Il prezzo della benzina non era così alto dal 2019. Preoccupate Coldiretti e Federpetroli
Il ministero dello Sviluppo Economico, il 30 giugno, ha pubblicato il suo consueto report sul prezzo medio mensile dei carburanti. A spiccare è il notevole rincaro del costo di questi, i quali in modalità self-service si attestano a 1,625 euro al litro per la benzina e a 1,486 euro per il gasolio.
"Dopo aver sfondato a metà giugno la soglia di 1,6 euro, cosa che non succedeva da due anni, dal 10 giugno 2019, la benzina non arresta la sua corsa e arriva a 1,625 euro al litro"- spiega Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - "Anche il gasolio raggiunge il valore massimo dal 20 gennaio 2020, quando si attestò a 1.489 euro al litro, un anno e 5 mesi fa".
Riflette anche la Federpetroli sul futuro e non esclude la possibilità di venire a produrre gas e olio in Italia anche perché una mossa del genere produrrebbe importanti risparmi nel Belpaese. Michele Marsiglia, presidente di Federpetroli, commentando il rincaro dei prezzi del carburante, ha spiegato: "Siamo tra i paesi più cari al mondo per il costo dei carburanti, complice il poco sfruttamento delle risorse energetiche del Paese causato da una mancata strategia energetica nazionale e per altri varianti negative derivanti da tassazione e accise varie". E aggiunge: "Acquistiamo il greggio all'estero con alto costo quando potremmo produrre gas e olio dalle nostre risorse del sottosuolo, con un notevole risparmio sulla bolletta energetica delle famiglie italiane".
"Pechino vuole intimidire l'Europa. Ma l'appoggio dei 5 Stelle è finito"
L'ex presidente dell'Europarlamento: "Grazie al governo Draghi la politica estere dell'Italia è cambiata. Per il meglio"
Antonio Tajani è appena atterrato a Roma, dopo alcuni giorni a Bruxelles. Il numero due di Forza Italia ed eurodeputato è stato presidente dell'Europarlamento ed è oggi vicepresidente del Ppe.
La Cina che festeggia i 100 anni del suo partito comunista dicendo alle forze straniere «Non ci faremo intimidire», fa paura all'Occidente?
«È la Cina, in realtà, che cerca di intimidire gli altri Paesi. All'ultimo congresso del partito il presidente Xi Jinping ha illustrato la strategia egemonica del suo Paese, che vuole diventare sempre più grande potenza con un capitalismo di Stato e lo fa anche attraverso i mercati, esportando i suoi prodotti. Proprio come facevano i romani. Una strategia globale, che riguarda tutti i settori, dalle infrastrutture alle linee elettriche, e si attua anche attraverso la via della Seta. È naturale che ci siano delle reazioni da parte degli Stati Uniti e degli altri Paesi, ma questo non significa che non si debba mantenere un dialogo. Anche noi abbiamo degli interessi da salvaguardare, però questo non può farci ignorare il problema della mancanza del rispetto dei diritti umani. Dobbiamo chiederci qual è e se c'è una democrazia in Cina, quali garanzie hanno i lavoratori. È un Paese dove c'è la pena di morte e abbiamo visto come viene gestito il problema di Hong Kong o la questione della minoranza degli auguri».
Immigrati, 21 infetti su 57 a Roccella Jonica. Ma per la Lamorgese “i migranti non portano il Covid”
Roma, 12 ott – A quanto pare non è durata che poche ore la narrazione del ministro dell’Interno Lamorgerse, secondo cui gli immigrati che ormai ogni giorno sbarcano a centinaia sulle coste italiane non porterebbero il coronavirus. A smentire miseramente il ministro sono stati i 21 immigrati da poco sbarcati a Roccella Ionica positivi al tampone su un totale complessivo di 57. Senza aver spiegato su quali basi scientifiche potesse stare in piedi una asserzione così impegnativa, la Lamorgese si era spinta oltre assicurando che «abbiamo mandato i militari in Sicilia non per il Covid. Ma perché gli arrivi erano tanti. Nelle strutture di prima accoglienza, dove sono presenti oggi 56mila persone, i casi positivi sono pari al 2,17%. Se vogliamo dirla tutta, questi numeri non sono preoccupanti, non è che il Covid lo portano i migranti».
Janez Jansa, il "mini-Trump" a capo dell'Europa: si apre il semestre del premier sloveno, timori a Bruxelles
A pochi passi dal confine italiano, a Trieste, confina un piccolo Paese che, nelle ultime settimane, sta continuando a far discutere i vertici dell'Unione europea. Si tratta della Slovenia, Stato in cui è tornato alla guida lo scarso marzo 2020 Janez Jansa, imponendo una svolta autoritaria al paese della penisola balcanica. Una deriva fatta di attacchi alla magistratura, ai giornalista, agli oppositori politici e una forte limitazione della libertà d'espressione in generale. Da oggi, la Slovenia di Jansa guiderà il semestre di presidenza dell'Ue. Sarà il suo governo quindi a organizzare l'agenda europea e decidere, di conseguenza, quali argomenti portare all'ordine del giorno. Jansa potrebbe, per esempio, ritardare le procedure aperte contro Polonia e Ungheria, in un momento in cui l'Ue sembrava disposta a contrastare le violazioni dello Stato di diritto.
Militante comunista in gioventù, nella sua carriera politica Jansa è stato liberale, poi socialdemocratico, a tratti ambientalista e ora leader di una destra conservatrice e autoritaria. Questo il ritratto del premier sloveno che si trova su La Stampa, che riporta poi anche alcuni episodi di cui Jansa si è reso protagonista negli anni 80. Da attivista pacifista, fu arrestato e incarcerato per alcuni articoli contro l'esercito Jugoslavo. Fu ministro della Difesa durante la guerra d'indipendenza slovena. La sua carriera politica è da sempre stata segnata da estremismi, populismi e demagogia. Tanto da fargli conquistare la fama di "mini-Trump" e il soprannome di "Maresciallo Twitto", considerate i suoi numerosi cinguettii sul social prediletto dai politici.
Opere false di De Dominicis? Prosciolto Sgarbi: il fatto non costituisce reato. Il critico: «Invenzioni»
Il fatto non costituisce reato. Il gup di Roma ha decis0 il non luogo a procedere per Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte era stato accusato dalla Procura di Roma di aver autenticato false opere d’autore, attribuite all’artista anconetano Gino De Dominicis, scomparso nel 1998.
Opere false di De Dominicis, Sgarbi assolto
Il proscioglimento di Sgarbi è stato deciso dal gup di Roma Angela Gerardi che ha fatto cadere le accuse. Con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. Stessa sorte per l’intellattuale Duccio Trombadori. Rinviate a giudizio, invece, altre 19 persone per le quali il processo inizierà il 21 dicembre.
L’istrionico critico d’arte e politico era finito nel registro degli indagati, in quanto all’epoca dei fatti era presidente della Fondazione Archivio Gino De Dominicis. Nel corso delle indagini, nel 2018, i carabinieri Tutela Patrimonio Culturale sequestrarono oltre 250 opere ritenute contraffatte (per un controvalore di oltre 30 milioni di euro).
M5S verso la scissione e il Pd teme di perdere tutto
E ora che succede nel Pd? Lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte apre degli scenari perigliosi nel centrosinistra. Il più logico è che si vada verso una nuova scissione nel Movimento, con i "contiani" pronti a seguire l'ex premier in un nuovo partito, e i duri e puri dalla parte del comico verso una ricostruzione del Movimento molto simile a quello delle origini. Il Tempo ha svolto un giro di chiamate tra i dem, per capire quale sia il mood, l'atmosfera imperante. E c'è una parola d'ordine, nelle dichiarazioni ufficiali, ossia «rispetto» per quanto avviene tra i pentastellati. Quanto all'ipotesi di un'alleanza, poi (il dossier già era complicato prima, figurarsi ora) è tutto un "wait and see".
Matteo Orfini, deputato, ragiona: «Ci sono dei nodi irrisolti sull'identità del Movimento e sulle procedure interne» e quanto sta avvenendo «può senz' altro servire a far chiarezza». Sul confronto intorno ad un'alleanza tra i dem e i pentastellati, Orfini spiega: «non ho mai considerato Conte un punto di riferimento. Prima bisogna pensare a rafforzare il partito e poi alle alleanze». Il collega Andrea Romano, dal suo canto, osserva: «Penso che non sia il momento di speculare o di gioire». E ancora: «Quanto accade deve essere guardato con rispetto, e deve essere un motivo ulteriore per concentrarci sul Pd».
Concorsi truccati Asl di Latina, arrestato il segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli
Lo scandalo dei concorsi Asl che, in base alle indagini della Finanza e della Polizia Economico Finanziaria pontina, sarebbero risultati truccati. scuote ancora il mondo politico della città di Latina. Agli arresti domiciliari finiscono il segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli, ex senatore ed ex consigliere regionale, e Claudio Rainone classe 1962, dirigente Asl, entrambi indagati, a vario titolo, per i reati di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.
Le indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Latina alla Sezione anticorruzione della Squadra Mobile e al Nucleo di Polizia Economico finanziaria della Guardia di Finanza si riferiscono in particolare alle irregolarità riscontrate nella procedura concorsuale riguardante il Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 23 posti di collaboratore amministrativo professionale – Cat. D, indetto in forma aggregata tra la Asl di Frosinone, Latina e Viterbo.
Il 21 maggio scorso, all’esito delle prime risultanze investigative, il Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito, rispettivamente presidente e segretario della commissione per il concorso in argomento, erano stati colpiti da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, poiché vario titolo indagati dei reati di falso e rivelazione di segreto d’ufficio.
Variante Delta, agente contagiato a Lampedusa dopo lo sbarco: la metà dei casi "importati" da immigrati
L'incognita della variante Delta preoccupa l'Italia. La mutazione ad alta contagiosità, responsabile del picco di nuovi casi nel Regno Unito, infatti si diffonde rapidamente anche nel nostro Paese. E ora, da Lampedusa, arriva anche la vicenda di un contagio da importazione.
Si apprende infatti che un carabiniere in servizio nella gestione dell'emergenza del flusso di immigrati in arrivo, è stato contagiato dalla variante Delta. Il militare, 41 anni, prestava servizio sull'isola nei giorni passati. Dunque è tornato a Palermo, dove sono emersi i primi sintomi: già all'aeroporto, dopo essere atterrato, ecco la febbre. Dunque il tampone, la conferma della positività e il sequenziamento che ha rivelato come il contagio fosse dovuto proprio alla Delta. Ora il carabiniere si trova in isolamento al Covid Hotel San Paolo ma potrebbe a breve essere trasferito all'ospedale Cervello.
La Asl ha ovviamente ricostruito i suoi spostamenti ed i suoi contatti. Per dieci suoi commilitoni è scattata la quarantena. Con quello del militare, salgono a 8 i casi di variante Delta a Palermo, in tutta la Sicilia se ne contano 31, quasi la metà dei quali sono migranti. Nessuno, stando ai rilievi, si è contagiato a Lampedusa, insomma sono tutti casi di importazione.
Santa Maria Caputa Vetere, sospesi i 52 agenti indagati per pestaggio. Lo ha deciso il Guardasigilli
Prende in giro versetto del Corano, in carcere a Marrakech studentessa italiana
La ragazza nata a Vimercate lo aveva definito su Facebook "versetto del whiskey"
Una condanna a tre anni e mezzo di carcere. Tanto è costato a una studentessa 23enne italiana di origini marocchine un post su Facebook del 2019. La giovane, nata a Vimercate e cresciuta in Brianza, è iscritta all'università di Marsiglia. Una cittadina del mondo, insomma. Due anni fa su Facebook aveva definito "versetto del whiskey" il versetto del Corano "Kautar", quello nel quale si obbligano i musulmani al sacrificio. Tutto sepolto nella timeline del social network? Assolutamente no, visto che il 20 giugno di quest'anno - ovvero due anni dopo quel post - la ragazza è stata bloccata all'aeroporto di Marrakech.
La brianzola era infatti arrivata lì dalla Francia per andara a trovare la famiglia, che vive proprio in Marocco. A bloccarla è stata la polizia di frontiera. La giovane ha doppio passaporto, ma avrebbe mostrato solo quello marocchino ed è quindi stata fermata perché da marocchina, e dunque musulmana, avrebbe "offeso pubblicamente l'Islam" con quel post del 2019. Ha quindi poi trascorso una settimana a casa della famiglia, in attesa dell'udienza di primo grado. Che si è svolta il 28 giugno, con la condanna a 3 anni e mezzo di carcere e 50 mila dirham di multa (circa 4.800 euro), in vista della Festa del Sacrificio che cade il 21 luglio.
Ddl Zan, la sinistra perde pezzi. Le femministe di “Se non ora quando”: «Così com’è non serve»
Il Pd non cede: il ddl Zan deve andare in aula così com’è. L’appuntamento è già fissato per il 13 luglio. A sostenerlo, il senatore Franco Mirabelli. «La Lega perde tempo», dice. A muovere i dem, tuttavia, è più la forza della disperazione che un’ordinata disamina del campo di battaglia. Enrico Letta, infatti, non mette in conto né la nota verbale della Santa Sede né, più prosaicamente, la dissoluzione in atto nel M5S che rischia di provocare un “rompete le righe” dagli esiti imprevedibili, ricacciandogli in gola la sua legittima voglia di rivincita. Per lui, infatti, il ddl Zan è solo una bandierina da sventolare in segno di avvenuta riscossa. Ne è in qualche modo ossessionato, come un centravanti da troppo tempo a digiuno di gol. È per questo che non s’accorge che non sta giocando in attacco bensì in difesa. Anzi, è addirittura sotto assedio.
L’atleta nero (italiano) che non si inginocchia: “Una forzatura, da noi in Italia non ha senso”
Vi spiego perché inginocchiarsi è sbagliato. Le parole dell’atleta di colore di origine californiana con cittadinanza italiana, Andrew Howe Curtis, sono da incorniciare. Un articolo del Giornale di Tony Damascelli riporta la posizione equilibrata e non ideologica dell’atleta campione di salto in lungo. «Secondo me i giocatori non si dovrebbero inginocchiare nella partita di domani, perché Black Lives Matter è una situazione molto americana. Ci sono situazioni anche qui in Italia ma quella è un’altra realtà, un altro mondo. Lì un poliziotto ha ammazzato un uomo di colore, qui un poliziotto non ha quasi la libertà di agire, se fa male a un gatto lo mettono in galera».
5 Isole del Brasile da scegliere per le vacanze estive
Il Brasile è uno dei paesi più grandi del mondo, vanta un patrimonio naturale e culturale di tutto rispetto e ogni anno ospita migliaia di visitatori alla ricerca di relax e avventura. Barriere coralline, foreste pluviali e grandi città che si affacciano su spiagge chilometriche sono solo alcune tra le meraviglie di questo paese. Una località vivace e colorata, patria del famoso Carnevale di Salvador de Bahia e della meravigliosa Foresta Amazzonica, il polmone verde del mondo.
Ancora poco conosciute, le isole del Brasile sono la meta ideale per coloro che desiderano vivere la vera essenza di questa terra, in gran parte ancora incontaminata.
Ecco quindi 5 isole in cui trascorre vacanze meravigliose, a contatto con la natura.
Meloni: «Michetti? E’ partito benissimo, lui fa proposte non risse e polemiche»
«Su Roma siamo molto avanti, la campagna elettorale è già partita. Si stanno facendo le valutazioni sulle presidenze dei municipi e si stanno cominciando a comporre le liste. Insomma, siamo perfettamente in tempo. Mi pare che Michetti sia anche partito molto bene, è assolutamente presente nel dibattito e sta dimostrando la sua competenza sulle materie proprio dell’amministrazione». Lo ha detto Giorgia Meloni, a margine della presentazione del secondo Congresso nazionale di Azione universitaria a Bologna.
«Michetti faccia il Mr Wolf dei romani»
«Sono quindi – ha assicurato la leader di FdI – assolutamente ottimista. Michetti è un candidato estremamente competitivo per competenza serietà e anche capacità empatica. Non ho nessun consiglio da dargli, deve andar avanti così, fa bene a non polemizzare, a non entrare nelle beghe dei partiti, deve pensare a risolvere i problemi dei romani. Io l’ho chiamato il Mr Wolf citando un personaggio di Tarantino. Ecco, io lo vedo così. Dall’altra parte, invece, c’è molta confusione e difficoltà. Vedere il candidato del Pd che fa il primo dibattito pubblico in uno spazio occupato la dice lunga su quello che aspetta i romani se dovesse vincere Gualtieri…».
Curare il fegato: i 10 rimedi più efficaci
Il fegato si "fa sentire" quando ormai è troppo tardi. Bisogna averne cura per tempo, con la giusta alimentazione e i rimedi naturali che lo possono sostenere nelle sue fondamentali funzioni.
Il fegato è un organo, la ghiandola più grande del nostro corpo. Funziona principalmente come “depuratore” dalle sostanze tossiche o in eccesso, oltre ad essere implicato nella digestione (produce la bile) e nel metabolismo dei grassi e degli zuccheri.
Pesa circa un chilo, un chilo e mezzo, a seconda del nostro peso corporeo: dobbiamo avere molta cura del fegato, perché è insostituibile,
Lavora per la nostra salute in modo silenzioso e quasi nascosto, ma quando si ammala la situazione si fa davvero grave.
L’alimentazione e alcuni rimedi naturali possono aiutare il nostro fegato e la sua funzionalità.
Agenti sotto accusa, FdI: «Indagine sconcertante. Siamo solidali con la Polizia Penitenziaria»
«Fratelli d’Italia ha piena fiducia nella Polizia Penitenziaria, negli agenti e nei funzionari del Dap intervenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per reprimere la gravissima rivolta organizzata dai detenuti durante il lockdown». Il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni esprime la sua solidarietà agli agenti finiti sott’accusa per i fatti avvenuti nel carcere casertano nell’aprile 2020. «A loro va la nostra solidarietà e vicinanza».
Agenti, Rampelli: «Sconcerto per l’indagine»
In campo anche il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli di FdI . «Sconcerto per l’indagine della magistratura a carico di 52 agenti della Polizia Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua a Vetere per i fatti dello scorso anno. È bene fare una sintesi per gli smemorati. In uno stato di crescente tensione a causa della pessima gestione del lockdown e della pandemia da parte del governo Conte, tutti gli istituti penitenziari d’Italia furono attraversati da violentissime ribellioni scoppiate tutte insieme. Violenze che causarono morti, feriti, devastazioni, incendi».
Lo speciale sull’asilo di Rignano oggi su Sky. Gli imputati, tutti assolti, hanno rifiutato le interviste
Uno speciale in due serate (oggi e domani) sul caso dell’asilo di Rignano Flaminio ha suscitato polemiche e critiche. Lo scandalo, ricostruito in un documentario per Crime+Investigation su Sky, riguardava le accuse di pedofilia e abusi da parte di un gruppo di bambini nei confronti di alcune maestre dell’asilo Olga Rovere. Ribattezzato dalla stampa come “asilo degli orrori”. L’inchiesta divise in due l’opinione pubblica e il processo si concluse con una assoluzione perché i fatti – si appurò – non sussistevano.
Rignano, dopo la docuserie “Veleno” si porta in tv un’altra storia di presunti “orchi”
Sblocco dei licenziamenti: Draghi lascia le mani libere alle imprese tranne che nel tessile
Sblocco dei licenziamenti per l’industria manifatturiera ed edilizia con l’eccezione per il tessile e i settori ad esso collegati (calzaturiero, moda). E’ questo uno dei punti sui quali è stato trovato l’accordo nel corso della cabina di regia presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi, alla quale hanno partecipato i ministri Renato Brunetta, Andrea Orlando, Giancarlo Giorgetti, Roberto Speranza, Elena Bonetti, Daniele Franco e Stefano Patuanelli. Contestualmente le aziende di quei settori potranno fruire della cassa integrazione gratuita. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Non solo le aziende che hanno tavoli aperti al Mise – come era stato ipotizzato in un primo momento – ma sarà possibile chiedere ulteriori 13 settimane di cassa integrazione gratuita anche per quelle aziende che hanno terminato gli ammortizzatori. La proposta, a quanto si apprende, è stata avanzata dal ministro Andrea Orlando durante la cabina di regia con il premier Mario Draghi. Una proposta che riguarda una platea molto più vasta di aziende, in linea con la ricerca di trovare strumenti alternativi ai licenziamenti. Sarà possibile fare richiesta entro il 31 dicembre.
La possibilità di accedere ad altre 13 settimane di cigs gratuita, per quelle aziende che avessero esaurito tutti gli ammortizzatori ma che ne avessero la necessità, prevede comunque l’impegno da parte dell’impresa che accede al beneficio di rispettare il blocco dei licenziamenti. Le 13 settimane si possono richiedere entro il 13 dicembre prossimo.
Giustizia, nasce il sito “presuntoinnocente”. Crosetto: lo spazio per dare voce a chi non ce l’ha
Giustizia, nasce un sito per denunciare le storture del sistema. Enrico Costa, deputato di Azione, già viceministro della Giustizia, ha presentato alla Camera una iniziativa bipartisan sui temi della giustizia, con il via al nuovo sito www.presuntoinnocente.com. Al suo fianco «politici, giuristi e professionisti della comunicazione» di ogni area politica. Tra i parlamentari, oltre a Costa, ci sono esponenti di Pd (Gianni Pittella); Forza Italia (Giusi Bartolozzi); Fratelli d’Italia (Guido Crosetto); Italia Viva (Roberto Giachetti). Un ruolo di primo piano lo ricopre Alessandro Barbano, attuale condirettore della Gazzetta dello Sport e già direttore del quotidiano Il Mattino.
Il sito difende il principio della presunzione di innocenza
“Presuntoinnocente.com – ha detto Enrico Costa – è un sito che abbiamo lanciato, il cui nome evoca lo spirito con il quale vogliamo riempire di contenuto questo spazio, i promotori sono persone che vengono da percorsi diversi, imprenditori, giornalisti, politici, che partono tutti dal principio della Costituzione della presunzione di innocenza”.
M5S nella tempesta. Hanno scelto Conte come premier e ora Grillo dice che è un incapace?
Beppe Grillo ha reso definitivo il divorzio politico con Giuseppe Conte. E le reazioni a caldo non tardano ad arrivare. Tra le prime, quella dell’ex ministro dello Sport Vincenzo Spadafora: “M5S: cercasi mediatori di comprovata esperienza, no perditempo. Confido in uno scatto di orgoglio della comunità 5 Stelle”. Come dire: stavolta non si può andare avanti tacendo e obbedendo.
Roberta Lombardi dà del folle a Grillo
Più esplicita Roberta Lombardi, che non nasconde la sua rabbia: “Non so se trovo più folle le valutazioni su Conte, che ha guidato due governi tra crisi economica e pandemica, o il fatto di rimetterci nella gabbia Rousseau”. E a proposito della piattaforma Rousseau parla anche Giovanni Di Sotto, ad di Multicast Srl, l’azienda che ha progettato Sky Vote, il sistema di voto scelto dal M5S dopo il divorzio da Rousseau. L’attacco di Grillo – dice – “più che spiazzati ci ha stupiti. Noi eravamo pronti per la votazione. Ci dovevano trasferire i dati, ce li trasferiscono ogni volta che si fa la votazione. Noi non li possediamo i dati: ogni volta che si attiva il voto ce li trasferiscono”.
Vittorio Feltri risponde a Riccardo Muti: "Mi sono stancato della vita? Perché spero di andarmene prima di te"
Conosco Riccardo Muti da parecchi anni e ascoltandolo ho capito che è un genio. Egli è un essere divino perché ha compreso una cosa importante. Questa. La vera rivoluzione è la normalità. Pensa che sia necessario fare le cose per bene, ciò che richiede studio e passione. Non solo nella musica, campo nel quale è un asso anche se lui non lo sa fino in fondo, forse lo sospetta quando ascolta certi direttori d'orchestra che vanno per la maggiore pur essendo minori. Ieri sul Corriere della sera è uscita un'intervista che il maestro ha affidato ad Aldo Cazzullo, forse il migliore giornalista italiano. Me la sono bevuta commuovendomi.
Riccardo esprime tanti concetti e ammetto di condividerli tutti, anche i più atroci: "questo mondo non mi va più. Gradisco la spontaneità, detesto le discussioni politiche in tv durante le quali le voci degli ospiti si sovrappongono". Ovvio, un musici stadi alto profilo non può tollerare il chiacchiericcio, i rumori molesti. Un particolare mi ha colpito fra i tanti che ha detto: sono un ammiratore e un seguace di Gaetano Salvemini, amo certi pensieri politici, non la politica militante. Nel mio piccolo confesso che da giovane ero iscritto al Circolo culturale Salvemini, il migliore e il più attivo di Bergamo, all'epoca. Oggi se cito Salvemini in una conversazione pensano che mi riferisca a un calciatore, anzi, ex.
I dubbi di Luc Montagnier sulla campagna di vaccinazione
In una recente intervista ad un canale televisivo francese il virologo novantenne Premio Nobel, Luc Montagnier, ex presidente della Fondazione mondiale contro l’Aids, ha duramente criticato la campagna di vaccinazione anti-Covid parlando di un prodotto non sicuro somministrato ai cittadini alla stregua di “cavie umane”, in quanto sono ancora del tutto sconosciuti i suoi possibili effetti negativi sulla salute delle persone. Montagnier ha sottolineato che, solitamente, un vaccino può considerarsi sicuro solo dopo un tempo di sperimentazione molto più lungo. E ha aggiunto che la campagna vaccinale è stata effettuata con errori di carattere scientifico e medico che hanno aggravato la situazione, in quanto, secondo lui, “anche le varianti sono il frutto di questa campagna di vaccinazione, la quale, nel tempo, potrebbe anche agevolare l’insorgenza di forme tumorali”.
La sua recente intervista “no vax” è stata accolta con notevole scetticismo sia dalla Comunità scientifica che dalla grande stampa mondiale, anche perché sono ampiamente note le sue posizioni, almeno decennali, di totale pregiudizio proprio nei confronti di ogni forma di vaccino. Tuttavia, bisogna dare atto del fatto che Montagnier, lo scorso anno, è stato il primo scienziato a dirsi certo che il Covid-19 avesse un’origine non naturale, ma di laboratorio ed anche in quel caso la comunità scientifica lo criticò pesantemente, parlando di una vera e propria fake news.
Variante Delta, la "galoppata" in Italia: ecco le uniche due regioni che non sono state colpite: gli ultimi dubbi sulla mutazione
La variante Delta spaventa il mondo, Italia compresa. Anche nelle nostre Regioni - eccetto due - si registrano contagi con questa nuova, e più contagiosa, variante del virus Sars-Cov-2, con il rischio che questa possa diventare prevalente già in agosto e fare da innesco a una quarta ondata autunnale.
Servirà approfittare di questi mesi in cui la situazione sanitaria è sotto controllo, tanto da permettere l’abolizione dell’obbligo della mascherina all’aperto, per accelerare con la campagna vaccinazioni ed evitare che a causa della variante Delta ci troveremo davanti a un autunno complicato.
La variante Delta, però, sta circolando e lo fa anche con passo spedito. I contagiati da questa nuova variante ci sono ormai in tutte le Regioni d’Italia, ma con due eccezioni. Si tratta di Basilicata e Valle d’Aosta, le quali per il momento non hanno persone contagiate con variante Delta. Ce ne sono altre dove invece i contagiati stanno aumentando ogni giorno. Il timore è che la variante Delta sia ormai “partita”: il tracciamento ne potrà sicuramente limitare la diffusione, ma solamente i vaccini (e solo dopo la seconda somministrazione) potranno fare in modo che le varie Regioni, oggi tutte in zona bianca, si trovino a dover affrontare un ulteriore peggioramento dei contagi con un ritorno delle restrizioni. Nei prossimi giorni, dunque, arriveranno maggiori dati riguardo alla diffusione della variante Delta sul territorio, con la consapevolezza comunque che la sua presenza è destinata ad aumentare nelle prossime settimane.
Cashback addio, rivolta-M5s. Stefano Patuanelli: "Un errore sospenderlo". Plauso di Giorgia Meloni: "Finalmente"
L'addio al cashback, misura introdotta dal Conte II per incentivare i pagamenti elettronici, proprio non va giù ai 5 Stelle, principali sostenitori del provvedimento. La sospensione è stata decisa ieri sera durante la cabina di regia. "E' un errore. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione", ha detto il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli. Sulla questione è intervenuto anche l'ex grillino Alessandro Di Battista: "Il Movimento continua a non toccar palla. Gongola la Lega, partito che non ha mai fatto della lotta all'evasione la sua ragion di vita e gongolano tutti quelli che mesi fa hanno attaccato questa semplice misura di buon senso".
Tra i big del M5s anche Carla Ruocco si è fatta sentire: "Il cashback ha obbligato i negozianti furbetti a mettere il pos, ha aiutato gli anziani ad attivare lo spid e una carta alla posta. Ha sostenuto i nostri giovani. Con il governo Conte, anche con il cashback, investimmo nel futuro e nella digitalizzazione. Eliminarlo è folle!", ha scritto su Twitter. Ad opporsi alla sospensione, però, non è solo il Movimento. Marco Furfaro, della direzione nazionale del Pd, ha spiegato che il Cashback "ha costretto esercizi che si facevano pagare a nero a installare il Pos, contribuendo alla lotta all'evasione. Ha stimolato i consumi: entro il 2025 avrebbe prodotto un gettito fiscale di 9 miliardi (dati Mef). Sospenderlo è un regalo a chi lo detestava per queste ragioni".
La grillina Castelli condannata per diffamazione per un post su Fb contro una candidata del Pd
Condannata a una sanzione di 1.032 euro e dovrà pagare 5mila euro alla parte civile. Il tribunale di Torino ha condannato per diffamazione aggravata il viceministro dell’Economia, la grillina Laura Castelli. Come riporta il sito dell’Ansa, condannati anche altri due imputati, mentre altre tre persone sono state assolte per la “tenuità del fatto”. A gennaio saranno processati altri 6 imputati che hanno scelto l’abbreviato e il patteggiamento. Il procedimento riguardava un post su Facebook in cui criticava una candidata Pd alle amministrative 2016, Lidia Roscaneanu. Sotto il post furono molti gli insulti sessisti e razzisti contro la donna, di origini romene.
Laura Castelli, il post su Fb
Ecco la vicenda. Come riporta LaStampa.it Castelli, sul web, aveva postato una foto che ritraeva Lidia Lorena Roscaneanu, giovane candidata del Pd nella circoscrizione 3, insieme a Piero Fassino, all’epoca in corsa per Palazzo Civico. Lo scatto era stato tagliato in modo che non comparisse un’altra candidata presente. «Che legami ci sono tra i due?», commentò allora Castelli. Specificando, come riporta ancora La Stampa.it, che la donna lavorava come cassiera nel bar del Palagiustizia, il cui appalto era stato affidato «ad un’azienda fallita tre volte» con un «ribasso sospetto». E ancora: «La Procura indaga. Fassino candida la barista nelle sue liste. Quanto meno inopportuno, che dite?». Il post, ripreso dal blog del Movimento 5Stelle, in pochi minuti era rimbalzato da un profilo all’altro. Centinaia i commenti volgari e sessisti.
Favola Svizzera, la Francia è fuori dagli Europei. Mbappé sbaglia il rigore decisivo
Favola Svizzera, la Francia crolla ai rigori. Colpo di scena a Bucarest dove i campioni del mondo escono di scena nella lotteria dei rigori contro una strepitosa Svizzera. Sotto 3-1 a 10 minuti dalla fine, gli elvetici rimontano e si aggiudicano il pass per i quarti di finale ai rigori grazie all’errore decisivo di Mbappé. Sono proprio gli svizzeri a stupire nei primi minuti di gioco con un pressing alto e con tanto coraggio nell’attaccare il trio difensivo francese. E al 15’ è l’ex Fiorentina Seferovic a sbloccare l’incontro con un pizzico di sorpresa: cross di Zuber dalla sinistra e colpo di testa a sovrastare Lenglet per poi piazzare la palla nell’angolino basso. Nel secondo tempo il Var è subito protagonista con un rigore per la Svizzera per fallo di Pavard su Zuber. Ma dal dischetto Rodriguez cestina la clamorosa occasione del raddoppio facendosi parare il penalty da Lloris.
Un errore che segna la partita con la Francia che riprende fiducia e nel giro di tre minuti la ribalta: prima Benzema, con un controllo da urlo, si libera dell’avversario e supera Sommer col sinistro. Poi è ancora una volta l’attaccante del Real a segnare comodamente di testa sullo scavetto di Griezmann. Pogba fa 3-1 con un’autentica magia da fuori area ma nel finale l’orgoglio della Svizzera sovrasta i francesi e le due reti di Seferovic e Gavranovic portano il parziale sul 3-3. Tempi supplementari senza reti e la gara prosegue ai rigori dove è la Svizzera a passare il turno segnando tutti i rigori ed esultando dinnanzi alla parata di Sommer su Mbappè. La favola è servita, sarà Spagna-Svizzera ai quarti di finale mentre la Francia campione del mondo in carica saluta clamorosamente l’Europeo.
Il Quirinale vende cinghiali vivi, l'asta e i prezzi
Che fa il Quirinale? Vende cinghiali. Vivi. Con tutti gli esemplari di queste simpatiche bestiole in libera circolazione a Roma, ora il Colle grazie ad un avviso di asta pubblica si mette a cercare acquirenti di cinghiali, “nell’ambito delle operazioni di contenimento della fauna selvatica a scopo di riequilibrio ambientale” (così la sensazione è di un’iniziativa ecologicamente corretta). Come si legge nel testo vergato dall’amministrazione della presidenza della Repubblica guidata da Sergio Mattarella, “l’asta ha ad oggetto la vendita dei cinghiali vivi (esemplari piccoli, subadulti, adulti) catturati a partire dal primo agosto 2021 all’interno della Tenuta di Castelporziano nell’ambito delle operazioni di contenimento della fauna selvatica a scopo di riequilibrio ambientale. All’esito dell’asta sarà stipulato con l’aggiudicatario un contratto di durata annuale, rinnovabile per un ulteriore anno agli stessi prezzi, patti e condizioni, avente ad oggetto la vendita a consegne ripartite dei cinghiali vivi catturati nella Tenuta durante il periodo di durata contrattuale”.
Francia, Le Pen non sfonda ma la destra gollista è prima. La sinistra gioisce per la sberla ricevuta
Xavier Bertrand, che si autodefinisce “il gollista sociale”, è il vincitore delle regionali in Francia e già pensa all’Eliseo. In generale, dal voto francese emerge il successo del centro-destra guidato dai neo gollisti, tengono i socialisti alleati dei verdi. Rieletti tutti gli uscenti. Il voto ha avuto un astensionismo record di circa il 65%. Marine Le Pen non conquista, come prevedevano i sondaggi, la regione Provenza-Alpi- Costa Azzurra.
Il gollista Bertrand pensa all’Eliseo
E ora il gollista Xavier Bertrand (nella foto insieme con la moglie) annuncia la volontà di essere “il terzo uomo” alle prossime presidenziali. E lancia un messaggio agli altri vincitori di questa tornata elettorale, segnata da un astensionismo alle stelle e dai risultati negativi sia per Emmanuel Macron che per Marine Le Pen, a formare “una squadra, che penso potrà fare delle cose buone per la Francia”. Bertrand, ex ministro del presidente Nicolas Sarkozy, è stato rieletto in Hauts-de-France con il 52.8%.
Vaccino Pfizer, cuore a rischio? La peggiore delle reazione: chi riguarda e il sintomo che la individua
Reazioni ed effetti collaterali anche per i vaccini Pfizer e Moderna, in particolare miocardite e pericardite, ossia infiammazioni che colpiscono il cuore. I primi casi si sono verificati in Israele tra dicembre e maggio. Ne sono stati contati 148 in giovani dall’età tra i 16 e i 19 anni. E di questi il 95% hanno riportato sintomi lievi le autorità hanno raccolto al 21 giugno 600 segnalazioni, in particolare persone con meno di 30 anni.
Ma di cosa si tratta? La miocardite è un'infiammazione del miocardio, una parte del muscolo del cuore, che diventa spessa e si gonfia. Si verifica generalmente quando un'infezione (come il virus dell'influenza) raggiunge il centro motore dell'apparato circolatorio.
Dunque, i sintomi, che vanno dal dolore al torace, al battito cardiaco accelerato alla mancanza di respiro. E ancora: mal di testa, dolori muscolari, diarrea, eruzioni cutanee e mal di gola. Oltre a dolore o gonfiore articolare, gonfiore alle gambe, mani e piedi pallidi e freddi, svenimento.
Azzurri in ginocchio, l’ira di Brosio: “Ci si genuflette solo davanti a Dio, il razzismo si batte in altro modo”
L’Italia si metterà in ginocchio? ”Perché se uno non si inginocchia è considerato razzista? Io mi inginocchio solo di fronte a Dio e ai martiri della Patria”. Così Paolo Brosio all’Adnkronos sulla scelta della nazionale italiana di calcio di inginocchiarsi nella prossima partita degli Europei contro il Belgio come segno di lotta al razzismo. ”Piena solidarietà a Floyd e tutti coloro che subiscono un torto dalla giustizia, a prescindere dal colore -prosegue- ma perché la protesta deve avvenire per forza attraverso l’atto di inginocchiarsi ? Non fa parte della mia cultura”.
Brosio e gli azzurri in ginocchio: “Letta? Non lo capisco”
“Mi meraviglio di Letta che come capo di un Partito dice: ‘Dovete mettervi in ginocchio’, ma a chi? A un orientamento colturale che ha scelto quel modo di protesta? Ma se io scelgo un altro modo di protesta non è la stessa cosa ? Perché invece non fare un minuto di silenzio per esprimere la propria solidarietà alle vittime di razzismo? – continua Brosio – e allora le donne? In Italia abbiamo numero un numero esponenziale di donne uccise o vessate però non ho mai visto nessuno inginocchiarsi per le donne”.
Sblocco dei licenziamenti: Draghi lascia le mani libere alle imprese tranne che nel tessile
Sblocco dei licenziamenti per l’industria manifatturiera ed edilizia con l’eccezione per il tessile e i settori ad esso collegati (calzaturiero, moda). E’ questo uno dei punti sui quali è stato trovato l’accordo nel corso della cabina di regia presieduta dal presidente del Consiglio Mario Draghi, alla quale hanno partecipato i ministri Renato Brunetta, Andrea Orlando, Giancarlo Giorgetti, Roberto Speranza, Elena Bonetti, Daniele Franco e Stefano Patuanelli. Contestualmente le aziende di quei settori potranno fruire della cassa integrazione gratuita. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Non solo le aziende che hanno tavoli aperti al Mise – come era stato ipotizzato in un primo momento – ma sarà possibile chiedere ulteriori 13 settimane di cassa integrazione gratuita anche per quelle aziende che hanno terminato gli ammortizzatori. La proposta, a quanto si apprende, è stata avanzata dal ministro Andrea Orlando durante la cabina di regia con il premier Mario Draghi. Una proposta che riguarda una platea molto più vasta di aziende, in linea con la ricerca di trovare strumenti alternativi ai licenziamenti. Sarà possibile fare richiesta entro il 31 dicembre.
La possibilità di accedere ad altre 13 settimane di cigs gratuita, per quelle aziende che avessero esaurito tutti gli ammortizzatori ma che ne avessero la necessità, prevede comunque l’impegno da parte dell’impresa che accede al beneficio di rispettare il blocco dei licenziamenti. Le 13 settimane si possono richiedere entro il 13 dicembre prossimo.
Bollettino Covid, 782 casi e 14 vittime. Figliuolo: a fine settembre i vaccinati saranno l’80%
Sono 782 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 838. Sono 14 le vittime, mentre ieri i decessi erano stati 40. Sono 138.391 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati. Ieri erano stati 224.493. Il tasso di positività è stabile allo 0,5% (ieri era 0,4% ). 294 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con un calo di 4 rispetto a ieri.
Figliuolo: a fine settembre 80% di vaccinati
Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza coronavirus, intervenendo a ‘Domenica In’ su Raiuno, si è detto convinto che a fine settembre si raggiungerà il traguardo dell’80% di vaccinati. “Nonostante tutto – ha detto ancora Figliuolo – i nostri concittadini hanno dimostrato di essere migliori di questa confusione che si è creata. Su AstraZeneca ci sono state più di 10 indicazioni diverse nel tempo, ma questo è figlio di un virus nuovo e sconosciuto e dei progressi della farmacovigilanza. Ci sono state delle motivazioni da parte della gente. In un’altra condizione si utilizzava tutto quello che avevamo per far calare la curva dei contagi, ora invece possiamo usare altri vaccini per l’eterologa con la seconda dose” di Astrazeneca.
Altro che pace, "le grida di Conte contro Grillo si sentivano dalla strada"
Le grida si sentivano fino dalla strada. Non è stato proprio una conversazione tra vecchi amici quella che è andata in scena ieri sera al telefono tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Una chiamata molto burrascosa, almeno stando alla testimonianze di alcuni militanti che proprio ieri, mentre era in corso la telefonata, sono andati a manifestare la propria solidarietà all'ex premier e sono rimasti senza parole quando hanno sentito le urla dell'ex premier.
Chi ha assistito a quella scena, poi, ha raccontato tutto in alcuni gruppi chiusi a sostegno di Conte. La testimonianza sarebbe finita anche su Facebook, come scrive il Fatto Quotidiano. Oggi pomeriggio, quando Conte parlerà in conferenza stampa, scopriremo quale sia davvero il suo umore. Forse cercherà di dissimulare lo scontro. E' certo, però, che non ha per nulla gradito gli strali che Grillo l'altro giorno ha lanciato nei suoi confronti davanti ai parlamentari del M5s. E' molto deluso del trattamento ricevuto proprio da chi gli aveva affidato il compito di tirare fuori il Movimento dalle secche in cui è sprofondato.
Foggi: 60enne sequestrato, massacrato e gettato tra i rifiuti. Orrore di un senegalese per 70 euro
Choc a Foggia: un 60enne italiano senza fissa dimora è stato picchiato, legato e abbandonato tra i rifiuti per un presunto debito di circa 70 euro. A ridurlo in quello stato sarebbe stato un cittadino senegalese di 47 anni, che la polizia ha già arrestato ieri mattina con le accuse di sequestro di persona, lesioni e rapina. La vittima è un senzatetto della città di Foggia che di solito - stando ai testimoni della zona - si rifugia in un casolare abbandonato in via San Severo, alla periferia della città.
A dare l'allarme alle forze dell'ordine è stato un gruppo di rom rumeni che vive in quella parte della città e che a un certo punto ha notato l'uomo legato in più punti, mani, piedi e ginocchia e riverso sopra un cumulo di rifiuti. Arrivati sul posto, gli agenti della polizia hanno liberato la vittima e a pochi passi dal luogo del ritrovamento, hanno individuato e bloccato il presunto aggressore.
Variante Delta, Bassetti: in Inghilterra non c’è emergenza in corso. I decessi sono come prima
Basta terrorismo e, soprattutto, parlare di lockdown e zone rosse: «I vaccini funzionano eccome contro la variante Delta. Bisogna dirlo e ripeterlo. Gli studi parlano chiaro». Lo dice forte e chiaro Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive San Martino di Genova, che parlando con Libero della situazione Covid e della variante Delta in Gran Bretagna, aggiunge anche: «È vero che stanno aumentando i casi, ma le ospedalizzazioni e i decessi sono come prima: bassissimi. E questo perché i vaccini funzionano eccome contro la variante». E ancora: «chi parla di lockdown fa terrorismo psicologico. Non si deve pronunciare quella parola: non ha senso. Non ne parlano nemmeno in Inghilterra dove la variante Delta è largamente predominante. Nel Regno Unito hanno semplicemente rinviato delle riaperture, fine, altro che zone rosse e assurdità varie che sento in questi giorni! E chi dice che in Inghilterra la situazione continua a peggiorare non sa leggere i numeri, o non vuole».
Nel Pd c’è chi si è stufato dei Cinquestelle: «Non possiamo assistere alle botte mangiando popcorn»
Il dem Tommaso Nannicini invita il Pd ad agire. Lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte che sta squassando il M5S preoccupa i dem. Una preoccupazione, a quanto si riferisce, che corre lungo le chat dei parlamentari Pd. Sia per la tenuta dei pentastellati sui prossimi passaggi parlamentari, a cominciare dal ddl Zan, sia nell’ottica di un’alleanza per il voto. Per non parlare di eventuali ripercussioni sul governo. E c’è chi esce allo scoperto. Il senatore Nannicini è uno dei pochi, infatti, ad affrontare in chiaro il tema del caos M5S e invita i dem a non perdere tempo e a passare ai fatti. «Potremmo sederci sulla riva del fiume e osservare le botte che volano nel M5S. Ma la politica non è mangiare i pop-corn, piuttosto convincere gli elettori che Grillo dovrebbe tornare al suo nobile mestiere: il comico e basta. Non c’era bisogno di essere politologi per anticipare che sarebbero esplose mille contraddizioni nel Movimento».
Vince Tempera, da Capitan Harlock che la Rai voleva censurare al negro Zumbon che dispiacque alla Boldrini
Vince Tempera, uno dei più grandi compositori di tutto il mondo, parla della sua carriera e dei suoi successi in una intervista a Radio Padania Libera che oggi La Verità ha pubblicato a firma di Francesco Borgonovo.
Un artista, Vince Tempera, che ha collaborato con Paolo Villaggio e Francesco Guccini e che ha reso popolari molte sigle di cartoni animati a cominciare da quella di Ufo Robot, nel 1978. Molto divertenti gli aneddoti che Vince Tempera racconta, come quello che riguarda la sigla di Capitan Harlock in un periodo in cui il politicamente corretto non era così pressante come oggi ma cominciava ad affacciarsi per conformismo o per pavidità.
«Io e Luigi Albertelli – racconta – scriviamo la sigla di corsa perché in Rai ci avevano chiesto di attivarci appena 10 giorni prima. Andiamo a Roma, dalla dirigente responsabile dei cartoni, e quando sente la sigla scuote la testa: c’è qualcosa che non va. “Eh”, ci dice, “c’è quella frase che dovete tagliare”. E noi: “Quale?”. “Teschio nero”». Beh, Capitan Harlock è un pirata, è normale che ci fossero di mezzo dei teschi… «Secondo la dirigente Rai “ricordava il fascismo“. Siamo dovuti tornare a Milano, tagliare con le forbici quelle parole, montarne altre, e rimandare la sigla. Che è uscita in versione censurata da questa signora molto ossequiosa».
Rave party nel Lodigiano, caccia agli organizzatori. FdI: Lamorgese intervenga, basta con simili raduni
Occupazione abusiva di terreni aggravata. E questo il reato, secondo quanto apprende l’Adnkronos, che la procura di Lodi è pronta a contestare agli organizzatori – in corso di identificazione – del rave clandestino di sabato sera in un’ex cava abbandonata, di proprietà privata, a Maleo (Lodi), comune dove si registra la presenza di alcuni contagiati con la variante Delta.
La Procura vuole procedere per occupazione abusiva aggravata
In violazione delle norme anti Covid – senza mascherine e senza distanziamento – un migliaio di giovanissimi hanno preso parte all’evento non autorizzato che si è volto a pochi chilometri da Codogno, città simbolo della prima ondata di pandemia in Italia. Una volta identificati tutti gli organizzatori, la procura guidata da Domenico Chiaro provvederà all’apertura del fascicolo contro di loro.
Scontro in tv, Rinaldi attacca i virologi: «Avete detto tante fregnacce». E Pregliasco s’inalbera
"Il M5s è finito", Gasparri smaschera i giochetti dei cinquestelle
“Agorà Estate” fa il suo debutto nella puntata di lunedì 28 giugno. Il talk show mattutino, condotto da Roberto Vicaretti apre la trasmissione sulla frattura interna al Movimento Cinque Stelle. A poche ore dal confronto tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, nel salotto di Rai 3 si discute sul futuro che spetta ai pentastellati.
Quando tutto sembrava fatto, arriva un nuovo cortocircuito tra il leader in pectore e il fondatore del movimento sulla definizione del campo d’azione di ognuno di loro. Compromesso o frattura definitiva? Questa è la domanda che riecheggia negli studi di Agorà. A commentare il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri che senza troppi giri di parole smaschera i tira e molla interni ai cinquestelle: “Sono un gruppo politico improvvisato. Adesso stanno discutendo sul terzo mandato perché molti di loro sono diventati casta ormai, stanno bene dove stanno e vogliono essere rassicurati - poi affonda - Hanno contraddetto tutte le regole, dicevano che non si sarebbero mai alleati con nessuno e si sono alleati con chiunque. Dicevano che non volevano restare lì a vita e stanno pensando solo a quello”.
Il Giappone rilancia il Foip con l’Occidente per contenere la Cina
Dopo anni di staticità, grazie al recente cambio nell’amministrazione statunitense e ad un’Europa ora disposta ad ascoltare, può finalmente prendere forma l’idea del Giappone di una strategia di investimento in infrastrutture per rispondere a quella elaborata dalla Cina. Tuttavia c’è ancora molto lavoro da fare, e vari Paesi asiatici rimangono scettici all’idea di schierarsi dal lato opposto a quello cinese.
Durante la visita di questo giugno in Europa da parte del presidente degli Stati Uniti Joe Biden — dal G7, alla Nato, all’Unione europea — in mezzo al turbinio di dichiarazioni per cui la Cina sarebbe un avversario di cui preoccuparsi, una di queste frasi di Stati Uniti ed Europa ha catturato l’attenzione di una Cina in ascolto.
“Vogliamo lavorare insieme ai nostri partner per un Indo-Pacifico libero ed aperto”. Così recita la dichiarazione, e non è un caso che abbia menzionato proprio il nome della strategia sviluppata dal Giappone e dagli Stati Uniti come risposta occidentale alla Belt and Road Initiative cinese. Che i leader europei abbiano scelto di utilizzare tali parole è di estrema importanza, poiché l’Europa si era rivelata finora scettica di fronte al piano di Tokyo. Può essere che il presidente Joe Biden sia riuscito a mettere d’accordo l’Occidente sul Free and Open Indo-Pacific come risposta alla Bri?
L'ira della Meloni: "Guardate questo cristo Lgbt..."
Al corteo arcobaleno di Roma compare anche il "Cristo Lgbt". Meloni: "Se sei convinto delle tue idee e delle tue posizioni, non hai bisogno di insultare nessuno"
Mentre si continua a discutere in merito al Ddl Zan, sale la tensione per le strade italiane, dove proprio oggi hanno sfilato cortei a favore dei diritti Lgbt. Almeno sei le città dello stivale coivolte, da Milano a Roma, fino ad arrivare ad Ancona, L'Aquila, Faenza e Martina Franca, in provincia di Taranto. Nel corso delle sfilate, anche manifestazioni di insofferenza: al gay pride di Bologna, nella giornata di apertura, impronte rosa sono state volutamente impresse sui volti di alcuni famosi politici appartenenti alla destra, come Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Simone Pillon, Mario Adinolfi, Viktor Orbàn e Donald Trump.
Lo sfregio al Gay Pride: calpestati i volti dei leader di destra
A Bologna inizia la settimana transfemminista. Per la performance di apertura, le impronte rosa imbrattano volti noti
In testa una mitra rosa, il tradizionale copricapo del vescovo, e in mano cartelloni e bandane dello stesso colore. Lasciano impronte (anche queste rosa) sui volti di personaggi noti, come Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Simone Pillon, Mario Adinolfi, Viktor Orbàn, Donald Trump e Papa Francesco. La chiamano "performance", ma è l'ennesima manifestazione violenta del popolo arcobaleno. È andata in scena in piazza Nettuno a Bologna per lanciare la settimana transfemminista e transnazionale che, da oggi fino al 3 luglio coinvolgerà diverse realtà del territorio bolognese. La trovata non distende certo gli animi in un momento dove la politica si sta già profondamente dividendo sul ddl Zan.
Euro 2020, Italia Austria 2-1: le pagelle degli azzurri. Chiesa il migliore, Spinazzola ok
Ecco i voti della nazionale che ha strappato il pass per i quarti
L'Italia soffre ma supera l'Austria per 2-1 staccando così il pass per i quarti degli Europei. La nazionale di Mancini ringrazia Chiesa e Pessina, autori dei gol arrivati solo ai tempi supplementari (al 5' e al 15'). Ecco dunque i voti degli azzurri.
Il ct Mancini: "Avanti con merito"
Federico Chiesa: voto 8
Deve aspettare 84 minuti per varcare la soglia di Wembley, invocato praticamente da ogni tifoso dalla Sicilia a quelli presenti sugli spalti. Affonda l’Austria con una giocata da campione qual è: stop, dribbling e sinistro imparabile. La freddezza dei fuoriclasse.
Gianluigi Donnarumma: voto 6,5
Convincente e sicuro nelle uscite, fino a quella un po’ avventata in occasione dell’1-0 di Arnautovic: ma per sua fortuna, il Var annulla il gol. Tiene la porta inviolata fino al 114’, superando il record detenuto da Dino Zoff con i suoi 1.143 minuti di imbattibilità. Non è un caso che questa nuova pagina di storia azzurra (1.168') venga scritta con il suo nome in maiuscolo (insieme a quelli di Sirigu, Cragno e Meret).
Giovanni Di Lorenzo: voto 6,5
Prestazione generosissima su cui, inevitabilmente, incide molto il confronto spontaneo con l’altro binario azzurro. Non avrà le bollicine di Spinazzola, ma contiene benissimo Baumgartner, uno degli austriaci più temibili. Si fa notare per un grande stacco su un calcio d’angolo di Insigne a fine primo tempo: salta sopra Alaba e Grillitsch, ma angola troppo e non inquadra la porta.
Leonardo Bonucci: voto 5,5
Serata decisamente al di sotto delle sue possibilità. Una prestazione che si offre ai detrattori, a quelli che ne considerano il valore condizionato alla presenza o meno di Chiellini. Soffre molto la fisicità di Arnautovic che gli scappa un paio di volte, e sono brividi grossi per noi: la prima a inizio partita su un bel lancio di Sabitzer; la seconda a inizio ripresa quando, con un goffo controllo di coscia, spalanca il contropiede sempre dell’ex interista.
Francesco Acerbi: voto 6
L’Austria riempe poco l’area di rigore, così lui spesso può staccarsi dalla linea per salire e supportare lo sviluppo della manovra, proponendosi nel palleggio per provare a superare il muro di nove uomini messo da Foda tra Bachmann e Arnautovic. Nessuna sbavatura a livello difensivo: una prestazione che conferma la scelta di Mancini nel designarlo come "terzo" titolare della difesa.
Nicolò Barella: voto 6,5
Nei sessantasette minuti in cui resta dentro l’arena di Wembley, è il leone azzurro che si batte di più. Nel primo tempo domina la classifica dei più ricercati d’Austria, nel senso che gli avversari lo riempono di calcioni, a cominciare da quello di benvenuto che Arnautovic gli rifila dopo nemmeno due minuti. Suo il primo grande tiro, ma trova un Bachmann attento e reattivo. Unico neo: quel giallo per eccessive proteste.
Jorge Luiz Frello Jorginho: voto 6,5
Paga forse un pochino il calo fisiologico ed era un rischio prevedibile e previsto. Dopo tre gare con i giri altissimi, il serbatoio delle gambe è un po’ scarico: e così mancano i rifornimenti alle idee. Il grande pregio, però, del regista del Chelsea è quello di sapersi gestire nell’arco dei 120 minuti e di restare sempre dentro la partita. Anche questo un segno della caratura internazionale ormai raggiunta.
Leonardo Spinazzola: voto 7,5
In condizione strepitosa: su quella fascia manda in confusione Laimer e Lainer al punto che non sanno più nemmeno loro il cognome giusto. La prima chance è sua, con un tiro mancino fuori di poco. Poi mette la firma su tutte le occasionissime, dalla prima per Barella allo splendido cross nel finale sprecato malamente da Berardi. Chi se non «Speedy Spina» poteva fornire l’assist per il gol partita?
Marco Verratti: voto 6
Impossibile tenerlo fuori dopo quei novanta minuti di calcio totale con il Galles: e infatti Mancini non lo lascia fuori. Molto bene nella prima mezz’ora, quando sintetizza due ruoli in uno: incontrista e regista aggiunto a Jorginho. La fisicità della mediana austiaca, però, alla lunga lo sfianca. Cala alla distanza, fino all’inevitabile sostituzione al 67’ per esaurimento scorte.
Ciro Immbile: voto 6,5
Clamoroso il palo che colpisce al 32’ con un destro improvviso da fuori area che lascia Bachmann di ghiaccio e gli italiani con le mani nei capelli. Quanto a generosità non è davvero secondo a nessuno, ma nell’economia di una prestazione, forse gli manca il mestiere del fuoriclasse, quel sapere giocare palloni che scottano: come i Benzema o i Lukaku, tanto per scomodare paragoni giganti. Esce stremato:questo, sì, un grande merito.
Lorenzo Insigne: voto 6
Nei novanta minuti si fa notare più per le occasioni non capitalizzate a dovere, che per quanto di buono comunque costruisce. Resta una presenza costante a sinistra, cerca sempre il dialogo con Immobile, anche se raramente le loro conversazioni arrivano al punto. Grande calcio di punizione in chiusura di primo tempo supplementare, ma Baichmann si presenta all’appuntamento.
Variante Delta, Bassetti smonta le zone rosse: "Non possiamo..."
Variante Delta, Bassetti smonta le zone rosse: "Non possiamo..."
Per il direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova occorre proseguire con la campagna vaccinale ed aumentare il sequenziamento dei casi
La diffusione di una delle mutazioni del Covid-19, la cosiddetta variante Delta, ha portato le autorità competenti ad ipotizzare l'introduzione di zone rosse per arrestare l'avanzata di questa nuova tipologia del virus, particolarmente contagiosa.
"Non serve parlare di lockdown"
Contrario a questa eventualità è il direttore della Clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti, che pur temendo la circolazione delle varianti, ritiene ormai inutili altre chiusure. Secondo il medico, infatti, solo i vaccini possono realmente combattere il virus e le sue mutazioni."Parlare oggi di zone rossa o lockdown non serve, occorre che gli italiani si vaccinino perché con la variante Delta gli obiettivi finali della campagna vaccinale sono cambiati: dobbiamo immunizzare l'80-85% della popolazione", ha dichiarato l'infettivologo ai microfoni di Adnkronos Salute.
Ddl Zan, all’ora di educazione civica la classe deve sorbirsi il monologo di Fedez. Genitori infuriati
Continuano le denunce di presunti abusi educativi in diverse scuole italiane, in particolare durante l’ora di educazione civica sul tema gender e ddl Zan. Sotto i riflettori l’istituto comprensivo Niccolò Pisano, a Pisa dove in una prima e terza media, durante l’ora di educazione civica, l’insegnante ha proiettato il monologo del rapper Fedez del primo maggio, per parlare di ddl Zan e transgender.
Ddl Zan, le proteste dei genitori
Sulla vicenda, denunciata da un gruppo di genitori allarmati dalla presunta assenza di contraddittorio è intervenuta Giusy D’Amico, presidente dell’Associazione “Non si Tocca la Famiglia”, che all’Adnkronos riferisce: «Abbiamo inviato più volte alle direzioni didattiche segnalazioni e richieste di sano confronto per la valorizzazione del pluralismo culturale a fondamento della formazione del libero pensiero critico delle nuove generazioni. Ma nessuna risposta». Contattato dall’Adnkronos, il preside Lucio Bontempelli conferma: «Ho ricevuto, letto le email e non ho risposto. Ma le richieste dell’Associazione (scritte su richiesta di un gruppo dei genitori della scuola – ndr) erano irricevibili. Violano il buon senso e sono inaccoglibili da una struttura pubblica».
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La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
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Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
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Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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Spiaggia Dune di Sabaudia La Spiaggia Dune di Sabaudia è situata nel comune di Sabaudia e fa parte del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934.... -
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Calette cristalline, spiagge attrezzate e baie tutte da fotografare: sono le spiagge della Liguria, per un viaggio tra borghi marinari, aree marine pr... -
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