata individuata. La scoperta arriva da uno studio anglo-americano sviluppato dall’Università di Oxford a cui hanno collaborato ricercatori della stessa casa farmaceutica e che ha verificato "come una proteina del sangue si unisce ad un componente chiave del vaccino".
Potrebbe pertanto essere "l’innesco" che ha causato i casi, rari, di coaguli del sangue dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid AstraZeneca. Nella ricerca - riporta la Bbc - è coinvolta l’università di Cardiff. Secondo Alan Parker, uno dei ricercatori dell’Università di Cardiff: "Quello che abbiamo è la causa scatenante (’trigger’), ma ci sono altri passaggi che devono accadere dopo". Da chiarire come questa nuova evidenza possa impattare con l'uso del siero anglo-svedese. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances.
"Tolga il segreto dai contratti e poi..." Obbligo vaccinale, siluro della Meloni alla von der Leyen
Dopo l'euro-gaffe delle linee guida che cancellavano il Natale, la Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen scivola sull'obbligo vaccinale che vorrebbe imporre nel continente. "Parla di vaccinazione obbligatoria? Io sono contraria, dico poi che l’obbligo vaccinale non sia una competenza europea, dopodiché sul tema io penserei la stessa cosa anche se lo introducesse il governo italiano" ha detto Giorgia Meloni, al termine della presentazione del libro di Gianfranco Rotondi ’Variante Dc’, presso la sede della stampa estera a Roma.
La leader di Fratelli d'Italia ha poi rincarato la dose: "Poi io sono contraria alla campagna vaccinale fatta così. Se Von der Leyen vuole fare qualcosa di serio per incentivare la campagna vaccinale, dovrebbe desecretare i contratti con le case farmaceutiche così sappiamo quanto costa ogni dose" è l'attacco della Meloni che torna sulla proposta di "istituire un fondo che tranquillizzerebbe i cittadini, visto la confusione fatta, come abbiamo chiesto con gli emendamenti alla legge di Bilancio, per risarcire i cittadini che dovessero avere reazioni o problemi legati ai vaccini".
Biden copia Trump sui migranti dal Messico. Ma la sinistra fa finta di nulla
Joe Biden ripropone le politiche di Donald Trump sui migranti provenienti dal Messico. Ma la sinistra, anche in Italia, fa finta di non accorgersene. Non c'è nessuno che gridi allo scandalo. Ecco cosa sta succedendo al confine tra Usa e Messico. L’amministrazione di Biden ha siglato un accordo con il Messico per ripristinare la prossima settimana una politica dell’era Trump, che costringe i richiedenti asilo ad attendere in Messico le udienze nei tribunali per l’amministrazione Usa. Lo hanno fatto sapere funzionari statunitensi. Il ritorno della cosiddetta politica "Resta in Messico" arriva a seguito di un ordine di tribunale, dopo che una causa intentata da Texas e Missouri ha costretto l’amministrazione Biden a ripristinarla. Biden aveva sospeso la misura nel suo primo giorno d’incarico.
I migranti dovrebbero quindi essere riportati a partire da lunedì in una città di confine, poi in altre tre. Sono i valichi di San Diego e del Texas a El Paso, Laredo e Brownsville. L’annuncio segue intensi negoziati bilaterali tra Stati Uniti e Messico dopo che il giudice distrettuale degli Stati Uniti Matthew Kacsmaryk, nominato da Trump ad Amarillo, in Texas, ha ordinato il ripristino della politica, previa partecipazione del Messico.
L'Aria Che Tira, "italiani bloccati in Marocco per colpa di Di Maio". Andrea Delmastro accusa il ministro
A “L’Aria che Tira” scoppia il caso degli italiani bloccati in Marocco dopo l’allarme sulla variante Omicron del Covid-19 e Andrea Delmastro, esponente di Fratelli d'Italia, bacchetta il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “E’ colpa sua, non del virus”. Myrta Merlino ha aperto la diretta del suo approfondimento sull’attualità, mercoledì 1 dicembre, con uno sfogo: “Sembra di essere tornati a un anno fa. Il pasticcio sulla scuola, gli italiani bloccati all’estero” e dà la parola a Claudia Lanteri, connazionale in attesa di rimpatrio.
La donna denuncia la totale assenza di informazioni e supporto e Delmastro di Fratelli d’Italia accusa il Ministro Di Maio di disinteresse e sciatteria: “Cara Myrta, è sbagliato il titolo: non ‘noi italiani bloccati in Marocco per Covid’, ma per colpa di Di Maio, è da maggio 2020 che io e FDI abbiamo presentato una risoluzione per far applicare il meccanismo europeo di protezione civile che, in casi come questi, compresa la pandemia, prevede voli charter Alitalia rimborsati al 75% dalla Comunità europea per andare a prendere gli italiani fermi nel resto del mondo. La Germania lo fa, noi non lo facciamo! E’ vero che errare è umano, anzi con Di Maio è umanissimo, ma così non va bene. Anche Di Maio dovrebbe metterci una pezza, sono bloccati per colpa del nostro Ministro degli Esteri”.
Rosignano, malore fatale per un 53enne dopo il vaccino. L'Asl apre indagine sulle cause
Ipotesi infarto. Disposti tutti gli accertamenti da parte della Asl che però puntualizza: "Non sembra esserci una relazione causale tra la somministrazione e il decesso"
Un uomo di 53 anni è morto ieri pomeriggio, domenica 21 novembre, dopo aver accusato un malore nel centro vaccinale di Rosignano, in provincia di Livorno. La vittima aveva ricevuto da pochi minuti la seconda dose di vaccino Pfizer. Secondo la ricostruzione della Usl Toscana Nord Ovest, l'uomo ha atteso 15 minuti all'interno dell'hub, tempo necessario dopo la somministrazione, quindi è uscito dalla struttura per poi rientrare entro breve accusando senso di oppressione retrosternale e nausea.
Il paziente, assicura l'Azienda sanitaria, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, è stato prontamente assistito dal personale presente, tra cui anche un medico anestesista, che ha messo in atto tutte le azioni necessarie per la gestione dell’emergenza. Contemporaneamente all’arrivo dei sanitari del 118 l’uomo è andato in arresto cardiaco. A seguito delle manovre rianimatorie effettuate dal personale, l’attività cardiaca è ripresa, il paziente è stato inviato al pronto soccorso di Cecina, ma è deceduto durante il trasporto.
La maggioranza dei contagi è tra supervaccinati. Per la prima volta superano i non vaccinati
Per la prima volta da inizio pandemia nel bollettino di sorveglianza Iss del 24 novembre il maggiore numero di contagi Covid si registra in chi aveva completa copertura vaccinale. I non vaccinati sono solo il 37,7% del totale, mentre la maggiore parte dei contagiati (59,7%) è registrata fra chi ha avuto ciclo completo di vaccinazione (compreso uno 0,6% che aveva ricevuto la terza dose di vaccino), mentre il 2,6% aveva comunque ricevuto una dose.
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Successo della presentazione del film "The Strength of Love" a Cannes
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Cosa succederebbe se gli americani decidessero di partecipare al conflitto in Iran con le loro basi italiane?
Mai come questa volta e in queste stesse ore il destino del governo è nelle mani e nella mente di Tr... -
TRUMP BATTE IN RITIRATA: L’UCRAINA SI REGGE SULL’EUROPA
Per la prima volta dal giugno 2022, l’Europa ha superato gli Usa nell’ammontare totale degli aiuti m... -
Gli ospedali di tutto Israele sono entrati in modalità di emergenza
Gli ospedali di tutto Israele sono entrati in modalità di emergenza e hanno iniziato a trasferire le... -
Guerra totale tra Israele e Iran?
Guerra totale tra Israele e Iran. Nelle prime ore della notte è atteso un violentissimo attacco miss... -
Enrico Pinocci a Cannes con il film “The Strength of Love“
“The Strength of Love“ di genere romance, con Ciara Hanna, Laura Mitchell, Tomas Gipson, Katie McCar...
Cultura
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EVENTO unico e Gratuito: proiezioni per la MARATONA 2025 di CORTOMETRAGGI a Roma
Per 12 pomeriggi, da mercoledì 15 ottobre fino alla domenica 26 ottobre 2025 (in concomitanza con il festival del Cinema di Roma), dalle ore 16,30 all... -
Incontro su: Roma una storia dell'arte materiale
Invito per il giorno giovedì 18 settembre alle ore 18.00 presso la sala polivalente dell'Associazione FORMA Centocellum Urbis, in Viale della Primaver... -
Quali sono i generi più diffusi nel cinema
Il cinema è un linguaggio universale, ma ogni epoca e ogni mercato privilegia determinati generi cinematografici in base a gusti, tendenze sociali, in... -
Successo della presentazione del film "The Strength of Love" a Cannes
Darya Lapushka, nata in Bielorussia ma trasferitasi in Italia dodicenne, conosciuta come Dasha, è una figura poliedrica: modella, pittrice, influencer... -
Enrico Pinocci a Cannes con il film “The Strength of Love“
“The Strength of Love“ di genere romance, con Ciara Hanna, Laura Mitchell, Tomas Gipson, Katie McCarty, Letizia Pinocci, Harmony McElligott e diretto... -
Invito al 17° concorso “ilCORTO - FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2025“
Link al bando del 17° Concorso di Cortometraggi “ilCORTO - FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2025“ -
Come da un Blackout elettrico si arriva a scrivere Sceneggiature
Un blackout elettrico nazionale che paralizza ogni attività rappresenta una base narrativa potente per cortometraggi capaci di catturare l'immaginario... -
Anteprima Cinematografica di “Amanda” di Barbara Patarini
Il cortometraggio AMANDA, la nuova opera di Barbara Patarini, tratta il tema delicato e attuale della rinascita femminile dopo una relazione non sana... -
Confutatis Maledictis: il nuovo singolo di Opera Dance Music
GIA’ DISPONBILE SU TUTTE LE PIATTAFORME: Confutatis Maledictis, IL NUOVO SINGOLO di Opera Dance Music. L’ultima traccia del format musicale fondato da...
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Truffa online, basta un clic: come ti svuotano il conto corrente
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le... -
YouTube rimuove i “non mi piace”. Ecco come favorisce il politicamente corretto
L’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, ha annunciato mercoledì scorso che la piattaforma di condivisione video più famosa al mondo rimu... -
Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia
Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.41... -
Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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MARATONA 2022 con ben 230 CORTOMETRAGGI proiettati
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Spiaggia Dune di Sabaudia La Spiaggia Dune di Sabaudia è situata nel comune di Sabaudia e fa parte del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934.... -
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