Mario Canino aveva ottenuto 124 preferenze alle primarie online per la corsa al Campidoglio. Ma il Movimento lo aveva espulso perché non avrebbe dichiarato la sua pregressa militanza nell'Italia dei Valori. A decretare che l'espulsione è nulla è stata la XVI sezione civile del Tribunale di Roma.

 Era stato espulso dal Movimento 5 Stelle perché, secondo i vertici grillini, non avrebbe dichiarato “la sua pregressa militanza all’interno del partito politico Italia dei Valori” al momento della candidatura alle primarie online per la scelta dei candidati consiglieri in Campidoglio nel 2016. Ma la XVI sezione civile del Tribunale di Roma, in una sentenza emessa lo scorso 21 gennaio dal giudice Guido Romano ha stabilito che l’espulsione di Mario Canino è ‘nulla’. E ha condannato l’Associazione Movimento 5 Stelle del 2009 e quella del 2012 (entrambe ‘presiedute’ da Grillo) a versare circa 22mila euro a Canino come rimborso per le spese di lite. Canino, prima di essere escluso dalla corsa, aveva ottenuto 124 preferenze.

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dall'articolo di    per ilfattoquotidiano.it 

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