Di Maio col M5SÈ un attacco concentrico quello lanciato dagli articoli – tutti richiamati in prima pagina – del Corriere della Sera, del Messaggero e di Repubblica contro il vice presidente della Camera del Movimento 5 Stelle. Un attacco che si basa fondamentalmente su una falsa notizia. “Penso che nel gabinetto non possa stare”, scriveva alla Raggi il 10 agosto. “Aspettiamo Pignatone. Poi decidete/decidiamo. Non si senta umiliato. E’ servitore dello Stato”. Ma sui giornali va solo l’ultima parte. “E Di Maio scrisse alla sindaca: Marra è un servitore dello Stato“. E poi: “Spunta un caso Di Maio, aiutò Marra a restare“. E ancora: “M5s, le chat che smentiscono Di Maio. Scrisse a Raggi: Marra è uno dei miei“. Sono i titoli dei principali quotidiani del Paese e cioè il Corriere della Sera, del Messaggero e di Repubblica. Tre articoli che riportano più o meno la stessa notizia, tutti richiamati in prima pagina con un titolo molto simile che mettono nel mirino il vice presidente della Camera del Movimento 5 Stelle. Tre ipotetici scoop che però si basano fondamentalmente notizia incompleta, monca, che nel caso di specie ne altera completamente il senso. A chiarire l’intero contesto sarà un lungo take dell’Ansa, battuto in mattinata, che riporterà l’intero contenuto della discussione tra Luigi Di Maio e Virginia Raggi. I tre quotidiani, infatti, raccontano l’esistenza di un sms inviato proprio dal parlamentare M5s alla sindaca di Roma e da quest’ultima inoltrato a Raffaele Marra, ex vicecapo di gabinetto in Campidoglio, arrestato il 16 dicembre per corruzione.

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dall'articolo di F. Q. per ilfattoquotidiano.it

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