Una chat su WhatsApp tra medici per sconfiggere il Covid-19 anche da casa. È l'idea del Dott. Andrea Mangiagalli, Medico di Medicina Generale presso l’Asl di Milano. La terapia da casa funziona, afferma il medico, ed è per questo che trova inammissibile il fatto che enti e istituzioni non vogliano guardare questi dati e correggere il tiro dei vari trattamenti contro il virus preferendo, invece, ospedalizzazioni che generano caos all’interno delle strutture sanitarie.
“Ho trattato una paziente di 80 anni con precedenti gravi – racconta Mangiagalli a Radio Radio – i parenti mi hanno chiesto di non farla ricoverare e io me ne sono fatto carico. Oggi sta bene ed è, di fatto, guarita. Dei pazienti che abbiamo trattato a casa con lo schema della terapia non è deceduto nessuno. La cosa sconvolgente è che tutti i medici, in tutta Italia e con esperienza diverse, che hanno trattato tutti i pazienti con questo schema hanno visto la stessa cosa: un tasso di ospedalizzazione molto basso nei pazienti così seguiti che raggiungeva nelle casistiche peggiori il 5% e mortalità zero. E stiamo parlando di oltre 1500 pazienti, forse più. Ma nessuno ha voluto guardare questi dati”.
La pesantissima accusa di Sallusti a Fanpage: "Inchiesta giornalistica su Fdi? Roba da servizi segreti deviati"
Alessandro Sallusti si scaglia duramente contro l’inchiesta di FanPage su Fratelli d’Italia nell’editoriale sulla prima pagina di Libero del 4 ottobre. "La differenza tra giornalismo e servizi segreti, la trappola ai politici di centrodestra” il titolo del pezzo, che analizza la situazione dopo l’esplosione del caso. “L'unica libertà che un giornalista può rivendicare è di scegliere su chi indagare e chi risparmiare. Ogni giornalista ha più padroni che sono chi gli paga lo stipendio, le sue idee, i suoi informatori. Non si scappa, ciò che configge con uno di questi tre elementi non diventerà mai una inchiesta giornalistica, neppure nelle testate più prestigiose e apparentemente indipendenti”.
“Per questo quando - spiega Sallusti - un sito di informazione come Fanpage scodella pagine di giornalismo vigliacco, quello delle registrazioni a tradimento, contro esponenti della Lega o di Fratelli d’Italia, non esulto per il trionfo del giornalismo, prendo atto che un collega è arrivato sull'obiettivo che si era dato, che non è una verità assoluta ma lo sputtanamento di chi la pensa diversamente da lui e che lo faccia per soldi o per missione ideale poco cambia. Costruire una notizia provocandola o isolando dal contesto episodi in sé marginali non è giornalismo, è fare l'agente sabotatore al servizio di qualcuno”.
Vaccinati a un passo dall'80%. Ma l'obiettivo del governo non porterà all'immunità di gregge
Sono 42,7 milioni gli italiani con più di 12 anni che hanno completato il ciclo vaccinale. Pari al 79,10%. Il traguardo dell’80% è a un passo. Fino a qualche mese fa si riteneva che fosse questa la soglia da raggiungere per mettere in sicurezza il Paese. Quella che veniva definita l’«immunità di gregge». Oggi, i virologi non sono più convinti che questa protezione collettiva possa veramente esistere, anche perché, come dimostrano gli ultimi dati pubblicati dall’Istituto superiore di sanità sull’efficacia del vaccino, aver completato il ciclo previene dall’infezione nel 77,2% dei casi. Significa che una volta su quattro il virus riesce a "bucare" la protezione garantita dal siero. Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’emergenza Covid, ha comunque tutte le ragioni per ritenersi soddisfatto: «C’è stato veramente un risveglio, una rinascita totale. Questa settimana arriveremo all’80%». Intervenuto ieri sera a "Che tempo che fa" su Rai3, ha spiegato anche che l’obbligatorietà del green pass sul posto di lavoro, che entrerà in vigore il 15 ottobre, ha convinto molti scettici a vaccinarsi: «Stimo che per quella data potremo avere intorno all’81% di vaccinati e oltre all’85% di prime dosi e dosi uniche».
"Silenzio violato", messaggi elettorali su WhatsApp da movimenti pro-Raggi: il Codacons va in Procura
Messaggi in chat nel giorno del voto, scatta l'esposto. A denunciare strani "movimenti" su WhatsApp è il Codacons che annuncia azioni legali. Alla base della denuncia del movimento di consumatori ci sarebbero dei "messaggi elettorali inviati tramite WhatsApp ai cittadini per influenzare le elezioni a Roma".
L'organismo ha annunciato che domani lunedì 4 ottobre presenterà un esposto alla procura di Roma e al Garante per la privacy. "Nella giornata odierna abbiamo registrato segnalazioni da parte di utenti che hanno ricevuto tramite WhatsApp messaggi inviati da movimenti politici che appoggiano la sindaca Virginia Raggi con cui si invitano i cittadini a recarsi alle urne", si legge in un comunicato del Codacons.
In questi messaggi, si legge nella nota, "compare il simbolo del movimento che appoggia Virginia Raggi e che rappresentano una indebita pressione sui romani chiamati ad esprimere la propria preferenza, in un momento in cui vige il silenzio elettorale".
California, detenuto uccide due pedofili in cella con lui: "Ho fatto un favore a tutti"
Una vendetta in nome delle piccole vittime di molestatori e pedofili. Per questo un detenuto della prigione di Stato della California Substance Abuse Treatment Facility ha ucciso altri due carcerati. La storia ha creato un ampio dibattito negli Usa.
Jonathan Watson, questo il nome del detenuto che ha compiuto i due omicidi, ha spiegato che subito dopo un trasferimento nella struttura carceraria aveva chiesto un immediato spostamento perché si era reso conto di essere detenuto insieme a condannati per pedofilia. La richiesta è stata negata e l'uomo qualche tempo dopo ha aggredito altri due detenuti nella stessa cella uccidendoli con un bastone.
“Ho pensato di fare un favore a tutti. Non provo vergogna”, ha raccontato il detenuto di 41 anni. Le vittime sono David Bobb, 48 anni, e Graham De Luis-Conti, 62enne, scontavano entrambi pene pesanti per violenze sessuali ai danni di bambini.
Covid, i veri dati sull'efficacia del vaccino: uno su quattro può contagiarsi
Dal ministero della Salute arriva il via libera per la somministrazione del vaccino anti-covid insieme a quello contro l’influenza. Una circolare quella firmata dal direttore della prevenzione Gianni Rezza, attesa dalla Regioni pronte a far partire all’unisono la campagna delle terze dosi e quella del classico vaccino contro l’influenza stagionale.
Mentre in Italia si registrano 3. 312 nuovi casi con 25 morti e un tasso di positività dello 0,9% l’Iss, nel suo report esteso, sottolinea intanto come il ciclo vaccinale completo sia efficace nel 77,2% dei casi nel prevenire l’infezione. Un dato che si alza per quanto riguarda le ospedalizzazioni (92,6%) e nel prevenire il ricovero in terapia intensiva (94,9%) e il decesso (94,8%). E a promuovere la terza dose di vaccino c’è anche Anthony Fauci. L’immunologo e consigliere scientifico della Casa Bianca, divenuto una delle figure più popolari al mondo dopo lo scoppio della pandemia, riporta i dati provenienti da Israele per argomentare la sua tesi.
«A 15 giorni dalla somministrazione della terza dose del vaccino Moderna rispetto a più varianti possiamo vedere un aumento della protezione di 23 volte rispetto alla mutazione D614G (la prima rilevante rispetto al ceppo originario di Wuhan), di 32 rispetto alla mutazione B.1.351 (la variante sudafricana) e infine di 44 volte rispetto alla mutazione P.1 (la variante brasiliana)», spiega nel suo intervento al Congresso di Firenze dei medici internisti ospedalieri di Fadoi. Dati simili a quelli rilevati per il booster Pfizer «indistintamente in giovani e anziani, nei quali si sono avuti drastici aumenti dei livelli anticorpali e della protezione relativamente alle forme gravi di malattia e alle infezioni».
Marea umana no green pass, in migliaia sfilano in solidarietà della vicequestora di Roma
Per l’undicesimo sabato consecutivo il popolo milanese del No Green pass è partito in un corteo non preavvisato e non autorizzato da piazza Fontana verso il Duomo. Rispetto alla scorsa settimana non si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine che precedono la testa del corteo. Nella pancia del serpentone che avanza dietro striscione "Educare alla libertà - No Green pass" sono presenti cartelli e messaggi di solidarietà al vicequestore di Roma Nunzia Alessandra Schilirò, finita al centro di polemiche per le sue posizioni contrarie alla certificazione verde. "Lamorgese non sei all’altezza del Paese che rappresenti - Solidarietà al vicequestore Schilirò". Ripetuti secondo un copione ormai consolidato i cori e gli slogan tra cui insulti al Presidente della Repubblica e al premier Mario Draghi.
Una costola del corteo No Green di Milano ha deviato dal percorso concordato con la questura all’altezza dei bastioni di Porta Venezia. Quando la testa del serpentone ha raggiunto corso Buenos Aires dal lato sinistro alcune decine di manifestanti si sono staccati improvvisamente girando sui bastioni. Gli agenti del Reparto mobile e personale della Digos hanno tamponato l’avanzata. Quando i fuoriusciti si sono resi conto di non essere seguiti, sono rientrati nella pancia del corteo che sta percorrendo l’arteria cittadina dello shopping.
"Inchieste sotto elezioni. Come con Berlusconi..."
L'ex pm: "Strane inchieste a ridosso del voto. Con il Cavaliere questo è sempre accaduto"
Luca Morisi per diversi anni è stato responsabile della comunicazione della Lega e di Matteo Salvini. È lui l'artefice della bestia social di Matteo Salvini. Analizzava i tweet e i discorsi. Ora è indagato dalla procura di Verona per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. La vicenda è emersa a cinque giorni dal voto anche se l'indagine è di oltre un mese. Un caso? Il Giornale ne ha parlato con Carlo Nordio, magistrato, ora in pensione, ex procuratore aggiunto di Venezia. Il titolare dell'inchiesta Mose. Colui che ha alle spalle le indagini di Mani Pulite, le Brigate Rosse, Tangentopoli.
Questa indagine che colpisce Luca Morisi, non è strana a pochi giorni dal voto?
«In un certo senso è strano, tuttavia poiché in Italia come da regolamento le elezioni si fanno ogni anno è possibile che si tratti anche di una coincidenza. È un fatto tuttavia che alla vigilia delle elezioni, la politica tenda a strumentalizzare ogni forma di indagine anche se infondata, nei confronti degli avversari. L'hanno sempre fatto, anche con Berlusconi. A pochi giorni dal voto usano l'indagine. Queste indagini vengono strumentalizzate a fini politici per delegittimare l'avversario».
Gran Bretagna, nei campus studenti non vaccinati marchiati con braccialetti
Studenti universitari marchiati con braccialetti che indicano se sono stati vaccinati due volte, una volta sola o se non hanno ricevuto nemmeno una dose: accade all’Università di Bath, in Gran Bretagna. A riferire questa piacevole prova tecnica di apartheid sanitario e di violazione della privacy è il Telegraph.
Studenti marchiati con braccialetti
Il quotidiano britannico rende infatti noto che gli studenti giunti questa settimana al campus dell’Università di Bath sono stati dotati di braccialetti di diverso colore a seconda dello stato vaccinale, da indossare durante le serate di svago in discoteca. Questa sorta di passaporto immunitario sotto copertura per attestare il proprio stato vaccinale, fa sapere il Telegraph, sarà necessario per partecipare a eventi in discoteca o nell’arena dell’Unione degli studenti di Bath. Questo nonostante il governo di Londra non sia riuscito a imporre su scala nazionale il green pass.
Papa Francesco disse: "Il lavoro precario uccide". Che imbarazzo: usciere cacciato e umiliato in Vaticano
Vi ricordate? Papa Francesco disse che "il lavoro precario uccide". E il Pontefice aggiunse anche che dovrebbe essere sempre vietato, così come aveva scritto nella Evangelii Gaudium, documento programmatico del suo pontificato. E Bergoglio aveva ribadito il concetto anche in una circolare interna inviata qualche tempo fa. Eppure per la sua amministrazione l'utilizzo dell'articolo 11 del Regolamento Generale della Curia Romana – che a lungo andare determina il precariato - resta un conto ancora in sospeso.
Infatti, come riporta Il Messaggero, solo due giorni fa all'Ulsa – il Tribunale del Lavoro del piccolo stato pontificio – è stato discusso il clamoroso caso di un usciere che per quasi dieci anni è andato avanti con contratti di lavoro a tempo, rinnovati ogni dodici mesi tra un dicastero e l'altro. Salvo poi alla fine dell'ultimo contratto essere licenziato.
L'uomo, 58 anni, si è trovato improvvisamente in strada: infatti l'amministrazione della Segreteria per l'Economia non gli ha rinnovato l'impiego mettendolo di fatto nei guai. L'uomo, infatti, non solo si trova privo di contributi previdenziali ma per arrivare all'età della pensione sociale dovrà aspettare altri dieci anni. Peccato che abbia anche una famiglia da mantenere. In Vaticano alcune voci riportate sempre dal Messaggero insinuano che il contratto non gli sarebbe stato rinnovato per uno sgardo al cardinale Pell, quando serviva al dicastero dell'Economia guidato proprio dal porporato australiano.
Rita Dalla Chiesa svergogna la Raggi: con una foto di Ponte Milvio dimostra il suo fallimento
Rita Dalla Chiesa ancora una volta non esita a mostrare tutta la sua indignazione. Su Twitter pubblica la foto di un marciapiede di Roma con tantissime cassette della frutta accatastate una sull’altra. «Ponte Milvio adesso. Grazie, Roma», scrive la giornalista. Una foto che mostra ancora una volta la Capitale sporca e che non viene ripulita neanche alla vigilia delle elezioni.
Rita Dalla Chiesa e i precedenti post
Non è la prima volta che Rita Dalla Chiesa posta foto di rifiuti e cassonetti indecenti per le vie di Roma. Un anno fa aveva scritto lapidaria: «Non meritiamo nemmeno di vivere nei rifiuti, nell’odore terrificante, fra i topi e i cinghiali».
Altro attacco
E poi a giugno di un anno fa aveva rincarato la dose. La giornalista aveva condiviso su Twitter alcuni scatti accompagnati da un commento: «Lo schifo di Piazza Jacini, Vigna Clara, a Roma. Davanti a un supermercato». E poi ancora: «Altro che guanti e mascherine». Un altro chiaro atto di accusa nei confronti dell’amministrazione guidata dalla pentastellata Virginia Raggi.
Sgarbi furioso: «L’Italia che oscura il David è uno schifo, piega la testa davanti agli islamici»
«L’Italia oscura il David di Michelangelo a Dubai in ossequio alla tradizione islamica: un’umiliazione inaudita, inaccettabile, intollerabile. Lo Stato italiano umiliato e l’arte italiana mortificata. Un vero e proprio schifo». È la “stroncatura” netta di Vittorio Sgarbi che all’Adnkronos commenta così la vicenda del David di Michelangelo all’Expo di Dubai dove l’iconica riproduzione in grandezza naturale del capolavoro è presentata in modo tale da non mostrare le parti intime della statua.
Sgarbi: «Umiliazione dell’arte italiana»
«Ci troviamo di fronte all’umiliazione dell’arte italiana. La prova del fallimento dell’Italia all’Expo, dopo che Di Maio era andato qualche mese fa a dire che era un capolavoro», affonda il critico d’arte. Che incalza: «O tu dici che è un problema tecnico per spendere, di meno, o altrimenti è come quando Renzi fece coprire le sculture per la venuta di Rouhani dall’Iran, mentre Rouhani è persona raffinatissima e sa distinguere fra arte e pornografia. È ridicolo».
Pillola anti-Covid sperimentata dalla Merck: “Ridotti del 50% decessi e ricoveri”
Una pillola anti-Covid forse è in arrivo. La Merck, colosso farmaceutico, chiederà a breve l’autorizzazione all’utilizzo di emergenza negli Stati Uniti.
Merck, “autorizzazione il prima possibile”
Il colosso farmaceutico Merck comunica che chiederà “il prima possibile” l’autorizzazione di emergenza, alla Food and Drug Administration (Fda) americana, per la prima pillola anti-Covid. Si tratta di un trattamento orale contro la malattia che “riduce significativamente il rischio di ricovero o morte”, come si legge in una nota ufficiale. Se venisse approvata, questa pillola il cui nome è “Molnupiravir” sarebbe il primo farmaco del suo genere ad essere commercializzato esclusivamente per il trattamento del Covid-19, un passaggio che rappresenterebbe un passo avanti nella lotta contro la malattia.
Il Duce resta cittadino onorario di Pezzana. La sinistra si straccia le vesti
La sinistra piange lacrime amare: S.E. Benito Mussolini rimane cittadino onorario di Pezzana, piccolo comune in provincia di Vercelli. Nonostante il polverone sollevato un mese fa da Radicali e +Europa, il consiglio comunale ha deciso all’unanimità di non revocare la cittadinanza onoraria al Duce.
Mussolini rimane cittadino onorario di Pezzana
I presenti alla riunione consiliare del Comune — cinque i consiglieri di maggioranza della lista «Pezzana che vorrei», assenti tre consiglieri di minoranza della lista «Pezzana che lavora» — hanno fatto fronte comune per confermare l’onorificenza concessa al S.E. Come di consuetudine durante il Ventennio, il piccolo comune aveva concesso la cittadinanza onoraria al Duce sperando di vederlo arrivare di persona a ritirarla. Nel corso degli ultimi decenni alcune amministrazioni si sono prodigate per revocare il titolo a S.E., ma non quella di Pezzana — tra le tante — che con questa delibera riconferma il valore storico di tale onorificenza.
“A Roma la priorità è garantire la sicurezza dei cittadini”: parla l’ammiraglio De Felice
“In caso di vittoria, il centrodestra a Roma deve garantire la sicurezza dei cittadini e debellare ogni favoreggiamento dell’immigrazione clandestina“: parola dell’ammiraglio (ris) Nicola De Felice. Esperto di strategia per la sicurezza del Paese e nemico giurato di Ong e trafficanti di esseri umani, De Felice ci spiega che la sicurezza è un cardine anche nella Capitale. “E’ evidente la sconcertante incompetenza dell’attuale giunta capitolina“, sottolinea, spiegandoci come si dovrebbe intervenire.
Ammiraglio, oggi Roma è allo sbando. Perché?
“Perché i vari assessorati, gestiti da elementi veterocomunisti o liberal-settari, favorevoli alla subordinazione dei diritti sovrani dei romani ad un’ideologia pseudoambientalista e globalista, hanno miseramente fallito nei propri obiettivi. Così creando quell’insicurezza sociale, economica, identitaria che ha portato Roma ad essere una delle capitali più trascurate al mondo”.
Se dovesse vincere il centrodestra da dove dovrebbe partire?
“L’obiettivo di una guida politica di una città non può che essere quello di realizzare lo sviluppo ed il benessere dell’intera comunità. Nei suoi caratteri civili, religiosi, linguistici, etici, economici, identitari e culturali. In più, Roma ha vita, volontà e fini superiori per potenza e durata a quelli dei singoli individui ovvero alle varie realtà che in ogni tempo ne fanno parte. Chi intende porsi al vertice amministrativo di Roma non può che riconoscere la centralità dei legittimi fabbisogni di vita e sicurezza dei propri cittadini. In ragione di una continua elevazione morale e culturale, di un’equa distribuzione della ricchezza in proporzione al rendimento di ognuno nella comunità”.
Basta smart working, statali tutti in ufficio entro il 30 ottobre. Il decreto Brunetta
Basta smart working per la Pa, statali tutti in ufficio entro il 30 ottobre: arriva il decreto Brunetta. Rientro in presenza entro fine ottobre e flessibilità negli orari, anche in deroga, se necessario, a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro. Il tutto per evitare assembramenti. Mentre il lavoro da casa, detto anche con una punta di umorismo involontario “lavoro agile”, diventa un’eccezione. Sono questi i cardini del decreto della Pubblica amministrazione messo a punto dal ministro Renato Brunetta. Il provvedimento disciplina le modalità di rientro in ufficio per gli statali. Il tutto in attuazione del decreto varato la scorsa settimana che ha stabilito il ritorno in presenza nella pubblica amministrazione.
Decreto Brunetta: stop smart working, dipendenti Pa tutti in ufficio entro il 30 ottobre
Obiettivo del decreto Brunetta è dunque quello di “realizzare il superamento dell’utilizzo del lavoro agile emergenziale come una delle modalità ordinarie di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 15 ottobre 2021, nel rispetto delle vigenti misure di contrasto al fenomeno epidemiologico adottate dalle competenti autorità”. In sostanza, la pandemia sta finendo: tutti in ufficio. Per farlo, le “amministrazioni organizzano le attività dei propri uffici prevedendo il rientro in presenza di tutto il personale entro i quindici giorni successivi alla data” del 15 ottobre, “assicurando, da subito, la presenza in servizio del personale preposto alle attività di sportello e di ricevimento degli utenti (front office) e dei settori preposti alla erogazione di servizi all’utenza (back office), anche attraverso la flessibilità degli orari di sportello e di ricevimento dell’utenza”.
Monopattini, è boom di incidenti. L’allarme dei medici: “Danni cerebrali gravissimi”
Il lato oscuro dei monopattini. Il vanto dell’amministrazione Raggi dal maggio 2020, che di fatto ha trasformato la viabilità in un incubo urbano per autoveicoli e pedoni, sta ingolfando i pronto soccorso della Capitale con le vittime di incidenti gravi: l’aumento nell’ultimo mese è del 400%. Si tratta per lo più di giovani e giovanissimi, vale a dire il target medio dell’utenza dei monopattini.
Incubo monopattini nei pronto soccorso di Roma
«Non ho mai visto un’incidenza del genere, siamo passati da zero a almeno un nuovo caso a settimana», spiega a Repubblica Emiliano Cingolani, rianimatore e direttore dell’unità Shock e Trauma del dipartimento di emergenza del San Camillo. «Abbiamo dovuto inserire una nuova tipologia di traumi, quelli da monopattino». Si parla di «lesioni craniche gravissime, e senza alcun tipo di protezione, come non eravamo più abituati a vedere» dall’epoca in cui non sussisteva l’obbligatorietà del casco in moto. Sempre uguale la dinamica dei sinistri: i conducenti guidano nel traffico a zig zag, senza rispettare semafori, precedenze, salgono e scendono dai marciapiedi disseminati di ostacoli. Senza contare le buche, i tombini e le scivolate sui pavé di sanpietrini.
Covid, lo scienziato che sosteneva l’origine naturale? Lavorava con il laboratorio di Wuhan
Grossi guai a Wuhan. Nella China town dell’ormai celebre laboratorio e dei sospetti sul Covid si annidano misteri e spy stories che neppure nei migliori Segretissimo della Mondadori. L’unica certezza, al momento, è che la prestigiosa rivista scientifica Lancet ha deciso di smantellare la task force incaricata di risolvere il giallo dei gialli.
Peter Daszak, dal laboratorio di Wuhan con furore
Gli esperti in questione erano stati incaricati di analizzare i dati e arrivare a una conclusione indipendente, ergo super partes, sull’origine del virus che ha messo in ginocchio il mondo. Peccato che uno di questi esperti, lo zoologo anglo-americano Peter Daszak, avesse collaborato con i cinesi nel laboratorio di Wuhan. Già, proprio nel luogo da dove si ipotizza che il Covid sia scappato, nella città in cui la task force doveva indagare per capire com’erano andate davvero le cose. Oltretutto Daszak non è propriamente un ricercatore qualsiasi, visto che era stato messo a capo della squadra di investigatori dell’Oms, varie volte recatasi in Cina per reperire documenti e possibilmente prove schiaccianti.
Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per crollare un altro bastione su cui si erano arroccati i virologi star alla Burioni e Bassetti: la presunta inesistenza di terapie anti-Covid. A gettare scompiglio nel vasto schieramento «vaccinista» ci ha pensato nientemeno che l’Aifa in persona. L’Agenzia italiana del farmaco, infatti, pochi giorni fa ha approvato l’utilizzo di Anakinra, Baricitinib e Sarilumab, e cioè farmaci immunomodulanti per il trattamento delle forme gravi di Covid-19, ossia per pazienti ospedalizzati con polmonite e necessità di supporto respiratorio.
Virologi star in imbarazzo
La notizia è stata accolta con gioia da Roberto Burioni, il virologus maximus della televisione italiana: «Buone notizie: altre armi per curare i casi più gravi di Covid-19 disponibili anche nel nostro Paese». Peccato solo che, come fa notare la Verità in una gustosa inchiesta, lo stesso Burioni faccia parte della folta schiera di coloro che ci hanno ripetuto che non esistono terapie anti-Covid. E che, pertanto, l’unica soluzione sarebbe il vaccino. Oggetto degli strali di Burioni sono state in particolare le cure domiciliari: «Le terapie domiciliari sono una bugia pericolosa, forse molto remunerativa per alcuni». E ancora: «Non esiste nessuna cura “domiciliare” efficace per poliomielite, morbillo, rosolia, parotite, epatite A, Covid-19. Esistono invece vaccini efficaci in grado di prevenire queste malattie. Chi vi dice che le “cure domiciliari” esistono è un irresponsabile».
Il fondatore della Ong Open Arms è un “pirata a bordo di una nave negriera”? Ecco la sentenza dei giudici
Nel 2019, la giornalista spagnola Cristina Seguí scrisse un editoriale sulla testata Ok Diario in cui definiva Oscar Camps, fondatore della Ong spagnola Open Arms, “pirata a bordo di una nave negriera”. Camps depositò una denuncia-querela per diffamazione contro la giornalista spagnola perché, secondo Camps, avrebbe leso il suo onore e quello della sua Ong. Il fondatore di Open Arms chiese pure 10mila euro come risarcimento per i danni di immagine.
La Ong Open Arms, sostenuta da Richard Gere
In Spagna, come ormai è noto, Open Arms è ben inserita all’interno delle istituzioni, della politica, del mondo dello spettacolo e dello sport. La Ong ha ricevuto notevoli finanziamenti dai Comuni di Madrid e di Barcellona, dagli attori Javier Bardem e Penelope Cruz, da diversi musicisti spagnoli e dall’allenatore di calcio Pep Guardiola. Addirittura, Richard Gere e il giocatore della Nba Marc Gasol salirono a bordo della nave Open Arms, diventando testimonial della Ong spagnola. Ricordiamo che l’attore americano e Ada Colau, sindaco di Barcellona, si presenteranno come testimoni dell’accusa durante il processo Open Arms che vede come imputato Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio.
Genova, morti sospette dopo il vaccino: i periti dell’accusa: “Probabile correlazione con AstraZeneca”
Genova - Ci sarebbe una probabile correlazione tra AstraZeneca e le morti per trombosi del seno cavernoso con piastrinopenia. Lo scrivono i periti dei pm genovesi nella prima bozza depositata in procura sulle morti avvenute a Genova dopo la somministrazione del siero anglosvedese. A fine mese verranno consegnate le relazioni definitive ma giovedì i magistrati del pool Sanità (Arianna Ciavattini, Francesca Rombolà e Stefano Puppo) si riuniranno con i colleghi di Eurojust e delle altre procure italiane ed europee che indagano sulle morti sospette.
I consulenti, il medico legale Luca Tajana e Franco Piovella, hanno parlato nelle relazioni di Vitt, una sindrome che assomiglia patogenicamente alla trombocitopenia indotta da eparina.
Ulteriori approfondimenti saranno necessari per chiarire tutti gli altri aspetti di quanto accaduto. A Genova sono stati due i casi che hanno suscitato maggiore clamore: quello di Francesca Tuscano, la docente di 32 anni morta ad aprile, e quello di Camilla Canepa, la studentessa di 18 anni stroncata da una trombosi a giugno.
Carlo Freccero non si vaccina perché glielo ha detto Luc Montagnier
L’ex autore tv e consigliere di amministrazione della Rai dice che lo ha convinto a evitare l’immunizzazione. Ma l’ex premio Nobel è stato smentito a più riprese dai colleghi scienziati
Carlo Freccero, giornalista ed ex consigliere d’amministrazione della Rai, non si è vaccinato contro la Covid-19. Durante il suo intervento a In Onda, programma condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo su La7, non solo torna a parlare del Grande reset, ma cita il nome della persona che lo ha convinto a non ricevere la vaccinazione: «Ho parlato con Montagnier, il 12 agosto a Firenze, il quale mi ha detto “Ti consiglio di non farla” e non l’ho fatta». Lo stesso Freccero, in un intervista a Panorama, afferma che il Premio Nobel sia uno dei punti di riferimento dei No Vax insieme al “guru” dell’idrossiclorochina Didier Raoult, entrambi citati e sostenuti nel sito Byoblu. A proposito di quest’ultimo, durante la trasmissione In Onda il giornalista Freccero cita una dei protagonisti della manifestazione dei No Green pass a Roma del 25 settembre, la vice questore della Polizia Nunzia Alessandra Schilirò, autrice proprio per Byoblu di Claudio Messora.
Mimmo Lucano condannato a 13 anni ma i politici non sanno perché. E l'immigrazione non c'entra nulla
Domenico Lucano detto Mimmo, ex sindaco di Riace e attuale candidato alle regionali in Calabria come capolista in tutte e tre le circoscrizioni di una lista civica in sostegno di Luigi De Magistris, è stato condannato a 13 anni e due mesi di reclusione, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e alla confisca in solido con altri di oltre un milione di euro. I fatti sono ben noti, perché Lucano era originariamente già stato arrestato e confinato da Riace per avere violato ogni legge esistente per favorire l'immigrazione clandestina, arrivando a combinare e celebrare falsi matrimoni per fare ottenere la residenza a immigrati e favorendo senza gara per sua unica decisione cooperative di immigrati a cui venivano girati fondi pubblici in arrivo da Regione, governo nazionale ed Unione europea. La pena comminata dal tribunale di Locri era inattesa, perché nella sua requisitoria il pm aveva chiesto per lui 7 anni e 11 mesi e anche per molti altri imputati condanne decisamente minori.
Ora è confermato: staff Oms ha compiuto 80 stupri in Congo
Molti operatori dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) compirono stupri e varie violenze sessuali nella Repubblica Democratica del Congo durante l’epidemia di Ebola che colpì la nazione africana tra il 2018 e il 2020. E’ quanto confermato da un’indagine di una commissione indipendente che ha prodotto un rapporto di 35 pagine nel quale sono documentati oltre 80 casi di abusi sessuali.
Operatori Oms non curavano l’Ebola, compivano stupri
Per l’esattezza nove stupri sono stati attribuiti a dipendenti – di varie nazionalità – dell’Oms. “L’entità degli abusi sessuali durante la risposta alla decima epidemia di Ebola ha contribuito ad aumentare la vulnerabilità delle presunte vittime, che non hanno beneficiato dell’assistenza e del sostegno richiesti”, si legge nel rapporto. Nel documento si parla poi di evidenti “lacune strutturali”, nonché “negligenze individuali” nell’ambito della stessa Organizzazione mondiale della sanità.
A commettere gli abusi sono stati sia membri dello staff internazionale che personale locale. Le vittime sono decine di donne che quando non stuprate direttamente, ricevevano offerte di lavoro in cambio di favori sessuali. Spesso le vittime subivano agguati negli ospedali, venivano ricattate oppure drogate.
Turchia, ubriaco aiuta a cerca un disperso: ma l’uomo scomparso era lui
Arriva dalla Turchia l’incredibile — e parecchio comica — notizia di un uomo ubriaco, che dato per disperso dopo una nottata di bagordi si è unito alla squadra di ricerca per la sua scomparsa, senza accorgersi che la persona cercata dai soccorsi era proprio lui. E’ accaduto nella cittadina di Inegöl. Secondo quanto riportato dai media locali e internazionali il «disperso» avrebbe capito la situazione solo quando uno dei suoi soccorritori ha gridato il suo nome.
L’ubriaco si perde nel bosco…
Beyhan Mutlu, 50 anni — questo il nome e l’età del protagonista della vicenda — si trovava in un locale a bere con una comitiva di amici quando, pesantemente ubriaco, si è dileguato dirigendosi verso un bosco. Sul momento i compagni di bevuta non si erano preoccupati più di tanto. Passate molte ore e non vedendolo tornare, la comitiva aveva iniziato a preoccuparsi fino alla decisione di allertare le autorità. Allo scattare delle ricerche, organizzate in squadre, si erano uniti parecchi volontari.
“Lo schwa? In italiano non ha senso”: la Crusca e i linguisti fanno piangere la Murgia
In quest’epoca gender fluid, sta ormai venendo meno ogni distinzione: territoriale, etnica, culturale, sessuale e, adesso, anche linguistica. È diverso tempo, infatti, che le lobby Lgbt e i collettivi femministi stanno spingendo per rendere più «inclusivo» il linguaggio. In Italia è stata in particolare Michela Murgia a farsi alfiere e madrina di questa tendenza, ammorbandoci con l’utilizzo del cosiddetto «schwa». La famigerata «e rovesciata» (ə) – ci assicurano i cantori fucsia – sarebbe perfetta per non far uso di una lingua «sessista» ed «eteronormata» (qualunque cosa ciò voglia dire). È per questo motivo che ha destato molto scalpore un intervento della Crusca che ha completamento demolito questa grottesca moda di far ricorso allo schwa.
La Crusca boccia lo schwa
Sul blog dei cruscanti, infatti, il linguista Paolo D’Achille è stato perentorio: «In alternativa all’asterisco, specie con riferimento alle persone non binarie, è stato recentemente proposto di adottare lo schwa (o scevà). Questa proposta, che sarebbe da preferire all’asterisco perché offrirebbe anche una soluzione sul piano della lingua parlata, ha già trovato vari sostenitori (sembra che l’abbiano adottata, almeno in parte, una casa editrice e un comune dell’Emilia-Romagna). A nostro parere, invece, si tratta di una proposta ancora meno praticabile rispetto all’asterisco».
Non è l'Arena, il ricatto del green pass e la rivelazione bomba di Sgarbi su Draghi: solo per far vaccinare
Nella gestione del Covid deve prevalere la libertà del singolo o quello della collettività? Massimo Giletti inaugura la nuova stagione di Non è l’Arena, programma in onda su La7, parlando del tema green pass, e nel farlo interroga Vittorio Sgarbi sulla certificazione verde: “È un problema malamente posto, la libertà collettiva è quella che dovrebbe proibire alle persone di fumare, siccome il fumo porta il cancro. Qualcuno va in Messico prendendo l’aereo, altri ci vanno in altri modi, io Stato non posso imporre l’aereo. La legittimità di essere contrari al green pass è la legittimità di chi dice di aver paura di fare il vaccino per gli effetti collaterali. Gli incidenti automobilistici sono molto più gravi come quantità di morti, ma tu puoi avere tanti incidenti e non morire, poi ne hai uno solo aereo e muori. Io ti posso obbligare a prendere l’aereo? No”.
Il deputato prende poi le difese della vicequestore Nunzia Schilirò che si è scagliata contro il green pass nella prima parte della puntata del programma di Giletti: "È illegittimo, viola la nostra Costituzione”. “Lei ha ragione, la libertà personale supera la libertà collettiva. Lo fai per te, se io non faccio il vaccino mi faccio un danno da solo, tu sei protetto con il vaccino. Perché devo costringere chi non lo vuole fare? Ci sono anche motivazioni religiose per esempio, benché siano bizzarre. In Italia non puoi andare a teatro e nei musei senza green pass, ma in Spagna lo puoi fare. Siamo in Europa o no?” sbotta Sgarbi, che poi continua il monologo facendo una rivelazione: “Ho detto questa cosa a Draghi e lui mi ha detto una cosa molto precisa ‘Sono d’accordo con te, ma a noi non interessa il green pass come uno strumento che abbia una sua oggettiva necessità, ma ci serve per convincere le persone a vaccinarsi’ Praticamente mi ha dichiarato un ricatto”.
"La sinistra va a caccia di omosessuali e candida condannati a 13 anni”, Salvini senza freni su Mimmo Lucano
Mimmo Lucano, l'ex sindaco di Riace, è stato condannato questa mattina a 13 anni e 2 mesi di reclusione nell'ambito del processo 'Xenia', in svolgimento presso il Tribunale di Locri. "Aspettiamo di vedere le motivazioni della sentenza", ha commentato Andrea Dacqua, avvocato di Lucano. "Ci sono state alcune assoluzioni e alcune condanne, aspettiamo a prendere parola", aggiunge. I giudici hanno accolto l'impianto accusatorio secondo cui dietro al sistema dell'accoglienza creato dall'ex sindaco ci fossero interessi criminali legati anche alla raccolta dei rifiuti. Lucano, che alle prossime elezioni regionali calabresi di domenica e lunedì è candidato nelle liste dell'ex giudice De Magistris, era presente in aula ed è apparso provato. I suoi legali, Pisapia e Daqua, hanno commentato la sentenza come 'accanimento terapeutico'.
Alla notizia della condanna non si è fatta attendere la reazione di Matteo Salvini, leader della Lega, che ricorda alla sinistra le accuse a Luca Morisi: “Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere!”.
Enrico Varriale indagato per stalking e lesioni dalla ex, lui nega le accuse
Il giudice per le indagini preliminari dispone nei confronti del giornalista Rai il divieto di avvicinamento "a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa"
Enrico Varriale indagato per atti persecutori e lesioni personali. Stando a quanto riportano i principali quotidiani, il giornalista sportivo è stato denunciato dall'ex compagna, che ha dichiarato di essere stata "perseguitata con telefonate di notte". "Si apposta sotto casa, citofona alle 6 di mattina", ha detto la donna. E ancora: "Mi ha picchiata, presa a schiaffi, sbattuta contro il muro, insultata". Ma lui respinge le accuse. Ed intanto, la giudice per le indagini preliminari Monica Ciancio dispone nei suoi confronti il divieto di avvicinamento "a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa", l'obbligo di non comunicare con lei e di "allontanarsi immediatamente in caso di incontro fortuito, riponendosi a 300 metri di distanza".
Joe Biden rischia la Casa Bianca. Smentito dal Capo di Stato maggiore Milley. Attentato islamico negli Usa, l'indiscrezione
Le dichiarazioni di Joe Biden sul ritiro delle truppe americane dall'Afghanistan sono state smentite dal capo di stato maggiore congiunto Mark Milley e dal capo del comando centrale Usa Kenneth McKenzie. I due, infatti, sentiti dalla Commissione Forze armate del Senato, hanno rivelato di aver consigliato al presidente di mantenere 2.500-3.500 soldati nel Paese per garantire la stabilità del governo e dell'esercito. Suggerimento poi caduto nel vuoto.
Biden, infatti, ha deciso di fare l'opposto e poi ha sostenuto di non aver mai ricevuto alcun suggerimento in questo senso da parte dei suoi consiglieri militari. Inoltre, davanti alla commissione del Senato, il capo di Stato maggiore congiunto ha anche messo in guardia sul rischio terrorismo: "Un'Al Qaida riorganizzata o un Isis con aspirazioni ad attaccare gli Usa è una possibilità molto reale che potrebbe presentarsi nei prossimi 12-36 mesi".
Bollette, il governo Draghi non evita la stangata sulla luce (+29,8%) e sul gas (+14,4%)
Da venerdì maxi rincaro delle bollette. Quella della luce aumenterà del 29,8%, mentre quella del gas salirà del 14,4%. Sono rincari che hanno pochissimi precedenti nella storia italiana. Ma che molti giornali “vendono” come un successo del governo Draghi, perché l’impatto degli aumenti sarebbe dovuto essere maggiore.
L’Arera in un comunicato ha dato l’annuncio specificando che “la straordinaria dinamica dei prezzi delle materie prime verso i massimi storici – ancora in forte crescita per la ripresa delle economie dopo i ribassi dovuti alla pandemia e le difficoltà nelle filiere di approvvigionamento – e le alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, avrebbero portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% di quella del gas”.
Bollette: pesa la tassa imposta dalle Ue sulle emissioni di Co2
In termini di effetti finali, per le bollette dell’elettricità nel 2021 la spesa annuale per la famiglia-tipo sarà di circa 631 euro, con una variazione del +30 per cento rispetto al 2020. Corrispondente a un aumento di circa 145 euro su base annua. La spesa annuale della famiglia-tipo per la bolletta gas nel 2021 sarà di circa 1.130 euro, con una variazione del +15% circa rispetto al 2020. Corrispondente ad un aumento di circa 155 euro su base annua. Lo rende noto l’Arera in un comunicato.
Fedez nei guai: indagato per diffamazione
Il rapper è stato querelato per diffamazione dall'uomo che uccise i genitori per l'eredità. Non è la prima volta che scivola su una canzone: nel 2011 incise due canzoni con versi omofobi
Il rapper Fedez, al secolo Federico Lucia, è stato querelato per diffamazione da Pietro Maso, l'uomo che nel 1991 uccise entrambi i genitori per appropriarsi di parte dell'eredità. Gli avvocati di Maso hanno sporto denuncia ai carabinieri per uno dei versi della canzone "No Game-Freestyle", pubblicata lo scorso maggio: "Flow delicato, pietre di raso, saluti a famiglia da Pietro Maso, la vita ti spranga sempre a testa alta come quando esce sangue dal naso". Il rapper, quindi, è stato iscritto dalla procura di Roma nel registro degli indagati con l'accusa di diffamazione aggravata.
Nella canzone, si legge nella denuncia presentata dall'omicida libero dal 2015,"è richiamata in maniera esplicita la drammatica vicenda personale e processuale che mi ha visto coinvolto e che a distanza di anni e di un faticoso e doloroso percorso personale sono riuscito a superare". "La libertà di espressione e di manifestazione del proprio pensiero, anche e soprattutto nel caso di specie - conclude Maso nella denuncia - non può determinarsi in modo da ledere l'onorabilità altrui, atteso, vi è più, che la vicenda che ha interessato il sottoscritto, ad oggi, non assume alcun interesse in termini di attualità e rilevanza storica".
L'Alitalia è già a terra: i piloti contro la mancata assunzione e i voli cancellati
«Ci licenziano? E allora gli aerei non partono». Sono sempre di più i piloti che si mettono in malattia nella lunga agonia di Alitalia. TropPo stress. E con lo stress ai piloti è vietato decollare. Lo vuole il manuale di sicurezza. La sicurezza dei passeggeri. Piloti, hostess e steward che sanno di non essere assunti da Ita stanno presentando in questi giorni il certificato di malattia. A Fiumicino e Linate ogni giorno qualche decina di jet resta a terra.
Dei 10.400 dipendenti di Alitalia, soltanto 2.800 potranno decollare con Ita. Anzi, pure meno. Perché alla ricerca di personale lanciata dalla compagnia guidata da Alfredo Altavilla il 26 agosto scorso hanno risposto in ventimila. E tantissimi sono i piloti e le hostess delle low cost. Così come molti sono giovani provenienti da esperienze differenti rispetto al trasporto aereo. Perché, oltre al personale di volo, ci stanno da assumere rampisti, meccanici, impiegati, segretarie, manager, ingegneri informatici e programmatori. Non è detto, quindi, che tutti i dipendenti della new company provengano dalla vecchia Alitalia. Punto che ha scatenato la protesta dei sindacati. «La legge prevede che sia il personale della società che va a chiudere a passare in quella nuova che ne rileverà l'attività», spiega Antonio Amoroso, segretario nazionale Cub Trasporti.
Expo 2030, Draghi candida Roma. La Raggi plaude, il web la fa nera: “E le Olimpiadi, allora?”
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha comunicato che il governo candiderà Roma Capitale ad ospitare l’Esposizione Universale del 2030, in una lettera inviata ai candidati a sindaco di Roma Capitale. Lo comunica Palazzo Chigi. “Si tratta senz’altro di una grande opportunità per lo sviluppo della città”, scrive il premier nella sua lettera. Che nella lettera ringrazia i candidati “per la dimostrazione di unità a favore della nostra Capitale”. La decisione affianca dunque Roma alle altre candidate: la capitale dell’Arabia saudita, Ryad, e la città portuale della Corea del Sud, Busan.
Draghi candida Roma all’Expò 2030: i candidati d’accordo. Anche la Raggi
Tutti i candidati impegnati per la corsa al Campidoglio hanno, dunque, condiviso la candidatura di Roma decisa dal premier. E ciò è avvenuto prima dell’estate, quando i 4 candidati si sono impegnati nero su bianco apponendo la loro firma a una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio. Cosa ha fatto cambiare idea a Virginia Raggi, dopo il gran rifiuto delle Olimpiadi? Avrebbe risposto spiegando la “giravolta”- lo riporta il Sole 24 Ore- che “le Olimpiadi impoveriscono le città, l’Expo le arricchisce». spericolata arrampicata sugli specchi. La sindaca uscente se ne esce, infatti con un “Daje!!!” sulla sua pagina Fb su Roma ufficialmente candidata ad ospitare l’Expo del 2030. “Si tratta di uno dei più importanti eventi internazionali”, scrive. E le Olimpiadi che erano, uno scherzo?
Usa, United Airlines licenzierà 593 dipendenti No Vax
I dipendenti con esenzione rimarranno in azienda fino al 15 ottobre
Usa, la United Airlines licenzierà 593 dipendenti No Vax. All'inizio di agosto aveva chiesto a tutti i suoi dipendenti negli Stati Uniti di vaccinarsi contro il Covid-19
Ora la compagnia aerea annuncia il provvedimento che interesserà tutti coloro che non hanno fornito la prova della loro somministrazione. Dei circa 67 mila dipendenti dell'azienda, meno del 3%, ovvero circa 2 mila, ha richiesto un'esenzione medica o religiosa. Tra il resto dei dipendenti, oltre il 99% ha scelto di farsi vaccinare. "Abbiamo richiesto le vaccinazioni per tutti i dipendenti United con sede negli Usa per un semplice motivo: garantire la sicurezza dei nostri dipendenti", hanno dichiarato in un messaggio il capo dell'azienda Scott Kirby e il funzionario delle relazioni pubbliche, Brett Hart. "E la verità è che tutti sono più al sicuro quando tutti sono vaccinati ed è richiesto perché il vaccino funzioni", hanno aggiunto.
Per le 593 persone l'azienda avvierà un processo di licenziamento secondo una procedura negoziata con i sindacati. "È stata una decisione incredibilmente difficile, ma garantire la sicurezza della nostra squadra è sempre stata la nostra priorità", hanno detto i funzionari.
Covid, Biden l'ha fatta davvero grossa. Se al suo posto fosse stato Trump...
La politica continua a sfruttare l'occasione storica della pandemia per imporre la celebre "egemonia culturale" della propria parte. Di questo si tratta
Nel cicaleggio quotidiano radiotelevisivo, monotona ripetizione di BOTTE e RISPOSTE standardizzate, chi ha mai sentito parlare di Marion Gruber? Una vera autorità, nota in tutto il mondo, perché direttrice dell'Ufficio Ricerche e Controlli sui Vaccini, ovvero dell'OVRR (Office of Vaccines Research and Review).
E di Philip Krase, vicedirettore dello stesso Ufficio, dove e quando se n'è parlato?
Ebbene, questi due giganti nel mondo dei vaccini, potendo dare o negare il via al loro uso, hanno clamorosamente annunciato le dimissioni dall'OVRR.
Aumento capienza cinema, teatri e stadi: ok del Cts. Governo prepara il “contentino”
Aumento della capienza di cinema, teatri e stadi: c’è il via libera del Cts, il Comitato tecnico-scientifico. Come anticipato nei giorni scorsi, il governo lavora al “contentino” dell’aumento dei posti disponibili dopo aver imposto il green pass praticamente per tutto. “Contentino” che peraltro nulla ha a che vedere con minori rischi di contagio, visto che avere il green pass non certifica di non essere infetti. Ma il messaggio che il governo vuole far passare è quello del ritorno alla normalità, della libertà riconquistata.
Aumento capienza cinema, teatri, stadi, sale da concerto: c’è il via libera del Cts
Dal Cts arriva dunque il via libera all’aumento della capienza per manifestazioni sportive e attività culturali nelle regioni in zona bianca. L’indicazione degli esperti è quindi quella di stadi al 75%, mentre per teatri, cinema e sale da concerto capienza al 100% se all’aperto e all’80% se al chiuso. Per quanto riguarda i palazzetti dello sport, capienza al 50%. Nessun limite invece per i musei – per i quali resta l’obbligo di prenotazione nei fine settimana -, a patto che i flussi di ingresso siano distanziati. Restano ovviamente le raccomandazioni sull’uso delle mascherine e sull’attenzione agli impianti di areazione. Ma soprattutto c’è l’obbligo di green pass per accedere a tutte le strutture indicate.
Inchiesta Consip, Tiziano Renzi rinviato a giudizio. Accusato di traffico di influenze illecite
Tiziano Renzi, padre di Matteo Renzi, attuale leader di Italia Viva, andrà a processo per l’accusa di traffico di influenze illecite nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta Consip.
Tiziano Renzi e il processo Consip
Secondo quanto riporta Adnkronos, così ha deciso il gup, giudice per l’udienza preliminare, di Roma Annalisa Marzano. Con Tiziano Renzi sono stati rinviati a giudizio, dunque andranno a processo, per lo stesso reato e processo Consip anche l’ex parlamentare Italo Bocchino e gli imprenditori Carlo Russo e Alfredo Romeo. Per loro l’udienza è stata fissata per il 16 novembre.
Condannato Denis Verdini
Per il processo Consip, in rito abbreviato, il gup ha condannato a un anno l’ex senatore Denis Verdini, l’imprenditore Ezio Bigotti e l’ex parlamentare Ignazio Abrignani per il reato di turbativa d’asta. Verdini, come Abrignani e Bigotti, è stato invece assolto dall’accusa di concussione. Per loro il pm Mario Palazzi aveva chiesto l’assoluzione.
I rave sì, le manifestazioni no: Lamorgese annuncia pugno di ferro contro il vicequestore no green pass
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha bollato come «gravissime» le dichiarazioni del vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò intervenuta sul palco della manifestazione no green pass dell’altro ieri a Roma, e ha fatto sapere di stare «seguendo la vicenda personalmente con il capo della polizia Lamberto Giannini, affinché vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo giuridicamente rilevante in carico all’interessata». Insomma, il rave con un morto, tre stupri e fiumi di droga sì; la questione migratoria? Non pervenuta. Una manifestazione contro il passaporto vaccinale? Assolutamente proibito: pugno di ferro, e tanti saluti, nemmeno si trattasse di una minaccia all’ordine costituito.
Una massima autorità politica che — con buona pace del principio di separazione tra politica e amministrazione — invoca sanzioni pesanti e definisce gravissime delle parole espresse da una libera cittadina, e che poi sembra non vedere le conseguenze gravissime di una condotta semi-inerziale nei confronti di raver e immigrati che copiosamente continuano a sbarcare, è in fondo il paradosso e il vicolo cieco in cui la politica italiana sembra essersi cacciata. Nel frattempo Schilirò non sembra farsi intimidire.
Schilirò: andrò avanti
«È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare. Sono molto serena — ha scritto ieri sera Schilirò sui suoi social —. Mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Sono stata in moltissime trasmissioni tv rappresentando l’amministrazione». Che, «se non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese», conclude la poliziotta.
Lamorgese bastona il vicequestore no green pass
«Noi poliziotti abbiamo giurato sulla Costituzione, per questo è mio dovere essere qui», aveva dichiarato Schilirò sabato pomeriggio di fronte alle migliaia di persone che avevano preso parte alla manifestazione. «Il green pass italiano è illegittimo. La cosa più importante che voglio dirvi è che serve unità: dobbiamo unire le nostre energie e le nostre forze per indicare a tutti una via migliore». Dichiarazioni che hanno subito fatto scattare il provvedimento disciplinare nei confronti del vicequestore, già capo della sezione violenze sessuali della Squadra mobile romana e oggi in forza alla Criminalpol. Nel corso dei prossimi giorni verrà completata l’istruttoria da parte del Dipartimento. Tuttavia Schilirò potrebbe non incorrere in una sospensione e le sarà consentito replicare alle contestazioni.
La poliziotta Nunzia Schilirò: impugnerò qualsiasi provvedimento, la Costituzione mi tutela
Promette battaglia, una battaglia per la libertà, la poliziotta Nunzia Alessandra Schilirò che, durante l’ultima manifestazione contro il Green Pass svoltasi a Roma in concomitanza con altri raduni in altre città italiane, da “semplice cittadina” è salita sul palco a piazza San Giovanni per dire ciò che pensa, in nome dell’articolo 21 della Costituzione, su una misura, quella tessera verde che, invece, la libertà la limita in maniera grave discriminando le persone e impedendo loro di vivere il proprio quotidiano come tutti i cittadini italiani.
Si dice delusa dall’amministrazione dello Stato che lei ha splendidamente servito finora in divisa e che l’ha apprezzata fino ad oggi per il modo con cui ha svolto il suo lavoro al punto di mandarla spesso in televisione a rappresentare la polizia.
”Impugnerò qualsiasi provvedimento nei miei confronti e non mi fermerò – avverte Nunzia Alessandra Schilirò in un’intervista a Repubblica dicendo chiaro e tondo che non si farà tritare dal sistema e, tantomeno, si farà intimidire dal ministro Lamorgese e dagli ululati di chi, come la forzista Licia Ronzulli, ne chiede la testa. – Non potevo dire quello che penso? Lo vedremo. Sapevo che sarebbe finita così ma c’è la Costituzione a tutelarmi”.
Il generale Mori: “Borsellino voleva occuparsi del dossier mafia appalti. Fu ucciso anche per questo”
«Rifarei tutto, la soddisfazione e la gioia di avere incontrato personaggi unici come Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino, Cossiga, non ha eguali». Così il generale Mario Mori, intervistato da Quarta Repubblica, assolto nel processo Stato-Mafia, dopo un calvario giudiziario durato 14 anni.
Intervistato da Nicola Porro, il generale Mori si è detto convinto che la morte di Borsellino ha avuto una origine precisa. «Io ritengo che il dossier mafia e appalti fu una concausa dell’uccisione di Paolo Borsellino». «Ma non è finita qu»”, aggiunge Mori. «Quella era l’inizio dell’indagine – aggiunge – c’era un gruppo di potere fatto da imprenditori, politici e mafiosi che decidevano gli appalti e si spartivano i proventi».
Elezioni Roma, la Meloni snobba Giorgetti: «Con Michetti c’è Salvini. E m’importa solo questo»
«Non mi pare che Giorgetti conosca così bene Roma, per me conta che Matteo Salvini sia stato estremamente presente a Roma. Così come per me conta che Berlusconi si stia impegnando in prima persona e lo abbiamo visto anche oggi con la lunga lettera su Michetti. Il centrodestra è compatto su Michetti e non prende in considerazione ipotesi di sostenere candidati di sinistra». A parlare è Giorgia Meloni. Ci pensa lei a raddrizzare la barca sulle elezioni per il Campidoglio, dopo le incaute dichiarazioni rese alla Stampa dal ministro dello Sviluppo economico. La leader di FdI ha parlato da Grosseto, dove si trovava per un incontro elettorale a sostegno del candidato a sindaco del centrodestra Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
La Meloni ha parlato a Grosseto
«Siamo in partita – ha aggiunto – e il nervosismo della sinistra dimostra che Michetti sia un candidato assolutamente competitivo». Un intervento, quella della Meloni, necessario a ristabilire ruoli e responsabilità. E gli effetti sono stati immediati. «Ma figuriamoci», si è difeso Giorgetti risponde al sito Affaritaliani.it quando gli viene chiesto se davvero a Roma sostenga il candidato Carlo Calenda e non Enrico Michetti. Sarà stato pure in buonafede, ma le sue parole hanno scatenato polemiche a destra e ironie a sinistra. «Qualunque cosa dico ormai vengo sempre strumentalizzato», si lamenta lui.
Ultraottantenni: più ricoverati e morti di Covid fra i vaccinati completi che fra i non vaccinati
L'aveva previsto Il Tempo un paio di settimane fa: andando avanti con il piano vaccinazioni, ci sarà il sorpasso in contagi, ospedalizzazioni, terapie intensive e purtroppo anche decessi fra vaccinati con doppia dose e non vaccinati. E' accaduto per la fascia di età degli ultraottantenni per la prima volta con i dati mensili del bollettino di sorveglianza dell'Istituto superiore di Sanità pubblicato sabato 25 settembre.
Sopra gli 80 anni i contagi fra vaccinati a ciclo completo sono il 72,8% del totale, quelli fra i non vaccinati il 25%. Le ospedalizzazioni sono state 1.207 (61,3%) nei vaccinati completi contro le 714 (36,2%) dei non vaccinati. I ricoveri in terapia intensiva sono stati 57 (55,3%) di vaccinati completi e 44 (42,7%) di non vaccinati. E per la prima volta la prevalenza si è censita anche nei decessi: 364 (50,6%) fra i vaccinati completi e 338 (47%) fra i non vaccinati.
Ora sta iniziando ad accadere la stessa cosa nella fascia di età 60-79 anni. Già qui i contagi sono in superiori fra i vaccinati (55,8%) che fra i non vaccinati (39,6%). Sono dati che inevitabilmente fanno rumore nelle fila di chi non si fida del vaccino, ma sono semplicemente la conseguenza matematica (lo chiamano il “paradosso”) di alte percentuali di vaccinazioni.
Elezioni Roma 2021, liste e candidati sindaco: tutti i nomi per il Campidoglio
Il 3 e il 4 ottobre del 2021 si terranno le elezioni per scegliere il nuovo sindaco di Roma. A presentare la documentazione sono stati ben 22 candidati sindaco, sostenuti complessivamente da 39 liste: ogni lista presenta 48 nomi per la composizione dell’Assemblea capitolina, 24 per ciascuno dei 15 consigli municipali della Capitale. In totale sono quindi oltre 1800 gli aspiranti ad un posto in Campidoglio. Nell’elezioni sarà possibile esprimere la doppia preferenze di genere, ovvero si potrà indicare sulla scheda i cognomi di una donna e di un uomo. In caso di mancata elezione del sindaco al primo turno elettorale il ballottaggio è previsto per il 17 e il 18 ottobre 2021. I candidati “forti” sono quattro: Enrico Michetti, avvocato e candidato della coalizione di centrodestra, Roberto Gualtieri, ex ministro dell’economia e candidato della coalizione di centrosinistra, Carlo Calenda, ex ministro dello sviluppo economico e leader di Azione, e infine Virginia Raggi, sindaco uscente e candidata per il Movimento 5 Stelle.
Questo l’elenco completo dei candidati per le elezioni di Roma 2021 e le liste a loro supporto (per visualizzare tutti i nomi dei candidati di ogni lista è sufficiente cliccare sul link sul nome del partito):
Eroi dimenticati: Ferdinando Camuncoli, figlio d’Italia
“Carissimo babbo, parto volontario… sono certo che apprezzerai la mia iniziativa. Se fosse il contrario, saresti un cattivo padre e un cattivo italiano. Ma questo non lo sei mai stato, poiché in tutte e due le funzioni ti sei dimostrato il primo fra tutti, per me… ti bacio affettuosamente, mentre insieme gridiamo: Viva l’Italia!” recitano i passi più significativi della lettera che Ferdinando Camuncoli scrive al padre Ezio quando, spinto dal vigore giovanile e dal patriottismo, decide – con la speranza di arruolarsi nei paracadutisti – di combattere l’esercito invasore. Una seconda sarà indirizzata alla madre, la terza a due compagni di studio (“la parte migliore di noi è nella scia incandescente del riscatto”).
Ferdinando Camuncoli nella Folgore per difendere Roma
Affascinato dai racconti di El Alamein, nel gennaio del ‘44 entra in servizio. Addestrato prima a Perugia e poi Spoleto, stringe un rapporto particolare con il coetaneo Marco Fiocchi, erede di una nota famiglia produttrice di munizioni. Entrambi condivideranno gli ultimi istanti di vita.
Il reggimento di cui fa parte si schiera in difesa di Roma con tre battaglioni – Folgore, Nembo, Azzurro – per la maggior parte composti da giovani e giovanissimi, dislocati tra Ardea e Albano. Nella magnanima illusione – per dirla con il pittore riminese Luigi Pasquini – di fermare l’America, l’impresa appare sin da subito disperata. Esagerata la sproporzione nelle forze e nei mezzi, troppi gli oltre 3mila carri alleati, protetti dalla marina e coperti dall’aviazione.
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Una delle chiavi di lettura per comprendere I sentieri della Tecnica. Spirito faustiano, transumanesimo, futurismo di Stefano Vaj (Moira, 20,80€) è la... -
“Un Nobel postumo a Ezra Pound: in mezzo a tanta mediocrità il suo nome va urlato”: da Naxoslegge la...
Non fu impossibile. Ve l’immaginate. Ezra Pound sull’altare del Nobel per la letteratura. Che cosa avrebbe detto, il vecchio profeta che ha attraversa... -
Trieste, 26 ottobre 1954: la seconda redenzione di chi non si arrese mai
Ripubblichiamo questo articolo del 2018 in occasione del 67esimo anniversario della liberazione di Trieste. Il 26 ottobre 1954 i soldati italiani entr... -
Toh, il Nobel per la letteratura va a Gurnah: nelle sue opere parla di migrazioni e colonialismo
Partiva sfavoritissimo, tanto che i bookmaker non lo avevano neanche quotato. Eppure, il premio Nobel per la letteratura 2021 se l’è aggiudicato propr... -
“Lo schwa? In italiano non ha senso”: la Crusca e i linguisti fanno piangere la Murgia
In quest’epoca gender fluid, sta ormai venendo meno ogni distinzione: territoriale, etnica, culturale, sessuale e, adesso, anche linguistica. È divers... -
Eroi dimenticati: Ferdinando Camuncoli, figlio d’Italia
“Carissimo babbo, parto volontario… sono certo che apprezzerai la mia iniziativa. Se fosse il contrario, saresti un cattivo padre e un cattivo italian... -
I resti di 25 crociati del XIII secolo ritrovati in Libano: “Caduti in battaglia”
Erano crociati uccisi in Terra Santa nel XIII secolo durante uno scontro armato, probabilmente a colpi di spade e frecce stando alle ferite riscontrat... -
Sull’11 settembre e l’impotenza dell’Occidente
In un articolo uscito il primo novembre del 2001 (che si può agevolmente trovare in rete), Edward Said, cioè il classico esempio di studioso ideologiz... -
La proposta artistica di Sgarbi: “Grande Mostra su Roma nel Fascismo”
Vittorio Sgarbi, animatore e candidato del movimento Rinascimento che, insieme a Coraggio Italia di Toti è una componente essenziale di Cambiamo, la l... -
Il Pensiero Leghista: alla scoperta della “filosofia” del Carroccio
Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autore, la prefazione di Emanuele Ricucci al libro di Andrea Rognoni “Il pensiero leghista. Storia e prospe...
Scienza & Tecnologia
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YouTube rimuove i “non mi piace”. Ecco come favorisce il politicamente corretto
L’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, ha annunciato mercoledì scorso che la piattaforma di condivisione video più famosa al mondo rimu... -
Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia
Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.41... -
Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri... -
Nostradamus, 2021 anno drammatico. Cosa succederà dopo la pandemia: l'evento che sconvolgerà il mondo
Il 2021 potrebbe essere peggio del 2020. Dopo la pandemia di coronavirus potrebbero esserci altri drammatici eventi secondo le previsioni di Nostradam...
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La profezia
"Attenzione al pericolo giallo. Nei prossimi decenni ci dovremo guardare dall'espansionismo cinese.... -
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Spunta un nuovo, clamoroso, filmato che ha come protagonista Adolf Hitler. Come sottolinea Dagospia,... -
Bologna 1919. Costituzione del primo Fascio di combattimento
Un centinaio di ex combattenti, in prevalenza repubblicani, anarco-sindacalisti e nazionalisti, si r... -
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Un’affermazione quella fatta da Israel Corrado Debenedetti domenica nel corso del convegno sugli ebr...
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"Sugli Ogm voglio aprire un confronto rapidamente anche con le parti imprenditoriali, è un tema deli... -
Nuovi strumenti per ridurre l’impronta ambientale delle filiere
Oltre 200 imprese di sei Paesi europei coinvolte in iniziative per ridurre l’impronta ambientale di... -
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Tuteliamo i marchi storici e il Made in Italy
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Pacchetto crescita: allo studio contrassegno dello Stato a tutela del made in Italy
Il rispetto della proprietà intellettuale e la lotta alla contraffazione diventano due temi strategi...