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"Gesù nasca due ore prima..." Il sacerdote 'scomunica' Boccia
Fa discutere il silenzio dei vescovi sull'ipotesi del ministro Boccia, che ha proposto di anticipare il Natale. E c'è chi contesta l'andazzo
Il Natale si avvicina e dalle parti del governo si interrogano sulle libertà da concedere ai fedeli in tempo di pandemia. Il ministro Francesco Boccia ha dichiarato, sulla scia delle riflessioni sull'orario di coprifuoco da imporre, che "Gesù Cristo può nascere due ore prima". Con tanti saluti, in caso, alle tradizionale Messa delle 24. Ma la dottrina prevede ipotesi di questo tipo? Oppure si tratta "solo" di rompere un'altra tradizione? Prima di addentrarci su questo punto, converebbe chiedersi anche come mai le istituzioni si stiano ponendo tutte queste questioni, che spettano per lo più a chi disciplina il culto ed i sacramenti.
In Francia è bagarre, perché i vescovi non accettano che le disposizioni governative restringano troppo il campo della libertà di culto. In Italia per ora tutto tace. Nel senso che i vescovi del Belpaese, rispetto a questa storia del Natale, non hanno ancora espresso critiche. Dicono che il dialogo è in corso, e così sarà. Padre Ariel Levi di Gualdo - questo sì come da tradizione - è un consacrato che non le manda a dire.
Il ministro Boccia sostiene che Gesù possa nascere due ore prima. Lo ritiene corretto?
Temo che l'onorevole ministro stia alla cultura e alla tradizione cattolica nel modo in cui la già onorevole Ilona Staller, in "arte" Cicciolina, sta alla verginità e alla castità. Battute ludiche a parte, ispirate da una classe politica che purtroppo temo non vada presa sul serio ma presa in giro, vorrei fosse chiaro, a chi oggi polemizza anche sul versante cattolico o sedicente tale, che anzitutto noi non sappiamo in quale preciso giorno e in quale ora esatta è nato Gesù Cristo. Sappiamo che è nato dal ventre della Beata Vergine Maria, sposa di Giuseppe, uomo grande e giusto, patriarca veneratissimo. La storia dimostra che Gesù Cristo è vissuto e morto. Noi che abbiamo fede in lui crediamo che Cristo è il verbo di Dio incarnato e che tre giorni dopo la sua morte è risorto, poi asceso al cielo. Se così non fosse, vana sarebbe la nostra fede e vana la nostra speranza, come dice il Beato Apostolo Paolo nella Prima Lettera ai Corinzi. Su questo si fonda il mistero della Natività, non su giorni esatti e ore precise.
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Benedetto XVI e Francesco insieme, i due Papi abbracciano i nuovi cardinali
Al termine della celebrazione del Concistoro Ordinario Pubblico, che si è svolto nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco e gli 11 nuovi cardinali presenti a Roma si sono recati in visita al Papa emerito, Benedetto XVI, nella cappella del monastero Mater Ecclesiae, dove vive da quando si è dimesso.
A quanto mostrano le immagini, l’incontro si è svolto in un clima autentico di affetto. Ciascun cardinali è stato presentato individualmente al Papa emerito che ha espresso la propria gioia per la visita e, dopo il canto del Salve Regina, ha impartito loro la benedizione. La visita al monastero Mater Ecclesiae in Vaticano è divenuta ormai una consuetudine, sempre rinnovata a partire dal Concistoro del 2016. Nelle prime due occasioni del 2014 e del 2015, il Papa emerito aveva preso parte alla celebrazione nella Basilica di San Pietro. Lo scorso anno, accogliendo le nuove porpore, Benedetto XVI aveva ricordato loro il valore della fedeltà al Papa.
400 milioni all’Iran, Kirby confessa e Trump “stende” Obama: «Ha mentito»
Polemiche di fuoco negli Usa per il pagamento di 400 milioni di dollari in contanti all’Iran lo scorso gennaio in coincidenza con la liberazione a Teheran di alcuni prigionieri americani, tra cui il corrispondente del Washington Post Jason Rezaian. «Obama ha mentito, fu un riscatto», accusa il candidato presidenziale repubblicano Donald Trump insieme ai parlamentari del suo partito più ostili all’accordo sul nucleare. «Nessun riscatto», ribadisce la Casa Bianca, ripetendo che si trattava della prima tranche di un accordo da 1,7 miliardi di dollari per risolvere una disputa risalente alla fine del regime dell’ultimo Scià Mohammad Reza Pahlavi, quando Teheran pagò 400 milioni di dollari al Pentagono per forniture militari poi non effettuate a causa della rivoluzione islamica che depose lo scià.
Gli attacchi dei repubblicani e di Donald Trump a Obama
Gli attacchi dei repubblicani, sostiene Josh Earnest, portavoce dell’amministrazione Obama, «sono un’indicazione solo di quanto malamente i detrattori dell’accordo sul nucleare iraniano si stiano sforzando di giustificare la loro opposizione ad una intesa di successo». Ma a dare loro il destro per attaccare è stata l’ammissione di John Kirby, portavoce del dipartimento di stato americano: per la prima volta ha riconosciuto che il pagamento è stato usato come leva di pressione per il rilascio degli ostaggi, tanto che gli iraniani hanno potuto caricare i soldi su un cargo a Ginevra solo dopo il decollo dell’aereo da Teheran con a bordo i prigionieri. La linea dell’amministrazione Obama resta la stessa: le due questioni sono state negoziate per anni separatamente attraverso canali diversi e non sono legate tra loro. Un apparente escamotage diplomatico, come fece l’allora presidente John Kennedy quando rimosse i missili nucleari dalla Turchia come parte dell’accordo con l’Urss per mettere fine alla crisi dei missili, negando che le due cose fossero collegate. Ma finora Washington non aveva mai rivelato il “timing” del pagamento dei 400 milioni, forse per non creare polemiche o sospetti.
Coronavirus, bollettino 28 novembre: brusca frenata per le vittime e i ricoveri. Inizia la discesa?
Il bollettino di sabato 28 novembre rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 26.323 contagi su 225.940 tamponi analizzati, con il tasso di positività sceso ulteriormente all’11,7% (-1,1). Finalmente dopo una settimana drammatica è sceso in maniera importante il numero dei morti: oggi sono stati registrati 686 decessi a causa del Covid, ancora tanti ma decisamente meno degli 827 di ieri. Nei giorni scorsi il trend era infatti stato molto grave e si spera che il picco sia stato ormai superato: giovedì c’erano stati 822 morti, mercoledì 722 e martedì addirittura 853, il massimo dal 28 marzo scorso.
I guariti nelle ultime 24 ore sono invece 24.214, anche se gli attualmente positivi restano un numero enorme: sono 789.308, anche se la pressione ospedaliera conferma di essere in fase calante. Oggi infatti sono stati registrati -385 ricoveri con sintomi in reparti Covid (33.299 in totale) e -20 in terapia intensiva (3.762). Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia detiene sempre il primato del contagio con 4.615 casi giornalieri ma conferma i progressi degli scorsi giorni, mentre alle sue spalle ci sono Veneto (3.498), Campania (2.729) e Emilia Romagna (2.172).
L’ultima mazzata del fisco ai professionisti
Chiedere è lecito e rispondere è cortesia, ma la legittimità di una domanda non la rende per questo automaticamente opportuna; così come la cortesia centra poco con risposte che, una volta fatta la domanda, sono dovute per legge.
Con la nota n. 360117 del 23 novembre 2020, la Divisione Contribuenti dell’Agenzia delle Entrate ha risposto, ad apposita domanda, escludendo che la chiusura di uno studio professionale per quarantena sanitaria possa integrare un’ipotesi di forza maggiore o di evento eccezionale o imprevedibile idonea a legittimare la sospensione o il differimento degli obblighi fiscali e tributari del contribuente che è cliente di quello studio professionale. Una risposta che sta facendo molto discutere, anche dal punto di vista tecnico.
Gli obblighi fiscali ai tempi della pandemia
Se la domanda mirava ad ottenere una risposta netta in senso positivo, il destinatario era palesemente sbagliato, perchè è evidente che non è nelle possibilità dell’Agenzia delle Entrate normare una fattispecie.
Se però l’obiettivo era più semplicemente quello di avere dei ragguagli di massima circa talune situazioni in cui, ferma restando una valutazione caso per caso, si sarebbe potuto ritenere ragionevole ottenere la possibilità di adempiere in ritardo, ma con disapplicazione delle sanzioni (anzichè con applicazione delle sanzioni nella misura ridotta comunque assicurata dall’istituto del ravvedimento operoso), ecco allora che è la nettezza della risposta a risultare palesemente irricevibile.
Salvini: "La Lombardia diventi subito zona arancione. Sala lo dica ai suoi amici del Pd...
“I dati sanitari (per fortuna) sono evidenti da giorni. La Lombardia da zona rossa deve diventare zona arancione, con le riaperture previste. Subito“.Salvini: la Lombardia diventi subito zona arancione
Non usa mezzi termini Matteo Salvini, l’esecutivo sta sbagliando. “Governo sveglia! P.S. Invitiamo il sindaco di Milano del Pd a chiamare il suo segretario del Pd e i suoi amici ministri del Pd. Perché i cittadini lombardi meritano chiarezza e rispetto”.
Amazon, la Lega come Fratelli d’Italia
Infine, una finestra su Amazon, al centro di una campagna capillare di Fratelli d’Italia contro la concorrenza sleale del colosso di Bezos nei confronti del commercio di prossimità. “Nessun pregiudizio ma la volontà di garantire pari condizioni di lavoro a tutti gli operatori, grandi e soprattutto piccoli“, dice Salvini dopo un lungo scambio di “idee” con i vertici italiani di Amazon.
Arcuri ammette il fallimento della App Immuni. Solo 500 contagiati scoperti su un milione e mezzo
A distanza di mesi dal suo varo, di denunce dell’opposizione e di appelli agli italiani (come sempre, è colpa loro…) anche il commissario all’Emergenza Covid Domenico Arcuri ammette il fallimento della App Immuni (video), il sistema di tracciamento che doveva contenere la pandemia in Italia. “L’App Immuni non ha sortito i risultati attesi”, ha ammesso ieri Arcuri, durante la consueta conferenza stampa. “I download sono oltre i dieci milioni – spiega Arcuri – ma per adesso non abbiamo avuto la risposta che ci aspettavamo in termini di scoperta dei contagiati. Penso che sia uno strumento molto importante, ma per renderlo efficace c’è bisogno di un rapporto di mutua collaborazione tra la App e chi la scarica. Probabilmente il nostro messaggio non è stato sufficientemente potente”, ha concluso Arcuri.
Arcuri e il fallimento di Immuni
Varata nel giugno scorso, tra proclami e annunci di giubilo di Arcuri, al momento Immuni è stata scaricata da poco più di 9 milioni di italiani, un target molto lontano dall’obiettivo necessario affinché l’app sia utile e possa funzionare, e cioè la capacità di raggiungere il 60 per cento della popolazione. I contagiati segnalati sono stati poco più di 500 su un totale dei positivi da inizio emergenza a 1.509.875. Una cifra ridicola.
CRISTO È FUORI DALLA CHIESA DI BERGOGLIO.
La scristianizzazione è passata dalle narrazioni. Poi è arrivata alla Chiesa.
I protagonisti positivi di film, romanzi , serie televisivi e di pubblicità, queste ultime con un potenziali di imitazione enorme, non vanno a Messa. Il messaggio non è neutro, è anticristiano. . San Remo. A questa situazione apparentemente neutra , in realtà anticristiana, si aggiungono attacchi più violenti. Il sacerdote, o il pastore, è sempre un personaggio negativo. Fanno eccezione due soli sacerdoti, nei fim Pomodori verdi fritti e Sleepers: peccato che siano entrambi sacerdoti che giurano il falso sulla Bibbia, l’unico sacerdote che piace è quello che considera una burla negare Dio. I due sacerdoti devono salvare colpevoli, ma con “giustificazioni”, dal processo. Un vero uomo di Dio spiegherebbe che nulla giustifica l’assassinio e starebbe vicino ai condannati trasformando la condanna in una via per Dio. Nell’ultima versione del Mackbeth il protagonista e relativa consorte, personaggi estremamente malvagi, , hanno sulle corone vistosi croci, il monologo di Lady Mackbeth dove lei, a ogni frase , si carica di Malvagità avviene non nella sua camera da letto, come sarebbe giusto e anche ovvio, perché lei mette in atto tutta la sua seduzione per trascinare il marito nel baratro, ma in una chiesa.
La musica è straordinariamente scristianizzante. Nei video di Madonna, nome che di suo, se attribuito alla signora Ciccone configurerebbe una bestemmia, i simboli satanici si sprecano, nel totale. In tutti i video musicali, con pochissime eccezioni compaiono ossessivamente i simboli del satanista Alistey Croyley, l’Occhio di Horus e la piramide. Tutte le volte che qualche cantante si copre un occhio con la mano o fa con le dita il simbolo del triangolo, il riferimento è Crwley. Videl Alehandro di Lady Gaga, l’irrisione è totale.
Anche San Remo ha messo tutta la sua buona volontà per scristianizzare. Ciliegina sulla torta Benigni che massacra il Cantico dei Cantici di cui, come di molte altre cose, non ha capito un accidente, ma proprio nulla.
Ristoranti chiusi, stop viaggi: ecco cosa cambia per le Feste
Dagli spostamenti regionali ai ristoranti e i negozi, il governo "studia" per l'arrivo del Natale. Pronto un nuovo Dpcm
Inizia a definirsi il quadro per le prossime festività natalizie in relazione al nuovo dpcm di Giuseppe Conte. Alcune regioni sono già passate da rosse ad arancioni, altre da arancioni a gialle, ma restano ancora forti dubbi sulle possibilità di spostamento.
In questi minuti il governo sembra aver dato una prima importante indicazione in tal senso, specificando che i fuori sede potranno far ritorno alla loro residenza anche se si trova in una delle regioni arancioni. È una novità importante, che garantisce a tantissimi e studenti e lavoratori la possibilità di ricongiungersi ai parenti e agli affetti nelle loro città di origine per Natale.
Stando a quanto riferiscono fonti della maggioranza, la mobilità tra le regioni sarà consentita solo alle persone che vogliono far ritorno presso la loro residenza. Qualunque altro motivo, che non sia di salute, lavoro o di comprovata necessità non sarà giustificabile per gli spostamenti tra le regioni, bloccati anche nelle regioni gialle. L'obiettivo del governo è quello di ridurre la mobilità al minimo indispensabile, allargando leggermente le maglie in vista delle festività ma senza strafare, in modo tale da evitare che l'epidemia torni ad accendersi proprio ora che sembra in una fase di raffreddamento. Per questa ragione, benché sarà permesso ai residenti di fare ritorno a casa, non sarà comunque consentito effettuare assembramenti per i cenoni di Natale e Capodanno. O meglio, come più volte fatto dal governo Conte, tutto questo sarà fortemente sconsigliato, dal momento che il governo al momento non ha intenzione di entrare nelle case degli italiani per fare la conta delle persone sedute al tavolo.
Covid, Bassetti stronca la Capua: "Veterinaria confusa sui vaccini"
Matteo Bassetti a L'aria che tira cerca di rimettere ordine nella scienza e attacca Ilaria Capua, che in quanto veterinaria non sarebbe titolata per parlare di vaccini
I vaccini stanno scaldando il dibattito politico e scientifico ma è soprattutto questo a generare maggiore confusione.
Medici e scienziati utilizzano sempre più spesso i social per esprimersi ma le difficoltà di comunicazione legate a una platea con conoscenze più limitate rispetto alle loro, unita ai limiti posti dai social stessi, non fa altro che generare comprensibili fraintendimenti. Al centro della questione in questi giorni ci sono le parole di Ilaria Capua, direttrice dell'One Health Center dell'Università della Florida, secondo la quale i vaccini (in generale) proteggerebbero dalla malattia e non dall'infezione e che, quindi, chi fa il vaccino può diventare un veicolo di contagio. In maniera indiretta le ha risposto Roberto Burioni, che però ha negato che il loro sia uno scontro, e in maniera molto più esplicita poche ore fa le ha risposto anche Matteo Bassetti.
Il direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova è stato ospite di Myrta Merlino nel programma L'aria che tira e non ha risparmiato critiche verso la Capua. "L'altra sera c'era una veterinaria che parlava di vaccini, così si crea confusione", ha esordito Matteo Bassetti facendo riferimento al titolo di laurea della direttrice dell'One Health Center dell'Università della Florida. Il virologo ha puntato il dito, sottolineando come ci sia troppa confusione all'interno del mondo scientifico anche a causa di chi tratta determinati argomenti senza averne le conoscenze adeguate: "Purtroppo nella medicina oggi c'è tanta confusione. Nella trasmissione del'altra sera abbiamo sovvertito l'ordine della meritrocrazia. C'era una suora che parlava di economia planetaria, un giornalista che parlava delle complicanze della polmonite da Covid, quasi facendo vedere le proprie lastre, e una veterinaria che parlava di vaccini".
O CON GESU' O CON L'ANTI-PAPA
O con Gesù, o con la "Contro-chiesa" dell'anti-papa Bergoglio. La neochiesa bergogliana non è la Chiesa cattolica: è una "falsa chiesa" perché divinizza se stessa al posto di Gesù Cristo e quindi è oggettivamente anti-cristiana di Francesco Lamendola
O con Gesù, o con la "Contro chiesa" di Bergoglio
Trionfante, il settimanale Famiglia Cristiana annuncia ai suoi lettori, venerdì 15 ottobre 2019, in un articolo a firma di Alberto Chiara, che
“L’Eucaristia non è il sacramento dei perfetti, ma di coloro che sono in cammino”. Lo hanno detto i padri sinodali, secondo quanto riporta una sintesi riportata dalla Sala stampa vaticana. Stamane s’è svolta la terza Congregazione generale; 32 gli interventi effettuati. La Chiesa, in materia di famiglia, “deve offrire il suo insegnamento in maniera più incisiva, presentando la dottrina non come un elenco di divieti, ma facendosi vicina ai fedeli, così come faceva Gesù”, è stato detto oggi in Aula: “I cattolici vanno sì protetti, ma anche preparati meglio”. In questo modo, “agendo con empatia e tenerezza, sarà possibile ridurre il divario tra la dottrina e la prassi, tra gli insegnamenti della Chiesa e la vita quotidiana delle famiglie”. Perché ciò che occorre – è l’orientamento condiviso dai Padri – non è una scelta tra la dottrina e la misericordia, ma l’avvio di una pastorale illuminata, per incoraggiare soprattutto le famiglie in difficoltà, che spesso avvertono un senso di non appartenenza alla Chiesa. E proprio sulle copie in difficoltà, i divorziati risposati, è tornato a riflettere il dibattito odierno: “A loro, si è detto, “la Chiesa deve presentare non un giudizio, ma una verità, con uno sguardo di comprensione, perché le gente segue la verità e segue la Chiesa se essa dice la verità”.
BERGOGLIO “SCASSA”LA CHIESA: SI ALLE FAMIGLIE OMOSESSUALI.I GENITORI DI CRISTO, NON HANNO MOTIVO DI ESISTERE NEL NUOVO TESTAMENTO
(Giovanni Coscia) – Il via libera di Papa Francesco alla apertura definitiva alle coppie omosessuali e ad una possibile famiglia propria, con copertura legale per le coppie omosessuali, “scassa” o “spacca definitivamente, ciò che resta della chiesa cattolica e dei suoi principi cristiani. Il Papa è favorevole ad una legge ad hoc in modo che le coppie con persone dello stesso sesso siano «legalmente coperte». Gli omosessuali, dice il Papa a quanto riportato, sono «figli di Dio e non devono essere esclusi dall’avere una propria famiglia». Papa Bergoglio, di fatto sembra approvare una normativa che si scontra con la posizione dottrinale della Chiesa. Il via libera del papa alle unioni omo, “fracassa” definitivamente e direttamente, non solo la chiesa cattolica, ma la parola di Dio enunciata nella bibbia nel LEVITICO al cap. 18, versetti 22-26 che così recita: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole”.23 Non t’accoppierai con alcuna bestia per contaminarti con essa; e la donna non si prostituirà ad una bestia: è una mostruosità.24 Non vi contaminate con alcuna di queste cose; poiché con tutte queste cose si son contaminate le nazioni ch’io sto per cacciare dinanzi a voi.25 Il paese n’è stato contaminato; ond’io punirò la sua iniquità; il paese vomiterà i suoi abitanti.26 Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, e non commetterete alcuna di queste cose abominevoli: né colui ch’è nativo del paese, né il forestiero che soggiorna fra voi.
Coronavirus, bollettino 27 novembre: 28mila contagi e 822 morti. Come cambiano l'indice Rt e il trend dei ricoveri
Il bollettino di venerdì 27 novembre rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 28.352 contagi su 222.803 tamponi analizzati, con tasso di positività piuttosto stabile al 12,7% (+0,3). L’unico dato veramente pesante rimane purtroppo quello dei decessi: anche oggi ne sono avvenuti 827, in linea con il numero altissimo registrato questa settimana, dato che ieri i morti erano 822, mercoledì 722 e martedì addirittura 853, il massimo dal 28 marzo scorso. Continuano però ad arrivare segnali incoraggianti anche dal sistema sanitario nazionale, la cui situazione è ancora molto seria ma in lieve miglioramento: i ricoverati con sintomi in reparti Covid sono scesi a 33.684 (-354 rispetto a ieri) mentre quelli in terapia intensiva sono 3.782 (-64). Inoltre prima del bollettino è arrivato l’aggiornamento della cabina di regia dell’Iss e del ministero che ha certificato l’abbassamento dell’indice Rt nazionale a 1.08: è sotto l’uno in dieci regioni. Per quanto riguarda quest’ultime, la Lombardia si conferma quella con il maggior numero di casi giornalieri (5.389), seguita da Piemonte (3.149), Veneto (3.418), Campania (2.924), Lazio (2.276) e Emilia Romagna (2.165).
Natale e Covid, il governo sposterà la Messa della Vigilia: fanno nascere Gesù prematuro
Quest'anno il governo di Giuseppe Conte farà nascere Gesù prematuro. Non si sa quale fortunato membro del Cts dovrà operare il taglio cesareo necessario in queste occasioni, ma è chiaro che sarà presente il professore Franco Locatelli, che è il più importante pediatra del gruppo e peraltro proviene dal Bambin Gesù. Il bambinello settimino potrebbe sembrare una barzelletta, perfino in odore di blasfemia. Ma è la cruda realtà spiegata senza fronzoli dal ministro Francesco Boccia ai presidenti delle Regioni che non credevano alle loro orecchie. “Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia”, ha sentenziato il ministro Pd che per l'occasione deva avere preso la guida in Vaticano della congregazione della dottrina della fede che per 24 anni guidò il cardinale Joseph Ratzinger.
Tutto preso dalla nuova parte Boccia ha continuato il suo sermone: “Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre. Questa è eresia, non facciamo i sepolcri imbiancati. Papa Francesco ha dato un esempio bellissimo a tutti nella scorsa Pasqua, a partire dalla Via Crucis. Il Natale non si fa con il cronometro ma è un atto di fede”.
Dunque deve essere atto di fede anche accettare la decisione di fare nascere Gesù Bambino alle ore 21 del 23 dicembre e non la notte di Natale, perché dopo la Santa Messa uscire in fretta, non farsi gli auguri e correre a casa prima che scatti il coprifuoco che hanno in testa. Credo che sia il punto più basso in cui sia precipitato questo governo, che non si rende nemmeno conto del grottesco in cui è finito: il Bambinello prematuro. Ci ride su oggi il nostro Osho, che ricorda di avvisare almeno i pastori (e bisognerebbe avvertire anche la stella cometa), altrimenti si perderanno l'Evento. Quel che però è assai difficile da comprendere in questa scelta è la ragione sanitaria. Immagino che i fedeli che erano soliti accorrere in tutto il mondo alla Santa Messa di mezzanotte andranno in eguale numero a quella delle 21. E quindi? A che diavolo servirà quel coprifuoco se non all'ennesima inutile e ingiustificata prepotenza che questo governo infligge agli italiani giustificandosi con la pandemia?
L'Aria che Tira, Matteo Bassetti contro Ilaria Capua: "È una veterinaria, prima di parlare bisogna avere competenze"
Si torna a parlare di vaccini a L'Aria che Tira, la trasmissione condotta da Myrta Merlino su La7. Tra gli ospiti, l'ormai popolare infettivologo Matteo Bassetti che, commentando la sua partecipazione a DiMartedì qualche giorno fa, ha detto: "Abbiamo sovvertito l'ordine della meritocrazia: una suora che parlava di economia planetaria, un giornalista che parlava delle complicanze della polmonite da Covid e una veterinaria che parlava di vaccini. Dobbiamo rimettere ordine nella competenza". Il riferimento è a Suor Alessandra Smerilli, al direttore de La Stampa Massimo Giannini e alla scienziata Ilaria Capua. Quest'ultima, in particolare, aveva detto in puntata da Floris che i vaccini proteggono dalla malattia e non dall'infezione, mentre Bassetti ha replicato: "I vaccini da che mondo è mondo prevengono la malattia e l'infezione".
La rivelazione sulla Capua, però, ha messo in difficoltà la padrona di casa, Myrta Merlino, che ha detto di non saperne nulla. "Io ho grande rispetto della dottoressa Capua, però io di animali non posso parlare, non ne sono competente. Prima di parlare dei vaccini bisogna avere delle grandi competenze - ha continuato l'infettivologo -. Dire che il vaccino non previene l'infezione è sbagliato. Dobbiamo dire che i vaccini non hanno un'efficacia del 100%, ma comunque c'è una sorta di protezione". A questo punto è intervenuta la conduttrice, che ha precisato: "Abbiamo fatto un controllo in regia. Effettivamente la Capua ha una laurea in medicina veterinaria, poi però ha fatto numerosi studi sui virus influenzali e sui virus in generale".
A scuola anche sabato e domenica. La De Micheli scarica tutto sulla Azzolina
Ascuola quando ci saranno le condizioni, ma anche il sabato e forse la domenica. La ministra delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli lanci la proposta in un'intervista a Repubblica: "Le scuole vanno riaperte quando ci sono le condizioni per riaprirle. Vediamo a che punto stanno, il 9 dicembre, i contagi". Per l'esponente del Pd vanno distanziati gli ingressi degli studenti nell'arco della giornata (spalmare le entrate "sulle prime dodici ore della giornata, dalle 8 alle 20") e allungare il servizio anche nel weekend: "Siamo in emergenza e credo sia necessario fare lezioni in presenza anche il sabato". Nono solo, dice la De Micheli, anche la domenica: "Sono decisioni che vanno condivise con tutto il governo, ma, dicevamo, siamo in emergenza e bisogna far cadere ogni tabù. Ce lo chiedono diverse Regioni. Anche gli orari delle attività produttive dovranno essere cambiati, cadenzati".
Le lacune del governo sulla gestione della scuola durante la pandemia Covid sono sotto gli occhi di tutti, ma sotto accusa c'è anche il sistema dei trasporti di cui la De Micheli è responsabile. "Nessuno mi ha portato uno studio che dimostri che i trasporti sono la principale ragione della crescita della curva (dei contagi di coronavirus, ndr). Ho sentito troppi scienziati parlare a braccio, in questo periodo - afferma la ministra - Poiché la politica, però, non si muove solo per scienza esatta, ma anche per rassicurare i cittadini, vi dico che le Regioni hanno messo a disposizione quasi diecimila bus aggiuntivi in tutto il Paese con le risorse assegnate dal Governo. Sono pronti a scendere in strada, alcune città hanno già codificato le corse in più da fare", mezzi "privati, a noleggio. Da sette e nove metri. Dodici per l'extraurbano. Abbiamo a bilancio 500 milioni di euro, duecento sono per il 2021".
Lilli Gruber, la Lega pronta a denunciare: "La foto mandata in onda appartiene a una pagina fasulla"
Nella puntata di Otto e Mezzo del 26 novembre Lilli Gruber ha aperto la trasmissione con quella che lei stessa ha definito una "fake news". In onda su La7 la conduttrice ha rilanciato un post della Lega nel quale il Carroccio pubblicava la sua foto con Giuseppe Conte, senza mascherina e con tanto di stretta di mano. Peccato però che la notizia falsa fosse proprio quella della Gruber. Il partito di Matteo Salvini, sempre su Twitter, ha risposto all'accusa: "Il post mostrato da Lilli Gruber durante la trasmissione Otto e Mezzo andata in onda su La7 di giovedì 26 novembre 2020, con la foto della conduttrice e del premier Giuseppe Conte senza mascherina, non appartiene alla pagina ufficiale della Lega Salvini Premier né è frutto della comunicazione del partito. Si tratta di una pagina Facebook chiaramente contraffatta con lo stesso nome e immagine di profilo di quella della Lega, ma priva del bollino blu che ne certifica l’autenticità".
E da qui la promessa: "Diffidiamo chiunque dall’attribuire alla Lega Salvini Premier o al suo segretario messaggi e posizioni che non siano veicolati dai canali ufficiali. La Lega Salvini Premier e lo stesso Matteo Salvini si rivolgeranno nelle sedi competenti per denunciare l’accaduto, provvedendo innanzitutto a far chiudere la pagina fasulla". Un duro colpo per la conduttrice.
Cinque Stelle, la Casaleggio va in fumo sui due milioni della multinazionale
Philip Morris avrebbe avuto rapporti con la società del guru. Ombre sulle sigarette elettroniche, l'autodifesa: non faccio leggi
La Casaleggio Associati avrebbe ricevuto, dal settembre 2017 a ottobre 2020, quasi due milioni di euro dalla Philip Morris, proprio mentre in Parlamento il Movimento Cinque stelle faceva passare la riduzione delle tasse sulle sigarette elettroniche, uno dei rami di business della multinazionale americana.
Potrebbe sembrare una classica operazione di lobby riuscita bene. Ovviamente, come da stile della ditta e in generale del mondo omertoso M5s, si tratta di una cifra mai resa nota, malgrado le responsabilità di governo dei Cinque Stelle e il ruolo di rilievo al suo interno fin qui ricoperto da Davide Casaleggio. Invece, silenzio.
La considerevole elargizione di denaro, in 49 tranche di pagamenti mediamente da 40mila euro (ma le cifre aumentano dal marzo 2018, quando il M5s vince le elezioni e va al potere), è stata però scoperta dal Riformista, proprio in un momento in cui Davide Casaleggio è stato messo ai margini dai vertici del Movimento Cinque Stelle. Sul figlio del cofondatore si sta consumando un'ennesima faida interna, quindi non sono da escludere colpi bassi e vendette, anche queste tipiche del condominio pentastellato. Sarà infatti un caso, ma solo pochi giorni fa è scoppiato il caso dei finanziamenti ricevuti dal grillino Dino Giarrusso, tra l'altro anche in quel caso da lobbisti del tabacco.
Ma veniamo ai fatti, non smentiti da Casaleggio (in una nota il guru ereditario si limita ad annunciare querele per tutti, senza dare spiegazioni). A partire da settembre 2017, e poi per tutti i tre anni successivi in cui il M5s passa dall'opposizione a partito di governo con ministri di peso, la Philip Morris inizia a staccare regolarmente fatture alla Casaleggio Associati Srl, complessivamente per la cifra di «1.950.166 euro al netto dell'Iva, cadenzate nel tempo e non relative a un evento specifico», scrive il Riformista. Nulla di illecito, si tratta di un rapporto economico tra due soggetti privati. Se non fosse, però, che la società di Casaleggio ha sempre avuto un ruolo ambiguo visti i rapporti stretti del suo presidente con il Movimento e con la piattaforma Rousseau di cui è responsabile. I dubbi aumentano se si guarda al lavoro fatto dal M5s in favore delle società che producono sigarette elettroniche. Le accise, rispetto a quelle sulle sigarette normali, sono sempre state più basse, ma grazie ai grillini lo sconto fiscale è aumentato del 25%, tutto di guadagno per le multinazionali che operano in quel settore. La multinazionale con una nota ha chiarito la propria posizione: «Philip Morris non finanzia partiti, fondazioni o movimenti politici in Italia ed agisce nel rispetto della legge. Siamo l'unica azienda ad aver dichiarato pubblicamente di avere l'obiettivo di sostituire completamente le sigarette con prodotti innovativi senza combustione, una trasformazione radicale che vede l'opposizione di chi tecnologicamente è in ritardo e, pertanto, difende le sigarette».
La Scuola a Rotelle
Nella maggioranza vogliono riaprire le scuole prima possibile la data sarebbe dal 9 di Dicembre per 15 giorni prima della classica chiusura natalizia .Questa accelerazione evidenzia un atteggiamento frenetico e poco lineare ,entrando così anche in questa situazione in disaccordo con l’opposizione.L’Azzolina spinge per la riapertura sostenuta da tutto il movimento ed appoggiata anche da Italia Viva ,il PD rimane scettico .Anche su questo tema la maggioranza non da un chiaro segnale di unione.Ma se le scuole sono state chiuse per problemi di contagio riaprile per pochi giorni e prima del Natale significherebbe esporre ad un rischio enorme le famiglie ed in modo esponenziale i nonni che sicuramente saranno incontrati durante le feste.Ci chiediamo per riaprire vuol dire che ; -sono state messe in sicurezza le scuole visti gli ultimi crolli in molte strutture -i trasporti sono stati regolamentati bene e ci sarà una implementazione di mezzi -tutte le scuole sono dotate di Thermo Scanner -tutti gli studenti prima di entrare presenteranno il risultato del tampone o del sierologico che certifica che sono negativi -ci sono tutti gli insegnanti che assicurano una copertura totale delle scuole sono arrivati per tutte le scuole i banchi a rotelle Se tutto è così organizzato siamo contenti di confermare che il governo ed il ministro dell’istruzione hanno fatto un buon lavoro e le scuole possono riaprire ma evidenziamo che ovunque si riaprono le scuole ,ovviamente in contemporanea dovranno essere riaperte tutte le attività commerciali e non ,nessuna esclusa .Ma se solo uno degli elementi essenziali su indicati per riaprire le scuole non dovesse essere esecutivo le scuole devono restare chiuse in coerenza con tutti i provvedimenti presi fino ad ora .
E’ del tutto evidente che si sta spingendo verso la riapertura per questioni di propaganda la prova è che in contemporanea si parla di chiudere le località sciistiche per assembramenti .Il commento del Presidente Luca Zaia e’ il più lucido rispetto alla situazione che dice “ Riapertura delle scuole 9 dicembre? e’ una leggenda metropolitana ? Non lo so per ora l’ho sentita anche io in Tv ,qualcuno c’è lo dirà .Io non sono contro la scuola in presenza ,sia chiaro ,ma la letteratura scientifica ci dice che i grandi cluster nascono proprio dai ragazzi che sono spesso asintomatici ma hanno cariche virali molto alte .... se si decide di aprire le scuole c’è il tema legato ai trasporti ed ad altre priorità tutte cose che vanno affrontate con il governo non possiamo rimandare la discussione a campagne stampa e alle dirette Facebook “.
Sul Covid Povia le canta alla politica: "Vaccino per forza? Voglio sapere se è sicuro"
Guai a sfidare il politicamente corretto. Occhio a non infrangere il dominio quotidiano. Non scivolare, non pensare, non domandare. E se ci siamo non cantare. Giuseppe Povia non va giù al sistema degli allineati. Perché, come tanti, vuole essere certo che nel nostro domani non vi sia l’obbligo di vaccinarsi senza sicurezza. Soprattutto perché sono gli stessi scienziati a litigare sull’efficacia della cura contro il Covid. E ha tirato giù, al solito, note molte belle, dal titolo forte: “Vaccino obbligatorio Col ca..o”.
Lo ha criticato anche Enrico Mentana. Eppure Povia non si intimorisce: “Il virologo Andrea Crisanti, quando ha detto che non ci sono né dati, né trasparenza sui vaccini anti-Coronavirus, è stato subito screditato dal bazooka mediatico. Ma ha ragione: lasciamo la fede alla religione e le prove alla scienza”. E il direttore del Tg di La7 lo ha bollato con due parole: “Nuovi scienziati”.
Povia gli risponde così: “Perché Enrico Mentana nella sua posizione fa questi scivoloni? Lo ha ascoltato il video? Ho riportato un'intervista del dottor Andrea Crisanti, medico, ricercatore, divulgatore e scienziato. Se questo è il giornalismo, io sto con la scienza e ad oggi, per quanto riguarda il vaccino anti-covid, non ci sono certezze e neanche trasparenza quindi ribadisco: Vaccino obbligatorio? Col c..o!”
Giuseppe Povia continua a cantare la cronaca e le idee fuori dal coro con il suo Tg in musica sui social. Nell’ultimo video – pubblicato anche sul sito IlTempo.it - dedica una canzone alla possibilità, al vaglio del governo, di rendere obbligatorio il vaccino per il Covid atteso per i primi mesi del 2021. "Liberi di scegliere", canta il musicista de "I bambini fanno oh" che parte all'attacco di Big Pharma il cantautore controcorrente. E in questa intervista al nostro giornale spiega perché continua a cantare fuori dal coro...
Dubbi del Financial Times sul vaccino di Oxford: “I risultati non sono trasparenti”
Sul vaccino di Oxford e AstraZeneca il Financial Times non mette la mano sul fuoco. “L’università di Oxford riconosce l’errore che ha costretto la sperimentazione a cambiare i regimi di dosaggio”, scrive il quotidiano britannico.
Il FT cita una serie di esperti che hanno parecchie perplessità sull’efficacia effettiva. Dove manca la trasparenza? Non sono chiari i dosaggi in relazione ai gruppi di età dei partecipanti ai trial. Sembra che l’efficacia al 70% comunicata dall’azienda sia stata raggiunta mettendo insieme i risultati della sperimentazione su due gruppi diversi. Nel primo gruppo, il più numeroso, che ha ricevuto due dosi, ha fatto registrare un’efficacia del 62%. Invece nel secondo, che ha ricevuto una dose e mezza, ha fatto registrare un’efficacia del 90%. Tuttavia sembra che fosse composto da persone di età pari o inferiore a 55 anni. Oggettivamente, una fascia a minor rischio coronavirus.
Il dosaggio “fortuito” del vaccino di Oxford
Lo sviluppo e l’immissione sul mercato di un nuovo vaccino richiede una media di dieci anni. La vaccinazione contro il Covid-19 – a solo un anno dall’insorgenza di questa nuova malattia – è il risultato di ricerche condotte a velocità senza precedenti, anche se tutte le incognite sono lontane dall’essere dipanate.
Nel comunicato diffuso ieri, però, l’università di Oxford ha ammesso che la concentrazione di vaccino in alcuni dei flaconi utilizzati nella sperimentazione era errata a causa di errori nella fase produttiva, e che per tale ragione alcuni volontari hanno ricevuto soltanto la metà della dose di vaccino prevista.
Turismo invernale, FdI denuncia il patto di Francia, Austria e Svizzera: “Così ci tagliano fuori”
Gli eurodeputati di Fratelli d’Italia hanno depositato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere conto di cosa intenda fare per dare pari opportunità ai suoi Stati Membri per il settore del turismo invernale.
L’onorevole Sergio Berlato, con i colleghi Fidanza, Fitto, Procaccini e Stancanelli ha chiesto che non si ripeta lo scempio dei corridoi turistici che abbiamo visto quest’estate. Molti Paesi hanno infatti attuato una sospensione unilaterale degli accordi di Schengen, che prevedono invece la libera circolazione delle persone e delle merci all’interno della sua area.
«Il turismo invernale in Italia – si legge in una nota – vale il 13 % del PIL e conta oltre 4 milioni di occupati. Il primo trimestre del 2020 mostra una flessione del fatturato del settore di 15,6 miliardi di euro”.
Inoltre, Paesi come l’Austria, Svizzera e Francia stanno pensando di tenere aperti gli impianti invernali. Favoriranno cosi’ la creazione di una sorta di “area anti-covid” transalpina a discapito dell’Italia. È naturale che le decisioni vadano prese in modo univoco a livello europeo, evitando di privilegiare un Paese a scapito di un altro.
Se da un lato si vuole impedire che il Natale favorisca una nuova ondata di Covid, dall’altro si deve evitare di andare contro i principi fondatori dell’Unione.
I parlamentari di FdI hanno quindi domandato ai vertici di Bruxelles se intendono sanzionare gli Stati che adottano misure unilaterali a discapito dell’Italia. E se ci siano delle iniziative europee per il sostegno del turismo invernale.
Casacche scoloriteDa Forza Italia al Pd: la Lorenzin è il simbolo del trasformismo (ovvero della politica italiana)
"Solo gli sciocchi nella vita restano sempre nello stesso posto". E sotto quell'aspetto, almeno, Beatrice Lorenzin è rimasta coerente. L'ex ministra della Salute è passata al Pd, dopo l'esperienza in proprio e un lontano inizio in Forza Italia. E come si suol dire: casacca nuova, vita nuova
È opinione corrente che il cambio di casacca in politica è un po’ come un rito di passaggio: ti lava dall’innocenza accademica, gettandoti nelle viscose dinamiche di potere. Questo accade a chi si approccia per la prima volta al Parlamento, ai neofiti delle poltrone. Chi invece a quest’ultime vuole rimanere ben saldo, il cambio di casacca è come un caffè alla buvette di Montecitorio: veloce, amaro e senza troppa enfasi.
Questo lo sa bene Beatrice Lorenzin, sbarcata al Pd di Zingaretti – che ringrazia e dà il benvenuto come il primo Fronte dell’Uomo Qualunque di Giannini – dopo una nascita tra le fila di Forza Italia e un tramonto intermedio nella sua creatura Civica Popolare. Il trasformismo pertanto torna tra i banchi di Palazzo Chigi, lo fa con altruismo e cuore per la patria, al suono di “Rafforzare i dem allargando il campo dei moderati è l’unico modo possibile per fermare Salvini”. Ecco cosa non si fa per la propria terra.
“Solo gli sciocchi nella vita restano sempre nello stesso posto” disse durante uno scambio di battute con Travaglio. Dopo i primi passi con Berlusconi nel 1996, infatti, la Lorenzin passa al Popolo della Libertà, nel Nuovo Centrodestra di Alfano e successivamente in Alternativa Popolare, fino a mettersi in proprio nelle elezioni del 2018 ed entrare in parlamento, per l’appunto, con Civica Popolare (sostenuta dall’Italia dei Valori, dai Centristi per l’Europa, Unione, L’Italia è Popolare e Alternativa Popolare, di cui ne fanno parte storici esponenti del centro moderato come Lorenzo Dellai). Alla faccia della coerenza.