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Matteo Salvini contro la condanna del gioielliere di Nicolosi: "La vergogna della giustizia italiana"
La difesa è sempre legittima, per Matteo Salvini. Il leader della Lega lo ripete da anni, come un mantra, tanto da aver approvato una riforma in tal senso ai tempi della parentesi di governo gialloverde. Eppure, allo stato delle cose, non sempre la difesa sembra legittima. L'esempio arriva da Catania, dove la Corte d'assise ha condannato a 13 anni di reclusione Guido Gianni, 57 anni, gioielliere di Nicolosi che in una rapina avvenuta il 18 febbraio del 2008 uccise due rapinatori e ne ferì un terzo. I banditi assaltarono il suo negozio, minacciando di uccidere la moglie con una pistola che sarebbe poi risultata a salve. Tredici anni di carcere, dunque. Notizia che suscita la reazione proprio di Salvini, il quale su Twitter rilancia la vicenda con un commento durissimo: "Vergogna! La 'giustizia' italiana condanna alla galera il commerciante aggredito, con la moglie minacciata di morte... Io sto con chi si difende, sempre", ribadisce il leader della Lega.
Vittorio Feltri sulle polemiche contro Libero per il pezzo su Nilde Jotti: "Sugli uomini tutti zitti?
Le polemiche contro Libero per un passaggio di un articolo sulla fiction in Rai che racconta la vita di Nilde Jotti ancora non si sono placate. E Vittorio Feltri, su Twitter, ribatte colpo su colpo. Già nella mattinata di mercoledì 11 dicembre il direttore di Libero aveva riservato un cinguettio alla vicenda. E nel pomeriggio, Vittorio Feltri, raddoppia. Dritto al punto, nessun giro di parole: con schiettezza mette in evidenza la disparità di "trattamento" tra uomini e donne, ovvero come dei maschietti si possa dire tutto mentre se ci azzarda a toccare una donna si scatenano giornate interi di roventi polemiche (a senso unico).
Sicurezza in Emilia Romagna, al governatore Bonaccini zero in condotta da Fratelli d’Italia
“Uno dei primati dell’Emilia-Romagna che il presidente uscente Stefano Bonaccini non cita mai è quello delle denunce per i furti. Eppure i temi della sicurezza urbana e della criminalità organizzata competono proprio al Gabinetto della presidenza della Regione. Che, tuttavia, sembra limitarsi a studi e ricerche statistiche peraltro molto datate. E senza preoccuparsi più di tanto se le proprietà e la sicurezza dei cittadini sono messe a rischio quotidianamente”. Lo afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, Fabio Callori. In un’interrogazione in cui cita la classifica delle denunce ogni 100mila abitanti registrate nel 2019, pubblicata dal Sole 24 ore nei giorni scorsi
Fazio ci costa due milioni. E i giudici lo graziano (a metà)
La Corte dei Conti ha archiviato l'inchiesta per danno erariale sul maxi-stipendio di Fazio: "Le prestazioni artistiche non sono soggette al tetto retributivo di 240mila euro annui previsto invece per i dirigenti". Forza Italia: "Finale salomonico"
Il maxi-stipendio di Fabio Fazio non costituisce danno erariale. A dirlo è la Corte dei Conti, che ha archiviato la relativa istruttoria aperta nel 2017 dalla Procura Regionale per il Lazio della magistratura contabile.Come scrive Il Messaggero, nelle motivazioni dell'archiviazione viene sottolineato infatti che il costo-puntata del programma di Fazio (il cui compenso è pari a 2.240.000 euro all'anno) è meno della metà della media dei programmi di intrattenimento del servizio pubblico. Inoltre, gli incassi pubblicitari legati al programma e gli ascolti sono stati adeguati. Infine, viene citato un parere dell'Avvocatura dello Stato, dove si legge che in Rai le prestazioni artistiche non sono soggette al tetto retributivo di 240mila euro annui, previsto invece per i dirigenti.
WhatsApp, furgoni e alloggi: così facevano entrare migranti
L’operazione contro l’immigrazione clandestina è stata condotta dalla squadra mobile di Torino, dalla polizia di frontiera francese e da agenti Europol
Una task force internazionale formata da uomini della squadra mobile di Torino e della polizia di frontiera francese coadiuvati da agenti dell’Europol, è riuscita a sgominare un'associazione criminale radicata in Piemonte e Lombardia, con ramificazione Oltralpe e in altri Stati europei, operante nel "settore" dell’immigrazione clandestina.
Don Biancalani e il presepio blasfemo: Gesù clandestino col permesso di soggiorno. E dice: querelerò Salvini
I preti in cerca di pubblicità non si riposano mai. Ci risiamo coi clandestini. Un presepe su un materasso, colorato, e appeso dietro il permesso di soggiorno di Gesù clandestino. Così il Bambinello nascerà quest’anno nella chiesa di Vicofaro, tra gli altri materassi che ospitano i giovani clandestini nella parrocchia di don Massimo Biancalani. “Lo realizzeremo tutti insieme con i ragazzi che pur essendo musulmani sentono tantissimo il Natale – spiega all’Adnkronos don Biancalani. – Perché nel Corano si parla del concepimento di Maria e della nascita di Gesù che per loro è un profeta importante. La maggior parte di loro – aggiunge – sono poco più che bambini, ragazzi giovanissimi che festeggiano con noi, accettano il regalino… Insomma siamo una grande famiglia”. Don Massimo è orgoglioso dei suoi ragazzi, per questo non accetta che si affermino cose false su di loro. E per questo conferma l’intenzione di sporgere una nuova denuncia nei confronti di Matteo Salvini. Perché in un tweet dell’8 dicembre aveva affermato che ‘i cittadini di Vicofaro lamentano scene moleste ad ogni ora del giorno e della notte, compresi rapporti sessuali consumati sul cofano delle automobili’.
I collettivi sempre peggio: organizzano un veglione con la Madonna e i preservativi
I collettivi universitari di Bologna ci riprovano. Annullata la festa della “Immacolata contraccezione” i collettivi tornano alla carica. Giovedì sera è previsto il “Veglione per la contraccezione“, pubblicizzato da una locandina in cui si vede la Madonna circondata di preservativi. Con tanto di hashtag “Preservativi contro i cattivi”. Una provocazione blasfema. Deridono vergognosamente le figure simbolo del Cristianesimo: Gesù e la Madonna.A organizzare l’evento “in onore della Santissima Contraccezione” sono le stesse associazioni che avevano ideato la prima edizione, ma con qualche defezione. Ci sono La MALA educacion, Rethink – Collettivo di Economia e Link Bologna – Studenti Indipendenti. Quest’ultima sulla sua pagina Facebook ha condiviso in questi giorni entusiasta foto delle sardine in piazza. A quanto pare non sarà tra gli organizzatori Uni Lgbtq, che non appare nel nuovo evento lanciato online.
Salvini, in tanti col Rosario davanti al tribunale di Torino: «Preghiamo per lui. Fieri del suo operato»
Una preghiera per Matteo Salvini. Anzi un vero e proprio Rosario. Recitato da un gruppo di persone davanti all’ingresso del Palazzo di Giustizia di Torino. L’iniziativa è stata presa dal gruppo “I Cinque sassi”. E l’occasione è stata la ripresa del processo in cui il leader della Lega è imputato di vilipendio alla magistratura. Il processo a Salvini riguarda alcune dichiarazioni, ritenute offensive, a margine dell’inchiesta sulle spese pazze dei politici in Liguria, pronunciate il 14 febbraio 2016, quando era un europarlamentare. A differenza di quanto previsto in un primo momento, Salvini non era presente all’udienza. Ma l’iniziativa si è tenuta ugualmente. «Noi siamo fieri di lui e del lavoro che sta facendo per l’Italia e gli italiani». La promotrice, Angela Ciconte, (GUARDA il video del Corriere) ha anche raccontato di avere incontrato Salvini. L’incontro è avvenuto sabato sera alla presentazione di un libro e di avere ottenuto il suo “via libera”.
Il moralismo falso di Asia Argento
C'è grande differenza fra una violenza ed un rapporto sessuale liberamente scelto
Il racconto-confessione di Asia Argento ha rivoluzionato la cronaca giornalistica degli ultimi giorni sino a renderla particolarmente esposta sul piano pubblico come paladina delle donne che subiscono violenza. In breve, la figlia di Dario Argento ha dichiarato che era stata invitata a un party della Miramax in un albergo in Costa Azzurra. Arrivata sul luogo stabilito, ha scoperto che non c'era nessuna festa ed ha trovato invece Weinstein da solo in una stanza con indosso un accappatoio che le ha chiesto di fargli un massaggio. La Argento ha testualmente dichiarato "Se fossi stata una donna forte gli avrei dato un calcio nelle palle e sarei scappata. Ma non l'ho fatto. E' stato un trauma orribile".
I magistrati la convocano, ma la Occhionero se ne sta in Parlamento. La Procura dovrà aspettare
L’onorevole Occhionero – che in carcere con l’assistente accusato per mafia ci andava – ha impegni parlamentari e quindi non si presenta di fronte ai magistrati. La Procura di Palermo voleva interrogare oggi la parlamentare di Italia Viva indagata per il suo rapporto con Alessandro Nicosia. Ma la donna ha dato buca agli inquirenti adducendo motivazioni legate al suo mandato.
Le Sardine già litigano con i Girotondi: «Gravissima l’apertura ai sovranisti»
Sardine e Girotondi hanno aspetti in comune ma non sono sovrapponibili. Quanto all’apertura a CasaPound, “va bene mettere alle spalle un certo settarismo ideologico e politico, ma invitare tutti in piazza, anche l’estrema destra, è francamente imbarazzante oltre che incoerente”. «Visto che questa blandisce ed è blandita da Salvini e dalla Lega mentre le proteste sono proprio indirizzate contro il sovranismo». Lo spiega all’AdnKronos l’ex leader dei Girotondi Pancho Pardi. Che segna una prima lite politica a distanza tra i vecchi e i nuovi movimentisti di sinistra.
CasaPound accetta l’invito in piazza con le sardine. E i pescetti impazziscono: «Con voi mai. Siamo antifascisti»
Perché no? CasaPound è pronta a scendere in piazza con le sardine. Per confrontarsi. Senza cantare Bella Ciao, ovviamente. Ad aprire il caso è stato il leader romano del movimento antisovranista, Stephen Ogongo. Intervistato dal Fatto quotidiano apre (ingenuamente?) all’organizzazione di destra. «Per ora è ammesso chiunque. Pure uno di CasaPound va benissimo. Basta che in piazza scenda come una Sardina».
CasaPound accetta l’invito delle Sardine
De Magistris nomina garante dei detenuti un ex narcos e leader dei parcheggiatori abusivi
Non c’era nessun altro, a Napoli, più competente di lui. Pietro Ioia, ex narcotrafficante, pregiudicato, reduce da una ventina di anni di carcere, incassa così un premio inaspettato. È stato nominato dal sindaco Luigi de Magistris Garante dei diritti delle persone detenute e private della libertà personale per il Comune di Napoli. Un incarico gratuito, ma che fa comunque discutere, visto il passato del soggetto in questione. Che in diverse interviste pare abbia dichiarato di essersi pentito “per amore dei figli”. E De Magistris? Dopo la nomina dell’assessore dei centri sociali, non si è pentito e rilancia con l’ex narcos…
Soldi nostri per commemorare il Pci, per la sinistra è solo una polemica “fascio-sovranista”
Il governo prima tartassa gli italiani e poi elargisce fondi per il centenario del Partito comunista. Ben 400mila euro. Il Secolo ne ha parlato ieri. E a sinistra la cosa non è andata per niente giù. Dal sito Globalist.it è arrivato subito l’attacco vergognoso al Secolo e ai sovranisti. Il titolo già la dice lunga: «Salvini, polemica fascio-sovranista: “Stanziano i fondi per ricordare i 100 anni del Pci». «La polemica – si legge sul sito – è partita da Il Secolo d’Italia, giornale di estrema destra di Francesco Storace…». E poi Globalist.it ammette: «Un emendamento emesso dal governo recita in effetti: “Al fine di consentire l’organizzazione e lo svolgimento di iniziative culturali previste in occasione del centesimo anniversario del Partito comunista italiano, avvenuto a Livorno in data 21 gennaio 1921, è autorizzata la spesa di 200.000 euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021″». Nessuno scandalo per la sinistra se vengono finanziate attività per ricordare il vecchio Pci. «C’è da chiedersi – scrive Globalist.it – cosa vorrebbe la destra. Il Pci italiano, fondato un secolo fa, è stato la casa politica di alcuni dei più grandi statisti del nostro paese, da Gramsci a Berlinguer, fino a Nilde Iotti, prima donna presidente della Camera. Ma per la destra evidentemente dovremmo festeggiare la nascita della Repubblica di Salò»
Fazio: il mio stipendio è regolare. Il renziano Anzaldi all’attacco: farebbe meglio a tacere
Fabio Fazio farebbe meglio a tacere sul suo contratto milionario in Rai. L’attacco viene dal renziano Michele Anzaldi, membro della Vigilanza. Nel mirino il tweet trionfante del conduttore di Che tempo che fa. Il cinguettìo arriva dopo la notizia dell’archiviazione da parte della Corte dei Conti dell’inchiesta per verificare l‘eventuale danno erariale dovuto allo stipendio.
Caso Fazio, Italia Viva va all’attacco
«Dopo un linciaggio durato anni», scrive Fazio, «questo è l’ovvio finale. #ctcf ha un costo puntata inferiore del 50% della media dei programmi di intrattenimento Rai». Nel frattempo – prosegue il giornalista – Che tempo che fa è su Raidue. Il mio contratto è stato rivisto. E il danno di immagine subito è ormai subito». Nel tweet viene anche postata la foto dell’articolo del Messaggero che dà la notizia. Per i magistrati contabili, dunque, i 2.240.000 milioni per la conduzione e la produzione di Che tempo che fa sono un compenso regolare. E Fazio può giocare a fare la vittima di una “persecuzione”.
Anna Falchi: «Un premier donna in Italia? Non ho dubbi, sceglierei Giorgia Meloni»
Dopo Iva Zanicchi, Anna Falchi. «In Italia, se dovessi dire un nome di una possibile presidente del Consiglio donna direi Giorgia Meloni, se fosse un po’ più moderata». È l’endorsement della showgirl, dagli studi di Agorà su Rai 3, per la leader di Fratelli d’Italia.
L’attrice di origini finlandesi ne parla prendendo spunto dalla notizia della nomina della socialdemocratica Sanna Marin come premier della Finlandia. A 34 anni Marin diventa il presidente del consiglio più giovane al mondo in un governo di coalizione che comprende altri quattro partiti di centrosinistra, tutti guidati da donne.
Roma, il cimitero di Prima Porta è un inferno. Rachele Mussolini attacca la Raggi
«Il Cimitero Flaminio è nella morsa del degrado e dell’abbandono». La denuncia è di Rachele Mussolini. «Recarsi a Prima Porta per far visita a un proprio caro equivale ad affrontare una discesa agli inferi ancora più faticosa per la scarsa manutenzione di questi luoghi».
Cimitero di Prima Porta, la Raggi dorme
Dura la presa di posizione dell’esponente della lista civica “Con Giorgia”. «Proprio per questo motivo nei giorni scorsi ho presentato un’interrogazione ex art. 105. Voglio sapere se e con quali modalità la Raggi intende intervenire per risolvere le problematiche presenti e ristabilire, una volta per tutte, il decoro nel rispetto dei nostri defunti oltre che ripristinare la sicurezza per chi si reca a trovarli».
Meloni: «Per governare bisogna essere coraggiosi e credibili. Pd e M5S non sono né gli uni né gli altri»
Il governo è in panne. «Abbiamo una maggioranza che non è d’accordo su niente». Dai microfoni di Rtl 102.5 Giorgia Meloni traccia un bilancio sullo stato di salute del governo.
Meloni: non hanno un’idea di Paese
«Litiga su tutto», spiega la leader di Fratelli d’Italia.«Hanno votato la manovra. E poi sono usciti dal Consiglio dei ministri dicendo che non c’entravano niente. Il Pd ha presentato il doppio dei nostri emendamenti. Oggi governare non è una cosa facile. Servono visione, gioco di squadra, credibilità, coraggio. Un’idea molto chiara di Italia». Confessa di essere rimasta scioccata dalle parole del ministro Fioramonti. «Ha detto che il Movimento non ha un’idea di paese. Se non ce l’hai non dovresti candidarti a governarlo. Il punto uno della politica è avere un’idea di paese». Il governo naviga a vista. La ragione secondo la Meloni è chiara. «Ci sono due spinte contrapposte che si muovono. Da una parte una maggioranza che ha paura di misurarsi con il consenso. Dall’altra parte, però, questa paura porta i singoli attori a doversi per forza distinguere dal resto della compagine».
Red Ronnie sfida le sardine e difende Salvini: «Voi cantate “Bella Ciao”, lui parla alla gente»
Continua l’eco delle parole di Red Ronnie a Stasera Italia su Rete 4. Il “papà” del Roxy Bar non si lascia intimidire dal politicamente corretto e traccia un identikit politico di Salvini che irrita la sinistra. Lo difende dagli attacchi delle piazze.
«Salvini è un istintivo», spiega. «Si dice che parli alla pancia degli italiani perché parla con la pancia. Raramente lo vedo leggere dei discorsi. Diffido da chi legge i discorsi perché vuol dire o che non gli appartiene o che glielo ha scritto qualcun altro. Nel servizio avevate messo la canzone di Vasco C’è chi dice no con tutti questi nemici di Salvini. Curiosamente ho qui il disco e devo mettere un pezzo. Perché? Perché continuano a giudicarlo sul Papeete, perché era a torso nudo. O perché beveva il mojito. È praticamente un po’ come quello che Vasco diceva di sé. A Vasco gli dicevano è un animale, guardate l’animale. Salvini oggi è un po’ quell’animale che tutti dicono».
Zingaretti va in piazza con le sardine? Dopo “Bella Ciao” è la volta di “Bandiera rossa”
Zingaretti va in piazza con le sardine? Nel suo staff qualcuno ci starebbe pensando. «Se le sardine si radunano a Roma sabato prossimo è impensabile che “il Capo” non sia presente. E chi se ne frega se ha altri impegni. Si cancellano perché la presenza in piazza San Giovanni è troppo importante». È quanto si legge sulla pagina facebook 7Colli. «Prima Salvini e il centrodestra; poi le sardine; è ora che Zingaretti faccia capire che se insegue il bipolarismo il posto del Pd è lì, in mezzo a quei ragazzi. Come ha fatto Prodi a Bologna».
Zingaretti va in piazza, la decisione a breve
«La decisione sta maturando in queste ore, sono in corso i contatti con quel magma indefinito che è rappresentato da questa curiosa galassia che manifesta più contro l’opposizione che contro chi governa».
Sardine braccio armato del Pd. L’ordine Dem su Fb: “Boicottate la raccolta solidale di CasaPound”
Il Pd chiama, le sardine rispondono. Succede a Siena, dove esponenti eletti del centrosinistra locale usano il gruppo “Sardine Siena” per le loro campagne politiche contro soggetti sgraditi, ricevendone in cambio risposte entusiaste. Insomma, l’ennesima conferma che questo “movimento spontaneo di cittadini” e le azioni che mette in campo tanto spontanei poi non sono.
CasaPound fa beneficenza, il Pd allerta le Sardine
Il caso riguarda il boicottaggio di un negozio dopo una iniziativa di solidarietà dell’associazione ambientalista La foresta che avanza, vicina a CasaPound. Iniziativa davvero difficile da biasimare, visto che i volontari de La foresta che avanza hanno raccolto cibo per gli animali abbandonati, catalizzando anche la solidarietà di un negozio del posto. Per le “Sardine” e chi le ha sobillate, però, questa iniziativa non doveva esistere. Perché “queste cose sono strumentalizzate per fare proselitiso e riempire le file dei fasci”, ha scritto sulla pagina facebook “Sardine Siena” Silvio Fei, consigliere comunale di maggioranza nella vicina Sovicille. Maggioranza, non c’è neanche da stare a sottolinearlo, di centrosinistra a marchio Pd. Benché, infatti, il sindaco Giuseppe Gugliotti sia stato eletto con il sostegno della civica Sovicille Bene Comune, la sua estrazione e la sua candidatura hanno il marchio Dem.
Paragone contro la risoluzione Pd-M5s sul Mes: “Ridicoli”. E i grillini s’infuriano
La risoluzione del Mes che ci propongono mi fa venire in mente una battuta che amava dire Enzo Biagi, quella dell’uomo che diceva all’amico che sua moglie era incinta ma solo un poco. Ci vogliono convincere che alla fine approveremo solo un po’ di Mes. Ridicoli”. Così commenta su Facebook il senatore del M5S, Gianluigi Paragone.
Un post che, dopo mezz’ora aveva raccolto 70 condivisioni e centinaia di commenti. Non tutti propriamente lusinghieri. A fare la guerra al deputato grillino, proprio gli elettori grillini, che non gradiscono le obiezioni. Vietato criticare il manovratore. Soprattutto se il manovratore è Giuseppe Conte e il governo è a guida M5s-Pd. Ecco alcune delle frasi più critiche nei confronti del giornalista teelvisivo.
Elezioni Emilia Romagna: Lucia Borgonzoni ha già vinto la sfida Social
Se le elezioni si tenessero su Facebook, l’Emilia Romagna avrebbe già il suo nuovo governatore. La candidata del centrodestra, Lucia Borgonzoni ha già surclassato il governatore Pd, Stefano Bonaccini, nella battaglia dei like e dei follower.È quanto emerge dai dati del sito specializzato, Youtrend. Partiamo dai numeri. Con i suoi 215.097 fan su Facebook, la Borgonzoni ha una fanbase ben più consistente di quella del governatore uscente, che si ferma ad appena 88.653 followers.