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Libia: l’Italia chiacchiera mentre il dittatore Erdogan scatena l’invasione. Come in Siria
Libia, mentre il governo italiano chiacchiera inutilmente, il dittatore turco Erdogan sta per scatenare l’invasione. Come ha fatto in Siria, nell’indifferenza internazionale e soprattutto dei governi di sinistra italiani. Non dimentichiamo che la sinistra italiana da anni preme per l’ingresso dell’imperialista Turchia nella Ue.
Erdogan: già l’8 gennaio invaderemo la Libia
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato oggi che il governo di Ankara si appresta a presentare al parlamento il prossimo 7 gennaio un provvedimento sull’invio di truppe in Libia. “Noi andremo nei posti in cui siamo stati invitati ad andare”, ha affermato il capo dello stato turco. “Dal momento che esiste un invito esteso dalla Libia, noi lo accoglieremo”, ha aggiunto. Erdogan conta sull’approvazione del parlamento del disegno di legge sull’invio di truppe in Libia già l’8 o il 9 gennaio prossimi. “Se Dio vuole, approveremo il nostro provvedimento in parlamento l’8 o il 9 gennaio”, ha affermato.
Pietro Genovese in manette, il testimone: "L'ho visto, andava molto veloce"
Il ragazzo è stato definito incline alla violazione delle regole. Da qui la decisione dei domiciliari, potrebbe infatti guidare le vetture di altri nonostante il divieto
Quattro i testimoni dell'accusa per il terribile incidente avvenuto a Roma la notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre. Agli arresti domiciliari Pietro Genovese, il ragazzo di 20 anni che ha investito e ucciso le 16enni Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli.Genovese è indagato per omicidio stradale plurimo. I domiciliari sono stati disposti dal gip del tribunale di Roma, Bernadette Nicotra, che nell’ordinanza ha sottolineato che il giovane guidava con imprudenza e imperizia e che la velocità da lui tenuta era superiore al limite consentito di 50 chilometri orari.
Il presepe "moderno" del Papa
Papa Francesco, tra le varie rappresentazioni possibili, sceglie quella in cui è Giuseppe a cullare Gesù. Il post Instagram di Bergoglio
Sul profilo Instagram di Papa Francesco, Franciscus, appunto, durante la giornata di ieri, è spuntata un'immagine che sta facendo discutere.Pure perché parliamo di una foto di un presepe reale. E soprattutto di una immagine che è stata postata su una pagina social di Jorge Mario Bergoglio nel giorno di Natale. Per certi esegeti delle rappresentazioni presepiali non ci sono dubbi: trattasi di un caso di femminismo, perché è Giuseppe a cullare Gesù, mentre la Vergine Maria riposa. La cifra stilica del presepe sarebbe sintetizzabile così: la madre non è intenta ad occuparsi del bambino, quindi, per conseguenza logica, il tutto va interpretato alla luce del rimescolamento dei ruoli genitoriali. In una chiave che non può non essere moderna. In maniera del tutto diversa, il presepe in questione può banalmente esaltare la figura della madre come custode del focolare domestico, che è distesa sull'unico giaciglio presente nella raffigurazione. I commenti, insomma, variano a seconda dell'orientamento.
I veri numeri degli sbarchi che sbugiardano il governo
Il Viminale si autoelogia: «Dimezzati gli arrivi nel 2019» Ma nei primi 8 mesi dell'anno al ministero c'era Salvini
Chapeau! La mossa di un ministero dell'Interno pronto ad approfittare del torpore di un'Italia assopita tra tortellini e panettoni per annunciare di aver dimezzato gli sbarchi di migranti è degna della miglior commedia italiana.
Ma anche della sua peggiore politica. Al di là delle funamboliche capacità comunicative quella tentata dal ministero di Luciana Lamorgese resta una deprecabile bufala. Una bufala che sfrutta dati statisticamente corretti per tratteggiare uno scenario politico assolutamente fraudolento.
Qual è la differenza tra sarde, sardine e alici?
Qual è la differenza tra sarde, sardine e alici (o acciughe), illustri esemplari di quell’oro azzurro di cui abbonda il nostro Mar Mediterraneo? Pesci “poveri”, nel senso di non molto costosi, ma ricchi di sostanze benefiche per il nostro organismo grazie al loro contenuto di vitamine, minerali e soprattutto di Omega 3 e grassi insaturi. Pesci che, oltre a essere molto gustosi e versatili in cucina, fanno bene alla salute proteggendo innanzitutto cuore e arterie dal colesterolo cattivo, consigliati anche nei regimi dietetici ipocalorici.
Non di rado i termini sarde, sardine, alici o acciughe (le ultime due sono la stessa cosa) possono creare qualche confusione, ciò vale soprattuto per l’accoppiata sardine e alici (che invece non sono affatto la stessa cosa).
Sarde, sardine e alici: caratteristiche e differenze
Chiariamo subito che tra sarde e sardine non c’è in realtà nessuna differenza perché con il primo termine si intende il pesce fresco della famiglia della Clupeidae e con il secondo lo stesso ma conservato sott’olio o sotto sale. Le sardine sono invece cosa diversa rispetto alle alici o acciughe. Pesci sì a prima vista simili, che appartengono però a due famiglie diverse. Le alici fanno parte della famiglia delle Engraulidae.
Come distinguere allora sardine e alici? Il primo modo è guardare alle dimensioni: la sardina è solitamente più grande, o meglio più lunga, sui 20-25 cm, mentre l’alice è più piccola, sui 15-18 centimetri. A uno sguardo più attento anche i colori e la forma sono diversi. Le alici o acciughe hanno delle striature dorate, le sardine sfumature che vanno sul rossiccio. Il corpo dalla sardina è meno slanciato di quello dell’alice che è più piatta e un po’ curva sopra la testa.
Come i pescatori sanno bene la sardina ha poi un muso più “appuntito” di quello dell’alice, con mascelle che finiscono appena sotto l’occhio e con la mascella inferiore che in genere è poco più alta di quella superiore. Al contrario nelle alici o acciughe la mascella superiore sopravanza la mascella inferiore.
Chi sono le "sardine": storia di un movimento e del suo nome
Prima Bologna, poi Modena. E' la breve ma già rumorosa storia delle "sardine", il movimento di protesta anti Salvini che sta cercando di porsi come argine al centrodestra nelle prossime elezioni regionali in programma in Emilia a fine gennaio. "Nessun insulto, nessun simbolo, nessun partito". Parola di Mattia Santoni, 32 anni, laureato in scienze politiche e collaboratore per una rivista legata a Romano Prodi, uno degli ideatori del cosiddetto movimento delle sardine.
Da dove nasce il movimento delle sardine
Un'idea, come ha spiegato il giovane al Resto del Carlino, nata nel corso di una notte insonne insieme a tre amici: Roberto Morotti, 31 anni, ingegnere, Giulia Trappoloni, 30 anni, fisioterapista e Andrea Garreffa, 30 anni, guida turistica.
La truffa mediatica delle Sardine
Chiudete per un momento gli occhi e immaginate. Salvini presidente del Consiglio in un governo di destra-centro. Si vota in Veneto, dove la Lega è da sempre al governo locale. Zingaretti, capo del principale partito di opposizione, organizza dei meeting per sostenere la candidata locale, facciamo la Moretti. Questa sui giornali viene regolarmente definita fatina muta, valletta, «una con un bel culo» e basta. In più, ogni volta che Zingaretti si reca in Veneto si trova contestato da militanti leghisti, nascosti sotto la veste di movimenti spontanei.
Che cosa si direbbe in questo caso? Che il governo, sia nazionale che locale, sta intimidendo l’opposizione, facendo pressione perlomeno psicologica (ma a Bologna l’altra sera i centri sociali volevano impedire l’accesso al Pala Dozza). Questo scandalo, cioè di forze governative che stanno ostacolando la campagna dell’opposizione, invece nessuno, fino ad ora, mi sembra l’abbia fatto notare.
Concorso per allievi agenti della Polizia di Stato: è stallo. I 455 idonei con riserva scendono in piazza
Nella giornata di mercoledì 18 dicembre, i 455 idonei con riserva del concorso per agenti di Polizia, sono scesi in piazza per avere delle risposte dal Governo. Risposte urgenti sulla complicata vicenda che li vede coinvolti. La manifestazione ha avuto luogo nella romana Piazza dell’Esquilino. Il motivo principale che ha spinto i 455 giovani a scendere in piazza risiede soprattutto nella necessità di avere risposte concrete alla loro situazione. Ricordiamo che nel 2017 hanno partecipato al concorso per allievi agenti della Polizia di Stato. Nel mese di febbraio 2019 un emendamento approvato nel “decreto semplificazioni” ha stabilito lo scorrimento della graduatoria del concorso del 2017. Applicando tuttavia dei requisiti differenti da quelli indicati nel bando. Requisiti che hanno escluso migliaia di candidati non in possesso del diploma di scuola superiore e di età superiore a 26 anni al 1 gennaio 2019. I requisiti indicati nel bando di concorso richiedevano tra i tanti la licenza media e non aver compiuto il trentesimo anno di età.
Buffonata M5s: a Roma il via libera alla Festa della Befana arriva solo oggi
Immaginate se le autorità bavaresi dessero il via libera all’Oktober Fest solo il 24 settembre. O l’ok per organizzare il carnevale di Rio il giorno della domenica delle Palme. A Roma, sotto la guida del M5s e dell’ineffabile sindaca Raggi, accade qualcosa di simile. Il via libera alla Festa della Befana nella storica piazza navona è arrivato solo oggi, martedì 24 dicembre. Avete letto bene.
“La Festa della Befana riapre. All’esito della verifica delle autorità competenti la Festa della Befana può avere inizio”. Così su Facebook il
presidente della commissione capitolina commercio Andrea Coia. “È l’occasione per gli operatori di fare una festa degna della lunga tradizione che la accompagna – prosegue l’esponente grillino – Continueremo a vigilare sullo svolgimento nell’interesse dei cittadini”.
L'ira del M5s su Fioramonti: "Ci restituisca i 70mila che ci deve"
Dura reazione deli 5 Stelle nei confronti del ministro dimissionario Lorenzo Fioramonti. Lui accusa il governo di avere ignorato le sue richieste per la scuola, mentre i grillini gli chiedono di "restituire i 70mila euro" di mancati rimborsi
Per Lorenzo Fioramonti, le sue dimissioni da ministro dell'Istruzione sono soltanto una questione di coerenza.
Dietro, però, c'è dell'altro. Lo dimostra la durissima reazione del Movimento 5 Stelle, che non ha apprezzato - eufemismo - il post pubblicato su Facebook da Fioramonti per spiegare il suo passo indietro. Come scrive il Corriere della Sera, il M5s avrebbe chiesto all'ex professore di economia politica all'Università di Pretoria di "restituire i 70mila euro che ci deve", somma che corrisponde ai mancati rimborsi di Fioramonti al partito e all'associazione Rousseau. Versamenti a cui sono vincolati tutti i parlamentari grillini. Di sicuro è una questione di soldi. Da mesi Fioramonti minacciava la sua uscita dal governo se la manovra non avesse stanziato almeno 3 miliardi di euro per la scuola e l'Università.
Il governo può cadere già a gennaio: ecco perché
I primi 30 giorni del 2020 saranno decisivi per il futuro dell'esecutivo. Dalla prescrizione al taglio dei parlamentari, dalla legge elettorale al voto su Salvini fino alle Regionali in Emilia e Calabria, ecco tutti gli spartiacque per il Conte-bis
Per il governo, la vigilia del 2020 è stata funestata dalla notizia delle dimissioni irrevocabili del ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti.
Ma il passo indietro dell'esponente grillino, che qualcuno dà in uscita dal Movimento 5 Stelle, è solo la prima di una lunga serie di crepe che potrebbero far crollare l'esecutivo già nel primo mese del nuovo anno. Per il Conte-bis sarà un inizio di nuovo anno parecchio complicato. Specie per le elezioni in programma il 26 gennaio in Emilia-Romagna e Calabria. Ma non solo.
Telefoni Huawei alla Difesa: il ministero è dovuto correre a sostituirli
Il ministro della Difesa ha appoggiato la messa in guardia del Copasir sul 5G: "Limitare in tutti i modi i potenziali rischi"
Il 5G è un'opportunità ma anche una minaccia da non sottovalutare. Il rischio che un Paese straniero (leggi Cina) possa praticare spionaggio attraverso la rete di quinta generazione è così alto che perfino il governo italiano ha preferito prendere opportune contromisure.
I telefonini cinesi sono un pericolo? Forse sì, forse no. Ma per fugare ogni dubbio alla Difesa hanno preso alla lettera l'avviso delineato pochi giorni fa dal Copasir. L'organo parlamentare che vigila sull'operato dei servizi segreti nostrani è stato chiaro: le preoccupazioni sul possibile coinvolgimento di aziende e tecnologie cinesi nello sviluppo della rete 5G italiana sono fondate e possono comportare rischi per la sicurezza. Ecco perché il Copasir ha suggerito "ove necessario" di escluderle “dalla attività di fornitura di tecnologia per le reti 5G”.
Montezemolo boccia la Milano insicura di Sala: "Non mando mia figlia in stazione di sera"
Il presidente di Italo-Nuovo Trasporto Viaggiatori in audizione alla Camera: "Rogoredo versa in una situazione drammatica"
Milano è sicura oppure no? A valuta gli ultimi casi di cronaca verrebbe da dire che la "cura Sala" non ha aiutato gli abitanti della città meneghina a vivere tranquilli e beati.
L’ultimo caso ha richiesto lo sforzo della compagnia dei carabinieri di Corsico che hanno fermato Hali Mohamed, un marocchino 30enne che ora dovrà rispondere delle accuse di sequestro di persona, rapina e violenza sessuale. Secondo quanto raccontato dalla presunta vittima, il 30enne avrebbe obbligato una sua connazionale di 32 anni a salire su un taxi abusivo per poi stuprarla nel suo appartamento dopo averla rapita e sequestrata. Una notte di orrore. Ma non l’unica a Milano.
Matteo Salvini lancia Lucia Borgonzoni: i due tweet la tarda sera di Natale, "il Pd è nervoso?"
Giorno di Natale, il 25 dicembre. E intorno alla mezzanotte, appena esaurite cene, cenoni e partite a tombola, Matteo Salvini torna a bomba sul punto, sul principale obiettivo politico delle prossime settimane: l'Emilia Romagna, dove una vittoria di Lucia Borgonzoni potrebbe far calare il sipario sul governo M5s-Pd. Circostanza che non sfugge, affatto, al leader della Lega, che non a caso. Il quale dedica due cinguettii alla Borgonzoni, uno dietro all'altro: "Manca appena un mese al voto per l’Emilia-Romagna, a sinistra sono un po’ nervosetti, costretti a nascondere i simboli e a mascherarsi da pesciolini, chissà perché!", scrive con emoticon che ride. E ancora: "Pronti a mandare a casa il Pd? Forza Borgonzoni presidente". Dunque il secondo cinguettio: "Buonanotte Amici. A chi sa solo insultare e minacciare risponderemo con la forza delle nostre idee e la tranquillità dei nostri sorrisi". Dunque due hashtag "elettorali".
Evasione fiscale, dalla Svizzera la lista dei 200mila italiani fuori legge: ecco chi trema
I nomi di 200.000 evasori italiani in arrivo dalla Svizzera; è questo uno dei doni in viaggio con Babbo Natale. La notizia è emersa nei giorni scorsi e si tratterebbe del primo, dirompente, effetto del nuovo meccanismo di scambio di informazioni fiscali e finanziarie tra l' Italia e lo Stato elvetico. Trattandosi di un impianto normativo identico a quello introdotto con il Principato di Monaco e con il Liechtenstein, è facilmente immaginabile che, a breve, anche da questi paesi arriveranno fiumi di nominativi.Il dato rilevante è che si tratta di contribuenti che avevano deciso di non sfruttare l' importante finestra rappresentata dalle ripetute misure di voluntary disclosure introdotte negli ultimi anni per regolarizzare i patrimoni illecitamente detenuti all' estero, magari nella speranza che i citati nuovi accordi internazionali, in base ai quali gli Stati sono tenuti a scambiare le informazioni di natura fiscale e finanziaria, non funzionassero, come effettivamente era stato anticipato dalle amministrazioni finanziarie dei paesi interessati.
Roger Federer, l'ora del ritiro si avvicina: "Mi spaventa, questa vita mi mancherà"
Ormai da anni ogni partita di Roger Federer potrebbe essere l'ultima. Eppure il fenomeno svizzero riesce sempre a rimandare il fatidico momento del ritiro che getterà nello sconforto milioni di appassionati tennistici. Questo momento, però, dovrà arrivare: Federer ha 38 anni, ha vinto la bellezza di 103 tornei e si è tolto ogni genere di soddisfazione nel corso della sua lunghissima carriera. In un'intervista a La Repubblica, lo svizzero ha parlato del futuro e di cosa proverà quando deciderà di dire basta: "Provo nostalgia quasi unicamente quando mi chiedono per quanto tempo intendo ancora giocare. In questi casi rispondo che non lo so. Del resto, questa domanda mi incuriosisce, vorrei saperlo io per primo"."Ho 38 anni - ha continuato Federer - e mi chiedo: sta per finire tutto? Se fosse vero il tempo sarebbe volato via davvero velocemente. Ho trascorso anni meravigliosi nel mondo del tennis. E so che dopo mi aspettano molte altre belle cose, anche se sono sicuro che questa vita mi mancherà.
Luca Bizzarri contro il M5s: "Il video sulla manovra che replica Camera Cafè? Un flop, non sapete recitare"
Luca Bizzarri boccia Parlamento Café, il video in stile Camera Cafè diffuso sui social dal Movimento 5 Stelle e che vede protagonisti la senatrice Paola Taverna e il senatore Gianluca Castaldi. Nel filmato i due esponenti del Movimento spiegano la manovra 2020 appena approvata e lanciano qualche stoccata all'opposizione ("Ma quale madre del popolo? Quella i soldi ce l'ha, cosa vuoi che ne sappia delle famiglie che non arrivano nemmeno a fine mese?").Secondo Bizzarri la trovata pentastellata è un flop. "Non sanno che Camera Café aveva una camera fissa -scrive l'attore e comico su twitter-. Non sanno che era davanti a una macchinetta. Non sanno recitare. A giudicare dall’ultima battuta, non sanno coniugare i verbi in italiano".
Claudio Borghi smaschera il governo: "Plastic tax anticipata? La foto che lo dimostra
Ma la plastic tax voluta dal governo giallo-rosso non è stata posticipata a luglio? Se lo è chiesto anche Claudio Borghi che, quest'oggi, si è ritrovato di fronte a un distributore con due bevande identiche: "Plastic tax già in azione? Si portano avanti?
(Distributori uno di fianco all'altro, 330 ml tutti e due)" ha cinguettato il leghista con tanto di foto. Nell'immagine, infatti, si può vedere una bibita in lattina e l'altra in plastica. La differenza? Sicuramente il prezzo. La prima difatti costa 70 centesimi, mentre la seconda addirittura 80 centesimi. Il motivo molto probabilmente è la nuova tassa sulla plastica, quella che dovrà colpire gli italiani da luglio, ma che - a quanto pare - necessita il rodaggio.
Pd e M5s a sostegno della cannabis light? Roberto Burioni mette in guardia: "Occhio, può essere pericolosa"
Probabilmente è un dibattito che non finirà mai, ma intanto registriamo che l' ultima moda presso il governo, cioè Pd e Cinquestelle, è che la cannabis light non sarebbe considerabile una droga: perché la percentuale di tetraidrocannabinolo (Thc) sarebbe inferiore allo 0,5% e quindi la sostanza non avrebbe effetti stupefacenti. Ovviamente la questione è un campanile con almeno due campane: e quella che suonano i giallorossi sostiene che la cannabis light non sarebbe diversa da una forte camomilla e molto meno potente di un sonnifero, che paragonare la cannabis light alla marijuana sarebbe come comparare i semi di papavero da cucina all' oppio, e che la marijuana usata per scopi ricreativi (legalmente venduta in alcuni Stati) ha circa quaranta volte il Thc che sarebbe consentito in Italia. Abbiamo detto "moda" perché a confutare le certezze dei partiti di governo (quelli che dovrebbero tutelarci) esiste un' analisi alternativa, più approfondita, spiegata da Antonello Bonci, neurologo e neuropsicofarmacologo, professore alla Johns Hopkins, già Direttore scientifico del National Institute on Drug Abuse.
Roma, tessera telefonica del 1998 in un tombino: "Non veniva spurgato da 22 anni"
Robe che soltanto a Roma. Quella che vedete nella foto è una tessera telefonica del 1997, quelle tessere che di fatto sono sparite da immemore tempo. Bene, e quello che è un vero e proprio reperto storico è stato trovato all'interno di un tombino durante una pulizia. Tutto ciò cosa significa? Presto detto, che come ha spiegato la sindaca M5s Virginia Raggi, il tombino non veniva pulito dalla bellezza di ventidue anni. "Lo sapete cosa è stato trovato in un tombino della periferia di Roma mentre veniva pulito? Una tessera telefonica del 1997! Pensate, quel tombino non veniva spurgato da 22 anni. Quello che vedete nelle foto è solo uno dei reperti storici che i nostri tecnici ritrovano quando intervengono per pulire le caditoie e i tombini della città. La carta prepagata di 10mila lire è stata recuperata a piazza Santa Maria del Soccorso, nel quadrante est di Roma, immersa completamente in uno strato di fango e foglie", ha raccontato su Facebook la Raggi, che ha anche pubblicato la foto della tessera in questione.
Gli ex grillini all'attacco del sistema Casaleggio "Ecco come fa gli affari"
La deputata Fattori: «Ci metteva in contatto con le aziende». Gli intrecci tra M5s e il guru.hi è dentro, di solito prima di criticarlo chiede l'anonimato. Chi poi va fuori lo mette subito nel mirino. All'ultima categoria appartengono alcuni ex grillini, o personaggi che comunque gravitavano intorno all'universo del M5s.
Tra di loro, l'ultima a parlare è stata la senatrice Elena Fattori, uscita dal Movimento due mesi fa dopo aver votato contro i due decreti sicurezza voluti dal leader della Lega Matteo Salvini. In un'intervista al giornale online Linkiesta ha rivelato, tra le altre cose: «Davide organizzava i gruppi di lavoro per il programma elettorale e poi metteva in contatto gli organizzatori di questi gruppi con persone che dicevano di avere affari in comune con lui». Fattori ha detto anche di aver incontrato nel suo ufficio Gianfranco Grieci, un imprenditore nel campo dell'agroalimentare, che le avrebbe detto di «lavorare a un progetto con Davide Casaleggio». Circostanza smentita dalla Casaleggio Associati, che ha precisato che Grieci non è mai stato cliente dell'azienda guidata dal presidente dell'Associazione Rousseau.
“Fiancheggia l’Isis”. Ma il terrorista arrivato col barcone resta a piede libero in Italia
Vi ricordate la favoletta cara alla sinistra e alle ong: “Dai barconi non scendono terroristi dell’Isis”? La vicenda di queste ore prova l’esatto contrario. Il tribunale di Brescia ha infatti condannato per terrorismo a un anno, 3 mesi e 11 giorni, tanto quanto il tempo trascorso in carcere, Yasin Khan. È un 25enne richiedente asilo del Bangladesh che era stato arrestato in un centro d’accoglienza a Montichiari, nel Bresciano. In tasca aveva un documento ritenuto falso con la data di nascita nel 1993 mentre sarebbe nato nel 1998. Attraverso internet aveva fatto propaganda in nome dell’Isis. Attività che già aveva cominciato in Libia dove risulta essere sotto indagin
Vi ricordate la favoletta cara alla sinistra e alle ong: “Dai barconi non scendono terroristi dell’Isis”? La vicenda di queste ore prova l’esatto contrario. Il tribunale di Brescia ha infatti condannato per terrorismo a un anno, 3 mesi e 11 giorni, tanto quanto il tempo trascorso in carcere, Yasin Khan. È un 25enne richiedente asilo del Bangladesh che era stato arrestato in un centro d’accoglienza a Montichiari, nel Bresciano. In tasca aveva un documento ritenuto falso con la data di nascita nel 1993 mentre sarebbe nato nel 1998. Attraverso internet aveva fatto propaganda in nome dell’Isis. Attività che già aveva cominciato in Libia dove risulta essere sotto indagine.
Condannato a 3 anni e scarcerato
Il bengalese era rinchiuso nel carcere di Sassari, ma il giudice ha disposto la liberazione immediata alla luce del tempo già trascorso in cella. Disponendo però il nullaosta per l’espulsione dal territorio italiano. Se il ministero degli Interni lo volesse, l’asiatico verrebbe accompagnato in aeroporto e imbarcato sul primo volo disponibile per il Bangladesh.
Sostiene l’Isis ed è ricercato anche in Libia
Per gli inquirenti il bengalese, detenuto a Sassari, con i suoi post sui social avrebbe dato appoggio all’Isis. Il 26enne in seguito ad alcuni attentati firmati Daesh aveva sottolineato la soddisfazione. Reazioni giudicate dagli inquirenti come forme di apologia. Il giovane era arrivato in Italia già segnalato come un soggetto che avrebbe potuto radicalizzarsi da solo e in fretta. «Khan rappresenta in il cliché del radicalizzato» ha detto il pm Erica Battaglia, chiedendo una condanna a tre anni. Il tribunale solo in parte ha accolto la richiesta avanzata dal sostituto procuratore.
L’arresto e la condanna comunque, hanno ancora una volta confermato la presenza di potenziali terroristi dell’Isis lungo la rotta libicadell’immigrazione. Il 26enne bengalese, infatti, è stato in Libia prima di giungere in Italia con un barcone.
di Guido Liberati per www.secoloditalia.it
La Milano di Sala fuori controllo: commando di rapinatori irrompe in un hotel. E’ la “Pink panther gang”?
La Milano del sindaco buonista Sala è ormai fuori controllo. Spaccio a cielo aperto ovunque, rapine, stupri, alla stazione centrale è impossibile circolare. Come denunciato più volte dall’assessore regionale Riccardo De Corato di Fratelli d’Italia, a Milano non c’è più sicurezza. Adesso agiscono indisturbati anche i commando di uomini armati. Che sono anche fuggiti indisturbati dopo aver compiuto una audace rapina. I fatti si sono svolti la Notte di Natale alla periferia di Milano. Un commando composto da otto o dieci persone, di cui almeno una vista con una pistola, ha fatto irruzione in un hotel. Minacciando con l’arma il portiere di notte dell’albergo The Hub, i malviventi si sono impossessati dell’incasso della serata, circa mille euro in contanti. Inoltre hanno asportato lo sportello del Bancomat presente nella struttura alberghiera.