"Il prezioso carico - '14 faldoni', precisava l'avvocato al momento della notizia - avrebbe preso la strada del Tribunale dei ministri, ovvero la sezione specializzata del tribunale ordinario competente per i reati eventualmente commessi dal presidente del Consiglio e gli altri componenti del governo. La denuncia principale, spiega il penalista, riguarda la "gestione dell'emergenza" nel suo complesso". Non sono infatti passati inosservati i ritardi commessi dal governo giallorosso per far fronte l'emergenza già in corso.
“Dall’Europa arriveranno 209 miliardi di euro, soldi stanziati nel Recovery Fund. E voi scettici ridevate di Pinocchio perché credeva nell’albero dei soldi. Occhio sempre al gatto e alla volpe”. Lo scrive su Twitter il colonnello Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo, assessore all’Ambiente della Regione Calabria.
Recovery Fund: cosa non funziona
Come ha già osservato Giorgia Meloni, “sono le condizionalità del Recovery Fund a farci condividere la preoccupazione di Salvini e di tanti scettici. Con il super freno di emergenza, Rutte e soci avranno buon gioco a bloccare le riforme italiane che non dovessero piacergli. Non voglio vivere in un’Italia a sovranità limitata, in cui si decide a Bruxelles, Amsterdam o Berlino cosa dobbiamo fare noi con le pensioni o il lavoro. È lo stesso motivo – aggiunge la leader di FdI – per cui non vogliamo il Mes”.
La favola di Pinocchio? No, la favoletta di Conte e Casalino
Come osserva una documentata analisi di Dagospia, il ministro del Tesoro sta preparando l’extra-deficit da 20 miliardi da sottoporre al Parlamento. “Ma perché credete che il governo sia andato allo scontro con i commercialisti – in sciopero contro le tasse, una cosa mai vista – pur di confermare la scadenza fiscale del 20 luglio? Perché non c’è più il becco di un quattrino. Se non sarà prorogato lo stato di emergenza, mancando i presupposti legali, non saranno prorogati neanche il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione, e la bomba sociale – che la ministra Lamorgese ogni giorno agita davanti agli occhietti del governo – è lì pronta a esplodere”.