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“Faccio cose, vedo gente”… in fondo fu Nanni Moretti a intervistare la prima sardina (video)
Eppure, da qualche parte, quella sardina devo averla già vista… E ti torna alla memoria Nanni Moretti, Ecce Bombo, “faccio cose, vedo gente”. Eccoli, i nipotini di Moretti, i loro papà facevano girotondi. Piazza San Giovanni, ieri il raduno degli ossessionati. Sardine militanti col tabù del sovranismo. La fiera del vecchiume con la faccia da rampollo con la paghetta di papà.Le scemenze messe in fila alla pagliacciata tanto attesa sono difficili da numerare. Anche se va riconosciuto che la più bella di tutte l’ha pronunciata senza arrossire, Mattia Santori. E’ il cocco prediletto dalla Prody’s band, è arrivato a dire che “la nostra sfida è mantenere la spontaneità”. “Ma te c’hanno mai mannato a quel paese….“, avrebbe risposto Alberto Sordi.
Non è l'Arena, Matteo Salvini gela le sardine: "Mi vogliono senza Facebook?", come li distrugge
"Le sardine vogliono cancellare il decreto sicurezza, vorrebbero impedire a chi fa politica di parlare in televisione, cercano fascisti dove non ci sono, cercano razzisti dove non ci sono. Se queste sono le proposte non sono d'accordo". Questo il pensiero di Salvini durante Non è l'Arena di Massimo Giletti. Salvini ha replicato anche alla volontà delle sardine di "togliere" a chi fa politica i social, Facebook, Instagram. "Mi sembra un atteggiamento censorio", ha detto il leader della Lega. Che ha aggiunto: "Io propongo: fermarsi tutti, deporre le armi, sedersi attorno a un tavolo per un Comitato di Salvezza Nazionale per le 5 emergenze nazionali, lavoro, tasse, salute, infrastrutture e giustizia, trovare un accordo e poi tornare a votare".
Sardine, di chi è moglie la donna con il velo che insulta Matteo Salvini: c'è dietro Hamas
"La giovane donna che ha parlato stretta nell’hijab all’evento delle ‘sardine’ in piazza San Giovanni è Nibras (non Nibran come scritto da alcuni giornali) Asfa, moglie di Sulaiman Hijazi, con il quale non manca occasione di manifestare piena solidarietà di intenti". Lo dichiara in una nota Lucio Malan, vice capogruppo vicario dei senatori di Forza Italia."Hijazi si dichiara", prosegue il forzista, "nel suo stesso profilo Facebook, esponente di Hamas, l’organizzazione palestinese considerata terroristica, tra gli altri, da Unione Europea, Stati Uniti, Australia, Giordania, Giappone e Regno Unito, che ha l’obiettivo di distruggere lo Stato d’Israele, considerando ‘territorio occupato’ ogni centimetro dello stato ebraico".
Greta Thunberg, il fallimento. Madrid, nessun accordo sul clima: come se ne torna a casa
"La scienza è chiara, ma la si sta ignorando. Qualunque cosa accada non ci arrenderemo mai. Abbiamo solo appena iniziato". Così su Twitter Greta Thunberg ha commentato gli esiti della Conferenza mondiale dell'Onu sui cambiamenti climatici, definiti "fallimentari" dalla giovane attivista. Il vertice di Madrid sul clima si è chiuso solo con un generico appello e nessun accordo. Un fallimento, dunque, che ha provocato l'ira degli ambientalisti. La Cop25, che ha riunito quasi 200 Paesi, si è conclusa con un giorno e mezzo di ritardo. Ma neanche il prolungamento del negoziato ha risolto il nodo dell`articolo 6 dell'accordo di Parigi sui mercati della CO2. Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres: "Occasione persa".Il vertice si è chiuso con una dichiarazione al ribasso e un appello generico ai Paesi a fare "sforzi più ambiziosi."
Sardine, la lezione definitiva di Barbara Palombelli: qual è il loro errore madornale
Barbara Palombelli dà la lezione definitiva al movimento delle Sardine che ha manifestato a Roma in pompa magna. Ecco cosa dice a Mattia Santori e amici su Facebook: "Le sardine dovrebbero vietare agli over 60 di partecipare alle loro manifestazioni...", scrive la giornalista, che argomenta: "Ogni generazione ha il diritto/dovere di scendere in piazza per combattere a difesa del proprio futuro e per i propri diritti! Noi grandi abbiamo già dato... alla loro età, era forte la passione (io mi sarei infuriata se avessi visto i miei genitori o i miei professori nei cortei, ai tempi)".Conclude la conduttrice di Stasera Italia: "Oggi ci dobbiamo mobilitare per le nostre battaglie ma dobbiamo lasciare in pace i ragazzi... guai a condizionarli troppo!".
Franco Bechis sfida Giuseppe Conte. Il premier minaccia querela, prima pagina clamorosa: "Così va bene?"
Il premier Giuseppe Conte minaccia Il Tempo e Franco Bechis risponde con una prima pagina durissima e memorabile. "Quando terminerò l'incarico di presidente del Consiglio la prima querela per diffamazione che presenterò sarà quella contro il quotidiano romano", aveva annunciato il portavoce di Conte riguardo all'inchiesta sui bilanci delle società della famiglia della fidanzata di Conte, Olivia Paladino, le quali aderendo alla "rottamazione ter" delle cartelle esattoriali avrebbero sanato i loro debiti col fisco. Il Tempo aveva dedicato a questa storia piuttosto imbarazzante la prima pagina di venerdì e Conte non l'ha presa bene. Replica di Bechis, glaciale: "L'annuncio di querela 'quando non sarà più premier' ha un solo scopo - scrive il direttore -: zittirci. Vietato criticarlo finché dura e allora di adeguiamo".
Carceri, Fico difende l’ex spacciatore e parcheggiatore abusivo di Napoli
Ricordate l’ex narcos, già leader dei parcheggiatori abusivi di Napoli, nominato da Luigi De Magistris Garante dei detenuti? Ebbene, per Pietro Ioia, pregiudicato per gravi reati, arriva anche l’endorsement della terza carica dello Stato, Roberto Fico. Che alla prima occasione, non ha fatto mancare il proprio parere anche su questa discutibile scelta.Ieri, nel corso della visita al Conservatorio di San Pietro a Majella, il presidente della Camera si è espresso in questi termini: “Se c’è una persona che ha fatto il suo percorso negli istituti penitenziari e ha scontato la sua pena e completato la fase rieducativa è giusto dare a questa persona un’occasione”.Peccato che le forze di polizia penitenziaria, incontrate invece da Salvini, non siano proprio dello stesso parere.
Popolare di Bari, Di Maio all’attacco: «Se mettiamo i soldi, allora diventi di proprietà dello Stato»
Va giù duro Luigi Di Maio contro il salvataggio della Popolare di Bari tentato dal governo in un consiglio dei ministri diserato dai dem. Un’altra grana per Giuseppe Conte con il leader grillino pronto a far saltare il tavolo. «Per noi ci sono 2 cose da fare prima diarrivare ad un decreto. Che in ogni caso per noi deve salvare i risparmi dei pugliesi, non i banchieri». Su Facebook il ministro degli Esteri entra a gamba tesa sul dibattito che arrovella la maggioranza in uno scontro di accuse reciproche.
Bologna, la denuncia della Lega: "Gli anarchici contro il nostro banchetto"
Durante un'iniziativa elettorale, gli anarchici hanno impedito ai passanti di avvicinarsi. L'ira di Salvini: "Roba da matti". I leghisti: "Intervenga il ministro dell'Interno"Hanno circondato il banchetto del Carroccio a Bologna e distribuito volantini con scritto: "Contrastiamo la Lega". La denuncia arriva dalla candidata alla presidenza della Regione Emilia Romagna, Lucia Borgonzoni, che su Facebook ha commentato così l'episodio.
"Ecco a voi gli stessi 'democratici' che anche il 14 novembre - in occasione della nostra iniziativa al Paladozza - manifestavano contro di noi. Questa mattina alcuni anarchici hanno circondato il banchetto della Lega in via Marconi a Bologna, intimidendo la gente che cercava di avvicinarsi" (guarda il video).
"Nel volantino che distribuivano - ha continuato Borgonzoni - si può leggere: 'Partiti razzisti tendono a prender piede, non staremo a guardare'. Parole e azioni che sanno di minaccia. Non ci lasciamo intimidire". Sotto al commento della candidata leghista, un video di quanto accaduto. "Siamo accerchiati. Ci sono dei gruppetti che impediscono alle persone di avvicinarsi al banchetto e distribuiscono loro un volantino - si spiega nel video -. Sono degli antidemocratici, ma questo non ci impedisce di rimanere qui. Sono venuti con il chiaro intento di romperci le scatole".
Dimezzate e stagionate Le sardine già boccheggiano
Presenti un terzo dei 100mila previsti, pochi i giovani. L'urlo: «Siamo i partigiani del 2020»
Hanno iniziato davvero a vivere quando sul palco il loro leader, Mattia Santori, ne ha annunciato la scomparsa: «Le sardine non esistono! Esiste un nemico ed è il pensiero facile».E anche questo era un falso sapientissimo, una sottile astuzia perché ieri, a Roma, a piazza San Giovanni, le sardine non hanno battuto la destra come si prefiggevano e si prefiggono di fare, ma hanno superato la sinistra così come il vaffa del M5s che per il medico, ex sessantottino, Alfonso Coletta: «Era stata l'ultima utopia in cui mi ero rifugiato. Adesso non mi rimangono che loro». La verità è che, almeno fino a ieri, le sardine non avevano nulla da dire, ma solo qualcuno contro cui protestare (Matteo Salvini) e in meno di un mese hanno scoperto di essere moltitudine non di giovani, ma di anziani, insomma, capelli bianchi e canizie, quelli che, a Roma, hanno sorriso alla memoria e dunque al ricordo «di quando volevamo cambiare un po' tutto».
Sardine, Diego Fusaro le distrugge in due parole: la cosa che nessuno ha notato
"Sardine con la bandiera della Ue. Non solo cogito interrotto: utili anime belle al servigio del padronato cosmopolitico". Con due parole Diego Fusaro liquida la manifestazione delle sardine a Roma. Le sardine si prendono anche piazza San Giovanni a Roma, luogo storico della sinistra, stipate a decine di migliaia. Più di 100 mila, dicono gli organizzatori. Un terzo circa, per la questura. «L'idea era riempirla e cambiare un po' la percezione della politica in questi anni - esulta Mattia Santori - direi che l'obiettivo è stato raggiunto». In un happening collettivo antifascista e antirazzista il leader bolognese elenca dal palco le prime proposte, tra cui la revisione (o abrogazione) dei decreti sicurezza.
Vittorio Feltri brutale: "Dio salvi Boris e ci liberi da Di Maio e Zingaretti"
Tutta la stampa conformistica del Continente dava del buzzurro e perfino dell' idiota al premier inglese Boris. Poi però si sono svolte le elezioni e costui le ha stravinte ottenendo percentuali di consenso imbarazzanti per gli sconfitti.La sinistra praticamente è morta di vecchiaia, non essendo in grado di comprendere gli umori e le esigenze del popolo. Si è fatta superare dalla realtà anglosassone, esattamente come quella italiana massacrata dalla Lega e che vive di ricordi distorti, incapace di interpretare le aspirazioni della gente.Qualcuno si ostina a dire che i conservatori (la destra) siano apprezzati dagli anziani (ultra sessantenni) e dalle persone che abitano in periferia, mentre i laburisti abbondino tra i giovani e gli intellettuali. Ma per vincere le consultazioni servono i suffragi, che vanno contati e non analizzati dal punto di vista sociologico. Si dà il caso che in democrazia non abbiano peso l' età e neppure le condizioni economiche: valgono i numeri. Anche perché i ragazzi sono destinati o a morire o, i più fortunati, a invecchiare, pertanto, il bilancio quadra sempre allo stesso modo.I laburisti oltremanica sono identici ai loro colleghi del Pd, fuori dal tempo e dalla logica.
oh Sardine, ti pareva: Santori ha cambiato idea: "Non escludiamo un impegno in politica"
"Crediamo che la forma fluida che ha assunto fino ad adesso è la forma migliore anche per il futuro. Se la piazza dovesse chiederci un impegno politico, lo prenderemo in considerazione, per ora non ci è stato chiesto". A dirlo è Mattia Santori, uno dei fondatori delle sardine a margine della manifestazione di San Giovanni. Piazza San Giovanni, oggi 14 dicembre a Roma, è stata riempita dalle sardine in occasione della manifestazione nazionale del movimento nato a Bologna un mese fa. In un'atmosfera festosa sulle note di Bella ciao e dell'Inno di Mameli sono arrivate secondo alcune stime 100mila persone. Tanti i cartelli esposti dai presenti, da "Siamo sardine ma non sordine: basta grida e insulti", a "Roma non si Lega"; le "Sardine fanno bene" e "Roma non abbocca". "Abbiamo deciso di riprenderci la piazza antifascista di San Giovanni": questo l'esordio dello speaker della manifestazione sul palco di Roma che ha poi introdotto il presidente dell'Anpi, Carla Nespolo. Il leader Mattia Santori parlando con i giornalisti ha detto che "Le Sardine non vogliono sostituirsi alla politica né a chi fa "lotta dal basso". Durante il suo intervento Santori ha anche illustrato le "proposte" delle Sardine, di fatto un manifesto anti-Salvini.
Davide Bendinelli passa da Berlusconi a Matteo Renzi: slavina verso Italia Viva, "chi lo seguirà, prestissimo"
La stanno mangiando viva, Forza Italia. Il deputato Davide Bendinelli ha annunciato il suo passaggio a Italia Viva e presto, sussurrano nei Palazzi romani, potrebbero seguirlo anche altri esponenti azzurri come Renata Polverini e Andrea Causin. Ma non è solo Matteo Renzi ad attrarre gli uomini e le donne di Silvio Berlusconi. Da un lato si parla di un gruppo autonomo, alleato con Matteo Salvini ma alternativo alla Lega. Dall'altra, i cosiddetti "nuovi responsabili". A evocarli, direttamente al Senato, Paolo Romani uscito poche settimane fa da FI per finire con Giovanni Toti e oggi, invece, sostenitore di una manovra di palazzo per rafforzare il governo Conte.
Pietro Senaldi contro M5s e Luigi Di Maio: "Integrati meglio dell'immigrato di Checco Zalone"
Ad alzo zero contro il M5s. A Omnibus su La7, l'affondo di Pietro Senaldi contro i grillini, la presunta forza anti-sistema. Tutte balle, basta vedere quel che sono diventati oggi. "Dovevano essere una forza anti sistema - premette il direttore di Libero -, aprire il Parlamento come una scatola di tonno ma a me sembra si siano integrati meglio dell'immigrato di Checco Zalone. Dopo le ultime tornate elettorali - rimarca Senaldi. si sta sgretolando, siamo al si salvi chi può e in tanti cercano una candidatura pessando in altri partiti", conclude il direttore.
Paolo Becchi contro Repubblica: "Miserabili, 3500 persone in cassa integrazione e loro pensano a Nilde Iotti"
Il tanto contestato articolo di Libero su Nilde Iotti fa ancora discutere. È il caso di Repubblica, il quotidiano di Carlo Verdelli che sta cavalcando l'onda del dibattito. Ma di questioni ben più importanti ce ne sono in questi giorni. Una a caso? Gli esuberi voluti da ArcelorMittal per i lavoratori dell'ex Ilva. "Mentre 3500 operai passeranno il Natale in cassa integrazione - cinguetta indignato Paolo Becchi - la discussione rilevante per Repubblica riguarda le qualità erotiche di Nilde Iotti. Siete dei miserabili!". Il filosofo fa riferimento a Concita De Gregorio, editorialista del quotidiano che, in diretta a DiMartedì, ha dato il meglio di sé. "Come fate a sapere che Nilde Iotti era brava a letto? - ha inveito contro i direttori Pietro Senaldi e Alessandro Sallusti -. Chi ve l'ha detto? Ed è questa qualità che serve in politica?". Insomma, la De Gregorio del pezzo sul primo presidente donna della Camera non ha capito proprio nulla.
Massimo Giletti, la vittoria di Non è l'Arena: il sindaco di Mezzojuso lo insultava, Comune sciolto per mafia
È finita nel peggiore dei modi per Salvatore Giardina, il sindaco di Mezzojuso (Palermo) che lo scorso maggio, in diretta a Non è l'Arena, aveva dato del "farabutto" a Massimo Giletti finendo quasi alle mani con il conduttore del talk di La7, proprio nella piazza della cittadina siciliana tra gli schiamazzi del pubblico presente. La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha infatti deciso di sciogliere il Consiglio comunale, mandando così a casa la giunta di Giardina, per il sospetto di infiltrazioni mafiose. Proprio l'accusa delle tre sorelle Napoli, che spesso ospiti di Giletti avevano denunciato le pressioni e i soprusi di chi cercava di obbligarle a vendere terreni di loro proprietà. Dietro le motivazioni tecniche di quella vicenda in apparenza privata, ha spiegato spesso Giletti, c'è "invece un malessere strutturale, non solo l'invasione delle vacche, cosa già di per sé grave. Un mondo inquietante, fatto di omertà e paura". Un'atmosfera che ha convinto poi la Lamorgese a decretare il fallimento della politica a Mezzojuso.
Beppe Grillo, operazione salva-governo fallita. Onorevoli M5s in fuga verso la Lega, lui li contatta: disastro
Beppe Grillo non ce la fa. Prima di pranzo tra i Cinque stelle è scattato l'allarme rossissimo. Dal Senato arrivava la notizia: sulla delicata questione del Mes la dissidenza tra i senatori Cinque stelle si stava allargando e avrebbe potuto portare in serata ad un risultato molto fastidioso, sia per il governo che per il Movimento, scrive Fabio Martini sulla Stampa. Per il governo, perché sulla risoluzione di sostegno al Presidente del Consiglio in partenza per Bruxelles, il rischio era quello di scendere sotto quota 161, che a palazzo Madama è la soglia della maggioranza semplice ma è anche soglia psicologica: la storia insegna che sotto quella quota si rischia di entrare nelle sabbie mobili.Ma una dissidenza eccessiva tra i senatori avrebbe rappresentato un colpo anche per il M5S, ogni giorno impegnato su fronti sempre nuovi.
Vittorio Feltri e l'evasione fiscale: "Pubblicare i nomi dei furbetti è controllo sociale"
Mercoledì il nostro ottimo Giuliano Zulin ha scritto un fondo sull' evasione fiscale nel quale ha posto in evidenza le manchevolezze dello Stato, svelto nel pretendere dai cittadini le tasse e lentissimo nel pagare i creditori, al punto che migliaia di persone aspettano di riscuotere il dovuto dalla pubblica amministrazione, però obbligate a sborsare le imposte in tempi stretti. Già questa ingiustizia basterebbe a capire il motivo per cui il fisco è disprezzato e per nulla accontentato nelle sue richieste folli e inique. Ma il punto è un altro.Versare le imposte è un atto obbligatorio e bisogna farlo alla luce del sole. I contribuenti sono costretti tutti a stilare la denuncia dei redditi ogni anno, e non si capisce perché le loro dichiarazioni debbano rimanere segrete in quanto protette dalla privacy.
Un tempo non troppo lontano ciò che ciascuno di noi introitava col proprio lavoro o con le proprie rendite veniva stampato dai giornali, nazionali o provinciali fossero. La gente leggeva avidamente le cifre e si rendeva conto se qualcuno avesse ciurlato nel manico. C' era un controllo sociale rigoroso sulla fedeltà delle somme incassate dal vicino di casa.
Nicola Porro, notizie riservate: "Salvini e Meloni saranno fatti fuori dai pm"
Nicola Porro dice la sua sulla vicenda che vede l'ex vicepremier e ex titolare del Viminale Matteo Salvini indagato per abuso d'ufficio dalla procura di Roma, che ha trasmesso gli atti al tribunale dei ministri. Secondo il giornalista è l'ennessima mossa di una magistratura politicizzata. "Vedrete", racconta nella suo appuntamento on line Zuppa di Porro, "che prima faranno fuori Salvini e poi si occuperanno della Meloni".L'accusa per Salvini si riferisce a 35 voli di Stato già considerati illegittimi dalla Corte dei Conti, che tuttavia archiviò il fascicolo che aveva aperto - trasmettendo però gli atti alla procura di Roma - non riscontrando un danno erariale. La Corte dei conti si interessò della vicenda dopo un'inchiesta di Repubblica sugli abbinamenti di molti appuntamenti istituzionali di Salvini in giro per l'Italia con comizi o altre manifestazioni di partito nella stessa zona.
Elisabetta Trenta fatta fuori dai "facilitatori" M5s: "Vittima di poteri forti, ecco come stanno le cose"
Si ritiene vittima dei "poteri forti", Elisabetta Trenta. L'ex ministro della Difesa del Movimento 5 Stelle, rimasta invischiata qualche settimana nell'imbarazzante vicenda della casa "di servizio" occupata anche una volta non più al governo grazie all'incarico del marito militare, è stata esclusa dal voto sulla piattaforma online Rousseau per la scelta dei "facilitatori" 5 stelle, il nuovo organo collegiale che affiancherà Luigi Di Maio nella gestione del Movimento. "Ritengo di essere vittima di una trama agita da alcuni poteri forti, ma non intendo mollare la presa", incalza la Trenta. "Ribadisco il mio convincimento nei valori fondanti il Movimento delle origini, ed intendo continuare la mia battaglia civile e politica, forte anche del sostegno di migliaia di attivisti e sostenitori. Non mollerò". La Trenta ha rivelato di aver "appreso questa mattina dal Blog delle Stelle che la candidatura a facilitatore del Movimento 5 Stelle per l'area Sicurezza e Difesa non è stata ammessa alla votazione sulla piattaforma Rousseau, per ignote ragioni". "Incredibilmente - spiega ancora l'ex ministra - non è stata fornita alcuna spiegazione, e questo episodio conferma le perplessità su alcuni processi decisionali dei vertici del Movimento". La Trenta solo lunedì scorso aveva presentato il suo "team del futuro" alla Sala Stampa della Camera dei deputati. "Nei prossimi giorni - annuncia ora - convocherò una conferenza stampa, in occasione della quale fornirò la mia interpretazione di quel che mi è accaduto nelle ultime settimane, presentando un articolato dossier, a partire dalla mia esperienza di Ministro della Difesa per 14 mesi".
Corrado Formigli contro Renzi, il renziano Enzo Puro minaccia il Fatto: "Sto registrando la telefonata"
Uno di noi". Così Matteo Renzi ha definito Enzo Puro, per tre mandati presidente del VI Municipio di Roma in quota Pd, dipendente di una controllata della Regione Lazio, passato a Italia Viva. E fiero oppositore di Corrado Formigli. È stato lui a rispondere a muso duro al conduttore di Piazzapulita su Facebook, che aveva definito "squadristi" gli ultrà renziani di aver diffuso sui social le foto della sua casa a mo' di avvertimento. "Tu a me squadrista non mi ci chiami", l'aveva avvertito Puro, in un post poi ripreso da Renzi in persona. È stato questo pasdaran di IV, insomma, ad innescare il violentissimo fuoco incrociato tra Renzi e Formigli scatenatosi dopo la puntata, altrettanto dura, di venerdì scorso con l'ex segretario Pd in studio a La7. Qualcuno ha paragonato la reazione dei renziani sui social alla "batteria" della Bestia salviniana. "Magari Renzi avesse la sua Bestia. La metterei su io, se avessi i soldi. Una Bestia democratica e liberale, contro tutte le fake news", si sfoga Puro raggiunto dal Fatto quotidiano. ù
Franco Bechis, la bomba dalla Gruber: "L'inchiesta silente sul figlio di Grillo per stupro". Cosa non torna
Nel giorno dell'indagine sui voli di Stato su Matteo Salvini, Franco Bechis, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, scommette sull'archiviazione. "come tutte le inchieste sui voli di Stato. Non è possibile - spiega il direttore del Tempo - determinare se effettivamente i voli sono stati usati per impegni istituzionali o meno". A inquietare Bechis, piuttosto, è un altro versante delal giustizia italiana, quella di tante inchieste che partono in pompa magna, con ampio spazio su tv, quotidiani e social, e poi rimangono "silenti" per molti mesi. Un esempio? "Come quella di Tempio Pausania dove è coinvolto il figlio di Beppe Grillo" con l'accusa di violenza sessuale. Una bomba scoppiata a fine agosto, nei giorni della nascita del governo di Pd e M5s con lo stesso Grillo grande sponsor. Per il fondatore del Fatto quotidiano Antonio Padellaro, invece, Salvini avrà più grattacapi dall'inchiesta sul caso Savoini e i presunti fondi russi alla Lega che da quest'ultima indagine.