Gridava ” vi ammazzo tutti”, minacciando i passanti con un coltello da cucina: un uomo che si dirigeva verso la basilica di San Pietro ha seminato terrore nel bel mezzo del pomeriggio. Scena di ordinaria follia. Siamo nel cuore di Roma e poteva accadere di tuttose non fosse intervenuta la Polizia Locale di Roma Capitale a fermarlo. L’accaduto ha dell’incredibile. Intorno alle ore 17 e sono stati i caschi bianchi del I Gruppo “Prati” a fermare il 46enne, che in stato di totale alterazione stava seminando il panico nel Rione Borgo. Come ricostruito dalla polizia locale, l’uomo, di nazionalità francese, brandiva un coltello da cucina verso i passanti. Addirittura ne ha posato uno sul viso di una donna italiana, che seduta ad un ristorante di zona. Non solo, l’uomo sputava ovunque addosso alla gente e continuava a urlare: “Vi ammazzo tutti”.
Variante delta, terrorismo a tutto spiano. Ma per fortuna i ricoveri non aumentano
Quanto circola la variante Delta, la più contagiosa insieme alla Delta plus, nel nostro Paese? A nome del Cts il coordinatore Franco Locatelli avverte che nelle aree dove ci sono focolai sarebbero auspicabili nuove chiusure. L’Italia appena passata in zona bianca, dunque, si trova ancora alle prese con la paura del Covid. Con il rischio del lockdown, con l’obbligo della mascherina.
Locatelli (Cts) paventa nuove chiusure
Un allarme giustificato? Intanto lo stesso Locatelli fa sapere che la stima di una diffusione del 26% della variante Delta in Italia è esagerata. Ma una vera stima ancora non c’è. Il ministro Speranza è come al solito in ritardo: le ultime stime – annuncia – parlano di una diffusione all’1% ma sono state eseguite nuove verifiche e i dati saranno resi noti nei prossimi giorni. E poi ripete le parole di Angela Merkel: non è finita, anche se in terapia intensiva ci sono solo circa 320 pazienti. Un dato incoraggiante rispetto ai 4000 della terza ondata.
Immigrazione, Meloni: “Il governo ha fallito, ma Draghi è soddisfatto. Incomprensibile”
“Incomprensibile la soddisfazione del presidente del Consiglio Draghi per le conclusioni del Consiglio europeo sull‘immigrazione. Al rinnovo dell’accordo con la Turchia di Erdogan e allo stanziamento di altri tre miliardi di euro da versare ad Ankara corrisponde, infatti, il nulla totale sul fronte del Mediterraneo centrale. Poche e generiche righe sulla Libia, nessun impegno concreto per bloccare le partenze; zero azioni risolutive per arginare il flusso incontrollato di immigrati. Risultato: l’Europa abbandona l’Italia al suo destino. Un clamoroso fallimento del nostro Governo che non può essere nascosto sotto il tappeto. Blocco navale, hotspot in Nord Africa per valutare chi ha diritto all’asilo ed equa distribuzione nei 27 Paesi Ue, rimpatrio dei clandestini: questa è l’unica strada che l’Esecutivo deve percorrere se vuole affrontare davvero l’emergenza immigrazione. Tutto il resto è propaganda”. Una scheda perfetta quella stilata da Giorgia Meloni sui suoi profili social del nulla di fatto sul fronte immigrazione. Una sintesi ineccepibile.
"Insulti agli azzurri che non si mettono in ginocchio", Salvini prende a pallonate Letta: penoso
Enrico Letta vuole tutta l'Italia in ginocchio e intima ai giocatori impegnati negli Europei di calcio ad aderire al Black Lives Matter, il movimento anti-razzista nato negli Stati Uniti contro violenze e discriminazioni nei confronti degli afroamericani, altrimenti scatta la gogna.
Una scelta assurda che Matteo Salvini torna a criticare aspramente dopo gli attacchi ai cinque azzurri che non si sono piegati alla protesta virale, ossia Bonucci, Donnarumma, Verratti, Bastoni e Jorginho. "Insultati sui social e messi sotto processo dal Pd che, tramite Letta, intima loro di 'inginocchiarsi TUTTI!”'Grazie ai nostri ragazzi perché ci stanno regalando un sogno, lasciamoli fuori dalla politica e da polemiche penose e assurde. #forzaazzurri", è il tweet del leader della Lega.
Gli attacchi sui social anche sulla scia delle uscite di esponenti del Pd si sprecano. “Lasciamo che giochino a pallone, stanno regalando un sogno alla nazione dopo un periodo complicato. Il razzismo si combatte sui banchi di scuola, dando diritto d’asilo a chi davvero scappa dalla guerra, ma dicendo anche no agli immigrati e ai clandestini che non scappano dalla guerra, ma la guerra ce la portano in Italia”, aveva tuonato in precedenza Salvini a QUarta Repubblica, la trasmissione di Rete4 condotta da Nicola Porro.
Armato di un palo di ferro spacca tutto, africano crea il panico in centro a Firenze
Dopo il jihadista armato di coltello alla stazione Termini e la mega-rissa tra immigrati a Lecco spunta un altro caso, per fortuna finito senza gravi sonseguenze, in pieno centro a Firenze. Stamattina intorno alle 10, in via del Porcellana, a due passi da Piazza Santa Maria Novella, un africano in evidente stato di alterazione è salito sopra un'auto in sosta brandendo un palo di ferro con un base di metallo, di quelli utilizzati nella cantieristica stradale.
Nel video si vedono i poliziotti intervenuti sul luogo che per lunghi minuti cercano di calmare l'uomo che dice cose non comprensibili ed è evidentemente agitato. “Stai calmo, vogliamo aiutarti”, dicono gli agenti ma l'africano è fuori controllo e spacca il lunotto posteriore dell'auto con il palo di ferro che gli sfugge di mano prima di creare altri danni e fare del male a qualcuno. A quel punto scattano i poliziotti che lo immobilizzano e fanno scattare le manette ai suoi polsi.
Vaticano contro ddl Zan, un "fronte conservatore" dietro la diffusione della nota? L'ipotesi: agguato a Papa Francesco
"Un fronte conservatore dietro la manina che ha rivelato la nota". Titola così il quotidiano La Repubblica l'articolo pubblicato a pagina 3 sulla "genesi" della nota del Vaticano sul ddl Zan. La tesi è che se quel documento è stato tirato fuori, la "colpa" è di chi voleva creare scompiglio sul disegno di legge contro la omotransfobia perché contrario alla sua approvazione. Quindi, si legge ancora, quella "manina" sarebbe del fronte conservatore della Chiesa (in opposizione a Papa Francesco) e di Matteo Salvini ed Elisabetta Casellati (in opposizione alla sinistra). Insomma, Repubblica quando c'è da tirare in ballo Salvini non si tira mai indietro....
Giustizia, FdI: «Necessaria la separazione delle carriere. Senza non c’è giusto processo»
«La separazione delle carriere è il presupposto necessario per il giusto processo. Solo ponendo sullo stesso piano, non solo formale ma soprattutto sostanziale, accusa e difesa, si può garantire la parità tra le parti e la terzietà del giudice. E quindi la vera Giustizia». Così il senatore di FdI, Alberto Balboni, vicepresidente della commissione Giustizia, a margine della manifestazione dell’Unione delle Camere Penali italiane (Ucpi) a Roma.
FdI dalla parte dell’avvocatura
«Siamo da sempre al fianco dell’avvocatura e degli avvocati penalisti – ha aggiunto Andrea Delmastro, deputato e responsabile Giustizia di FdI – in questa battaglia di civiltà. Difendiamo la posizione dell’Avvocatura che non si è mai arresa ad essere un fastidioso ammennicolo all’interno del processo e che pretende dignità per sé stessa e per suo tramite per i cittadini italiani».
E’ online il Sito Web di ELISABETTA FREZZA!
Ecco una buona notizia che certamente i lettori de “il bene vincerà” gradiranno.
Mostri on line, retata in Italia. Tra i pedofili un padre che vendeva i video degli abusi alla figlia
La Polizia di Stato ha eseguito un arresto e 17 perquisizioni in diverse province nell’ambito di un’indagine finalizzata al contrasto della pedopornografia online. Tra i pedofili individuati, un trentaduenne bresciano colto nella flagranza del reato di detenzione di ingenti quantitativi di materiale pedopornografico. Dall’analisi forense dei dispositivi informatici trovati in possesso dell’uomo arrestato per pedopornografia, eseguita sul posto dagli investigatori della Sezione bresciana della Polizia Postale, è emerso non solo che l’uomo era particolarmente attivo su una chat in cui venivano condivisi video di abusi sessuali nei confronti di bimbi molto piccoli, ma sono stati rinvenuti filmati autoprodotti che lo ritraevano in atti sessuali praticati nei confronti della propria figlia. E’ la seconda massiccia operazione contro la pedopornografia in rete messa a segno dalle forze dell’ordine.
Giorgio de Chirico: breve biografia e opere principali in 10 punti
n due minuti vi raccontiamo la vita di Giorgio de Chirico che con la sua “Pittura Metafisica” e le sue piazze misteriose ha posto le basi per il Surrealismo.
Piazze vuote, manichini senza volto, colonne e busti di marmo: vestigia di un passato arcaico che riaffiora nell’universo onirico dello spettatore. Le opere di Giorgio de Chirico sono attimi rubati a un sogno, catturati e trasposti sulla tela, come testimonianze di un inconscio che si confessa in un quadro e non tra le pagine di un diario.
Per questi motivi de Chirico è uno dei più grandi artisti italiani, capace, con la sua “pittura metafisica” di porre le basi del Surrealismo e di un’arte che diventa rappresentazione dell’inconscio dell’artista, fatto di mistero, solitudine e muse inquietanti che ti osservano pur essendo prive di occhi.
“Infinita pandemia” di Alessandro Meluzzi: contro il declino della società mutata con il Covid
Roma, 15 giu — Con Infinita pandemia il professor Alessandro Meluzzi torna a pubblicare per Altaforte edizioni un testo di notevole importanza ed estrema attualità: se con il precedente Attacco alla famiglia presentava infatti un’ampia analisi dei tentativi di decostruzione della famiglia tradizionale, ultimo bastione rimasto a fronte del caos della modernità globale, evanescente e liquida, con la sua ultima fatica Meluzzi ci regala un minuzioso studio sulle modalità con cui il Covid-19 — e soprattutto i poteri statali e globali che del Covid-19 si sono serviti — ha impresso una modifica genetica al nostro vivere civile.
Ddl Zan, suor Alfieri le canta Fedez: "Studia". Il rapper umiliato
Nessuna ingerenza, nessuno stop al disegno di legge Zan in arrivo da Oltretevere. Il segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin, attraverso un'intervista a Vatican news, interviene per delimitare il perimetro dell'intervento della Santa Sede e provare a riprendere il dialogo. «Non è stato in alcun modo chiesto di bloccare la legge. Siamo contro qualsiasi atteggiamento o gesto di intolleranza o di odio verso le persone a motivo del loro orientamento sessuale, come pure della loro appartenenza etnica o del loro credo», precisa. La «preoccupazione» del Vaticano riguarda piuttosto, spiega, «i problemi interpretativi» che potrebbero sorgere con l'approvazione di un testo che per il segretario di Stato ha «contenuti vaghi e incerti» e «finirebbe per spostare al momento giudiziario la definizione di ciò che è reato e ciò che non lo è. Senza però dare al giudice i parametri necessari per distinguere».
Il concetto di discriminazione, è l'accusa, «resta di contenuto troppo vago» e questo fa si che diventi concreto il rischio di «mettere insieme le condotte più diverse e rendere pertanto punibile ogni possibile distinzione tra uomo e donna», con delle conseguenze «che possono rivelarsi paradossali e che a nostro avviso vanno evitate, finché si è in tempo». Parolin rifiuta però ogni accusa di ingerenza. «Lo Stato italiano è laico, non è uno Stato confessionale», dice riprendendo le parole pronunciate da Mario Draghi in Senato, concordando «pienamente» con il presidente del Consiglio «sulla laicità dello Stato e sulla sovranità del Parlamento italiano».
Cuore, disturbi e tutti i rimedi
Come mantenere il cuore in buona salute grazie ad una corretta alimentazione e ai rimedi naturali utili contro i disturbi più frequenti di questo organo.
Il cuore è un organo cavo muscolare responsabile della pressione che consente la circolazione del sangue. Può essere interessato da diverse patologie curabili grazie ai rimedi naturali. Scopriamolo meglio.
Ponza: cosa vedere e cosa fare
Ponza è un’isola meravigliosa, la più grande e turistica tra le Isole Pontine. È anche uno dei Borghi più belli della Provincia di Latina e del Lazio, nonché un posto con un’infinità di cose da vedere.
Qui sotto trovate una selezione delle cose più belle da vedere a Ponza, le spiagge migliori, quelle da raggiungere a piedi, i vigneti, gli hotel con vista, i musei, le cose da fare, i trekking ed i ristoranti imperdibili dell’isola. Ma prima di guidarvi tra le bellezze dell’isola, facciamo il punto sulla situazione Coronavirus sull’isola.
Ponza ha registrato 0 contagi e grande è l’apprensione per l’arrivo dei turisti. All’inizio della Fase 2 si sta pensando al blocco delle visite giornaliere. Se questo sarà ufficialmente confermato significa che solo chi avrà prenotato almeno una notte potrà sbarcare sull’isola, previo controllo della febbre all’imbarco. Fino al 15 giugno si naviga verso Ponza solo da Formia. Dal 15 giugno anche da Terracina e Anzio (ancora non si hanno notizie della possibile ripartenza della Hipponion Princess dal porto di San Felice Circeo).
Beppe Grillo, l'impero del guru perde soldi: Gestimar ancora in rosso
La Gestimar chiude in rosso l'ottavo bilancio consecutivo. Non è stato un buon anno per il piccolo impero di mattoni di Beppe Grillo. La sua Gestimar, infatti, ha chiuso il 2020 con una perdita di oltre 13mila 500 euro più che raddoppiata da quella di 5mila 750 euro dell’anno prima che riportata a nuovo dall’assemblea degli azionisti svoltasi a Genova il 30 aprile scorso si somma a quella di 69mila euro accumulata negli anni precedenti. La società, che da anni ha in portafoglio proprietà a Marinella Golfo Aranci e Porto Cervo in Sardegna, oltre a una serie di uffici a Genova e Nervi e a multiproprietà in Valtournanche, dal 2013 chiude in perdita e lo scorso anno ha incassato 63mila euro dagli affitti rispetto ai 72mila euro dell’esercizio precedente. Il patrimonio immobiliare di Grillo, peraltro, è stato ulteriormente svalutato, passando anno su anno da 463mila a 449mila euro e Gestimar ha debiti per 214mila euro, tutti verso il socio Grillo, finanziamenti, come scrive al nota integrativa, “concessi in anni passati al solo fine di evitare il più oneroso ricorso ad altre forme di finanziamento esterne alla compagine societaria”. Qualche settimana fa Andrea Grillo ha venduto al fratello Giuseppe l’1% della società, consentendo così al fondatore del Movimento Cinque Stelle di salire al 100% del capitale.
Meghan Markle, "bulla a Buckingham Palace". L'accusa contro la duchessa, c'è una schiera di testimoni
Meghan Markle bullizzava e umiliava gli assistenti di Buckingham Palace nel suo breve periodo a Corte? Secondo l’ex attrice è una “premeditata campagna diffamatoria”, secondo i tabloid dieci ex aiutanti sono pronti a vuotare il sacco.
“E’ vicina una brutale resa dei conti”. Così titola il "Mirror" rivelando che l’indagine interna aperta da Buckingham Palace per far chiarezza sulle accuse di bullismo rivolte dagli assistenti reali alla Duchessa di Sussex è vicina alla conclusione. Ma come si è arrivati a questo punto? Nell’ottobre 2018, l’autorevole quotidiano Times rivelò l’esistenza di una email di Jason Knauf, addetto alla comunicazione dei Sussex, al segretario di William (subito informato) in cui si sottolineava in maniera preoccupata il comportamento “inaccettabile e prepotente” dell’ex attrice americana con i membri dello staff (tutte persone presenti a Corte da anni e degne di fiducia). C’era chi “tremava” solo all’idea di doverla incontrare, chi era stato licenziato dopo una serie di maltrattamenti, chi parlava di “crudeltà emotiva e manipolazione come il bullismo”, chi si disse “personalmente umiliato”, chi aveva pianto “fino alle lacrime”.
Trapelò anche qualche episodio: Meghan avrebbe tirato una tazza di tè a un valletto, avrebbe buttato per terra un vestito mal stirato urlando contro la malcapitata di turno e ha licenziato la tata di Archie dopo appena un mese. Storie riportate anche nel libro “Battle of brothers” del biografo Robert Lacey che ha aggiunto un particolare: “Harry chiuse il telefono in faccia a William quando lo chiamò preoccupato per le lamentele dicendo che Meghan veniva prima di tutto”.
Ddl Zan, il giurista Mirabelli: "Scuola e libertà d’opinione, i punti da correggere"
L’ex presidente della Consulta Cesare Mirabelli: "Ci sono aspetti del ddl che possono ledere diritti fondamentali"
"Bisogna uscire dalle tifoserie e lavorare alla giusta sintesi". Cesare Mirabelli, 78 anni, già presidente della Corte costituzionale e vicepresidente del Csm, oggi consigliere generale della Pontificia commissione per lo Stato vaticano (il più alto incarico che un laico possa rivestire Oltretevere), apprezza le parole di Mario Draghi al Senato sul ddl Zan e spera che la vicenda trovi una rapida composizione.
Presidente, con l’orecchio del giurista, come giudica il secco intervento del premier sulla legge di contrasto all’omotransfobia?
"L’enunciazione della laicità dello Stato e della libertà del Parlamento di discutere e legiferare rimarca la necessità di un costruttivo confronto democratico. Al tempo stesso, la sottolineatura che “il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per verificare che le nostre leggi rispettino sempre i principi costituzionali e gli impegni internazionali, tra cui il Concordato con la Chiesa“, suona come invito e monito ad assicurare la massima qualità giuridica al provvedimento".
Tabellone ottavi Euro 2020: gli accoppiamenti, le date e le sedi
Conclusa la fase a gironi, sabato inizia quella a eliminazione diretta. Spiccano gli incroci fra Inghilterra e Germania, Belgio e Portogallo e Spagna e Croazia
Con Germania-Ungheria 2-2 e Portogallo-Francia 2-2 si è chiusa la fase a gironi dell'Europeo. Ufficiali gli accoppiamenti agli ottavi di finale, che andranno in scena in sette città diverse da sabato 26 a martedì 29 giugno. Su tutti gli incroci spiccano quelli fra Inghilterra e Germania, con i tedeschi che hanno rischiato addirittura l'eliminazione, fra Belgio e Portogallo (la vincente affronterà chi passerà fra Italia e Austria) e fra Spagna e Croazia.
Sorpresa: torna l’Idv. E forse anche Di Pietro
Il primo luglio al Senato la presentazione del partito rinnovato. Aperto soprattutto a ex M5s
Torna in campo l’Italia dei valori e forse rientra nell’agone politico anche il suo leader storico, Antonio Di Pietro, che avevamo lasciato a curare l’orto e fare il grano nel suo Molise. La notizia la butta in Rete l’Agi, ma a Montecitorio in pochi se ne curano.
Non i deputati dem che pure dell’Idv, come di Sel, erano i solidi alleati: chi non ricorda la ‘foto di Vasto’ con Bersani, Vendola e Di Pietro che doveva sancire la vittoria alle Politiche del 2013? Invece, niente, tranne un sardonico "auguri!". Anche i deputati 5Stelle fanno spallucce ("ah sì?") distratti e preoccupati come sono dalle contorsioni interne del loro Movimento, diviso tra Conte e Grillo. Eppure, proprio l’Idv di Di Pietro fu il primo ‘incubatore’ del grillismo: i primi ‘amici di Beppe Grillo’ si candidarono con il gabbiano, Di Pietro spiegava, nei primi anni Duemila, a Grillo come bisogna muoversi, in Politica, e la piattaforma digitale dell’Idv era fornita dall’associazione Rousseau. Ma è comprensibile: l’Idv torna per aiutare i dissidenti e i fuoriusciti dai 5Stelle, non l’M5s. L’obiettivo della rinascita dell’Idv – assicurano i suoi leader, finora rimasti ‘in sonno’, come il segretario Ignazio Messina (il quale, a un certo punto, ‘uccise il padre’, sfilando l’Idv a Tonino) – non è una "operazione di palazzo" (e ci mancherebbe…), ma una "operazione politica che ha il – modesto – obiettivo di "riavvicinare le Istituzioni ai cittadini. La presentazione è fissata il primo luglio al Senato. Della partita saranno l’ex ministro alla Difesa nel Conte I, Elisabetta Trenta, che ha rotto con l’M5s, la testimone di giustizia, Piera Aiello, oggi deputata (sempre ex M5s) l’ex presidente Adusbef, noto per le battaglie per i consumatori, e oggi senatore, Elio Lannutti, espulso dal M5s per aver votato contro Draghi.
Treviso, donna uccisa a coltellate mentre prende il sole. L'assassino si costituisce
Si è presentato in caserma con ancora in mano il coltello insanguinato. Teatro del delitto, le sponde del Piave. La vittima trovata agonizzante da un escursionista
Roma, 23 giugno 2021 - È stata uccisa a coltellate senza alcun motivo, mentre prendeva il sole sulle rive del Piave. Colpita da fendenti in più parti del corpo, soprattutto al collo e alla schiena: è morta così oggi Elisa Campeol, 35 anni, titolare di un bar che gestisce a Pieve di Soligo (Treviso) assieme ai genitori. Era stesa al sole su un lettino pieghevole, sui bordi sassosi del fiume, nel parco pubblico dell'"Isola dei Morti", a Moriago della Battaglia, quando alle sue spalle è arrivato armato di coltello un 34enne della zona, sofferente di turbe psichiche. Un uomo senza alcuna occupazione, che convive i genitori.
Dopo aver pugnalato a morte Elisa, l'assassino si è recato spontaneamente - con in mano ancora il coltello insanguinato - nella caserma dei carabinieri di Valdobbiadene (Treviso), dove è stato interrogato a lungo, e dove si trovava ancora in serata, assistito dal suo avvocato.
Roma, poliziotto salva la bambina sul balcone (video). Sarà indagato, come l’eroe di Termini?
Nelle stesse ore in cui il poliziotto che aveva bloccato, sparando, una possibile strage alla stazione Termini di un ghanese che minacciava la gente con un coltello in mano, ricevendone in cambio un avviso di garanzia, alla periferia di Roma si consumava l’ennesima impresa di un agente. Una bambina che penzolava da un davanzale, salvata da una pattuglia, a Primavalle. La provocazione è: scatterà l’inchiesta anche per quel poliziotto o magari arriverà un encomio?
Da Termini al poliziotto di Primavalle che salva la bambina sul balcone
La bimba di due anni era seduta in bilico sul balcone della sua casa al primo piano di un palazzo in zona Primavalle, alla periferia di Roma, quando si è trovata a transitare in zona una pattuglia della polizia. A dare l’allarme un passante che, vedendo la piccola a rischio, ha subito chiamato i soccorsi. Immediato l’intervento degli agenti che, salendo sul tetto dell’auto di servizio, hanno raggiunto la finestra e tranquillizzato la piccola, mettendola al sicuro. La madre, in casa, che stava dormendo. Poco dopo è arrivato il padre a cui è stata affidata la bambina.
Un altro sfregio al poliziotto: per il ghanese cade l’accusa di tentato omicidio. Meloni: “Surreale”
Non sono ancora finite le umiliazioni per il poliziotto che alla Stazione Termini ha sventato una potenziale strage: “Quello che sta accadendo all’agente della Polizia di Stato è del tutto surreale. Dopo che è partita l’indagine a suo carico per “atto dovuto”, cade anche l’accusa di tentato omicidio per il ghanese ferito. L’atto dovuto non è indagare un poliziotto che fa il suo lavoro. L’atto dovuto è quello compiuto dal poliziotto, così come sarebbe dovuta essere la tutela dello Stato nei suoi confronti. Massima solidarietà all’agente. Ha protetto la comunità: andrebbe premiato, invece di essere sottoposto a tutto ciò”. Giorgia Meloni non ha potuuno non intervenire dai suoi profilo social sulla vicenda. Le motivazioni che hanno portato alla decadenza delle accuse di tentato omicidio per il ghanese viene riassunta dal Giornale.
Poliziotto umiliato: perché per il ghanese è caduta l’accusa di tentato omicidio
Omicidio Ciatti, scarcerato il principale indagato: il ceceno che sferrò il calcio mortale torna libero
Vergogna Spagna, il caso dell’omicidio Ciatti si aggiorna all’ultima novità giudiziaria. Quella di cui non avremmo mai voluto dare conto: scarcerato il principale indagato. Il ceceno che sferrò il calcio mortale a Niccolò torna libero… Alla fine l’assassino ha avuto la meglio: le autorità spagnole hanno rimesso a piede libero il 17 giugno scorso Rassoul Bissoultanov, il ceceno indagato per l’omicidio del 22enne fiorentino Niccolò Ciatti. La vittima, pestata a morte senza alcun motivo l’11 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna. Il suo carnefice è di nuovo a piede libero: una equazione che grida vendetta.
Omicidio Ciatti, l’ultima vergogna arriva dalla Spagna: scarcerato il principale indagato
Sconcerto e indignazione per gli ultimi sviluppi giudiziari sul caso, che è toccato proprio al padre del giovane, Luigi Ciatti, annunciare dopo aver ricevuto le informazioni dai suoi legali in Spagna. Nei giorni scorsi il papà di Niccolò aveva manifestato timori per l’imminente scarcerazione. Un timore che aveva la sua ragion d’essere, a quanto pare, dal momento che si è concretizzato accreditando il peggiore degli scenari possibili… Il ceceno, dunque, è tornato in libertà per scadenza dei termini della detenzione preventiva, fissati in quattro anni. Ossia, quattro anni non sono bastati alla Spagna per aprire e chiudere il processo.
Beppe Grillo e Giuseppe Conte come Highlander: ne resterà soltanto uno
Stando ad una antica leggenda cinematografica, esiste una razza sola, in grado di sopravvivere nell’arco degli anni. Gli Highlanders. Tra gli immortali però, solo uno è il prescelto. È ciò che sta accadendo all’interno del Movimento, tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Lo Statuto che dovrebbe/vorrebbe privare l’elevato, di una fetta importante del suo potere, non s’ha da fare. Non ancora. Troppo debole oggi, la leadership dell’ex Premier pugliese.
Ma il comico genovese invece, è ancora tanto forte come si crede? Basti ricordare, quando Grillo a Febbraio, andò a trattare in prima persona con Mario Draghi, l’adesione del Movimento al governo di unità nazionale. “Draghi e’un grillino come noi” disse entusiasta al termine del colloquio. Molti deputati grillini, alcuni dei quali ricoprono oggi anche incarichi di governo, erano invece fortemente perplessi dinnanzi alla figura di Mario Draghi. “Noi non ci staremo mai” dicevano tronfi in transatlantico.
Ddl Zan, il Vaticano boccia la legge sull'omofobia: ecco cosa preoccupa la Chiesa
Dalla libertà di espressione alla definizione di identità di genere, sino alla Giornata di sensibilizzazione contro l'omofobia. Molti sono i nodi attorno al Ddl Zan. A partire dalle condotte punibili. Il provvedimento, infatti, estende le fattispecie comprese negli articoli 604 bis e 604 ter del Codice Penale. Ossia i «reati contro l'uguaglianza». Al momento, il codice si occupa di sanzionare l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Il provvedimento promosso dal centrosinistra aggiunge a tutto questo anche le discriminazioni fondate su «sesso, genere orientamento sessuale, identità di genere o disabilità». Tutto questo, però, non fuga alcune zone d'ombra, nonostante la previsione di un passaggio che solo apparentemente lascia intatto il diritto di esprimersi. Il testo prevede anche un articolo che stato definito «salva idee», il 4, in base al quale «ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti». Anche in questo caso, è evidente come in reltà il concetto di «salva idee» sia molto labile. L'idoneità a determinare il «concreto pericolo del compimento di atti discriminatori», da parte di un'idea espressa, difficilmente determinabile.
La lezione della Nazionale a Letta e alla sinistra
Gli azzurri rivendicano la scelta di aver agito in base alla libertà di coscienza prima della partita contro il Galles. Ma a Wembley le cose potrebbero cambiare
All'Europeo più politicizzato di sempre l'Italia è tra le poche federazioni a mantenere la schiena dritta. O almeno a provarci. Le polemiche scaturite dalla "libertà di coscienza" lasciata agli azzurri in merito al gesto di inginocchiarsi prima del fischio di inizio delle partite, che ha letteralmente spaccato in due la Nazionale nel match contro il Galles (in 6 sono rimasti in piedi), non accennano a placarsi.
Dopo il chiarimento del presidente della Figc, Gabriele Gravina che aveva escluso qualsiasi imposizione sull'argomento ("Inginocchiarci a Wembley? Non può essere frutto di una scelta di politica federale, ognuno sceglie per sé"), interpretando peraltro alla lettera la volontà più volte ribadita dall'Uefa di non obbligare nessuno (il protocollo pre-partita lo prevede, in chiave del tutto facoltativa), il caso è sfociato in politica, scatenando l'ennesimo botta e risposta tra Enrico Letta e Matteo Salvini.
Spari a Termini, il centrodestra contro la vergogna del poliziotto indagato: «Andrebbe premiato»
Ha suscitato grande indignazione nel centrodestra e proteste dei sindacati di polizia la notizia dell’indagine della Procura di Roma nei confronti del poliziotto della Polfer che sabato, nei pressi della Stazione Termini, dopo un lungo fronteggiamento, ha sparato un colpo alla gamba di un uomo ghanese di 44 anni, irregolare e già noto alle forze dell’ordine, che minacciava lui e i suoi colleghi con un coltello, seminando il panico e rappresentando un pericolo anche per i passanti. L’agente è indagato per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Gli inquirenti hanno presentato l’apertura del fascicolo come «atto dovuto» per per poter espletare le verifiche. Il tentativo di mitigare i contorni dell’indagine, però, fanno notare in molti, non ne affievolisce né il significato né la portata simbolica.
Bassetti: «Sulle mascherine il Cts mi ha dato ragione, solo gli stupidi non cambiano idea»
«Il Cts mi ha dato ragione dopo due mesi che lo dicevo. Ha vinto il buon senso sulla data del 28 giugno». L’infettivologo Matteo Bassetti è soddisfatto per lo stop alle mascherine all’aperto in zona bianca. «Solo gli stupidi non cambiano idea e ben venga che si è anticipata la data per togliere le mascherine all’aperto. Abbiamo aree che per gli Ecdc sono considerate addirittura “verdi”. La Liguria e il Molise dove ci sono meno di 10 casi per 100mila abitanti e questo vuol dire che siamo fuori da ondata inverno-primavera».
Bassetti: «La mascherina va sempre portata con sé»
Il direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, affronta il tema parlando con l’AdnKronos. «Gli italiani fino ad oggi hanno seguito le disposizioni e credo che dobbiamo aver fiducia che seguiranno le nuove indicazioni. Ovvero che la mascherina va sempre portata con sé e che in caso di assembramenti va indossata».
Meloni contro il festival del sangue in Cina: «Migliaia di cani saranno torturati e uccisi»
Giorgia Meloni contro il massacro dei cani in Cina. Nemmeno il Covid ha dato uno stop all’evento del piccolo centro di Yulin, nella Regione Autonoma di Guangxy Zhuang, in Cina. Come ogni anno è iniziata la nuova edizione dello “Yulin dog meat festival”, la macabra manifestazione dedicata alla carne di cane che durerà fino al 30 giugno.
Meloni contro “il massacro dei cani”
«Pensavamo che la pandemia ci avrebbe reso persone migliori – scrive in un post su Facebook Giorgia Meloni – ma non è così. Anche quest’anno migliaia di cani saranno torturati e uccisi con pratiche violente, lontane dalla civiltà e senza rispettare oltretutto nessuna condizione igienico-sanitaria». La leader di Fratelli d’Italia poi aggiunge: «Il massacro di Yulin mostra tutta la crudeltà dell’uomo: denunciare questa mattanza è fondamentale per sensibilizzare l’opinione pubblica contro la violenza sugli animali, in Cina ma anche a casa nostra».
Ddl Zan, riecco Fedez contro il Vaticano. Fa il teologo ma è un somaro sul Concordato
Ddl Zan, riecco il buon Fedez. Dopo avere difeso la legge del Pd contro l’omotransfobia invocando il diritto del figlio a mettersi lo smalto. E dopo avere trasformato la festa del 1 maggio in una specie di gay pride. Non appagato dalla sua militanza attiva pro-Lgbt ora è insorto con una storia Instagram contro il Vaticano che ha attaccato la normativa che impone il gender a tutti gli italiani. La Chiesa teme una restrizione delle libertà dei cattolici, che sono garantire dal Concordato del 1984. E chiede una riformulazione del testo del ddl Zan.
Fedez pro legge Zan veste i panni dell’anticlericale
Ecco allora Fedez vestire in modo fulmineo i panni dell’anticlericale, accusando la Chiesa di interferire con lo Stato italiano che è laico.
Ecco le sue parole: “Se non avete letto l’ultima di oggi, ve la riassumo io. Il Vaticano ha detto all’Italia, che se convalidate il DDL Zan, state violando il concordato tra Vaticano e Italia. Ma chi c…o ha concordato il concordato? Ma non avevamo concordato amici del Vaticano, che ci davate delle tasse arretrate sugli immobili? Stimati dall’Unione Europea in cinque miliardi? Magari dateci quei soldi che facciamo ripartire il paese, e poi venite a rompere le palle sulle leggi italiane. No?”.
Il Festival “Todi Città del Libro” pensa già al 2022. L’Anpi? «La ringraziamo, ci ha fatto pubblicità»
Quattro giorni, una quindicina tra dibattiti e presentazioni di libri, oltre 20 ospiti. E, ancora, incontri su come valorizzare il territorio, serate di musica, cabaret e un concorso letterario. Il Festival “Todi – Città del libro”, che si è aperto il 17 giugno e si è chiuso ieri ed è stato organizzato dall’associazione “Castelli di Carta”, è stato un successo di pubblico e organizzazione, con buona pace di censori e detrattori di sinistra, che accusandolo di essere eccessivamente “di destra”, hanno scatenato polemiche e organizzato manifestazioni, intimando boicottaggi e ritiri di patrocini da parte delle istituzioni locali. Insomma, il solito bailamme con i soliti protagonisti: partiti di sinistra, Cgil, “studenti” e l’immancabile Anpi.
Anpi & co? «Li ringraziamo, ci hanno fatto pubblicità»
Un tentativo di mettere a tacere ospiti e, forse ancora di più, pensieri non graditi che però si è rivelato inutile: il festival non solo si è svolto come da programma, ma ha salutato Todi con un appuntamento al prossimo anno. «Un grazie infinito all’Associazione Castelli di Carta. È facile chiacchierare. Il difficile è fare i fatti», ha scritto su Facebook Andrea Nulli, consigliere comunale tuderte che è stato fra i primi interlocutori di “Castelli di Carta” per la promozione dell’evento. «Un grazie comunque anche ad una certa sinistra, che – ha poi sottolineato Nulli – con le sue imbarazzanti polemiche, ci ha donato un’importante e gratuita pubblicità».
Sondaggio Swg, è testa a testa tra Fratelli d’Italia e Lega, ancora in calo Pd e M5S
Nuovo passo avanti di Fratelli d’Italia nelle intenzioni di voto degli italiani, che ormai sfiora la Lega. È la fotografia scattata dal consueto sondaggio del lunedì di Swg per La7. Se si votasse oggi il Carroccio sarebbe ancora il primo partito con il 20,6%, ma in calo dello 0,3%. Mentre il partito di Giorgia Meloni, in crescita, raggiunge il 20,5% tallonando di un decimo di punto il partito di Salvini.
Swg, Fratelli d’Italia sfiora la Lega con il 20.5%
Il monitoraggio, illustrato da Enrico Mentana, descrive un testa a testa tra i due partiti di centrodestra, praticamente appaiati con Fratelli d’Italia giunta ormai ad un’incollatura dalla Lega. Forza Italia si mantiene stabile al 6,8%. Coraggio Italia di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro passa dall’1,2% di una settimana fa all’1,3%. È un trend costante per FdI, unico partito all’opposizione del governo Draghi. Che nelle ultime settimane ha registrato una crescita continua, superando via via i 5Stelle e il Pd, fino a sfiorare il Carroccio, in lento calo.
Nelle università gli studenti sono stufi del dogma transgender: lo racconta The Economis
Basta con il dogma transgender nelle università del mondo anglosassone. Se ne occupa l’Economist in un articolo che prende le mosse dal caso della docente di criminologia Jo Phoenix. La quale, invitata all’Università di Essex per un seminario, si è vista contestare dagli studenti in quanto colpevole di transfobia. L’incontro è così saltato mettendo a repentaglio la reputazione della professoressa.
Il caso della docente Jo Phoenix
Riguardo all’essere descritta come una nemica dei trans la docente la docente ha dichiarato alla BBC: “È semplicemente ridicolo dire che qualcuno è transfobico perché desidera mettere in discussione e comprendere l’attuazione delle politiche di identificazione personale in un contesto carcerario”.
La lista nera degli evasori: ecco chi rischia grosso
Italia e Germania a braccetto per scovare gli evasori fiscali con patrimoni all'estero, dopo che Berlino ha acquisito i dati di milioni di cittadini a rischio, fisco italiano e guardia di finanza potrebbero seguire la stessa strada
L'Italia ha chiesto alla Germania, attraverso l'Agenzia delle Entrate, i dati dei cittadini italiani contenuti nei file acquistati da Berlino da una fonte anonima relativi a persone con patrimoni negli Emirati Arabi, in particolare a Dubai, per andare a caccia degli evasori fiscali. La richiesta sarebbe già stata avanzata dall'Agenzia delle Entrate, dietro regia del Mef. Lo spiegano all'Adnkronos fonti di governo.
Il fisco a caccia di evasori italiani a Dubai
Chiesta alla Germania la lista delle attività italiane negli Emirati Arabi Uniti. I dati erano stati venduti ai tedeschi da un informatore anonimo
Gli evasori fiscali italiani che hanno portato fondi a Dubai farebbero bene a preoccuparsi. L’Italia ha chiesto alla Germania, che li ha acquisiti, i dati dei cittadini italiani contenuti nella cosiddetta “lista Dubai“, un elenco di milioni di operazioni mobiliari e immobiliari e di centinaia di migliaia di conti correnti e altre attività finanziarie detenute da cittadini italiani e stranieri negli Emirati Arabi Uniti. Dell’operazione è incaricata l’Agenzia delle Entrate.
Come già aveva fatto con analoghe operazioni in Svizzera e Liechtenstein, la Germania ha acquisito negli Emirati Arabi Uniti un cd con milioni di dati che era stato proposto alle autorità federali da un anonimo informatore. Il primo contatto è avvenuto a gennaio e già a febbraio l’Ufficio federale delle imposte (BZSt) ha ritenuto che i dati erano genuini e ha trattato l’acquisto per un importo di due milioni di euro. È quindi arrivato il via libero del ministero delle finanze federale e l’operazione si è concretizzata. Il cd è stato consegnato a maggio e nei giorni scorsi è stato girato alle autorità dei Lander tedeschi per procedere alle verifiche caso per caso.
L’inchino (ipocrita) del calcio non è a George Floyd, ma all’ideologia del “politically correct”
Black lives matter: le vite dei neri contano. Una constatazione prima ancora che un impegno. Tanto che nessuno potrebbe sostenere il contrario senza sconfinare nella disumanità. Intesa non come efferatezza bensì come estraneità a tutto ciò che connota il genere umano. Ma è proprio per questo che non può essere un inchino in favore di telecamere a dividere gli anti-razzisti dai razzisti. Vale anche per i cinque “azzurri” –Donnarumma, Bonucci, Bastoni, Jorginho e Verratti – rimasti in piedi mentre nel campo tutti s’inginocchiavano ricordando George Floyd, l’afroamericano morto soffocato sotto il ginocchio del poliziotto Derek Chauvin. Accadeva il 20 maggio del 2020. La partita Italia-Galles si è giocata invece ieri 20 giugno del 2021. Non un anniversario, dunque. E fortunatamente neppure una riedizione di quel brutale assassinio.
Speranza ko, via le mascherine dal 28 giugno. Meloni: «Ultimi ad abolire un obbligo assurdo»
Finalmente l’Italia si allinea al resto d’Europa. Con tutto il Paese zona bianca da lunedì 28 giugno arriva lo stop all’obbligo delle mascherine all’aperto (tranne che in caso di assembramenti). Roberto Speranza da sempre contrario a togliere il dispositivo di protezione individuale ha ceduto al pressing. «Dal 28 giugno – ha scritto infatti il ministro della Salute in un post su Facebook – superiamo l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in zona bianca, ma sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts».
Mascherine, Meloni: «Ultimi ad abolire un obbligo assurdo»
Durissima Giorgia Meloni . «Speranza – scrive su Twitter – annuncia trionfante abolizione obbligo mascherine all’aperto in zona bianca dal 28/06. Quanta grazia, ministro. Siamo tra le ultime nazioni in Occidente ad abolire un obbligo assurdo, privo di fondamento scientifico, e ha pure la faccia tosta di rivendicare il risultato».
Ddl Zan, la Chiesa scende in campo: «Il testo viola il Concordato e attenta alla libertà dei cattolici»
«Così com’è il ddl Zan attenta alla libertà di pensiero dei cattolici». È questa in sostanza la posizione ufficiale del Vaticano sul testo contro l’omotransfobia in gestazione al Senato. E che, attraverso monsignor Gallagher, la Chiesa avrebbe ufficialmente notificato al governo italiano. Il tutto, spiega il Corriere della Sera, nel quadro dei rapporti scolpiti dalle modifiche apportate nel 1984 dal Concordato del 1929. La notizia è clamorosa perché, almeno in forma pubblica, mai era accaduto che le gerarchie ecclesiastiche bussassero al portone della Farnesina per intervenire su un iter legislativo. Evidentemente, il ddl Zan fa storia a sé.
Nota formale del Vaticano al governo: «Fermate il ddl Zan»
Lo confermano due interventi ufficiali della Cei. Il primo nel giugno del 2020 e l’ultimo solo un mezzo fa attraverso una nota del presidente dei vescovi Gualtiero Bassetti. Ma qual è l’aspetto del ddl Zan che il Vaticano ritiene lesivo dello spirito del Concordato e tale da attentare alla libertà dei cattolici? Il documento consegnato al nostro ministero degli Esteri fa esplicito riferimento all’articolo 7 che estenderebbe alle scuole private l’obbligo di istituire la Giornata nazionale contro l’omotransfobia e la lesbofobia. Sotto tale aspetto, considerato che gran parte delle scuole private, sono gestite da religiosi, l’articolo in questione minerebbe la «libertà di organizzazione dei cattolici».
Franco Bechis, l'africano di Roma Termini e il poliziotto: "Cari benpensanti, cos'ho visto sul treno". "Immigrati e zing***i", vergogna italiana
Un immigrato irregolare, sabato sera 19 giugno, ha terrorizzato i passeggeri della stazione Termini di Roma minacciandone molti mentre urlava stringendo in mano un coltellaccio da cucina. La polizia ferroviaria lo ha rincorso e cercato di catturarlo. La scena è stata ripresa da qualche passante e a bordo della sua auto anche da un tassista che se li è trovati all'improvviso di fronte. Uno degli agenti ad un certo punto ha puntato la pistola e sparato mirando alle gambe e ponendo termine a una mezz' ora ormai di terrore nella zona. Immediata la polemica sul poliziotto "che a dire dei benpensanti non avrebbe mai dovuto premere quel grilletto", scrive Franco Bechis sul Tempo. Il clandestino è Ahmed Ibrahim ha 44 anni e non rischia la vita. Ha numerosi precedenti, ha devastato chiese nel centro di Roma, preso di mira ogni simbolo religioso, tentato di entrare con la forza in piazza San Pietro, assalito perfino un centro islamico ferendo l'Imam che era lì a pregare.
Euro 2020, Nicola Porro contro Claudio Marchisio: "Inginocchiati per i neri americani? La Rai non può rompere i cogl***"
La Rai è finita nel mirino di Nicola Porro per i commenti di Claudio Marchisio sui calciatori della nazionale italiana che hanno deciso di non inginocchiarsi per la causa del Black Lives Matter prima del fischio d’inizio del match di Euro 2020 con il Galles. In particolare il conduttore di Quarta Repubblica se l’è presa con Claudio Marchisio, che in diretta ha sgridato chi non si è inginocchiato. “Mi sono saltati i nervi guardando la partita dell’Italia - ha esordito Porro - tra l’altro dei sei azzurri che si sono inginocchiati vorrei sapere quanti sanno davvero cos’è successo e che cos’è il Black Lives Matter”.
“Io me ne strafotto del conformismo multiculturale - ha dichiarato - quei sei azzurri sono liberi di inginocchiarsi per quello che gli pare. Anche se prima urlano ‘siam pronti alla morte’ per l’Italia e poi si inginocchiano per una questione tra neri americani e poliziotti americani. Questa roba non ci riguarda minimamente”. Le critiche più feroci sono però tutte per la Rai e per Claudio Marchisio: “Ex centrocampista e quasi candidato del Pd, si è indignato da solo, senza contraddittorio. A quelli che non si sono inginocchiati ha detto che hanno fatto male”.
Michele Merlo di Amici, Francesca Verdini distrutta al funerale. Risponde a Selvaggia Lucarelli: "Meschina e vuota, vergognati"
Selvaggia Lucarelli contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini presenti ai funerali di Michele Merlo, il giovane cantante di Amici morto a soli 28 anni per una leucemia fulminante, forse sottovalutata dai medici del pronto soccorso. La verità è che la penna del Fatto quotidiano ignora i rapporti di amicizia tra Francesca Verdini, fidanzata di Salvini, e lo sfortunato artista e non sa che il padre di Michele, Domenico, è stato scelto per guidare il circolo di Fratelli d'Italia di Rosà, la cittadina in provincia di Vicenza dove si sono celebrate le esequie. Francesca Verdini ha replicato duramente alla Lucarelli: "Meschina e vuota. Si vergogni". Peraltro, le foto degli occhi gonfi di pianto della compagna del leader leghista, la smorfia di dolore intuibile pur se nascosta sotto la mascherina e l'abbraccio struggente e disperato alla madre di Michele, testimoniato da varie foto, avrebbe dovuto consigliare alla sempre puntuta Lucarelli un po' più di prudenza nel suo giudizio sommario.
Primarie a Bologna, la renziana Isabella Conti contro il Pd: "Nega i dati dei voti online e un giudice terzo"
A poche ore dal verdetto delle primarie del centrosinistra a Bologna esplode una bomba in casa Pd. A sganciare il siluro è Isabella Conti, la volitiva candidata di Italia Viva che sfida il favorito esponente dem Matteo Leopore, assessore sostenuto dal potente apparato emiliano e nazionale del Partito democratico. La renziana, scrive Jacopo Iacoboni sulla Stampa, "ha denunciato che il Pd le nega sia i dati sulle registrazioni online dei votanti, sia un controllo nella fase di scrutinio".
La richiesta del comitato della sindaca di San Lazzaro di Savena, abbastanza ovvia trattandosi di un confronto tra due forze politiche alleate (si fa per dire) ma distinte, era che le procedure di voto online fossero sottoposte a un auditing esterno, vale a dire una autorità terza ed indipendente. La Conti aveva anche individuato un possibile nome, quello di Stefano Zanero, professore di cybersecurity al Politecnico di Milano. Il Pd però ha rifiutato Zanero e non ha acconsentito nemmeno a trovare un altro candidato "arbitro". "Forse - suggerisce polemico Iacoboni - perché un team di esperti avrebbe potuto vedere come era fatto il sistema di voto informatico, e se fosse manipolabile o alterabile?".
Matteo Salvini, "vogliono arrestarlo?". L'Anm e i referendum sulla giustizia, le parole inquietanti di Turco
I magistrati si delegittimano da soli, altro che referendum sulla giustizia. Quindi, chiede polemicamente Maurizio Turco, esponente dei radicali e promotore dei quesiti referendari appoggiati anche dalla Lega, "cosa volete fare? Arrestare me, Salvini, tutti?".
Fanno discutere le durissime parole di Giuseppe Santalucia, presidente dell'Anm, il sindacato delle toghe. A suo dire, i referendum sulla giustizia farebbero intendere "la volontà di chiamare il popolo a una valutazione di gradimento della magistratura, quasi a voler formalizzare e cristallizzare i risultati dei vari sondaggi di opinione che danno in discesa l'apprezzamento della magistratura". "Credo che spetti all'Anm - ha concluso Santalucia - una ferma reazione a questo tipo di metodo".
Marta Cartabia, l'attacco durissimo alla magistratura: "La riforma della giustizia? So che tutto ciò che verrà fatto non basterà"
E' un attacco durissimo alla magistratura quello della ministra Marta Cartabia durante un colloquio organizzato da Taobuk per discutere dei tempi relativi alla possibilità di una "giustizia riparativa", così come avviene già in altri Paesi. "Tanto stiamo facendo su mille fronti, diversi cantieri delle riforme che sono enormi per vastità di materie. Tratteremo l'ordinamento giudiziario, il consiglio superiore della magistratura, cambieremo tutto ciò che si deve cambiare sulle sanzioni disciplinari, sistemi elettorali, progressioni di carriera", spiega la guardasigilli, "ma siamo consapevoli che tutto ciò che verrà fatto non basterà. Perché c'è bisogno di qualcosa che va oltre la cornice normativa di come si svolge la funzione giurisdizionale".
E ancora, ha detto la Cartabia: "Mi colpisce che proprio in questo momento di crisi e credibilità e fiducia nella magistratura si cerchino degli esempi, questo celebrare Livatino è un desiderio di alzare lo sguardo e di identificarsi in qualcosa di nobile e alto. Ritengo che un aiuto enorme in questo complesso lavoro di ricostruzione della giustizia debba passare anche dal portare in evidenza i tanti 'Livatino, i tanti giudici magari non eroici come lui, i tanti giudici che in Italia svolgono una funzione nascosta in modo dedito disciplina ed onore e vengono travolti dai fatti più clamorosi che troppo spesso dobbiamo guardare. Un aiuto da parte dei mezzi di comunicazione nel far emergere questi esempi può aiutare".
L'insulto a don Angelo Tarticchio, il prete ucciso dai comunisti. Beppe Sala "censura" la targa
L'esercizio della memoria, quando l'ideologia continua a far velo (o si usa la burocrazia come scudo), non è cosa facile. E diventa ancor più difficile se di mezzo c'è un prete, Don Angelo Tarticchio, finito nelle Foibe per mano dei partigiani titini, comunisti. Perché non si può dire, non si può ricordare, non si può celebrare. Nemmeno a Milano, città Medaglia d'Oro della Resistenza. Segno che la memoria condivisa, invocata anche dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, è ancora di là da venire. Così accade che una targa dedicata al prelato, deliberata dal Municipio 2 (a guida di centrodestra), viene stoppata dal Comune, per un cavillo burocratico. Come se i martiri dovessero essere «vidimati» da qualcuno. Ma, soprattutto, guai a parlare di «comunisti jugoslavi di Tito».
«Il comitato "Milano è Memoria", secondo il protocollo di Palazzo Marino, avrebbe dovuto avvallare la targa prima dell'affissione», spiega Samuele Piscina, presidente leghi sta del Municipio 2 che ha promosso l'iniziativa, «peccato che il suddetto comitato, come precisato in delibera, riguardi la memoria unicamente di Milano», spiega l'amministratore, «e quindi fatti o persone relativi alla nostra città e non sicuramente di un martire delle foibe vissuto e ucciso in Istria. Singolare è stata anche la richiesta informale, avanzata per vie traverse da un funzionario del Comune, di eliminare le parole infoibato dai comunisti jugoslavi di Tito dalla targa, per trovare una conciliazione, poi tramontata dalla continua opposizione comunale».
Asia Argento, ennesima confessione choc: “Ho preso qualsiasi droga per fuggire dalla depressione…”
L’attrice ricorda l’abuso di stupefacenti in gioventù: “Ho lasciato dei neuroni per strada”. E aggiunge, candidamente: “Per noi era come andare al luna park”
Asia Argento si confessa e racconta di aver abusato in gioventù di diverse sostanze stupefacenti. È l’ennesima rivelazione choc della figlia di Dario Argento e Daria Nicolodi. Che ora sostiene che “quelle droghe psichedeliche ti facevano provare le allucinazioni. Ho lasciato dei neuroni per strada. Per noi era come andare al luna park” – FOTO | VIDEO 1 | VIDEO 2
CACCIATA DI CASA - Dopo le recenti accuse di stupro al regista Rob Cohen a mezzo stampa (GUARDA), l’attrice torna a far parlare di sè con dichiarazioni choc. Parlando a Serena Bortone, nel corso di “Oggi è un altro giorno”, Asia ricorda infatti la sua gioventù: “Se non avessi imparato ad amarmi, non sarei andata avanti: è una cosa che ho sviluppato sin da bambina. Mi cacciavano di casa sia mamma che papà, io prendevo il gatto e facevo chilometri a piedi. Ero un po’ anestetizzata, il mio dolore lo esternavo poco, lo tenevo per me quello che mi capitava”.
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