Non vaccinare le donne incinte con il prodotto sviluppato da Moderna. Nella battaglia alla diffusione del Covid-19 sono arrivate una serie di raccomandazioni da parte del Gruppo strategico di esperti (Sage) dell’Organizzazione mondiale della sanità, con tutte le indicazioni riportate in un documento discusso lo scorso 21 gennaio. La più importante delle indicazioni dell’OMS è di non somministrare il vaccino di Moderna a chi è in stato interessante, a meno che i benefici dell’immunizzazione non superino i potenziali rischi, come per le operatrici sanitarie, più esposte al virus, o per le future mamme con altre patologie che le mettono in particolare pericolo di forme gravi di Covid.
Il Sage ha inoltre stabilito che mancano i dati per dare un parere scientifico sulla sicurezza del vaccino nelle donne che allattano ma, dato il meccanismo d’azione, ritiene improbabile che possa rappresentare un rischio: se una donna allatta va vaccinata se è parte di un gruppo per cui la vaccinazione è raccomandata, come succede nel caso degli operatori sanitari.
Gran Bretagna, niente vaccino anti Covid alle donne incinte: non ci sono gli studi clinici
Nel Regno Unito le donne incinte non potranno vaccinarsi contro il coronavirus. Una misura precauzionale poiché non ci sono studi clinici al riguardo.
Alle future mamme non verrà somministrato il vaccino Pfizer/BioNTech e probabilmente nemmeno quello di Oxford o Moderna poiché nessuna donna incinta è stata inclusa negli studi clinici.
Le linee guida del governo britannico chiariscono che le future mamme saranno vaccinate dopo il parto.
Le donne che pensano di poter essere in attesa di un bambino sono state esortate a ritardare la vaccinazione fino a quando avranno la certezza di non essere incinte, e non dovranno vaccinarsi neanche le donne che stanno cercando di concepire un figlio.
Il sistema politico italiano è in crollo da 2 secoli, e noi non lo sappiamo. O forse si
Attualmente la politica italiana sta subendo una forte regressione. Questo a partire dal punto di vista ideologico dei partiti, il quale sembra svanire sotto i fenomeni progressisti e globalisti contemporanei. In apparenza, la fonte del problema inerente la questione politica odierna si sviluppa già dagli inizi del dopoguerra. Il mancato confronto tra le idee prevalenti a quell’epoca, ossia l’atlantismo ed il comunismo, ha scaturito uno scompiglio ideologico che si rifletterebbe anche ai giorni nostri.
Crisi dei movimenti e dei partiti di lunga data
Tuttavia la crisi dei movimenti e dei partiti politici italiani è un problema che ha origine già dalla fine dell’unità d’Italia e con l’annessione di Roma il 20 settembre 1870. I fattori da prendere in considerazione sono molteplici e vanno dal “non expedit” dello Stato Oontificio agli accordi trasformisti tra destra e sinistra, le quali erano prevalentemente interessate al potere e non al bene comune nazionale.
Casse vuote per il nuovo M5S di Conte: solo 76 parlamentari hanno versato il contributo al Movimento
Un ‘post’ di Beppe Grillo è costato al Movimento 5 Stelle tra i 20 e i 30mila euro. Secondo quanto apprende l‘Adnkronos a tanto ammonterebbe, infatti, la cifra che l’Associazione Rousseau ha chiesto al M5S per le operazioni necessarie a predisporre il voto sull’organo collegiale, che il garante 5 Stelle avrebbe voluto si celebrasse sulla piattaforma di Davide Casaleggio e non su Sky Vote, il nuovo sistema di voto adottato dai pentastellati dopo l’addio al figlio di Gianroberto e la leadership assunta da Conte.
Il M5s di Conte con le casse vuote…
Per comprendere meglio la vicenda bisogna tornare alla fine di giugno, quando si consuma lo strappo tra Grillo e Conte sul nuovo statuto. In un post dal titolo “Una bozza e via” pubblicato sul suo blog lo scorso 29 giugno, il fondatore del Movimento ‘cestina’ il progetto rifondativo targato Conte e indice su Rousseau il voto per eleggere i membri del Comitato direttivo: “Ho chiesto a Davide Casaleggio di consentire lo svolgimento di detta votazione sulla piattaforma Rousseau e lui ha accettato”, scrive Grillo nel post. Alla decisione del garante si oppone il reggente Vito Crimi, che insiste per effettuare il voto sul nuovo portale. Il resto è storia nota: dopo una lunga e faticosa mediazione, Grillo e Conte trovano l’accordo sul nuovo statuto e così nella prima settimana di agosto la base M5S approva su Sky Vote sia lo statuto sia la nomina di Conte come nuovo leader del Movimento. Ma la fattura emessa da Rousseau, relativa al (mancato) voto chiesto da Grillo, si somma alla cifra già pattuita tra 5 Stelle e Casaleggio per chiudere il contenzioso: l’entità dell’importo chiesto da Rousseau per ripianare i debiti accumulati a causa dei mancati versamenti dei parlamentari si aggira intorno ai 450mila euro ma i pentastellati sarebbero riusciti a strappare un accordo per una cifra inferiore da versare nelle casse di Via Gerolamo Morone.
A Roma movida con la mascherina, ma per proteggersi dalla puzza del Tevere
Per chi decide di trascorrere un pomeriggio o una serata a Trastevere, passando da ponte Sisto, fino alle sponde del Lungotevere illuminate dai diversi chioschi bar e bancarelle, è altamente raccomandato l’uso della mascherina. Rischio elevato di contagio Covid? No, nessuna concentrazione esagerata di virus, ma solo tanta puzza di pesce putrido e acqua stagnante. Tutta l’area è invasa da un odore disgustoso e basta affacciarsi e guardare le acque del Tevere per capire di cosa si tratta: nel fiume, proprio sulle sponde che costeggiano le diverse sedute di bar e ristorantini, ci sono centinaia di carcasse di pesci che galleggiano ii putrefazione. Da piccole carpe a pesci siluro di oltre un metro, tra bottiglie di plastica, sterpaglia e diversi rifiuti, su uno sfondo di acque verdi che il fiume Prypjac' cha passa attorno alla centrale di Chernobyl, messo a confronto, è più limpido.
La cosa assurda è che, purtroppo, non si tratta di una esagerazione, ma di una condizione disgustosa che oltre a disturbare le passeggiate di turisti e romani, danneggia gravemente l’economia per quelle attività che sul Lungotevere, dopo un anno e mezzo di chiusure, restrizioni e introduzione di certificazione verde per sedere in un ristorante, cercano di tirare a campare. Stare lì seduti con quella puzza e quella vista davvero nauseante, è molto difficile. Sabato pomeriggio infatti, diversi sono stati i turisti che raggiunto il luogo, sono immediatamente risaliti a causa del cattivo odore che avvilisce anche la bellissima veduta da Ponte Sant’Angelo. «Sembra di stare in un porto a ridosso di scarichi industriali» commentava qualcuno, con la faccia disgustata. Non ci fa una bella figura la città e non ci fa una bella figura la sindaca Raggi, essendo quella di Trastevere, una delle zone più gettonate e luoghi della movida.
Coronavirus, desecretato il rapporto dell'intelligence consegnato a Biden: "Arma biologica? Cos'è emerso in Cina"
È stato desecretato il rapporto che l’intelligence americana ha consegnato a Joe Biden sull’origine del coronavirus. “Informazioni essenziali sull’origine della pandemia esistono in Cina, ma fin dall’inizio i funzionari cinesi hanno lavorato per impedire che gli investigatori internazionali vi avessero accesso”, ha affermato il presidente degli Stati Uniti, aggiungendo che “il mondo merita risposte” e quindi non cesserà di mettere pressione su Pechino.
Dal report emerge infatti la frustrazione dell’intelligence per non poter stabilire con certezza l’origine del coronavirus. Gli esperti hanno concluso che non è stato sviluppato come arma biologica, tuttavia viene espressa “moderate confidence” sul fatto che la prima infezione umana sia stata il risultato di un incidente occorso all’istituto di virologia di Wuhan, dove probabilmente stavano conducendo una sperimentazione sugli animali. “Low confidence” è invece stata espressa sull’altra ipotesi, quella di un’origine naturale.
Addio Nicole Gee, la marine che salvava i bimbi. Portata in cielo dalle bombe Isis
In braccio un bimbo che culla come fosse un fiore. Alle spalle l’aeroporto di Kabul. E nel suo account Instagram sotto la tenera immagine un solo pensiero, semplice e ora struggente: «I love my job», «Amo il mio lavoro». Nicole Gee, da Roseville (California), con i suoi occhioni azzurri con i 23 anni da poco compiuti è volata nel cielo di Kabul. Il suo lavoro che amava tanto era fare il soldato: marine da pochi giorni inviata in Afghanistan per aiutare la grande fuga dai talebani. Era a pochi metri dall’attentatore suicida che si è fatto esplodere in aeroporto, e quel cucciolo in braccio è stato forse uno degli ultimi che è riuscita a mettere in salvo. Anche poco prima di saltare in aria lo aveva fatto insieme ad altri marines ventenni come lei: un fagotto umano da portare dentro l’aeroporto e fare imbarcare su uno degli ultimi aerei diretti in Kuwait con il prezioso carico da salvare, e poi di corsa di nuovo lì all’esterno per afferrarne un altro. Chissà quanti di loro debbono la vita e un futuro a Nicole.
Salvini dichiara guerra a Conte: «Il reddito di cittadinanza va cancellato». Bordata alla Cirinnà
Un’estate complicata quella di Matteo Salvini. La sua Lega non solo non vola più nei sondaggi, ma deve guardarsi pure dalla concorrenza di Fratelli d’Italia, che l’ha superato in più d’una rilevazione. Il rimedio da lui escogitato per conservare il primato – la federazione con Forza Italia – rischia di produrre più scontento che entusiasmo in entrambi i partiti. Poi c’è l’opposizione gommosa di Giorgetti, spalleggiato dai «territori» del Nord (leggi Zaia e Fedriga) e, infine, lo scalpo di Durigon offerto in sacrificio sull’altare dell’unità nazionale. Oscillazioni, tentennamenti e ripensamenti figli della strategia che vuole la Lega “di lotta e di governo“. Si può fare per poco, non per sempre. Questa condizione (parecchio scomoda, in verità) è riecheggiata anche nel corso dell’intervista rilasciata in quel di Pinzolo a Mario Giordano.
Joe Biden, la domanda del giornalista Peter Doocy lo manda in crisi: mani sulla bocca, balbetta in diretta nazionale
Si chiama Peter Doocy ed è il giovane giornalista di Fox News diventato in poche ore il simbolo dell'America che dice no a Joe Biden. Piccolo dettaglio: il cronista gliel'ha detto in faccia, alla Casa Bianca, durante una drammatica conferenza stampa. Il presidente americano sta rispondendo alle domande dei giornalisti sull'attentato firmato dall'Isis all'aeroporto di Kabul. Un bagno di sangue costato la vita anche a 13 soldati americani.
Per il leader democratico, forse il punto di non ritorno nella sua ancora breve carriera da Commander in chief, comandante in capo degli Stati Uniti. Travolto dai sondaggi negativi, Biden prima di questa tragedia doveva già fare i conti con le disastrose dinamiche del ritiro dei soldati americani dall'Afghanistan: letteralmente, una fuga che ha ricordato quella dei diplomatici a stelle e strisce da Saigon in Vietnam, e che soprattutto ha spianato la strada al ritorno dei talebani al potere. Da lì, l'escalation del caos culminata con la carneficina dei terroristi.
Elezioni amministrative, i sondaggi sulle grandi città: a Roma Michetti stacca tutti, centrodestra avanti anche a Torino
Sono cinque le grandi città italiane, Roma compresa, che nella tornata elettorale del 3 e del 4 ottobre conosceranno i loro nuovi sindaci o vedranno la conferma dei candidati uscenti. Roberto Baldassari, direttore generale di Lab210, ha realizzato per affariitaliani.it un sondaggio per capire l’attuale situazione nelle città più importanti d’Italia e il risultato in particolare premia Enrico Michetti, candidato del centrodestra a Roma in ticket con Simonetta Matone. L’avvocato amministrativista è in testa davanti a Roberto Gualtieri del Partito Democratico - il distacco è di circa sette punti percentuali - mentre la terza posizione al primo turno andrà a Virginia Raggi, sindaca del Movimento 5 Stelle, che però ha ancora chance di recuperare terreno per sperare di andare al ballottaggio. Fuori dalle prime posizioni Carlo Calenda: il leader di Azione non ha i numeri per sperare di arrivare al testa a testa.
A sinistra possono dire tutto senza dimettersi: l'attacco di Gasparri contro Montanari che nega le foibe
Due pesi e due misure da parte della sinistra. Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, è ospite in collegamento di L’Aria che tira estate, programma che Francesco Magnani conduce su La7, e affronta i più stretti temi d’attualità, dal caso delle dimissioni di Claudio Durigon alla crisi in Afghanistan, tirando una secca stoccata ai dem. “Non si può nascondere che alcune battaglie revisioniste siano state vinte, grazie alla debolezza politica e culturale dei vertici della Repubblica. La legge del 2004 che istituisce la Giornata del Ricordo (delle Foibe) a ridosso e in evidente opposizione a quella della Memoria (della Shoah) rappresenta il più clamoroso successo di questa falsificazione storica” le parole di Tomaso Montanari sul Fatto Quotidiano, uno stralcio che ha mandato Gasparri su tutte le furie, soprattutto per l’assenza di una presa di posizione da parte della sinistra.
Stasera Italia, Capezzone umilia i dem di casa nostra: applaudivano Biden e ora...
Il presidente americano Joe Biden ha sbagliato tutto, e anche noi rischiamo di pagare il prezzo del disastro in Afghanistan. A Stasera Italia, la trasmissione di Rete 4 condotta da Veronica Gentili, al centro della discussione venerdì 27 luglio non può che esserci la polveriera afghana, con gli attentati di Kabul da parte delle cellule locali dell'Isis che fanno strage di civili e militari, mentre i talebani sono tornati a essere i padroni del Paese.
Biden si doveva chiedere "come esegui il ritiro?" attacca Daniele Capezzone, tra gli ospiti del programma. "Lo puoi fare usando la deterrenza, dando un colpo forte, non facendoti dettare il calendario". Invece il presidente Usa "ha fatto prima l'annuncio, perché voleva fare tutto entro l'11 settembre immaginando un ventennale" dagli attacchi alle Torri Gemelle "in cui poteva dire: ho riportato tutti a casa. Ma non ha capito che l'anniversario del 9-11 lo fa fare ai nemici dell'Occidente trionfanti".
Strage Isis-K a Kabul, le lacrime di coccodrillo di Biden
La strage annunciata dell’Isis-K a Kabul – 90 morti, di cui 13 militari Usa – fa versare lacrime di coccodrillo al presidente Usa Joe Biden, che promette vendetta. Sono lacrime di coccodrillo perché Biden ha gestito in maniera catastrofica il ritiro del contingente Usa dall’Afghanistan, oggi in mano ai talebani. E’ per il disastro da lui creato che ora migliaia di afghani in fuga sono alla mercé degli attentatori, visto che le operazioni di evacuazione non sono gestite in sicurezza ma in fretta e furia. Perché i talebani vogliono che gli occidentali lascino il Paese entro il 31 agosto. Deadline che Biden vuole rispettare, a tutti i costi.
L’Isis-K rivendica gli attentati suicidi
Con i due attentati suicidi di ieri, rivendicati dall’Isis-K – così denominato perché è lo Stato islamico della provincia afghana del Khorasan – le operazioni di evacuazione sono state interrotte. Riprenderle e portarle a termine sarà a rischio e pericolo dei Paesi occidentali che non hanno ancora rimpatriato tutti i connazionali e i collaboratori afghani con visto. Intanto però Biden piange in tv e dice che l’Isis la pagherà. Questo quando l’intelligence Usa aveva lanciato l’allarme di un attentato proprio per la giornata di ieri. Una strage annunciata, che si poteva evitare, e che ora compromette ulteriormente la presidenza dem.
Gran Bretagna, genitori sul piede di guerra contro il vaccino obbligatorio ai bimbi
Londra, 27 ago – In Gran Bretagna si sta facendo sentire (e molto) il movimento dei genitori che vogliono avere l’ultima parola sulla possibilità di vaccinare i bambini contro il Covid per permettere il ritorno a scuola.
Gran Bretagna, i genitori e il consenso
Il segretario all’istruzione Gavin Williamson ieri ha rivelato che è necessario il consenso dei genitori per estendere l’obbligo del vaccino ai ragazzi di età compresa tra 12 e 15 anni. Ma alcuni funzionari dello stesso ministero hanno ammesso che gli adolescenti potrebbero ancora ricevere una dose senza che i loro genitori diano il via libera. Scenario raro, ma possibile. E questo ha fatto indignare molti genitori in Gran Bretagna.
Afghanistan, l'esperto internazionale: "Gli assalti a Kabul sono figli del dilettantismo Usa. Ora può accadere di tutto"
«Qualcuno ha sbagliato in maniera pesantissima. Mi sono preso la briga di andare a rileggere quelle parti che sono pubbliche degli accordi di Doha e sono la testimonianza di un dilettantismo impressionante da parte dell’amministrazione americana, all’epoca guidata da Donald Trump». Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell’Istituto Affari Internazionali, non ha dubbi: «È un accordo scritto sulla sabbia».
Cosa intende quando parla di accordi scritti sulla sabbia?
«Non ci sono le minime garanzie di rispetto da parte dei talebani. Capisco le forti pressioni interne su Trump e altrettanto forti su Biden, però si poteva gestire meglio l’operazione di "sganciamento" dall’Afghanistan. Invece è stata fatta nel peggiore dei modi possibili e si stanno pagando le conseguenze, soprattutto gli afghani. Ma c’è anche una drammatica crisi di credibilità che colpisce in primis gli Stati Uniti e tutto il mondo occidentale. Tutti noi alleati della Nato li abbiamo seguiti in questa avventura e forse avremmo dovuto chiederci un po’ prima se e perché stare in Afghanistan, con tutto quello che ci è costato, per poi vedere questo esito».
"60 morti e 130 feriti". Ancora esplosioni. E l'Isis pubblica la foto del kamikaze
Gli attentati sventrano Kabul e il suo aeroporto, diventato sempre meno sicuro. Tre ordigni sono esplosi in una sola giornata e il bilancio dei morti è destinato a crescere
Giornata di sangue a Kabul, dove dopo le due esplosioni del pomeriggio nella zona aeroportuale, nel corso della tarda serata ne sarebbe avvenuta un'altra a 7 chilometri dallo scalo. La rivendicazione è stata dell'Isis. La stagione degli attentati era stata ampiamente annunciata e prima ancora che scadesse l'ultimatum del 31 agosto dato dai talebani alle truppe americane e straniere, i terroristi hanno colpito nel punto ora più delicato della città afghana. Il bilancio è ancora incerto, ma finora si parla di almeno 90 persone uccise all’aeroporto, tra le quali 12 soldati americani, e 150 feriti. Al momento non ci sono notizie di italiani coinvolti ma la Farnesina è costantemente in contatto con le truppe e con il contingente diplomatico ancora in aeroporto per continui aggiornamenti.
Cos’è l’Isis-K, l’incubo dei talebani che ha colpito Kabul
Il timore era nell’aria da giorni e nelle ultime ore le ipotesi di un attentato imminente si erano rincorse sui media e nei report degli 007. Mentre si cerca di capire l’entità e la matrice degli attentati che hanno insanguinato Kabul in queste ore, l’Isis, indiziata numero uno delle stragi, torna ad essere l’incubo non solo dell’Occidente ma anche dei talebani. Ed è proprio questa formazione che rischia di trasformare il Paese in una bomba a orologeria, ben più dei talebani, contribuendo a destabilizzare l’intera regione. Quasi tutti i vicini dell’Afghanistan – Cina, Pakistan, Iran – sono in apprensione a tal proposito: per l’Asia molto meglio i talebani, invece, con i quali tutte queste potenze possiedono già esperienza di cooperazione.
Cos’è l’Isis-K
Nello specifico, la cellula tanto temuta è la cosiddetta Isis-K, branca afghana dello Stato Islamico, a detta dell’intelligence americana, sospettata di stare preparando da tempo un attacco per colpire Nato e afghani in fuga. Il gruppo avrebbe ormai già rivendicato il gesto: stragi coordinate presumibilmente dall’attuale leader Shahab al Mujair, ex qaedista nominato al vertice nell’aprile 2020.
La variante afghana dell’Isis ha una genesi relativamente recente ed è andata raccogliendo proseliti negli ultimi cinque anni, rendendosi responsabile dei principali attacchi alla capitale, “contendendosi” con i talebani il record di attentati verso target militari e civili. Questa divisione nasce da rivalità interne al Paese, fondate sulle divergenze con i pashtun, rei di contrattare con la Cia e l’Occidente intero. La nascita del gruppo è da registrarsi nella provincia del Khorasan, al confine con il Pakistan, dove numerosi comandanti transfughi delle forze talebane hanno deciso di abbracciare la bandiera nera. Lo stesso gruppo, tuttavia, ha anche visto i propri combattenti unirsi ai talebani afgani. A differenza dei talebani, Isis-K aveva espresso palesemente l’intenzione di lanciare attacchi alle potenze occidentali e all’ONU, al di là dei ritiri militari e delle loro scadenze. Isis-K vantava circa 800 combattenti nell’ottobre 2018 e avrebbe raggiunto il picco di dimensioni nel 2016 con un massimo di 4.000 membri militanti, destinati, forse, ad aumentare.
Se per i vip di Capalbio la cameriera è "strapagata" e persino messa in regola
Lo snobismo della Cirinnà per l'addio della colf "Sto facendo pure la lavandaia e la cuoca..."
Fa venire in mente Lavinia Borromeo, moglie di John Elkann, che risponde a Claudio Sabelli Fioretti quando le chiede come mai non abbia amici poveri: «Dipende da che cosa si intende per povertà. Parliamo di persone che debbono lavorare per mantenersi?». E fa venire in mente Laura Boldrini che davanti alle rimostranze della sua domestica in attesa della liquidazione, a distanza di qualche mese dal trattamento di fine rapporto, minimizza ironica: «Perché dovrei imbrogliare Lilia? Era sempre stata regolare. Per duemila euro? Ma per favore, siamo seri...».
Lei, Monica Cirinnà, la senatrice del Partito democratico che ha già avuto lo shock del rinvenimento di ventiquattromila euro nella cuccia del cane della sua tenuta di Capalbio, ecco questa stessa donna, adesso ha anche grane con la colf che l'ha piantata in asso perché si è detta annoiata dalle proprie mansioni e dall'insostenibile solitudine avvertita in questi giorni nell'ampio podere. Si duole quindi la politica Dem, con parole affidate al Corriere della Sera, che inaugurano un legame tra ansia e cospirazione: «Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l'ortolana, la cuoca. Tutto questo perché la nostra cameriera (in barba al gergo politically correct inaugurato dalla sua area politica) strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all'altro».
"Miocardite fulminante in paziente Covid non vaccinata", la foto choc di Zangrillo
Dalla terapia intensiva, Alberto Zangrillo ha mostrato una foto per sensibilizzare alla vaccinazione per il ritorno alla normalità negli ospedali
Con una foto scattata in sala operatoria e pubblicata su Twitter, il professor Alberto Zangrillo ha raccontato un retroscena finora pressoché inedito dell'attuale situazione negli ospedali italiani. "Esempio di ritorno alla normalità in terapia intensiva cardiochirurgica: circolazione extracorporea e supporto meccanico in miocardite fulminante in giovane paziente Sars-CoV-2 positiva, non vaccinata. #CurareTutti senza dare i numeri", ha scritto il direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano.
La miocardite è una patologia infiammatoria che interessa la parte muscolare striata del cuore. La miocardite fulminante è una forma grave che si traduce in uno choc cardiogeno che porta a uno scompenso anche negli altri organi. È un avvenimento che potrebbe lasciare conseguenze a lungo termine se non trattato adeguatamente ed entro centri limiti temporali. Il dottor Zangrillo non ha fornito ulteriori dettagli sulla paziente, ma ha reso noto che questo particolare evento, solitamente raro, può essere una conseguenza dell'infezione grave da coronavirus.
Alcuni rabbini israeliani hanno chiesto spiegazioni al Papa per alcune frasi sulla Torah. Perché la vicenda è così delicata
La questione è delicata, se non altro perché può arrivare a sfiorare i rapporti tra la confessione cristiano-cattolica e quella ebraica: la lettera che alcuni rabbini israeliani hanno inoltrato al cardinale Kurt Koch, svizzero e conservatore, è di sicuro arrivata pure sui principali tavoli della Santa Sede, dunque su quello del Papa.
Si tratta di una missiva in cui alcuni vertici religiosi ebraici domandano qualche perché e magari qualche aggiustamento di rotta. L'oggetto dell'attenzione dei rabbini è costituito da alcune frasi pronunciate da papa Francesco. Dichiarazioni - quelle del Santo Padre - che riguardano la Torah, che non è un argomento di secondo piano.
Può essere presentata una premessa: Jorge Mario Bergoglio è il pontefice del dialogo interreligioso. Sin da quando è stato eletto sul soglio di Pietro, l'ex arcivescovo di Buenos Aires si è distinto per la continua ricerca di una dialettica con gli ortodossi, con i protestanti, con i musulmani, con gli ebrei e così via. Tanto dialogante, il Papa, da essere etichettato dai tradizionalisti come fautore di una "religione universale". Insomma, il gesuita non passerà alla storia come un teorico dei confini ostruzionistici tra credi. E di grosse polemiche derivanti da rapporti tra autorità religiose e tematiche interconfessionali, sino a questo punto del pontificato, non ce ne sono state.
Botta e risposta col professor Bassetti sulle consulenze Pfizer
«Mai fatto parte di advisory board sui vaccini». Così Matteo Bassetti, direttore della clinica di Infettivologia presso l’ospedale policlinico San Martino di Genova, interviene al "Il Giornale d’Italia" replicando a quanto riportato da "Il Tempo" ovvero di aver "nascosto" nel curriculum i suoi legami con Pfizer nel 2018. Bassetti mette in chiaro che la notizia in sé non è errata: «In qualità di ricercatore accade spesso di fare consulenza anche per aziende farmaceutiche, un elemento che viene sempre evidenziato soprattutto in quelle situazioni dove potrebbe sorgere un conflitto d’interesse, per esempio in caso di coinvolgimento in ruoli pubblici, congressi, ruoli ministeriali» e precisa «non è obbligatorio farlo presente sul proprio curriculum vitae». E sulla cancellazione dell’elenco delle case farmaceutiche - documentata da "Il Tempo" - tra cui l’incriminata Pfizer, ammette: «Ho semplicemente cancellato quella parte, e non ho problemi ad affermarlo. Non è necessaria, soprattutto alla luce del fatto che da oltre due anni non sono stato parte praticamente di nessuna di questi board di consulenti per le case farmaceutiche». E aggiunge: «Non ho nulla da nascondere. I progetti a cui ho partecipato sono rintracciabili su internet. La ricerca scientifica è estremamente trasparente. Si può anche ottenere l’elenco delle retribuzioni per ogni incarico che ho ricoperto». «Dire che sono favorevole ai vaccini perché ho collaborato con una delle case farmaceutiche oggi coinvolte nella campagna vaccinale contro il Covid-19 basandosi su questo elemento del mio curriculum è un’azione meschina e sterile», avverte l’infettivologo. Anzi, aggiunge: «Vorrei fare presente, se proprio deve essere aperta una polemica su questa vicenda, che io non ho mai partecipato né ora, né in passato a consulenze che coinvolgessero i vaccini, qualsiasi vaccino - rimarca - Tutto il mio lavoro in questo campo si è sempre sviluppato nel settore della ricerca sugli antibiotici. Che è come dire che all’interno della Fiat un reparto produce camion, e l’altro finestrini per automobili». «Voglio che sia chiaro - ripete l’infettivologo - io non ho mai percepito un euro per ricerche, consulenze o da chicchessia che abbia a che vedere con i vaccini anti Covid-19 della Pfizer, o di qualsiasi vaccino in generale. E non ho problemi a doverlo dimostrare pubblicamente. Se proprio dovessi essere attaccato, avrebbero dovuto puntare su AstraZeneca, dato che sono stato uno dei pochi a esporsi a favore di questo vaccino, nonostante le polemiche». Infine, Bassetti ritorna sulle sue posizioni a favore della scienza: «Quello che mi dispiace di più di tutto questo è che come sempre si cerca di scaricare qualsiasi errore sulla scienza. Scienza e medicina non sono mai state così lontane dalla vita pubblica, e questo lo dobbiamo soprattutto ai politici che stanno basando le loro decisioni su notizie fuorvianti, e a pagare siamo soprattutto noi cittadini».
Liberi in primavera? Garattini smonta le previsioni di Fauci: cosa non sappiamo su Covid e vaccino
La voce di Anthony Fauci, capi dei virologi americani e consigliere della Casa Bianca, è tra le più ascoltate durante la pandemia. E farà discutere l'intervista rilasciata alla Cnn in cui il direttore del National institute of allergy and infectious diseases fa stime e previsioni sulla variante Delta.
La svolta nella pandemia non si vedrà prima della primavera 2022, a patto che scettici e contrari a vaccinarsi: "Se buona parte dei circa 90 milioni di americani che non si sono vaccinati lo farà entro l'inverno, per la primavera avremo un buon controllo della situazione". Un dietro front rispetto alla dichiarazione precedente, che parlava dell'autunno. "Non un anno, ma 7-8 mesi".
"La variante Delta ha una capacità straordinaria di passare da persona a persona - ha detto Fauci - Quindi dipende da noi. Se continuiamo a indugiare senza far vaccinare chi dovrebbe essere vaccinato, la pandemia persiste, portando allo sviluppo di un'altra variante che potrebbe complicare le cose". Che percentuale di vaccinati è sufficiente per stroncare la ripresa dei positivi? "Potrebbe essere il 99 o l'85%, non lo sappiamo. Dobbiamo vaccinare la maggior parte delle persone possibili, è quello l'unico numero auspicabile".
M5S smobilita, in vendita il sito dei rendiconti
"Tirendiconto.it" va all'asta. Cade l'ultimo mito grillino: la base non controlla più nulla
Il gioiello prezioso della famiglia grillina è vendita: il portale online (Tirendoconto.it) delle restituzioni finisce all'asta (virtuale). Il sito, attivato per consentire ai cittadini la verifica in tempo reale di bilanci, attività dei gruppi, rendicontazioni e restituzione degli stipendi dei parlamentari del M5s, è stato disattivato. Il dominio è di nuovo acquistabile su internet. Cliccando all'indirizzo, Tirendoconto.it, non c'è più alcuna traccia del Movimento. Né di stipendi, spese per collaboratori ed eventi politici.
Con la cancellazione del portale viene spazzato via il pilastro su cui il Movimento ha costruito la propria identità politica: la trasparenza. Tutto doveva essere fatto alla luce del sole. Con la vendita del portale viene liquidato l'ultimo baluardo della battaglia politica grillina. Il principio fondante dei Cinque stelle è solo un vecchio ricordo. Come in tutti gli imperi al capolinea i pezzi pregiati del patrimonio finiscono al miglior predatore.
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Ecco le lezioni che TAYLOR SWIFT può insegnarti sulla NARRAZIONE
Queste sono alcune lezioni che gli scrittori possono imparare da una dei moderni maestri della narrazione. Che tu sia o meno un fan di Taylor Swift (c... -
TAYLOR SWIFT è la regina della musica ( anche se non conoscete nemmeno una sua canzone)
Elvis arrivò nel mondo della musica al momento giusto, quando c’era bisogno di “scoprire” i giovani e uscire dal conformismo degli anni Cinquanta. I B... -
Concorso Internazionale di Cortometraggi “L’INFINITO di LENTINI Film Festival 2024”
Il concorso “L’INFINITO di LENTINI Film Festival 2024” prevede due sezioni: 1) "TEMA LIBERO"; 2) "GENTILEZZA". I cortometraggi possono essere di qualu... -
Elenco dei Cortometraggi Premiati alla 15° edizione Concorso “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROM...
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Le premiazioni del Concorso di CORTOMETRAGGI “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2023“
La premiazione della 15° edizione del Concorso Gran Premio “ilCORTO.it FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2023” (rivolto ai Registi e Filmaker italiani e st...
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Truffa online, basta un clic: come ti svuotano il conto corrente
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le... -
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Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia
Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.41... -
Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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