Lavoro, Inps: stop alla disoccupazione per i co.co.co. e i contratti “a progetto”
Non è più possibile per i collaboratori ricevere l’indennità di disoccupazione Dis-Coll istituita nel 2015. Lo fa sapere l’Inps spiegando che la norma «non è stata oggetto di proroga» in relazione agli eventi di disoccupazione intervenuti dal primo gennaio 2017. Nessuna indennità quindi - avverte l’Inps - sarà erogabile a fronte delle cessazioni involontarie di contratti di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto intervenuti dall’inizio del 2017. La prestazione Dis-coll era stata istituita dal Governo Renzi con il Jobs act in via sperimentale per gli eventi di disoccupazione verificatesi nel 2015 e prorogata per il 2016. Non c’è stata invece proroga per il 2017.
La maggior parte degli italiani non sopporta l'angheria dell'Ue
Il 56% degli italiani contro Bruxelles che bacchetta il nostro Paese. Ma solo il 28% vorrebbe lasciare l'euro per tornare alla lira. È una ovvietà, per carità. La maggior parte degli italiani non sopporta più le angherie dei burocrati della Ue. Proprio mentre il premier Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan si trovano a dover combattere con lo strapotere di Bruxelles, che gli vuole imporre una nuova manovra da 3,4 miliardi di euro, gli italiani manifestano tutto il proprio malessere neui confronti di un'Unione europea capace soltanto di imporre tasse.
Rapida guida in quattro punti alla sentenza della Corte Costituzionale
Il primo punto rilevante è la conferma della costituzionalità del premio, che resta alla Camera l'ancoraggio maggioritario superstite. La soglia del 40% è ritenuta "non manifestamente irragionevole" perché nella sentenza 1/2014 si era chiesta una soglia minima per far scattare il premio. Non sappiamo a che soglia ci si dovrebbe nel caso fermare come minimo necessario, ma questa sentenza non preclude affatto l'ipotesi di abbassarla. Non è neanche irragionevole che si sommino in uno stesso sistema premio e soglia di sbarramento, anche perché in questo caso la soglia del 3% è definita "non irragionevolmente elevata" (p. 64).
Quanto al no al ballottaggio, si chiarisce che il No non è affatto relativo al "ballottaggio in sé" (p. 73), ma a questa specifica forma ricorrendo a vari argomenti. I primi due appaiono però sussidiari: ossia la necessità di una maggiore discontinuità tra primo e secondo turno anche aprendo alle coalizioni tra un turno e l'altro (p. 72) e la possibilità di introdurre una soglia per evitare "un consenso esiguo" (Ivi), ma l'argomento chiave è quello della irragionevolezza del ballottaggio in una sola Camera. È "la posizione paritaria" (p. 74) tra le due Camere che rende irragionevole col ballottaggio "una sproporzionata divaricazione tra la composizione di un delle due Assemblee" e il voto (p. 73). Sarebbe invece pienamente costituzionale un sistema tutto basato sul doppio turno in collegi uninominali (p. 74), così come lo è nei comuni, agganciato all'elezione diretta del sindaco (p. 75).
Expo 2015, l’Autorità anticorruzione in Comune a Milano. Acquisite carte su appalti informatici in Tribunale
La Guardia di Finanza in Comune per ordine dell'Anac di Cantone, che dovrà verificare la regolarità dell'affidamento diretto di gran parte della commessa da 16 milioni. Le attrezzature, pagate coi fondi dell'Esposizione, dovevano servire al processo telematico, ma molte sono ancora inutilizzate. La segnalazione partita da Corte d'appello e Procura generale dopo gli articoli di Giustiziami.it e Il Fatto Quotidiano nel 2014.
Regione Lombardia: Maroni ritira avvocati dai processi per corruzione contro i suoi ex assessori imputati
Lunedì prossimo, durante la consueta riunione di giunta, si porterà in votazione la revoca della costituzione di parte civile contro Mantovani. Mentre il Pirellone non si costituirà contro Garavaglia. L'assessore Giulio Gallera condivide il principio garantista a una condizione: il ritiro delle costituzioni di parte civile deve valere per tutti. Nanni (M5s): "Scandaloso". Il dado è (quasi) tratto. Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, si prepara a deliberare la non costituzione di parte civile al processo che vede imputato per turbativa d’asta il suo braccio destro e compagno di partito, l’assessore leghista all’Economia Massimo Garavaglia. A beneficiare della decisione sarà anche l’ex vicegovernatore Mario Mantovani, il politico ‘berlusconiano’ che gestì la sanità lombarda fino al 2015 e che oggi è sotto processo per lo stesso reato contestato a Garavaglia, ma anche per corruzione, concussione e abuso d’ufficio.
Manovra: c'è la solita stangata:: I rincari del 2% sui carburanti
L'unica certezza è che aumenterà il prezzo dei carburanti. Da decidere il quanto, ma l'ipotesi più probabile è un 2%. In sostanza si anticipa di una decina di mesi l'aumento già previsto dalle clausole di salvaguardia per il 2018 e così, di fatto, si rinuncia alla sterilizzazione degli aumenti futuri. Gli uffici del ministero dell'Economia sono al lavoro ed entro il mese dovrebbe vedere la luce la prima parte della correzione chiesta dalla Commissione europea. Un terzo dei 3,4 miliardi dovrebbe essere trovato in tempi brevi e nel modo più sicuro.
Il flop del Bonus Cultura: i diciottenni hanno speso il 6,3% dei soldi stanziati
Il Bonus Cultura naviga in brutte acque. Anzi, rischia il naufragio. Al centro del dibattito politico per settimane, tra il governo Renzi che prometteva soldi ai neodiciottenni per la loro crescita culturale e l’opposizione che parlava di «mancetta elettorale», il provvedimento è sparito dai radar. Ma in questi mesi, in redazione, hanno continuato a piovere lettere di maggiorenni freschi di compleanno alle prese con il farraginoso meccanismo burocratico studiato per permettere ai ragazzi di ottenere gli agognati 500 euro governativi.
Evasione fiscale, le Entrate: “Nel 2016 recuperati 19 miliardi, è record”. Ma il 72% arriva da versamenti spontanei
La direttrice Orlandi, il ministro dell'Economia Padoan e il premier Gentiloni hanno rivendicato risultati "senza precedenti". Ma rispetto al 2015 è salita dal 68 al 72% la quota che il fisco ha incassato non grazie ai controlli, ma semplicemente perché i contribuenti che avevano fatto errori o dimenticato qualcosa nella dichiarazione dei redditi hanno saldato il dovuto.
Secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan quei numeri sono la prova che il governo “non strizza l’occhio agli evasori ma alle aziende e ai contribuenti onesti, aiuta ad adempiere, a non sbagliare e a correggere gli errori, senza approcci inutilmente punitivi“. Mentre il premier Paolo Gentiloni parla di “risultati importanti, senza precedenti”.
Matteo Salvini: "Zingari rubano 30 milioni e la Boldrini parla di integrazioni. Ruspa!"
La Dia di Roma e il Comando provinciale dei carabinieri, insieme alla Gdf, hanno eseguito in Lazio, tra Ladispoli e Cerveteri, un sequestro di beni nei confronti di cinque famiglie di etnia Sinti per un valore di 30 milioni di euro. Le forze dell'ordine hanno spiegato che "queste famiglie sono accomunate da stretti vincoli familiari e gravate da numerosi precedenti penali: avevano dato vita ad un'associazione a delinquere".
In arrivo ad aprile la manovra che Renzi e Padoan negavano
Ormai è una certezza: ad aprile, in concomitanza con il Def, il premier Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, vareranno una manovra correttiva da circa 3,4 miliardi per recuperare quello 0,2% di Pil di maggiore deficit contestato dall'Unione europea.L'esito era prevedibile sin dallo scorso ottobre quando la Commissione sospese il giudizio, pur alzando il sopracciglio, sulla manovra per non interferire sull'esito del referendum costituzionale.
‘Ndrangheta in Lombardia, condannato a 13 anni e mezzo per voto di scambio per ex assessore Domenico Zambetti
Zambetti, all’epoca esponente del Pdl e assessore della giunta Formigoni, era stato arrestato con l’accusa di aver comprato un pacchetto di 4mila preferenze – decisivo per la sua elezione con 11.217 voti nelle Regionali 2010 – pagando 200mila euro a due colletti bianchi della ‘ndrangheta.
Così il Pd ha nascosto la blacklist dei debitori del Montepaschi
No alla blacklist dei debitori insolventi che hanno contribuito al crack delle banche salvate dallo Stato. E' stato deciso dalla commissione Finanze del Senato, che ha bocciato tutti gli emendamenti che prevedevano la pubblicazione dei nomi invocati da settimane dalla stampa e dall'opinione pubblica. La commissione, infatti, nell'ambito della conversione del decreto legge "Salvarisparmio", si è limitata ad approvare un emendamento che prevede la possibilità di rendere pubbliche informazioni sui "profili di rischio" dei maggiori debitori degli istituti di credito salvati dallo Stato. Ma non saranno resi pubblici i nomi dei debitori stessi. Quello che il Parlamento (e l'opinione pubblica) potrà conoscere saranno informazioni più anonime, che però potranno dare un'idea di come la banca è stata gestita.
D'Alema: "Niente scissione del Pd, ma guai se si va a voto anticipato. L'Italia è seduta su una polveriera"
D'Alema: "Siamo seduti su una polveriera, se si vota ora lo spread va a 400. Con le coalizioni torna la destra". L'ex premier frena sull'uscita dai dem: "Senza urne la battaglia si sposta sul congresso: serve un nuovo leader. Io rancoroso? No, addolorato". Una settimana fa, battezzando il neonato movimento ConSenso, Massimo D'Alema aveva evocato la scissione dal Pd in caso di elezioni anticipate. Adesso, seduto nello studio della sua Fondazione Italianieuropei nel cuore di Roma, e con il voto anticipato che appare una prospettiva sempre meno probabile, vede uno scenario diverso: "Se prevalgono buon senso e responsabilità - dice - riprenderà il percorso ordinario che porta al congresso del Pd. Ma l'obiettivo resta la discontinuità con la stagione renziana. Serve un cambio di contenuti e di guida".
Se il problema dei migranti è non chiamarli "clandestini"
L'anti-dizionario del politicamente corretto da oggi contempla una nuova parola. La grammatica della neolingua evolve in maniera inflessibile e inesorabile. Occorre adeguarsi. Nel Mondo Nuovo dell'utopia negativa sono i vocaboli che cambiano la società, non la società che usa i vocaboli. Da questa mattina è vietato usare il termine «clandestino». Lo richiede, anzi lo impone, una lettera aperta pubblicata ieri su Repubblica - organo ufficiale del pensiero unico egualitario - da un gruppo di vigilantes della psicopolizia linguistica, un Politburo interdisciplinare composto da politici, intellettuali, uomini di spettacolo (tra cui Luigi Manconi, Nicola Lagioia, Alessandro Bergonzoni), che denuncia come nel «Memorandum d'intesa sulla cooperazione nel campo del contrasto all'immigrazione illegale» sottoscritto dall'Italia e dal governo di riconciliazione libico compaia più volte «come sinonimo di migrante non regolare», il termine «clandestino».
Legge elettorale: il bazar di 16 proposte per (non) trovare l’intesa in Parlamento
I partiti ne parlano tutti i giorni. E basta: a oltre due mesi dal referendum e dai proclami di "tutti al voto", ogni forza politica presenta la propria proposta di riforma elettorale senza però cercare accordi. In commissione (che non esaminerà niente fino alle motivazioni della Consulta) ne sono depositate 16, ma altre saranno presentate e altre ancora sono annunciate. Eccole, una per una: il Mattarellum del Pd, il Legalicum del M5s, lo Speranzellum di Speranza e gli strani amori tra alfaniani e Giovani Turchi.
Ryder Cup: Grasso dà buca al governo “Emendamento del Pd è inammissibile”. Salta la garanzia da 97 milioni sul golf
Il presidente del Senato dice no all’emendamento Turano (Pd): “Estraneo per materia dal provvedimento e non c’entra nulla con la tutela del risparmio”. Lotti ha subito la chanche per riprovarci: il Milleproroghe. “Estraneo per materia dal provvedimento e non c’entra nulla con la tutela del risparmio“. In una parola: inammissibile.
Il piano segreto del governo per addomesticare i militari
La legge per riorganizzare la Pa allunga il mandato dei vertici delle Forze armate. Con uno scopo ben preciso... La «pax romana» in cambio di tre anni di onorato servizio ai vertici delle forze armate. É questo a cui si punterebbe nei palazzi della Difesa. Il ministero mira, infatti, ad aumentare la permanenza in carica di alcune posizioni apicali militari. É con una bozza di documento, che si sta tentando di inserire all'interno della legge Madia in materia di riorganizzazione della pubblica amministrazione e in approvazione il prossimo 15 febbraio, bozza peraltro in contrapposizione con i principi della stessa legge, che la durata di alcune posizioni passerebbe da due a tre anni. Modifiche che servirebbero a cambiare un articolo del Tuom (Testo unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare) e che sarebbero solo il primo tentativo di blindare alcune cariche.
Migranti: l'accoglienza forzata è il suicidio del nostro Paese
Ma come li dobbiamo chiamare? Possibile che gli stessi soggetti li indichiamo indistintamente immigrati, migranti generici, migranti economici o in fuga dalla guerra, migranti ambientali o transitanti, richiedenti asilo, profughi, rifugiati e solo raramente clandestini? Se non siamo neppure in grado di rappresentare correttamente il soggetto di cui ci occupiamo, come possiamo immaginare di poter risolvere adeguatamente i problemi che la sua presenza tra noi comporta? Il fenomeno epocale dell'afflusso in Europa di milioni di stranieri provenienti dall'Africa, Medio Oriente e Asia è una tragedia dell'assurdo.
Emiliano: “Pd di Renzi? Partito dell’establishment. Il partito dei petrolieri, dei finanzieri, dei banchieri. E non lascia perché vuole mettere in lista i suoi”
Il partito dell’establishment. Il partito dei petrolieri, dei finanzieri, dei banchieri. Un partito interessato solo ai potenti. Con un segretario che non ha mai mostrato “particolare attenzione” ai luoghi della sofferenza. A parlare così del Pd e di Matteo Renzi è Michele Emiliano, presidente della Regione in Puglia e possibile candidato alla segreteria del Partito Democratico. Viene considerato il leader naturale dell’eventuale fronda scissionista all’interno del Pd, ma a parole spiega che quella della separazione sarebbe l’ultima opzione: “Io considero la scissione la più grande sconfitta da evitare con ogni mezzo – dice Emiliano all’Intervista di Maria Latella, su SkyTg24 – e il congresso è l’unico modo perché cosi chi vince sarà sostenuto da chi perde come farei io se Renzi dovesse vincere”.
Gli ITALIANI si chiedono se veramente ci sono Condannati, Prescritti ed Imputati nel Parlamento italiano...
Se è vero quello che si legge nel sito lincredibileparlamentoitaliano.yolasite.com troviamo un lungo elenco di nomi di condannati, imputati e prescritti che siedono nelle comode poltrone del Parlamento Italiano: e qui noi riportiamo solo alcuni nomi... Sono esponenti di molti partiti, dalla destra alla sinistra. Ci sono condannati in primo grado e poi o assolti o intervenuta prescrizione o .... Che dire? In Italia si è INNOCENTI finchè non si arriva al terzo grado di giudizio.... ma questo vale anche per noi, cittadini italiani normali?