Il Fatto Quotidiano la chiama "norma anti-Fabio Fazio". Si parla di Rai, di Che tempo che fa, del caso di un conduttore di un programma - Fabio Fazio, appunto - che oltre al cachet incassa anche i diritti come produttore del medesimo format. Ciò accade perché Che tempo che fa è prodotto da L'Officina, società che per metà appartiene proprio a Fazio. E in Cda Rai è stata decisa, appunto, una stretta sui conduttori-produttori, accoppiata che dal prossimo anno non sarà più possibile a Viale Mazzini (Fabrizio Salini, ad Rai, illustrerà la novità nel Cda di oggi, mercoledì 17 giugno).. Nel mirino anche gli agenti televisivi. Assimilando una delibera di Vigilanza e Agcom, la Rai ha deciso un tetto del 30% al numero di artisti che un singolo agente può far partecipare a un prgoramma. Ma non solo: a Viale Mazzini d'ora in poi un agente non potrà curare gli interessi degli artisti e, al contempo, fare il produttore di programmi.
Poco più di trentacinque secondi da prendere e incorniciare, quelli regalati da Massimo Cacciari a Fuori dal Coro di Mario Giordano, su Rete 4 martedì 16 giugno. Si parlava della folle crociata contro le statue dei movimenti cosiddetti progressisti, folle crociata che come è noto ha investito anche Indro Montanelli, con il gruppo di esagitati che vorrebbe rimuoverne la statua a Milano. E sul punto, Cacciari, ha le idee chiarissime: "La pretesa di poter giudicare la storia dal proprio punto di vista, dal punto di vista del proprio presente, qualunque sia questo punto di vista, è di una profonda idiozia, arroganza e superbia - premette il filosofo -. Cosa siamo noi per giudicare Colombo, Giulio Cesare. Secondo i nostri criteri la storia e il passato dovrebbero essere orientati? Ma come si fa?", conclude un inappuntabile Massimo Cacciari.
Pippo Baudo ha appena compiuto 84 anni. In un’intervista al Corriere della Sera tra un ricordo e un aneddoto sulla sua vita professionale non risparmia critiche anche su Conte. «Non è stato eletto da nessuno ma comanda e se li porta tutti a spasso che è un piacere. Da collega, visto che sono laureato pure io in giurisprudenza, lo trovo un furbissimo avvocato di provincia». E si mostra nostalgico della vecchia Dc. «Io sono ancora un democristiano doc. Penso che la Democrazia Cristiana sia la grande assente della politica. Se ci fosse un vero leader di una Dc rinnovata avrebbe una grande possibilità di governare. Oggi la politica è molto confusa».
Pippo Baudo boccia la tv: «Inguardabile»
Si parla di quella che potrebbe essere la prima cura davvero efficace contro il coronavirus. La notizia-bomba arriva dal Regno Unito, dove gli scienziati danno conto dei risultati ottenuti usando desametasone, un antinfiammatorio steroideo. Si tratta di un farmaco molto economico: in Gran Bretagna una confezione costa circa 5 sterline. E, stando alle prime evidenza, ha risultati ad oggi mai visti contro il Covid-19. "È il solo farmaco che a oggi ha ridotto sensibilmente le vittime per coronavirus. Potrebbe essere davvero una svolta", ha afermato il professor Peter Horby, a capo della sperimentazione più grande al mondo sulle possibili cure anti Covid 19, la piattaforma Recovery (Randomisation Evaluation of Covid-19 Therapy), alla quale partecipa anche l'università di Oxford.
Una scritta favorevole al Duce in prima serata, durante un film dedicato alla figura di Gesù Cristo. Ha dell'incredibile quanto avvenuto su Tv2000, rete dei vescovi.
È caccia agli hacker dopo la scritta inneggiante a Mussolini comparsa ieri sera sulla tivù dei Vescovi mentre andava in onda un film su Gesù. Ad un certo punto della programmazione del film, su TvDuemila è apparsa la scritta "Mussolini ha sempre ragione". Immediata la caccia agli hacker che, a quanto si apprende, è ancora in corso. Altrettanto immediata la presa di distanza di TvDuemila: «Ci dissociamo con fermezza e ci scusiamo con i telespettatori».
Si chiama Imen Boulahrajane (Imen Jane per i Social), fino a oggi si presentava come una “economista laureata alla Bicocca”, esponente di spicco dei Giovani del Pd, candidata anche alle amministrative del 2013. Emblema degli italiani di seconda generazione perfettamente integrati. Secondo Dagospia è una millantatrice. Una operazione che ricorda la vicenda di Oscar Giannino. La giovane di origine marocchina aveva ingannato tutti. A cominciare dai suoi principali padrini politici: Matteo Renzi, Beppe Sala e Anna Ascani.
“Oggi ricorre l’anniversario della morte di Francesco Cecchin, militante del Fronte della Gioventù ucciso dalla sinistra antagonista perché riconosciuto come nemico da abbattere. Non smetteremo mai di ricordare chi è morto col sogno di un’Italia migliore nel cuore. Ciao Francesco”. Con questo post Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio a Francesco Cecchin ucciso dall’odio antifascista. Non aveva ancora 18 anni quando fu scaraventato giù dal muro di un condominio del quartiere Trieste-Salario, a Roma, dove militava con il Fronte della Gioventù. Morì dopo 19 giorni di agonia, il 16 giugno del 1979. Per quel delitto, come per molti altri, nessuno fu mai condannato. Anzi, all’inizio si tentò di accreditare la tesi della caduta accidentale dal muro condominiale.
Eppure, anche di fronte al ricordo di un ragazzo barbaramente assassinato negli anni di piombo, l’odio social si è manifestato senza ritegno. Davvero un segno dei tempi, e di come ogni argomento, anche la morte, l’omicidio, diventi pretesto per stuzzicare la pancia delle tifoserie più sciatte e volgari. C’è chi commenta: perché non ci parli di Carminati? Ancora, c’è chi ricorda i deportati a Mathausen.
Pippo Baudo ha appena compiuto 84 anni ed è uno degli ultimi senatori della televisione italiana a far sentire la sua voce. La sua vita è stata scandita dai ritmi televisivi, alcune delle più grandi star del piccolo schermo hanno iniziato la gavetta proprio con lui. Forse nessuno meglio di lui conosce la televisione e i suoi meandri più cupi e non c'è da stupirsi se Baudo boccia su tutta la linea la tv di questi giorni: "Inguardabile, tutto già visto, solo repliche". E tra un ricordo e un aneddoto sul suo passato, Pippo Baudo al Corriere della sera ha detto la sua anche sulla politica.
Pippo Baudo avrebbe potuto evolvere la sua carriera lavorando nel dietro le quinte vista la sua vastissima esperienza in materia, pare che qualcuno glielo abbia anche proposto tempo addietro, ricevendo in cambio un netto rifiuto da parte del re dei conduttori italiani: "La vita dei direttori di rete è difficilissima: gli errori vengono imputati a loro, i successi agli altri". È stato per ben 13 volte sul palco di Sanremo come padrone di casa e tutt'oggi questo record è ancora ben saldo tra le sue mani. Dall'alto del suo trono, Pippo Baudo ha dato la sua benedizione alla riconferma di Fiorello e Amadeus per la prossima edizione del Festival: "Dopo il successo dell'anno scorso sarebbe stata una pazzia cambiare. Amadeus è molto bravo, ormai ha acquisito una disinvoltura e una scioltezza straordinarie". Fiorello è stata forse una delle poche buche prese da Baudo nella sua lunghissima carriera come scopritore di talenti: "Al provino fece un monologo di 40 minuti, gli dissi: 'Guarda che a condurre ci sono già io'. Ma fu la sua fortuna, andò a Milano e da lì poi partì la sua carriera".
Baudo senza freni
Pippo Baudo ha appena compiuto 84 anni ed è uno degli ultimi senatori della televisione italiana a far sentire la sua voce. La sua vita è stata scandita dai ritmi televisivi, alcune delle più grandi star del piccolo schermo hanno iniziato la gavetta proprio con lui.
Non c’è da stupirsi se Baudo boccia su tutta la linea la tv di questi giorni: “Inguardabile, tutto già visto, solo repliche“. E tra un ricordo e un aneddoto sul suo passato, Pippo Baudo al Corriere della sera ha detto la sua anche sulla politica.
La carriera
Pippo Baudo avrebbe potuto evolvere la sua carriera lavorando nel dietro le quinte vista la sua vastissima esperienza in materia, pare che qualcuno glielo abbia anche proposto tempo addietro, ricevendo in cambio un netto rifiuto da parte del re dei conduttori italiani: “La vita dei direttori di rete è difficilissima: gli errori vengono imputati a loro, i successi agli altri“. È stato per ben 13 volte sul palco di Sanremo come padrone di casa e tutt’oggi questo record è ancora ben saldo tra le sue mani. Dall’alto del suo trono, Pippo Baudo ha dato la sua benedizione alla riconferma di Fiorello e Amadeus per la prossima edizione del Festival: “Dopo il successo dell’anno scorso sarebbe stata una pazzia cambiare. Amadeus è molto bravo, ormai ha acquisito una disinvoltura e una scioltezza straordinarie“. Fiorello è stata forse una delle poche buche prese da Baudo nella sua lunghissima carriera come scopritore di talenti: “Al provino fece un monologo di 40 minuti, gli dissi: ‘Guarda che a condurre ci sono già io’. Ma fu la sua fortuna, andò a Milano e da lì poi partì la sua carriera“.
Restano senza conduzioni i principali "innesti" dell'era "gialloverde"
Terremoto in Rai, ecco tutta la verità sui nuovi palinsesti per la prossima stagione. Che saranno presentati ufficialmente il prossimo 1° luglio, ma molti tasselli del complicato puzzle sono già andati al loro posto. In particolare si va chiarendo di giorno in giorno il day time di Raiuno che sarà decisamente rivoluzionato, a partire dalla chiusura de «La prova del cuoco», sostituito dal nuovo programma di Antonella Clerici «La casa nel bosco». E a saltare all'occhio è la tabula rasa di tutti i conduttori rilanciati nell'era "gialloverde", da Roberto Poletti - biografo di Salvini - eliminato da Uno Mattina, per arrivare a Elisa Isoardi - ex fidanzata del leader della Lega - rimasta senza collocazione, così come Lorella Cuccarini, "accusata" in passato di aver pronunciato dichiarazioni troppo "sovraniste". Un vero e proprio repulisti, insomma, in salsa pd-grillina.
La conduttrice recupera così, con un programma realizzato da casa sua, la posizione occupata in quella fascia oraria per tanti anni prima dell’avvicendamento con Elisa Isoardi. Prima de «La casa nel bosco» ci saranno anche quest’anno le «Storie italiane» di Eleonora Daniele così come ad aprire la giornata di Raiuno sarà sempre Uno Mattina, ma con due nuovi conduttori: al posto di Roberto Poletti (probabilmente destinato a far parte della squadra di inviati de «La vita in diretta») e Valentina Bisti, arrivano Alessandro Baracchini e Monica Giandotti, il primo conduttore anche dell’edizione estiva del programma, la seconda già vista in «Agorà estate».
Dopo il Tg1 delle 13.30, nella fascia che è stata finora di Caterina Balivo e del suo «Vieni da me» arriva Serena Bortone con un nuovo programma: la Balivo ha, infatti, deciso di lasciare il programma probabilmente per tentare nuove avventure. Quella della Bortone non è l’unico volto che il direttore di Raiuno Stefano Coletta porta con sè da Raitre. Sull’ammiraglia di viale Mazzini dovrebbe arrivare, infatti, anche Pino Strabioli che dovrebbe condurre «Il caffè di Raiuno», l’appuntamento del sabato mattina finora condotto da Lisa Marzoli e Andrea Velardi. Per la fascia oraria di «Vieni con me» si era ipotizzato anche il ritorno di Alessandro Greco con il quiz «Zero e lode», chiuso nel 2018 nonostante gli ottimi ascolti, ma il progetto non è andato in porto con grande disappunto degli innumerevoli fan del conduttore e del suo quiz.
«Noi proteggemo Roma». Così parlavano i Casamonica. Il clan che da anni gestisce parte della malavita romana aveva creato una sorta di struttura orizzontale la cui forza è il «vincolo familiare»: ma oggi è stato assestato un nuovo duro colpo al clan degli stessi Casamonica. La Polizia, su richiesta della Dda, ha eseguito misure cautelari per associazione di stampo mafioso, estorsione, usura e intestazione fittizia di beni. Maxi sequestro antimafia di beni ai fini della confisca per 20 milioni di euro, su proposta del procuratore della Repubblica e del questore di Roma. Nell'operazione, in corso dalle prime ore di questa mattina, sono impiegati più di 150 uomini della Polizia del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile di Roma e del Commissariato Romanina, che stanno eseguendo un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali, emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Dda, nei confronti di appartenenti al clan. Sequestrata anche una villa con piscina, poi viene sottolineato come avendo troppi soldi li facevano uscire comprando orologi preziosi o borse anche da 4 mila euro, acquistate in via Condotti. In più l'emergenza coronavirus era diventato «un terreno fertile» per gli affari criminali, usura in testa.
Il procuratore Michele Prestipino, il direttore centrale Anticrimine, Francesco Messina, e il questore di Roma, Carmine Esposito hanno illustrato la maxi-operazione.
Vincolo familiare. «Si tratta di un'organizzazione con una »struttura orizzontale la cui forza è dettata dall'appartenenza alla famiglia Casamonica». Lo scrive il gip Zsuzsa Mendola nell'ordinanza cautelare di 467 pagine.
Mafia, maxi blitz nel feudo del boss latitante Messina Denaro: 13 arresti a Trapani. È in corso dall'alba di oggi una maxi operazione dei carabinieri di Trapani che hanno eseguito tredici arresti nel feudo del boss latitante Matteo Messina Denaro, primula rossa di Cosa nostra. In carcere anche Francesco Domingo, ritenuto dagli inquirenti boss di Castellammare del Golfo e secondo i magistrati «vicino a Messina Denaro».
Domingo ha già subito diverse condanne, anche per associazione mafiosa. E, secondo quanto emerge dall'indagine, dopo ogni scarcerazione sarebbe tornato a guidare il mandamento mafioso di Castellammare del Golfo (Trapani). L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Palermo.
Sigillato un nuovo patto mafioso tra i boss del feudo del latitante Matteo Messina Denaro e gli affiliati residenti negli Stati Uniti. È quanto emerge dall'operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Trapani che all'alba di oggi hanno arrestato 13 persone. Tra cui Francesco Domingo, detto 'Tempesta', ritenuto dagli investigatori «come autorità di vertice tra le articolazioni mafiose trapanesi», e «riconosciuto anche negli Stati Uniti d'America ove come noto si sono da tempo insediate e sviluppate 'cellule' di Cosa Nostra».
I grillini da sempre strizzano l'occhio alle dittature rosse sudamericane. Il boom con Di Maio agli Esteri
Da quando Luigi Di Maio è ministro degli Esteri, il Movimento 5 Stelle tace sulle dittature della sinistra castrochavista latinoamericana ma, con lo scandalo della valigetta di cui sta parlando il mondo, si capisce il perché. Del resto a parlare per lui ci sono stati, in questi due anni, i media che appoggiano i grillini su questo fronte, a cominciare dallo stesso Grillo che, il 25 ottobre scorso, dava voce sul suo blog a un'«analisi» nella sezione Cervelli de L'antidiplomatico. Un sito registrato da Alessandro Bianchi, giovane recuperato tra la sinistra radicale romana, usato dal M5s per la commissione Esteri della Camera e poi diventato stretto collaboratore di Alessandro Di Battista, il Che Guevara de noantri per cui «l'Alba (l'alleanza bolivariana delle Americhe fondata da Fidel e Chávez) è un modello per i paesi del Sud Europa», Italia in primis. Un portale che plaude al reddito universale come soluzione per l'economia italiana e che descrive il sanguinario dittatore venezuelano Maduro come un «eroe bolivariano», dipinge il satrapo pedofilo nicaraguense Daniel Ortega (per referenze sulle violenze subite chiedere alla figliastra Zoilamérica) come un prode sandinista che combatte contro il neoliberismo inteso come capitalismo da abolire cui fa da contraltare la «decrescita felice» (degli altri) voluta dai grillini, racconta il cocalero boliviano Evo Morales (che aveva imbrogliato non solo nel conteggio dei voti, ma candidandosi a presidenziali cui non doveva partecipare perché «i diritti umani alla presidenza infinita» esistono solo nel magico mondo grillino) come una vittima di fantomatici «golpe» di una non meglio precisata destra e, naturalmente, esalta il regime di Cuba come un paradiso di vera democrazia del popolo.
Massimo Carminati lascia il carcere di Oristano dopo 5 anni e 7 mesi. L’istanza di scarcerazione presentata dai suoi legali è stata accolta dal Tribunale della Libertà. Il "cecato", l'ex boss della Banda della Magliana, uno dei principali protagonisti dell’inchiesta Mafia capitale torna libero. Carminati lascerà oggi il carcere di Oristano per scadenza dei termini di custodia cautelare.
Una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, Pippo Baudo è un uomo d'altri tempi e le sue parole trasudano nostalgia. Quando parla ovviamente di tv, quel piccolo schermo che lo ha visto sulla cresta dell'onda per oltre un trentennio di storia italiana, ma anche se si discute di politica dove il presentatore siciliano ha ammesso di rimpiangere la 'vecchia guardia' e i tempi della Democrazia Cristiana. Il suo giudizio sul premier Conte è abbastanza singolare, lui lo trova 'furbo' e capace di essere protagonista nonostante in effetti non sia stato scelto dagli italiani.
Roberto Burioni torna a combattere la vecchia battaglia, quella contro i No Vax. E mette nel mirino il dottor Stefano Montanari, studioso di nanopatologie e idolo del movimento free vax. "Adesso che tutti comprendiamo l'importanza delle vaccinazioni, gli antivax non perdono occasione di danneggiare la salute della nostra comunità diffondendo pericolose bugie sulle mascherine. Ma la legge lo consente?", scrive il virologo. Leggi anche: De Donno a i suoi 340 avvocati, cosa dice a Selvaggia Lucarelli Con chi ce l'ha? Con un intervista di Montanari in cui il farmacista dice: "Le mascherine fanno male, fanno ammalare. Quando espiri rimetti dentro il tuo organismo lo scarto del tuo corpo, anidrite carbonica compresa. È come se un'auto riversasse i gas di scarico dentro l'abitacolo. E inoltre tieni attaccato alla faccia tutti virus che stanno in giro". Montanari sostiene che le mascherine possono provocare il cancro. Questo perché fanno venire, a chi le porta per ore, iperacidosi, condizione che fa aumentare il rischio di un tumore. Nell'intervista inoltre attribuisce all'uso della mascherina la morte del ragazzo deceduto a Ponticelli mentre faceva jogging e di alcuni bambini in Cina. Di seguito il video integrale dell'intervista di Montanari.
Nicolas Maduro nel 2010 avrebbe fatto mandare al consolato venezuelano a Milano una valigetta con 3.5 milioni di euro in contanti per finanziare in nero il Movimento 5 Stelle. L'accusa arriva dalle colonne del quotidiano spagnolo ABC che spara la storia in prima pagina: "Il chavismo finanziò i l Movimento 5 Stelle", titola il quotidiano che cita un documento classificato top secret dei servizi segreti militari del Venezuela.
All'epoca Maduro era ministro degli Esteri del governo di Hugo Chavez. "Il console della rappresentanza diplomatica del Venezuela a MIlano, Gian Carlo di Martino, operò come intermediario prima che il destinatario finale, Gianroberto Casaleggio (cofondatore nel 2009 del movimento con Beppe Grillo e scomparso quattro anni fa, ndr) ricevesse il denaro in contanti", scrive ABC. Il caudillo sudamericano intendeva così promuovere un "movimento di sinistra rivoluzionario e anticapitalista" nato in Italia, si legge sul documento segreto di cui è in possesso ABC.
"Il governo venezuelano ha scelto di non rispondere al questionario fatto pervenire da ABC e destinato a Maduro e El Aissami (altro funzionario coinvolto nella vicenda, ndr). Possibilità di replica è stata offerta anche all’attuale leader del Movimento 5 Stelle Vito Crimi, al precedente leader politico Luigi di Maio, al console venezuelano a Milano, Gian Carlo di Martino e allo stesso Grillo. Nessuno di loro ha risposto alle domande di questo quotidiano", si legge nell’articolo del quotidiano spagnolo..
La funzione dei nostri polmoni
I tuoi polmoni sono organi vitali. Inalando l’aria, l’ossigeno che ti dà la vita entra nei polmoni e viene trasferito nel sangue. Espirando, il biossido di carbonio viene rilasciato dal sangue ed espulso dal corpo.
I nostri polmoni hanno bisogno di aria calda e umidificata
Prima della laringectomia totale, respiravi attraverso il naso e/o la bocca e la gola, le conosciute vie aeree superiori. Quest’ultime – in particolar modo il naso- condizionano l’aria che respiri. L’aria inspirata è riscaldata, umidificata e filtrata. Quando l’aria raggiunge i polmoni ha una temperatura di 37 gradi e un’umidità del 100%, che è il giusto livello di umidità affinché i polmoni funzionino in maniera ottimale.
Dopo l’operazione, respirerai attraverso uno stoma nel collo anziché attraverso il naso. Di conseguenza l’aria inspirata non sarà più riscaldata e umidificata al punto giusto prima che raggiunga la trachea e i polmoni.
Inspirando aria non condizionata (troppo fredda e troppo secca), la trachea e i polmoni inizieranno a produrre più muco. Questo significa più tosse e un maggior rischio di contrarre infezioni alle vie aeree.
Il canale YouTube ‘Radio Radio Tv’ è stato chiuso dalla nota piattaforma di video sharing con decisione unilaterale. Oggi ci è giunta comunicazione che il canale è stato oscurato per violazione delle Norme della community.
L’accusa è infamante e calunniosa. Radio Radio secondo YouTube avrebbe pubblicato “video contenenti minorenni in situazioni sessualmente allusive, e visto che per il team di Youtube è una questione di primaria importanza Radio Radio TV viene chiusa”. Conclude la folle giustificazione della piattaforma americana che “YouTube non è luogo per comportamenti predatori”.
Quindi, secondo il tribunale di YouTube, il nostro sarebbe un canale che favorisce la pedo-pornografia e diventerebbe un luogo predatorio nei confronti dei bambini.
Lasciamo a voi ogni commento alle farneticazioni che avete appena letto.
Siete voi il nostro testimone. Sapete bene che i contenuti da noi realizzati e pubblicati sono niente altro che ciò che accade quotidianamente sulle frequenze di Radio Radio, mezzo di comunicazione che gode di una concessione di legge sotto il controllo dell’AGCOM e del MISE.
Da qualche ora il canale YouTube di “Radio Radio”, canale seguito da circa 190mila followers, è stato chiuso. Scoppia la protesta e parla anche Diego Fusaro
“Radio Radio è l’Evoluzione della Radio. Negli anni ’80 diventa la Prima Talk Radio Italiana e la prima ad adottare il servizio di riconoscimento testuale e scelta automatica delle frequenze Radio Data System. Oggi, dopo più di trent’anni, Radio Radio è fruibile su tutte le piattaforme multimediali con il massimo della qualità e la libertà di espressione dei suoi conduttori, commentatori e opinionisti. Radio Radio è libera da sempre, libera per sempre!”
(Dal “Chi Siamo “ della pagina web di “Radio Radio”)
Su tutte le piattaforme multimediali, ma da qualche ora non su YouTube. Si, perché il canale di RadioRadio.it seguito sul “Tubo” da circa 190mila followers è stato oscurato, e questo ha scatenato la reazione di chi ritiene si tratti di una censura che presto colpirà altri baluardi dell’informazione libera.
Il canale video di Radioradio, la nota stazione radio romana (e romanista) che si occupa anche di politica ed economia e che dà voce a personaggi controcorrente come Fusaro e Valerio Malvezzi, è stato improvvisamente chiuso da Youtube.
L’ennesimo episodio di censura liberticida nell’Italia del governo Conte, che, con un continuo colpo di stato strisciante, ha già esautorato il Parlamento. Non ci può essere un’opposizione in Italia senza repressione.
Consigliamo ai gestori di radioradio :
- di utilizzare D.Tube sistema in streaming su blockchain non censurabile, su blockchain steem non censurabile;
- di utilizzare servizi di file sharing che non si appoggiano a grosse piattaforme;
Ormai la libertà di espressione è una chimera.
Indossarla per interi turni di lavoro può comportare qualche disturbo. Sconsigliato l'utilizzo durante esercizi sportivi aerobici
Indossare a lungo la mascherina fa male? Nella fase 2 è questa la domanda che si sta affacciando con maggiore frequenza, in considerazione del fatto che lavoratori e lavoratrici ne dovranno fare un uso prolungato. In base al Dpcm del 26 aprile è obbligatorio metterla in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico. In genere un cliente non passa molto tempo al supermercato, quindi il problema non si pone. Viceversa può esserlo per gli operatori degli esercizi commerciali - anche in vista delle riaperture previste per il 18 maggio - che devono indossare la mascherina tutto il giorno. Lo stesso vale per gli altri posti di lavoro. La fisiologia umana non è ovviamente concepita con un dispositivo posticcio interposto alla funzione respiratoria. Un uso prolungato, per molte ore al giorno e sul lungo periodo, potrebbe comportare qualche effetto collaterale in particolare a carico dell'apparato respiratorio e della cute.
Quando e perché il respiro si fa più faticoso
Il senatore: ora sui magistrati ci dicano tutta la verità
"Leggere le intercettazioni di Palamara è molto istruttivo. Dalla stampa apprendiamo che secondo lui l'allora Procuratore della Repubblica di Roma Pignatone «prima gli parava, il c...» e poi non più. Le espressioni sono molto dirette e volgari. Ma promuoverò iniziative per capire come siano andate le cose". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.
"Cosa intende dire Palamara? C'era un atteggiamento protettivo della Procura di Roma e di Pignatone nei confronti dell'allora vertice del PD? - si chiede ancora Gasparri - Ci si riferisce a Renzi. Ma poi ci sono molte altre affermazioni interessanti che dimostrano quale sia il rapporto tra Palamara, Pignatone e il Partito Democratico. Palamara pare sia stato sul punto di candidarsi alle elezioni con quel partito e Pignatone, da quanto si legge nei virgolettati delle intercettazioni, esprime attenzione verso questa ipotesi. Del resto ci sarà pure una ragione per cui a Roma il PD è sfuggito a tante inchieste. C'era un rapporto privilegiato tra Zingaretti, la sinistra romana e la Procura della Repubblica di Roma? Era Palamara il personaggio che garantiva questi equilibri? E quale è stato il ruolo di Pignatone in quel contesto? Farò tutto quello che è necessario per accertare questi fatti. Con iniziative che prenderò in Parlamento facendo nell'aula nomi e cognomi di Pignatone, Palamara, Zingaretti e quanti altri sono evocati da questo scenario inquietante. Prenderei iniziative anche presso l'autorità giudiziaria ma mi pare assolutamente inutile perché è noto il principio che cane non morde cane. Bisogna scoperchiare questo scandalo che investe il PD, Renzi, Lotti, Zingaretti, Palamara e Pignatone. Palamara è lo snodo di tutte queste vicende, ma non è l'unico protagonista e non può essere lasciato da solo a pagarne le conseguenze".
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