Colpisce la tempistica dei sequestri. E il numero dei soggetti coinvolti. Quasi che - ma questo lo dicono a microfoni spenti - per colpire Matteo Salvini e la Lega, si sia voluto mettere in ginocchio tutti (o quasi) i locali da Ravenna a Riccione. In riviera romagnola il giorno dopo lo tsunami giudiziario si fa il bilancio della situazione. Il decreto di sequestro emesso dal Gip di Ravenna, su richiesta della procura, ha coinvolto 35 imprenditori attivi nel mondo della notte, della balneazione, della ristorazione, della ricettività. Tutti settori già piegati dalla crisi economica legata all'emergenza sanitaria. Gli stessi si sono visti applicare sequestri per 2,3 milioni di euro. Ed è successo il giorno dopo la fine della festa della Lega a Cervia. Un caso? Ha fatto rumore il coinvolgimento della Papeete srl e della Villapapeete srl, società di Rossella Casanova (sorella di Massimo, eurodeputato leghista), destinatarie di un decreto di sequestro per complessivi 550mila euro. Ma poi ci sono gli altri: lo stabilimento Bbk srl di Punta Marina Terme (170.792 euro), la Pasticceria Palumbo srl in centro a Ravenna (72.599 euro) e, sempre a Ravenna, le attività della ex gf Mascia Ferri (61.777 euro) e del compagno Cristiano Ricciardella (63.157 euro). E un'altra trentina di operatori.
Tokyo 2020, non è un sogno: oro nella staffetta 4x100. Jacobs alieno Tortu miracoloso: trionfo al fotofinish
L’atletica non smette di regalare gioie immense e fino a poco fa completamente impensabili. Dopo aver vinto i 100 metri, la gara regina, con Marcell Jacobs, l’Italia ha schiantato gli avversari anche nella staffetta 4x100 e si è conquistata con merito un’altra medaglia d’oro incredibile, la quinta di questi Giochi olimpici a Tokyo 2020, se consideriamo anche il trionfo di Gianmarco Tamberi nel salto in alto e di Massimo Stano e Antonella Palmisano nella marcia 20 km.
Sembra incredibile, ma gli azzurri hanno vinto anche la staffetta, con un’ultima frazione spaziale di Filippo Tortu, capace di rimontare l’avversario della Gran Bretagna e di mettere la testa davanti. Con 37”50 gli azzurri conquistano l’oro davanti alla Gran Bretagna 37”51, bronzo al Canada 37”70. Insieme a Tortu e Jacobs sono stati straordinari anche Eseosa Desalu e Lorenzo Patta: questa medaglia d’oro nella 4x100 è il successo di un intero movimento che evidentemente sta crescendo, ben oltre le aspettative della vigilia.
Emiliano elogia il sindaco di destra Mellone e finisce sotto processo. Il Pd: “Non si elogia un fascista”
Emiliano abbraccia Mellone e la sinistra va in tilt. E’ il senatore Dario Stefano a far scoppiare un nuovo ‘caso Emiliano’ nel Partito democratico. “Mi autosospendo dal Pd, in attesa di un chiarimento non più rinviabile e che, mi auguro, possa avvenire il più presto possibile”. Il presidente della Commissione Politiche Ue a Palazzo Madama trasforma così in comunicato stampa la lunga lettera inviata ai vertici pugliesi e nazionali del partito.
La goccia che fa traboccare il vaso per Stefano è un commento del governatore della Puglia Michele Emiliano ad un post di Pippi Mellone, sindaco di Nardò (Lecce), eletto in una lista civica e con simpatie di destra, che si candida alla riconferma.
Green pass obbligatorio su treni e navi dal primo settembre. Stipendi bloccati ai prof No vax
Il consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto che disciplina il green pass in Italia per scuola e trasporti. Dall’inizio dell’anno scolastico tutto il personale dovrà dimostrare di essere vaccinato o guarito, oppure dovrà aver effettuato un tampone con esito negativo.
“Ci impegniamo perche la scuola possa aprire in sicurezza in presenza da settembre e disponiamo il pass obbligatorio per tutto il personale scolastico, lo stesso per l’Università”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Green pass obbligatorio per i trasferimenti tra più di due regioni
“Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”. Questo il testo del decreto.
L’obbligo varrà per i professori universitari, come per tutto il personale scolastico.
Dario Franceschini proprio ora cerca direttori di musei a Siena: la strana coincidenza con la corsa di Enrico Letta
Non c’è solo Enrico Letta ad avere in mente Siena, candidandosi al seggio sgomberato da Padoan, ora si è aggiunto pure il ministro della Cultura Dario Franceschini. Che proprio adesso ha indetto una selezione pubblica internazionale per il conferimento dell’incarico di direttore di livello dirigenziale non generale della Pinacoteca nazionale di Siena. Gli interessati a partecipare alla selezione possono presentare la propria candidatura entro le 12 del 10 settembre, quindi in piena campagna elettorale senese, e la «retribuzione annua lorda prevista (...) è pari a euro 83.142,69, più eventuale retribuzione di risultato, dipendente dalla valutazione annuale del direttore e dall’ammontare del fondo disponibile, per un importo fino a un massimo di euro 15.000,00». Ma quando si concluderà la procedura? Entro il 31 gennaio 2022.
«Riepilogando: il vincitore si saprà a risultato elettorale ormai conosciuto, ma la domanda per aspirare alla direzione della Pinacoteca nazionale di Siena va presentata a un ministero guidato da uno dei massimi esponenti del Pd proprio quando c’è il segretario del Pd che corre per il seggio locale. Non suona bene questa cosa», maligna un aspirante candidato.
Non si vaccina, sospesa senza paga. Il Tribunale di Roma dà ragione all'azienda
Obbligata a casa e senza percepire alcuna retribuzione la lavoratrice sospesa a causa della mancata vaccinazione anti Covid. Questa la decisione presa dal Tribunale di Roma in merito al contenzioso tra una donna – Paola, nome di fantasia – e l’azienda per cui lavora da tempo. All’origine della battaglia legale c’è la decisione della società di optare, a partire dalla fine dello scorso mese di giugno, per il rientro dei dipendenti in azienda. Necessario un passaggio ulteriore: l’esame di ogni singolo lavoratore da parte del medico. A chiusura della visita, però, Paola viene sì dichiarata «idonea», a patto di non sollevare pesi superiori a sette chilogrammi, ma, allo stesso tempo, viene individuata come soggetto non adatto, attualmente, a stare a contatto con colleghi e clienti, visto, mette nero su bianco il medico, «il rifiuto di sottoporsi a vaccinazione contro il Coronavirus». Preso atto del giudizio espresso dal medico, l’azienda comunica a Paola «la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione», a partire dallo scorso primo di luglio, poiché «in quella data si tornerà ad operare in modalità ordinaria, ovvero non in smart-working».
E questa situazione di «congelamento» della lavoratrice dovrà durare, sancisce l’azienda, sino a una revisione del giudizio medico – tradotto: sino a quando Paola non accetterà di sottoporsi al ciclo vaccinale anti Covid – o sino alla «cessazione delle limitazioni» imposte dallo Stato italiano a causa della pandemia. Per la lavoratrice il provvedimento è ingiusto. Per il giudice del Tribunale, invece, la decisione presa dall’azienda è assolutamente corretta. Innanzitutto, viene evidenziato che «dall’organigramma non risultano posizioni lavorative confacenti alla professionalità» di Paola e quindi «non vi è la possibilità di reimpiegarla diversamente» in azienda. Ma soprattutto, secondo il giudice, la decisione dell’azienda non va letta come un provvedimento disciplinare nei confronti della lavoratrice a causa del suo rifiuto di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid. Al contrario, bene ha fatto il datore di lavoro a «sospendere in via momentanea la lavoratrice», così tutelando la salute degli altri dipendenti e dei clienti.
Effetti collaterali vaccini: decine di migliaia di morti. Lo studio di FranceSoir che inchioda i pro-vax
Laurent Mucchielli, sociologo francese e direttore del centro di ricerca al CNRS, il 30 luglio ha pubblicato sul suo blog – ospitato da Mediapart – un articolo (firmato anche da altri studiosi quali Héléne Banoun, Emmanuelle Darles, Vincent Pavan e Amine Umlil) che raccoglie e analizza gran parte dei dati disponibili sul rapporto tra effetti collaterali gravi, morte compresa, e vaccini anti-Covid. Mediapart ha censurato questo articolo. Successivamente FranceSoir ha deciso di ripubblicarlo. E il contenuto del pezzo è effettivamente esplosivo. La questione degli effetti negativi gravi dei vaccini anti-covid è oggetto di smentite e silenzio da parte dei governi e delle principali agenzie sanitarie di tutti i Paesi. Scrive Mucchielli: “Tutto accade come se fosse un vero e proprio tabù, in Francia come nella maggior parte degli altri paesi occidentali. L’importanza di questi effetti porta infatti una contraddizione troppo vistosa e devastante per l’ideologia della vaccinazione integrale che guida i governi che hanno scelto di abbandonarsi tra le braccia dell’industria farmaceutica”.
Quest’ultima è infatti al centro di tutta la gestione di un’epidemia che costituisce per essa un colpo di fortuna senza precedenti nella storia. Scrive Mucchielli nelle conclusioni del suo articolo: “La realtà mostra che questi vaccini hanno più effetti collaterali, più o meno gravi di quelli che li hanno preceduti. Abbiamo visto che nei Paesi Bassi si raggiunge un tasso di 2,7 decessi per 100.000 vaccinati (16,5 milioni di vaccinati, 448 decessi). In Francia e negli Stati Uniti, questo tasso sale a circa 3,7 decessi ogni 100.000 vaccinati. E in Gran Bretagna questo tasso sale addirittura a 4,3 decessi ogni 100.000 vaccinati, molto probabilmente a causa della preponderanza del vaccino AstraZeneca, noto dal marzo 2021 come il più pericoloso dei quattro vaccini comunemente usati”
In onda, Alessandro Sallusti e la scellerata gestione di Mps: " È una tragedia non della finanza, ma della sinistra"
Alessandro Sallusti, ospite di In Onda il talk di La7 condotto da David Parenzo e Conchita De Gregorio, affronta il tema del caso Monte dei Paschi di Siena: "La storia di Mps non è una tragedia della finanza, ma della sinistra. Questa banca è stata gestita come se fosse la cassa prima del Pci, poi del Pds e PD. E ogni volta che si svuotava per malagestione, veniva rimpinguata coi soldi pubblici", rivela il direttore di Libero parlando della questione politica ed economica al centro del dibattito sia per la possibile acquisizione di Unicredit e anche perché Enrico Letta, segretario del Pd si candiderà proprio a Siena per le elezioni suppletive.
"C'è chi ha contato che siano stati messi 30 miliardi di soldi pubblici in questa cassa privata da parte del maggior partito della sinistra. La banca è gestita da una fondazione, la fondazione è un organismo politico. Basta andare a vedere chi è stato al vertice della fondazione che ha gestito la banca... Adesso comunque c'è un soggetto privato che, con non grande entusiasmo e probabilmente avrà il suo tornaconto da qualche altra parte, è disposto a farsene carico. Anche questo avrà un costo di alcuni miliardi per la comunità", aggiunge Sallusti.
Anthony Fauci, quei soldi al laboratorio di Wuhan: le prove sul flusso di denaro
Gli studi sul “guadagno di funzione” al laboratorio di virologia di Wuhan, in Cina, erano finanziati dalla cerchia di Anthony Fauci, cioè dagli Istituti Nazionali della Sanità statunitensi. Davanti al Congresso, a Washington, Fauci lo ha negato ma, durante un’audizione pubblica, il senatore Rand Paul lo ha accusato di mentire mettendogli di fronte agli occhi un documento intitolato «Scoperta di un ricco pool genetico di coronavirus correlato alla SARS di pipistrelli», nel quale appaiono i dettagli della collaborazione fra scienziati americani e cinesi. Ora, spuntano alcuni messaggi di posta elettronica di Fauci, ottenuti chiedendo l’accesso agli atti pubblici, nei quali risulta che lo scienziato era stato informato già nel gennaio del 2020 che il virus sembrava stato fabbricato in laboratorio.
Covid, ecco il Green pass: che cos'è, come si ottiene e cosa cambia dal 6 agosto
Dal 6 agosto il green pass sarà obbligatorio e bisogna portarlo con sé per poter entrare in luoghi al chiuso, come bar o ristoranti, ma anche palestre, piscine, musei e concerti. I green pass in realtà si chiamano certificati Covid-19 e permetteranno di circolare all’interno dell’Unione europea senza particolari limitazioni. I green pass attesteranno una delle seguenti condizioni: aver fatto la vaccinazione anti Covid-19; essere negativi al test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore; essere guariti dalla Covid-19 negli ultimi sei mesi. Si tornerà quindi a viaggiare ma molti si domandano quali siano le regole da seguire per quanto riguarda la vaccinazione e l’ottenimento del pass, soprattutto come scaricarlo. La certificazione verde Covid-19 viene generata in automatico e messa a disposizione gratuitamente nei seguenti casi: aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da almeno 15 giorni; aver completato il ciclo vaccinale; essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti; essere guariti dalla Covid-19 nei sei mesi precedenti.
Quello cha cambia è la durata del green pass che varia a seconda della prestazione sanitaria a cui è collegata, dunque: in caso di vaccinazione, per la prima dose dei vaccini che ne richiedono due, il pass sarà generato dal 15° giorno dopo la somministrazione e avrà validità fino alla dose successiva; in caso di seconda dose o dose unica per pregressa infezione la certificazione sarà generata entro i due giorni successivi e avrà validità per 270 giorno dalla data di somministrazione; per il vaccino monodose il green pass sarà generato dal 15° giorno dopo la somministrazione e avrà validità per 270 giorni. Nei casi di tampone negativo il certificato Covid-19 sarà generato in poche ore e avrà validità per 48 ore dalla dall’ora del prelievo. Nei casi di guarigione da Covid-19 il green pass sarà generato entro il giorno seguente e avrà validità di 180 giorni. Ad emettere i green pass, sia che siano in formato digitale o in formato cartaceo, saranno i singoli stati. I dati sanitari degli utenti saranno conservati nei rispettivi paesi e non verranno trasmessi in alcun modo ad altre nazioni.
Arriva il green pass, scoppia la rivolta dei ristoratori: caos organizzativo sui controlli
Dura vita per chi non è ancora in possesso del green pass. A meno di non volersi ogni volta sottoporre a un tampone, da domani il lasciapassare vaccinale servirà obbligatoriamente per l’accesso ai luoghi di ristorazione al chiuso, ai cinema, ai teatri, nelle palestre, nei musei, negli stadi e per prendere visione di eventi sportivi o concerti. In pratica si potrà entrare senza solo nei supermercati, in farmacia, nei negozi e se si vogliono utilizzare i mezzi di trasporto. Rimandata la decisione su scuole e università mentre è stata confermata l’esenzione per i minori di 12 anni. Sembrava che andasse tutto bene, che tutti i nodi fossero finalmente risolti, invece, complice la diffusione della variante Delta e le decisioni più stringenti prese dalla Francia, nei giorni scorsi il governo ha dato una ulteriore stretta alle regole per il green pass, che servirà anche a viaggiare più facilmente fuori dall’Italia. Pur non dichiarandolo apertamente in sostanza il nuovo decreto stabilisce una sorta di obbligo vaccinale, a meno di non voler rinunciare del tutto o quasi a quel minimo di vita sociale che si avverte ancora più urgente durante l’estate. Le reazioni non si sono fatte attendere.
La verità sugli hacker del Lazio: così Nicola Zingaretti si è fatto fregare i dati in 2 mesi
Hanno avuto due mesi di tempo per lavorare indisturbati senza che nessuno se ne accorgesse gli hacker che hanno assaltato la Regione Lazio. E in quei due mesi hanno compiuto un disastro che non ha eguali nella storia degli attacchi di questo tipo che riempiono le cronache internazionali. Sono quei due mesi la differenza fra quanto è accaduto nella Regione Lazio e altri attacchi che pure hanno preso di mira in ogni continente aziende private e pubblica amministrazione. Secondo quello che risulta a Il Tempo infatti il guaio provocato all’amministrazione guidata da Nicola Zingaretti non ha paragoni in nessun altro caso e in quel lungo tempo oltre a criptare tutti i dati sottratti gli hacker avrebbero comodamente distrutto ogni back up fatto che sarebbe stato essenziale per rimettere in piedi il sistema, anche di fronte al furto della prima linea dei dati, quelli banalmente on line.
È lo stupore la prima reazione avuta dai tenici di Europol e da quelli dell’Fbi che da qualche ora collaborano alle indagini sul furto dei dati. Se quella nel Lazio è stata infatti la rapina del secolo (tutti i dati di tutti i settori sono stati criptati e i loro back up distrutti con grande comodo, quindi non solo quelli sanitari, ma anche quelli sul bollo auto, licenze varie etc...) è stato perché chi è entrato in banca ha trovato una difesa ridicola e il caveau lasciato sbadatamente aperto, spalancato. Le caratteristiche dell’operazione sono più che chiare a chi ha studiato la «scena del crimine». Ormai è certo che l’ingresso nella grande banca Lazio è avvenuto con la più banale delle truffe informatiche: una mail di pishing (pare con un’offerta di una vacanza last minute scontata del 95%) spedita a un dipendente della Regione che era in smart working nella sua casa in provincia di Frosinone. Già un ingresso di questo tipo dimostra l’assoluta assenza più che scarsità di livelli minimi di sicurezza. Lo sventurato cliccò e i casellanti hanno fatto entrare i malviventi nelle autostrade dei server della Regione Lazio. Secondo quanto ricostruito l’attacco sarebbe partito (non è una novità nel settore degli hacker) dalla Russia appoggiandosi su una vpn in Germania. Ma non è tanto importante come è iniziato tutto, quanto il fatto che nessuno per quasi due mesi se ne sia mai accorto lasciando i ladri indisturbati a lavorare con un’operazione certo da manuale, ma che non è mai riuscita in questo modo nel resto del mondo.
Roma, "mi dai una sigaretta?". Lui rifiuta, afghano ammazza un uomo con 30 coltellate: orrore puro
Ha litigato con l'amico per delle sigarette e per questo è arrivato ad uccidere. Il 40enne afghano Askar Leza ha colpito la vittima con ben 30 coltellate. A perdere la vita è stato un connazionale di 42 anni, Amiry Najibollah, che viveva con quello che poi sarebbe diventato il suo assassino in un camper posteggiato a Tor Marancia. Dopo essere stato individuato e arrestato dalle forze dell'ordine il 40enne ha spiegato: "Eravamo andati insieme a un distributore notturno dove avevamo preso del tabacco. Ho pagato io. Una volta ritornati al camper ho chiesto i soldi delle sigarette al mio compagno che ha preso un bastone, a quel punto ho preso il coltello e ho colpito alla cieca".
La versione dell'assassino, riportata dal Messaggero, ovviamente non potrà essere confermata dalla vittima. Quel che è certo è che l'aggressione è partita nel camper, ma poi si è trascinata fuori: Leza ha continuato a infierire sul suo coinquilino anche per strada, fino quasi a decapitarlo. A lanciare l'allarme, nel cuore della notte dello scorso lunedì 2 agosto, sono stati alcuni residenti svegliati nel sonno dalle strazianti urla di dolore che provenivano dal camper.
"È morto Achille Lollo", l'assassino dei fratelli Mattei nel rogo di Primavalle
È morto Achille Lollo. il più noto responsabile del rogo di Primavalle, l’unico arrestato per l'attentato compiuto da militanti di Potere Operaio nel quartiere popolare di Roma il 16 aprile 1973 in cui persero la vita Virgilio e Stefano Mattei, rispettivamente di 22 e 8 anni, figli del segretario locale del Movimento Sociale Italiano.
Lollo è deceduto martedì 3 agosto. A darne notizia - non ancora confermata da fonti ufficiali - è il blog di Ugo Tassinari, ricercatore storico, giornalista e scrittore con un passato nella sinistra extraparlamentare, esperto di terrorismo e anni di piombo. La notte tra il 15 e il 16 aprile 1973, Achille Lollo incendiò, insieme con Marino Clavo e Manlio Grillo, la porta dell'appartamento di Mario Mattei, all'epoca segretario della sezione "Giarabub" di Primavalle del MSI, con un rudimentale ordigno incendiario. L'ex militante di Potere Operaio è l'unico arrestato per il rogo di Primavalle per cui è stato condannato a 18 anni di reclusione, pena prescritta, per incendio doloso, duplice omicidio colposo, uso di esplosivo e materiale incendiari.
Howard Rubin, l'orrore del braccio destro di George Soros nella cantina delle torture: "Come le ha sfondato il seno"
Howard Rubin, conosciuto come “Howie” negli ambienti di Wall Street, andrà a processo il prossimo novembre dopo essere stato accusato da sei ragazze di violenze fisiche e sessuali. Ex braccio destro di George Soros, il ricco 66enne sembrava avere una vita pressoché perfetta: guadagni milionari, una casa nell’Upper East Side di New York e un’altra di fronte al mare negli Hamptons. Una moglie da 36 anni (che adesso però ha chiesto il divorzio), tre figli.
Peccato per quel “vizietto” delle pratiche sadomasochistiche che lo hanno fatto finire a processo: nessuno sapeva che Rubin aveva un attico segreto a Madison Avenue, attrezzato per le sue perversioni sessuali, con tanto di attrezzo che immobilizza il corpo con braccia e gambe divaricate. Qui il manager avrebbe ricevuto le sue “prede”, donne giovani pagate 5mila dollari per alcuni “giochi fetish blandi” che in realtà sarebbero stati delle vere e proprie torture, con le donne legate, imbavagliate e picchiate, oltre che violentate.
Monte dei Paschi, FdI-Ecr: Il Pd porta a sbattere, serve più tempo. Prorogare “l’uscita” dello Stato dalla banca
“La gestione sconsiderata della vicenda Monte dei Paschi di Siena da parte del Pd rischia di portare al naufragio la storica banca senese. Di metterne a rischio il brand. E di causare migliaia di esuberi. Fratelli d’Italia farà di tutto per impedire che questo destino si compia”. Così Raffaele Fitto, copresidente del gruppo Ecr e il capodelegazione FdI-Ecr Carlo Fidanza.
Mps, FdI-Ecr chiede più tempo a Gentiloni
Per questa ragione – spiegano in una nota congiunta – abbiamo depositato un’interrogazione urgente alla Commissione europea, indirizzata ai commissari Gentiloni e Dombrovskis. Per richiedere una deroga funzionale a superare il termine d’uscita dello Stato da Mps. Attualmente fissato al 31 dicembre 2021. Fratelli d’Italia chiede più tempo per individuare soluzioni che tutelino marchio, patrimonio e livelli occupazionali. “Senza cedere alla tentazione – incalzano Fitto e Fidanza – di percorrere la strada più rapida e semplice. Ma meno conveniente per lo Stato.
Ddl Zan, l’attivista trans demolisce il testo sull’omofobia: «Non si danno ormoni ai bambini»
«Alessandro Zan? Si è comportato sostanzialmente come un passacarte. Il suo ddl sarebbe utile se venisse declinato specificamente rispetto a ciò per cui doveva essere predisposto: omofobia e transfobia». A sbertucciare così ferocemente il padre del controverso disegno di legge non è un esponente del centrodestra né un reazionario sopravvissuto alla rivoluzione sessuale. Quel che avete appena letto è tutta farina caduta dal sacco di Neviana Calzolari. In un intervento su Micromega, ripreso da La Verità si definisce «trans male to female» (da maschio a femmina). La Calzolari è sociologa e scrittrice. Il giornalista Francesco Borgonovo le ha dedicato un ampio servizio per dimostrare che il “regime gender” (titolo del libro scritto a quattro mani con Maurizio Belpietro) esiste sul serio.
Indagata per rapina la rapper maghrebina Chadia Rodriguez: al Concertone cantava nuda l’amore Lgbt
La trapper di origine magherebina Chadia Rodriguez è indagata dalla procura di Torino per avere partecipato a una rapina. Una singolare contraddizione per la 23enne, che ha acquisito un po’ di notorietà per aver inneggiato in topless, all’amore arcobaleno.
Eroina del multiculturalismo, dell’amore universale, secondo i pm torinesi avrebbe invece partecipato a una rapina violenta, in compagnia di criminali molto pericolosi.
I pm torinesi la accusano infatti di avere agito insieme a uno dei componenti della banda nordafricana dello spray di cui facevano parte anche i quattro ragazzi condannati per avere scatenato il panico che costò la vita a due donne e il ferimento di centinaio di persone quattro mesi prima in piazza San Carlo, a Torino. Avrebbe rapinato un uomo con dello spray urticante e con l’aiuto di alcuni complici.
L’eroe anti-Trump era un maniaco seriale. Dal dem Andrew Cuomo “molestie sessuali su più donne”
“L’inchiesta indipendente ha concluso che il governatore Andrew Cuomo ha molestato sessualmente diverse donne, e così facendo ha violato la legge federale e statale”. Così la procuratrice generale di New York, Letitiza James, ha confermato la credibilità delle accuse che nei mesi scorsi sono state rivolte al democratico da diverse sue ex collaboratrici. Ed ha anche accusato il governatore ed i suoi collaboratori di aver condotto azioni di rappresaglia contro una di queste donne.
Undici donne lo hanno denunciato
“In particolare – ha continuato la procuratrice in una conferenza stampa -l’inchiesta ha stabilito che il governatore Cuomo ha molestato sessualmente dipendenti ed ex dipendenti dello stato di New York. Lo ha fatto con approcci non voluti e non consensuali e facendo molti commenti offensivi ed allusivi di natura sessuale che hanno creato un ambiente lavorativo ostile per le donne”.
Amministrative, c’è la data: si vota il 3 e il 4 ottobre. Alle urne oltre 12 milioni di italiani

Ballottaggi il 17 e 18 ottobre
Naturalmente il test delle amministrative avrà questa volta anche una valenza nazionale. Si voterà infatti a Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna e Trieste. E qui che sono puntati gli occhi di opinionisti e commentatori. Ma anche quelli dei leader politici. Se non è in ballo il futuro del governo – sorretto da una maggioranza tanto estesa quanto temporanea – possono esserlo certamente alcune leadership di partito. Vigiliato speciale sarà soprattutto il M5S. Il nuovo leader Giuseppe Conte si presenta con un bottino assai magro: di accordi con il Pd ne ha chiusi davvero pochi. Soprattutto non lo ha chiuso a Roma, dove l’uscente 5Stelle Virginia Raggi correrà contro due candidati della sinistra, il Pd Roberto Gualtieri e il leader di Azione Carlo Calenda.
Chiara Ferragni, tsunami di insulti: villa da 650 mq in Costa Smeralda, ecco quanto paga per notte. Rosiconi scatenati
La bella vita. Ferie esclusive. Anzi, molto di più. Ovvio, se sei Chiara Ferragni e disponi del suo patrimonio. Ma a molti - rosiconi - la circostanza non va giù. Ma procediamo con ordine. Come sempre, la moglie di Fedez, il rapper più amato dalle bambine, documenta passo passo la sua vita sui social, quei social che sono l'epicentro di tutte le sue fortune.
E così eccola, la Ferragni, in vacanza a Porto Cervo, Sardegna. I Ferragnez sono al completo: Chiara, il maritino e i due figli, Leone e Vittoria. Tutti in Costa Smeralda per le vacanze agostane. E anche quest'anno hanno affittato una villa pazzesca, che viene descritta per filo e per segno da Gallura Oggi, un quotidiano locale.
"La villa è lussuosissima. Solo la zona abitabile è di ben 650 metri quadri su un lotto di circa 4000. Ovviamente con piscina e tutti i comfort, tanto che nel cortile c’è anche un campo da basket. L’interno della residenza è incredibile, dentro c’è anche un teatro, una sala fitness e sette camere da letto (tre per gli ospiti)", spiega Gallura Oggi.
Green pass per lavorare? Antonella Viola lo dice forte e chiaro: "È obbligo vaccinale", gelo a In Onda
L'immunologa Antonella Viola è la protagonista della prima parte di In Onda, il programma di La7 condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo. Nella puntata di martedì 3 agosto la professoressa ordinaria di patologia generale presso il dipartimento di scienze biomediche dell’università di Padova affronta i temi più caldi della pandemia e della campagna vaccinale.
La domanda delle cento pistole la fa Parenzo: per quanto tempo avremmo a che fare con il vaccino? Ci sono troppe variabili che non conosciamo, risponde la Viola, a partire dalla durata della protezione ma anche per le trasformazioni del virus nei prossimi mesi e nei prossimi anni. "Lo scenario più probabile è che il virus rimanga con noi , la speranza è che i vaccini continuino a proteggerci almeno" dalle conseguenze "più severe" della malattia. Fino a quando il virus verrà "domato" diventando una semplice influenza, a patto che tutti si vaccinino.
La discussione verte poi sul green pass, sulla possibile introduzione dell'obbligo vaccinale a scuola o al lavoro e sulla necessità di arginare il virus. "Mettere l'obbligo di green pass per lavorare di fatto vuol dire obbligo vaccinale", dice l'immunologa senza giri di parole. "Non è molto diverso, chi può rinunciare al lavoro? È una questione delicata e bisognerà trovare un compromesso" argomenta l'immunologa. La Viola va oltre: "La scelta di Draghi di avvicinarsi gradualmente all'imposizione del gren pass è quella giusta, anche perché nel frattempo dobbiamo vedere come si svilupperà la pandemia e dobbiamo comportarci di conseguenza."
Roma: isole ecologiche, sicurezza e “cura del ferro”. Ecco i primi 100 giorni di Michetti sindaco
«Nei primi 100 giorni dovremo restituire un decoro alla città. Il problema sarà quello di individuare i rimedi giusti per ripristinare l’igiene urbana». A parlare, in un’intervista a RomaLife, è Enrico Michetti. A dispetto di quel che dicono i suoi detrattori, il candidato sindaco del centrodestra per Roma è persona pragmatica e concreta. Lo dimostra, più di ogni altra considerazione, la sua ricetta sui rifiuti. «L’unica cosa che si può fare nell’immediato – spiega – è individuare isole ecologiche, spazi intermedi dove allocare l’immondizia. Per fare gli impianti e tutte le procedure del caso servono dai 24 ai 36 mesi, dobbiamo essere concreti e dire le cose come stanno: gli impianti impiegano troppo tempo per essere realizzati». Ne avesse realizzata qualcuno anche Virginia Raggi, oggi la Città Eterna sarebbe meno sporca e più capitale.
Strage di Bologna, 41 anni dopo. L’intergruppo: «Vogliamo la verità». E Speranza farfuglia
Strage di Bologna, 41 anni dopo. A quasi mezzo secolo da quel boato alla stazione (23 chili di esplosivo) che uccise 85 persone ferendone oltre 200, ancora omertà. Depistaggi, segreti di Stato. E un ministro, Roberto Speranza, che parla di strage neofascista. Invece che concentrarsi sull’emregenza pandemica. E riscattarsi da gaffe e scivoloni nella gestione del covid.
Strage di Bologna, Mollicone: commissione d’inchiesta
Lo stato dell’arte, tra stop and go degli inquirenti e il valzer delle piste, è riassunto da Federico Mollicone. Che in un editoriale su Formiche.net riassume l’impegno dell’intergruppo “La verità oltre il segreto”. Da qualche mese – spiega il deputato di FdI – ha iniziato il proprio iter alla Camera la proposta, a mia prima firma ma voluta dall’intergruppo, per una Commissione parlamentare di inchiesta. Sulle connessioni del terrorismo interno e internazionale con le stragi avvenute dal 1953 al 1989. E sulle attività svolte dai Servizi segreti nazionali e stranieri.
Tamberi e Jacobs si commuovono sul podio: “L’inno con la bandiera che sale… meraviglioso”
Premiazione di Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs, gli atleti italiani si commuovono sul podio. Un bellissimo sfogo liberatorio dopo i festeggiamenti di ieri. Si sciolgono così sulle note dell’inno di Mameli, osservando quella bandiera che sale prima di fermarsi lassù, più in alto di tutte. Due imprese memorabili che fanno la storia delle Olimpiadi, coronate da questo indimenticabile momento per i due atleti italiani.
Tamberi e Jacobs, premiazione e inno da brividi
“Il momento dell’inno con la bandiera tricolore che sale è stato da brividi. E’ uno spettacolo”. Così Gimbo commenta la premiazione di oggi, mostrando la medaglia d’oro alle telecamere Rai. “L’ho inseguita così tanto, sono stati cinque anni difficili, perché non ho mai accettato i piccoli traguardi. Volevo un giorno come è stato ieri per essere più felice di tutti: è stato ieri, è oggi e lo sarà per sempre perché – dice Gimbo – rimane per sempre”.
Contro il Covid in Italia è boom dei monoclonali, la cura di Trump snobbata dagli “esperti” come Crisanti
Continuano a salire le prescrizioni di anticorpi monoclonali contro Covid-19 in Italia. Dopo un andamento progressivamente in calo, il trend aveva avuto un’inversione a inizio luglio, e ora negli ultimi 7 giorni monitorati dall’Agenzia italiana del farmaco Aifa il dato risulta sempre in crescita, da 161 richieste di farmaco (Rf) alle 181 registrate tra il 23 e il 29 luglio. Media giornaliera 25,86 contro 23 (dato medio dei 7 giorni precedenti), per un aumento del 12,4%. E’ quanto emerge dal 17esimo report di Aifa sul monitoraggio di questi anticorpi monoclonali, su cui gli scienziati sono divisi. Il professor Crisanti, per esempio, li ritiene completamente inutili. Il professor De Donno, invece, ci puntava molto.
I monoclonali che curarono Trump avanzano in Italia
Salgono così a 6.590 i pazienti Covid trattati con anticorpi monoclonali (la cura che utilizzò Trump) in totale nel nostro Paese, e inseriti nello specifico registro di monitoraggio Aifa. Dal 10 marzo, quando questi medicinali sono stati autorizzati in via emergenziale in Italia per persone particolarmente fragili con infezione recente da Sars-CoV-2 e senza sintomi gravi, al 29 luglio, sono state 195 le strutture di 21 Regioni o Province autonome che hanno prescritto queste terapie.
La variante Delta non ferma il compleanno di Barack Obama: decine di ospiti vip per i suoi 60 anni
Barack Obama questo fine settimana si appresta a festeggiare il compleanno per i suoi 60 anni con una grande festa all’aperto per decine di ospiti vip, nella sua villa sul”esclusiva isola di Martha’s Vineyard.
Se alcuni media fanno notare il momento inopportuno per gli assembramenti, vista la diffusione della variante Delta del Covid, c’è chi rileva che l’ex presidente e l’ex first lady Michelle chiederanno ai loro ospiti di essere vaccinati o di produrre un test di negatività al virus.
La festa di compleanno di Obama cadrà poco dopo che le autorità del Massachusetts, lo stato nel quale si trova Martha’s Vineyard, hanno imposto l’uso delle mascherine al chiuso, seguendo le raccomandazioni del governo federale, e dopo che uno studio del Centers for Disease Control and Prevention ha rilevato che anche le persone vaccinate possono contagiarsi con la variante Delta.
Da Galli a Palù: chi sono i virologi diventati star
Inseguiti dai conduttori, corteggiati dalla politica e in spesso in lite fra loro: quando la scienza buca lo schermo
Da sconosciuti di rango a star televisive, ricercatissime da conduttori e giornalisti in cerca di un'analisi lampo sui dati dell'epidemia. Inevitabilmente i virologi sono diventati l'oracolo via etere di questo maledetto anno scandito da numeri, vocaboli e proiezioni attorno al Covid e alle sue conseguenze. Una liturgia quotidiana tra l'aggiornamento del bollettino, ufficiale e drammatico, e i più rassicuranti collegamenti dalla scrivania di casa o dell'ospedale con mascherine abbassate e auricolari rigorosamente bianchi alle orecchie per commentare i dati appena usciti e raccomandare comportamenti virtuosi alla popolazione. Medici e scienziati assoluti protagonisti, padroni incontrastati della materia e della scena, tanto da litigare fra loro e confondere il pubblico. Prudenti, riflessivi, allarmistici oppure ottimisti, fiduciosi e spregiudicati, a seconda dell'esperto di turno. Dallo schermo della tv o da quello del tablet, sono entrati nelle nostre case fino a che abbiamo imparato a conoscerli al ritmo della cantilena "contagi-guariti-vittime" mandata a memoria come si fa con l'incipit della grandi squadre. Ogni volto è diventato un nome, ogni nome un'opinione e ogni opinione un credo. Da bravi italiani non abbiamo perso l'occasione di schierarci, di diventare tifosi dell'uno o dell'altro e di fare nostre supposizioni scientifiche mai comprese, ricordando e ripetendo agli amici la frase ascoltata. "Lo ha detto lui". E tanto basta.
Ma il medico è un'istituzione, a prescindere e in ogni epoca, sia uno sciamano o un luminare laureato ad Harvard. Un'ancora cui aggrapparsi, ancorchè arrugginita, specialmente col mare in tempesta. Altrimenti non si spiegherebbe perchè ogni Natale riempiano di cesti gli studi del condotto o della specialista che poi, unici a ricevere doni per fare il loro lavoro, li riciclano per esagerata generosità dei pazienti. Rito, scaramanzia, reverenza all'insegna del "chè non si sa mai". Il camice bianco ha più fascino della divisa e se i dottori scrivono male, nel senso della calligrafia, certamente sanno incantare quando parlano e spaziano dal latino all'inglese. Abbiamo avuto bisogno delle loro parole e non solo delle loro cure tra le onde infami dell'epidemia globale e globalizzata. Nell'era plurale e digitale, si sono moltiplicati i palcoscenici per l'avanguardia illuminata a capo di un esercito di dottori e infermieri che in ospedale, nelle case e in ambulatorio ha combattuto in trincea. Molti pagando la vita. Non ce ne vogliano gli uni e gli altri per la leggerezza di queste righe che comunque raccontano una verità tra cronaca e costume.
Italia contribuente netto Ue anche nel 2020: il salasso di Bruxelles pure nell’anno della pandemia
Roma, 2 ago – Nuovo annuario statistico della Ragioneria generale dello Stato, stessa storia da due decenni a questa parte. La partecipazione al consesso comunitario continua a costarci. Carissimo. Senza che la pandemia possa anche solo frenare la bramosia di Bruxelles: l’Italia rimane infatti contribuente netto dell’Ue anche nel 2020.
Italia contribuente netto Ue per quasi 7 miliardi
Il conto è, come sempre, salato. A fronte di versamenti al bilancio dell’Unione per 17,871 miliardi, ne abbiamo ricevuti indietro poco più di 11. La differenza di quasi 7 miliardi (6,787 per la precisione) è il costo più direttamente e immediatamente osservabile della nostra partecipazione all’Ue. Una distanza, quella fra addebiti e accrediti, che si colloca all’incirca sugli stessi livelli dei tre anni precedenti. Si conferma così una tendenza di medio periodo che ha visto il nostro saldo peggiorare sensibilmente dal 2017 in avanti. Se la media dal 2000 al 2016 era attorno ai 4/5 miliardi, da quell’anno in avanti è in pianta stabile vicina ai 7.
Abramo Customer Care: la vertenza che non fa notizia (ma 4mila lavoratori rischiano il posto)
Si fa sempre più grave la crisi del contact center Abramo Customer Care. Dopo il concordato preventivo (firmato il 17 giugno 2021 dal Tribunale di Roma), lo scorso 22 luglio l’asta pubblica per l’acquisizione dell’azienda è andata deserta. La notizia, però, stranamente non trova spazio sui media: finora ne hanno parlato solo i giornali locali. Eppure, il gruppo in questione conta circa 4mila dipendenti di cui quasi 3mila in Calabria. Più avanti capiremo perché, ora cerchiamo di conoscere meglio questa società.
Il Pensiero Leghista: alla scoperta della “filosofia” del Carroccio
Pubblichiamo, per gentile concessione dell’autore, la prefazione di Emanuele Ricucci al libro di Andrea Rognoni “Il pensiero leghista. Storia e prospettive delle idee della Lega, dalle origini a oggi” (Italia storica, 2021, 282p, 18€)
Se mi avvicino alla Lega cosa accade? Morde? La posso accarezzare? Verrò risucchiato come Euridice nella voragine infernale? L’encomiabile lavoro di Rognoni, che si propone di giustificare la maturità e il senso di un’appartenenza, riuscendoci, è necessario nella sua bontà per imparare a cogliere l’opportunità di generare conoscenza attorno a un partito che, a detta dei sondaggi, è pronto a governare l’Italia: la Lega di Matteo Salvini. Dopo tanta sciatteria e deficienza politica, un miracolo per miracolati, apparso con la “rivoluzione peggiorativa” del Movimento Cinque Stelle, leggendo Rognoni si ha la possibilità, tra tante produzioni sul tema, troppo spesso utili all’ingrasso dell’Ego di chi le scrive, di concepire che la Lega non è, e non fu, un grumo incontrollato di istinti primitivi e antidemocratici – salvando il residuo dibattito dalle bocche bavose delle bestie della generalizzazione, dell’ideologizzazione di qualsiasi cosa si muova non nella loro direzione -, il movimento degli intellettuali italiani, né la resurrezione della destra nazionale; al contempo, leggendo le pagine di Il pensiero leghista, si può cominciare ad avere la percezione di cosa la Lega sia, di come si sia plasmata, di quali siano i patres patriae del Carroccio, del perché dal secessionismo si sia passati al sovranismo, piccole identità, grandi identità, di cosa abbia spinto uno dei più longevi movimenti italiani – la Lega nasce nel 1990 e perdura, seppur mutante –, a transitare dal bossismo al salvinismo, di quale influenza abbiano avuto Miglio, Oneto o Borghezio, se la Lega sia più riconducibile, nell’interezza della sua storia, alla destra, alla sinistra o a entrambe, quali siano le sue radici eticopolitiche, le risposte e le proposte della filosofia leghista su temi di ordine sociale, storicoculturale e metapolitico. Insomma, la Lega nuda, le ossa mischiate, il corpo ricomposto, la profonda mente, l’originaria e contemporanea ispirazione. Una proposta densa e intelligente questa, che appare nell’epoca dei libri intervista ai leader, santificazione della vanità, o delle invettive acchiappa consenso che, però, compiono un percorso: provocazione senza traduzione nella direzione della demolizione. Tutti sono nessuno e nessuno riesce a capire.
Boom di contagi in Islanda. Il sospetto di Enrico Ruggeri: "Eppure sono tutti vaccinati"
«Se è vero è un brutto colpo. Se non è vero mi aspetto smentite, denunce, scuse ufficiali. Islanda, boom esponenziale di casi nell’isola dove tutti sono vaccinati: tornano coprifuoco e restrizioni». Lo scrive in un tweet il cantautore Enrico Ruggeri, prendendo il caso Islanda come esempio di riflessione sull'efficacia della campagna vaccinale. Effettivamente nella terra dei geyser c'è stato un picco di positivi al Covid nell'arco di una decina di giorni: il 19 luglio scorso erano zero i contagi (con una media settimanale di 6 casi), mentre ieri si sono registrati 125 nuovi casi (con una media settimanale di 107). Un dato molto alto per un Paese di 330mila abitanti, di cui, la stragrande maggioranza è vaccinata: per le persone di età superiore ai 50 anni la percentuale è vicina al 100%.. Probabilmente, però, la causa di questo boom è dovuta al grande afflusso di turisti europei (e non solo) che l'hanno scelta come meta delle loro vacanze estive proprio perché considerata un luogo "sicuro", complice la scarsa densità abitativa e la geografia, che ha agevolato le politiche governative di controllo in ingresso sull'isola.
Chi sbarca all'aeroporto di Reykjavik e non è in possesso di un certificato di vaccinazione o di guarigione, è obbligato a presentare il risultato negativo di un test molecolare condotto nelle 72 ore precedenti la partenza, a sottoporsi a un analogo test all’arrivo in Islanda, a trascorrere 5 giorni in quarantena e a sottoporsi a un ulteriore tampone al termine dei 5 giorni. I viaggiatori in possesso di green pass (devono essere trascorsi almeno 14 giorni dalla seconda dose), ovvero di un certificato di guarigione da COVID-19, non sono tenuti alla quarantena, ma all'arrivo devono esibire comunque il risultato negativo di un tampone molecolare o un testo antigenico rapido effettuato nelle 72 ore precedenti la partenza.
Da Maldini a Maldini: tre generazioni nel segno del Milan
Roma, 1 ago – “A Belloveso invece gli dèi indicavano una via ben più allettante: quella verso l’Italia. Essi varcarono le Alpi e sconfitti in battaglia gli etruschi non lungi dal Ticino, accogliendo l’augurio del luogo vi fondarono una città che chiamarono Mediolanium”. Così parlò Tito Livio, lo storico romano che attribuisce la fondazione di Milano a celtici d’oltralpe stabiliti nei territori occupati dagli Insubri. Per Plinio il Vecchio, invece, fu la stessa popolazione dell’Italia nord-occidentale a dare forma all’attuale capoluogo lombardo. Roma, come al solito, mette d’accordo tutti: nel 222 a.C. conquista questo importante centro strategico, trasformandolo nel fulcro della zona cisalpina e nel crocevia per Gallia e Britannia.
Medio e planum, da cui pianura di mezzo. Non solo nell’asse nord-sud, ma anche in quello est-ovest che congiunge la penisola iberica alla Russia europea. Sviluppatasi insieme all’Impero, ha subito – e usufruito – nel corso del tempo influenze germaniche (periodo longobardo e Sacro Romano Impero), spagnole e napoleoniche. Centro d’Europa nella misura in cui risulta essere una delle migliori espressioni d’Italia, una città votata all’eccellenza: l’Ultima cena del Da Vinci ovvero il futurismo e Piazza San Sepolcro.
Siamo condannati a non sapere cosa è accaduto davvero con la pandemia Covid
L’altro giorno ho letto che un brillante scrittore, Dan Brown, ha scritto un libro in età giovanile dal titolo «187 uomini da evitare. Guida alle sopravvivenza per donne romanticamente frustrate». Si tratta di un libro che è già un giallo editoriale perché chi lo comprasse attraverso e-commerce si vedrebbe consegnare altri libri, non quello dall’autore del Codice Da Vinci. Per farla semplice: quel libro non si può comprare. Si dice che Dan Brown e la casa editrice non vogliano finire nel tritacarne del MeToo e risse analoghe promosse in nome del politicamente corretto. Quindi lo hanno ritirato pur figurando nella vetrina di Amazon e dei librai virtuali. Nel nostro piccolo, un giallo del genere lo abbiamo già vissuto con un libro che passa clandestinamente di mano in mano ma che è impossibile da acquistare nonostante abbia un autore «di peso», una casa editrice di primissimo livello e una relativa rete vendite che non conosce buchi di copertura. Si tratta di «Perché guariremo», il racconto del primo anno di emergenza Covid scritto un anno fa niente meno che dal ministro Roberto Speranza ed edito dalla Feltrinelli. Un libro scritto, stampato, portato in libreria e ritirato la notte prima della messa in vendita. Perché? Semplice perché è un racconto... fake.
Banchi a rotelle, nel dopo Azzolina mancano ancora i posti a sedere. E il ministero corre ai ripari
Banchi a rotelle: il simbolo del disastro del governo Conte sulla scuola e dell’inadeguatezza del suo ministro Lucia Azzolina. Che aveva avuto il coraggio di definire il frutto di uno sperpero vergognoso come “patrimonio strutturale” della scuola. Ebbene dei banchi a rotelle si torna a parlare oggi. Il ministero della Pubblica istruzione si appresta infatti ad acquistare 50mila nuovi banchi per il prossimo anno scolastico.
Arcuri ha speso 2 milioni per i banchi a rotelle
Nelle scuole italiane quindi i banchi mancano ancora e il nuovo acquisto serve per sostituire le forniture non conformi agli standard di qualità. Proprio quei banchi a rotelle del bando Arcuri, che aveva previsto la consegna di 2,1 milioni di scrivanie monoposto e 434mila sedute con le rotelle. Forniture sulle quali è in corso un’indagine della Corte dei Conti per verificare se vi sia stato danno erariale.
Banchi a rotelle, un monumento all’incapacità
I magistrati contabili, infatti – scrive Il Messaggero – “hanno aperto un fascicolo mesi fa, dopo una segnalazione arrivata dall’Anac, nella quale non venivano ipotizzati reati, ma si concludeva che il costo dei banchi fosse stato troppo alto… Il secondo problema si è palesato più avanti: una volta consegnato il materiale, molti banchi si sono rivelati praticamente inutilizzabili e sono in larga parte rimasti nei magazzini”.
Tokyo 2020, la vergogna del teologo islamico contro le pallavoliste turche: "Ecco chi sono le vostre madri"
La nazionale olimpica femminile di volley turca è stata criticata sui social da un teologo islamico turco. Le critiche erano contro le giocatrici "poco caste". Ihsan Senocak, con un milione di follower su Facebook e quasi un altro milione su Twitter e 862 mila su Instagram, è noto per le sue posizioni radicali. Il teologo si era scagliato contro la divisa da gioco tuonando: "Figlie dell’Islam! Siete le sultane della fede, della castità, della moralità e della modestia… non dei campi sportivi. Voi siete figlie di madri che si sono astenute dal mostrare il loro naso per pudore. Non siate vittime della cultura popolare. Siete la nostra speranza e la nostra preghiera".
Senocak ha però ricevuto anche forti critiche dai suoi connazionali per aver demoralizzato" le giocatrici e di averne compromesso il rendimento in campo, fino a determinare la sconfitta al torneo olimpico contro la nazionale italiana di pallavolo. Non è la prima volta che Senocak pubblica sui social le proprie opinioni e critiche verso l'abbigliamento delle cittadine turche. Nel 2017, egli aveva appunto criticato i padri che permettono alle figlie di andare all’università in jeans e “con le sopracciglia curate”, ricordando contestualmente ai genitori che tale concessione avrebbe aperto alle ragazze "le porte dell’inferno".
Vaticano, Joseph Ratzinger doveva essere fatto fuori: da uno dei suoi maggiori nemici, l'ultima drammatica conferma
Dopo 11 anni,il migliore assist a papa Benedetto XVI, arriva da uno dei suoi maggiori nemici, Paolo Flores d'Arcais, direttore di Micromega che, in La sfida oscurantista di Ratzinger (2010), dipinge un panorama su come Ratzinger costituisse l'ostacolo principale a inarrestabili dinamiche globaliste. Cita, così, tutti i fronti della guerra "intollerabile" condotta dal papa tedesco contro la modernità: restaurazione della dottrina, revisione del Vaticano II, attacco al relativismo.
Inoltre, tutta la sua volontà di riconfermare le radici cristiane dell'Europa e i diritti non negoziabili. Si capisce perché, vista la guerra che conduceva contro tutto il mondo-mondano, la massoneria, le lobby e i cosiddetti poteri forti, Ratzinger doveva essere per forza tolto di mezzo. L'autore risulta anche oggi il migliore difensore di Ratzinger contro il fuoco amico di taluni ambienti tradizionalisti che dipingono il papa tedesco come un "modernista". Flores ricorda anche due clamorose profezie di Papa Benedetto per il quale «La democrazia senza la fede si riduce a guscio vuoto e sarà annientata» e ancora: «Ben presto non si potrà piu affermare che l'omosessualità è un obiettivo disordine».
E tutti, oggi, a torto o a ragione, non fanno che parlare di "dittatura sanitaria" e del bavaglio-ddl Zan. Qualcuno direbbe che «Dio si serve anche dei Suoi nemici».
Coronavirus, il medico di famiglia: "Ora basta con questo clima di terrore"
Coronavirus, la lettera del medico di famiglia
1) è l'ora dell'immunità di gregge, il virus non fa più paura come prima; ci vuole solo un po' più attenzione per le fasce di popolazione più deboli e con pluripatologie, per le quali bastano le mascherine. non c'è nulla da temere tranne le parole di certe persone
Migranti, sbarchi a raffica e bomba Covid, disastro Lampedusa. Lamorgese nel mirino, "scattano le denunce"
Sbarchi senza sosta, sulla spiaggia e in mezzo ai turisti come testimoniato dal video qui di seguito (disponibile a questo link) postato dal leghista Attilio Lucia. E una situazione sull'isola insostenibile dal punto di vista sanitario e della sicurezza. Una bomba a orologeria pronta a esplodere, tanto che scattano le denunce nei confronti della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese.
"A Lampedusa continua l’invasione nel silenzio del Governo e della sinistra. Con il bel tempo sono ripresi gli approdi e sarà così anche nei prossimi giorni. Una marea di migranti. Ogni dieci minuti uno sbarco con le forze dell’ordine impegnate h24 con turni estenuanti. E così mentre si obbligano gli italiani a vaccinarsi e ad avere il green pass, sull’Isola arrivano centinaia e centinaia di persone dall’Africa in piena pandemia", dichiara Lucia, commissario cittadino della Lega a Lampedusa, che si dice pronto a denunciare il titolare del Viminale per una situazione ormai fuori controllo con sbarchi quotidiani destinati a intensificarsi per tutta l'estate.
Basta giochini ambigui con Conte che vuole affossare Draghi: rivolta nel Pd per la linea di Letta
Tira una brutta aria all’interno del Partito Democratico nei giorni successi alla blindatura da parte del Governo della riforma di Marta Cartabia sulla giustizia. Il Giornale riporta un lungo sfogo di un parlamentare dem, stanco della linea portata avanti da Enrico Letta: “Il problema di Letta è che scambia Mario Draghi per Mario Monti, e pensa che si debba avere con il suo governo un rapporto conflittuale per non ripetere gli errori che portarono nel 2013 alla sconfitta di Bersani. Solo che gli sfugge un particolare fondamentale, Draghi non c'entra nulla con Monti, e i tempi sono radicalmente cambiati. Pensare di tornare al prima di Draghi è pura illusione”.
L’andare in coppia con Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle ha lasciato strascichi importanti tra le fila del Pd e il malumore è profondo. “A me pare che non si percepisca con chiarezza un aspetto che invece dovrebbe essere cristallino, il governo Draghi è il nostro governo, e lo sforzo riformatore che il premier sta facendo va sostenuto senza ambiguità, senza retropensieri e senza pensare a impossibili vie di fuga” le parole del sempre critico Andrea Marcucci ai compagni di partiti. Il succo del discorso è piuttosto chiaro: basta giochini ambigui con chi, come Giuseppi, lavora per mettere da parte Draghi, con l’obiettivo di andare alle elezioni nel 2022.
La Gran Bretagna introduce il latino nelle scuole, da noi invece pensiamo troppo ai corsi di inglese
A migliaia di studenti delle scuole pubbliche britanniche verrà offerto anche l’insegnamento del latino. E’ quanto ha deciso il ministero dell’Istruzione, per rendere la lingua meno “elitaria”. Il nuovo programma di studi, ha spiegato il ministro Gavin Williamson, garantirà quindi che l’insegnamento del latino non sia riservato solo a “pochi privilegiati”. Attualmente, il latino è insegnato in appena il 2,7 per cento delle scuole secondarie pubbliche, rispetto al 9 per cento di quelle private.
L’iniziativa del ministero dell’Istruzione inglese
Per sostenere l’iniziativa, denominata ‘Latin Excellence Programme‘, il ministero ha stanziato un fondo di 4 milioni di sterline. Il primo programma pilota, che avrà una durata di 4 anni, sarà lanciato in 40 scuole inglesi, secondo quanto riporta il Daily Telegraph. Gli insegnanti delle scuole inserite nel programma riceveranno il necessario training per l’insegmaneto della lingua di Cicerone e Virgilio agli studenti di età compresa tra gli 11 e i 16 anni.
Pfizer e AstraZeneca, "stessi rischi di trombosi". Accusa pesantissima alla Ue: "Mani sporche di sangue"
Il rischio di trombosi con il vaccino AstraZeneca è pari a quello con Pfizer: lo rivela uno studio recente secondo il quale i profili di sicurezza dei due farmaci sono "ampiamente simili". A darne notizia è un articolo del Daily Mail ripreso da Dagospia. Gli scienziati coinvolti nella ricerca, in particolare, hanno confrontato i tassi di trombosi tra oltre 1,3 milioni di vaccinati in Spagna. In questo modo hanno scoperto che entrambi i vaccini hanno un rischio minimo di causare coaguli. Anche se in realtà un legame tra il vaccino Pfizer e la trombosi deve ancora essere dimostrato.
Il virus, invece, ha otto volte più possibilità di entrambi i vaccini di provocare una trombosi. Le preoccupazioni per la sicurezza del vaccino anglosvedese hanno spinto diversi Paesi europei a usare quel farmaco in maniera molto limitata, solo per alcune fasce di età. Alla luce di questo nuovo studio, un funzionario del governo del Regno Unito avrebbe accusato i leader europei di avere "le mani sporche di sangue" per aver buttato via un vaccino salvavita. "Ora sappiamo che ciò che tutti sospettavamo era vero, lo hanno fatto per ripicca per la Gran Bretagna a causa della Brexit", ha dichiarato l'insider a Politico.
Il complotto ai danni di Papa Ratzinger: fatto fuori da massoneria, lobby e poteri forti. Ecco perché
Joseph Ratzinger andava fatto fuori dalla carica di Papa. La rivelazione arriva da Paolo Flores d'Arcais, direttore di Micromega nel libro La sfida oscurantista di Ratzinger (2010) e acerrimo nemico dell’ex Pontefice tedesco. Libero riferisce alcuni passaggi del ‘complotto’ ai danni di Benedetto XVI: costituiva l'ostacolo principale a inarrestabili dinamiche globaliste, soprattutto per la sua guerra contro la modernità fatta di restaurazione della dottrina, revisione del Vaticano II, attacco al relativismo, la volontà di riconfermare le radici cristiane dell'Europa e i diritti non negoziabili.
Tali posizioni contro tutto il mondo-mondano, la massoneria, le lobby e i poteri forti, hanno avuto una sola conseguenza: Ratzinger doveva essere per forza tolto di mezzo. “La democrazia senza la fede si riduce a guscio vuoto e sarà annientata” e “Ben presto non si potrà più affermare che l'omosessualità è un obiettivo disordine” due famose profezie di Papa Benedetto XVI.
"Rika", l'ultimo romanzo di Mario Vattani: un noir sul coraggio di diventare se stessi
Incalzante, ritmato, cinematografico. Rika, l’ultimo libro di Mario Vattani, edito da Idrovolante, conferma tutte le qualità di scrittore di questo diplomatico che più volte si è cimentato, con ottime prove, nella narrativa. Anche per questo il romanzo è perfetto per la valigia delle vacanze. Come tutti i libri di Vattani, però, anche Rika, che prende il titolo dal nome della protagonista, non si esaurisce nello svago di una scrittura felice, che pure è gradevole compagnia.
In “Rika” Vattani racconta il coraggio di essere se stessi
Vattani in questa nuova avventura, attraverso quelle coloriture noir che abbiamo già conosciuto in Doromizu. Acqua torbida e Al Tayar. La corrente, ci racconta una storia di coraggio. Anzi, la storia “del” coraggio: quello di arrivare a essere se stessi, liberando il proprio carattere e imparando a dire no. Rika è una storia di ribellione e di affermazione. Attraverso il trauma, la paura, la lotta, la fedeltà a quello che si era ripromessa, la giovanissima protagonista del romanzo (e il lettore con lei) giunge a un lieto fine anomalo, che non ha niente di mieloso e scontato, ma che comunque conforta, quasi consola.
Green Pass, l'impensabile rivolta dei trans: "Perché non lo vogliamo", una questione di sesso
Il Green pass potrebbe rappresentare un problema per LGBTQ+? "Lungi da me ogni vicinanza con i no vax, ma per come è stato pensato abbiamo un problema. Le persone transgender dovranno mostrare un Qr code che rimanderà alle informazioni anagrafiche, cosa che causa molto disagio", in quanto rivela il sesso di nascita. A parlare è Christian Cristalli, presidente e cofondatore di Gruppo trans Bologna. La questione è infatti oggetto di dibattito, ed è stata discussa nella giornata di ieri, mercoledì 29 luglio 2021, durante una commissione consigliare del Comune di Bologna, richiesta dai consiglieri di Coalizione civica Emily Clancy e Federico Martelloni.
"Il Green pass rivelerà il dato anagrafico in tutti i luoghi in cui sarà richiesta la certificazione", sottolinea Cristalli. "Dobbiamo lavorare in sinergia con istituzioni e associazioni, per creare ambienti e misure inclusive. Vorrei ricordare che il nostro Paese, stando ai dati forniti da Ilga (l'associazione internazionale lesbiche, gay, bisex, trans e intersex ndr.) recentemente ha subito uno scivolone nella classifica di quelli considerati friendly", ha concluso Cristalli. Durante la commissione si è sollevato poi un altro grande problema che riguarda i seggi elettorali, dove transgender non hanno vita facile.
Neha Paswan, uccisa a bastonate dai nonni e appesa a un ponte a 17 anni: l'orrore per un paio di jeans
Sognava di diventare una poliziotta e aveva soltanto 17 anni. Neha Paswan ora non c'è più. Il motivo? Il modo in cui la ragazza si vestiva e che non è mai stato accettato dai propri parenti. Jeans e maglietta, invece del sari o del completo femminile tipicamente indiano con la lunga blusa e i pantaloni larghi, atti a celare ogni tipo di forma. Le tradizioni occidentali sono arrivate anche in India, dove ora sempre più ragazze decidono di esprimere la propria personalità anche attraverso un paio di jeans e una maglietta griffata. Neha non viveva però in una metropoli, bensì a Savreji Kharg, un villaggio nel distretto di Deoria, una delle regioni più arretrate dell'Uttar Pradesh.
Spesso Neha veniva rimproverata dai nonni paterni per il suo abbigliamento "succinto", con il quale spesso prendeva parte anche ai riti religiosi e alle preghiere della famiglia. Mai però, la ragazza si sarebbe aspettata che un giorno sarebbe morta, per mano dei propri famigliari, solo per il modo in cui era vestita. Qualche giorno fa la ragazza è stata ritrovata priva di vita. È stata la madre, Shakuntala Devi Paswan, a far scattare le ricerche, dopo aver denunciata alla polizia locale che il nonno paterno e alcuni zii avevano malmenato la 17enne fino a tramortirla, per poi aver promesso di condurla in ospedale.
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Rio de Janeiro sta per accogliere le Olimpiadi. Una buona occasione per scoprire uno dei Paesi più belli dell'America Latina. 10 cose da vedere in Bra... -
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11 attrazioni turistiche top-rated in South Carolina
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Tour in Arizona: cosa vedere e come organizzare il viaggio
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ALASKA: NELLE FANTASTICHE TERRE SELVAGGE
Un viaggio in una terra tutta da scoprire Estate 2019: I Viaggi di Maurizio Levi propone un viaggio in Alaska, per immergersi nella natura selvaggia e...
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Concorso Cortometraggi “ilCORTO.it FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2023“
L\\\'Associazione Culturale senza scopo di lucro “ilCORTO.it”, visto il successo delle precedenti 14 edizioni, sia in termini di qualità che di quanti... -
Vincitori e Nomination del Concorso di Cortometraggi “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2022“
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Roma Venerdì 28 ottobre: Proiezione di 9 cortometraggi di tematiche pasoliniane
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Umano, più che umano: la soluzione futurista di Stefano Vaj
Una delle chiavi di lettura per comprendere I sentieri della Tecnica. Spirito faustiano, transumanesimo, futurismo di Stefano Vaj (Moira, 20,80€) è la... -
“Un Nobel postumo a Ezra Pound: in mezzo a tanta mediocrità il suo nome va urlato”: da Naxoslegge la...
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Trieste, 26 ottobre 1954: la seconda redenzione di chi non si arrese mai
Ripubblichiamo questo articolo del 2018 in occasione del 67esimo anniversario della liberazione di Trieste. Il 26 ottobre 1954 i soldati italiani entr... -
Toh, il Nobel per la letteratura va a Gurnah: nelle sue opere parla di migrazioni e colonialismo
Partiva sfavoritissimo, tanto che i bookmaker non lo avevano neanche quotato. Eppure, il premio Nobel per la letteratura 2021 se l’è aggiudicato propr... -
“Lo schwa? In italiano non ha senso”: la Crusca e i linguisti fanno piangere la Murgia
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Eroi dimenticati: Ferdinando Camuncoli, figlio d’Italia
“Carissimo babbo, parto volontario… sono certo che apprezzerai la mia iniziativa. Se fosse il contrario, saresti un cattivo padre e un cattivo italian...
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Truffa online, basta un clic: come ti svuotano il conto corrente
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le... -
YouTube rimuove i “non mi piace”. Ecco come favorisce il politicamente corretto
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Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
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Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia
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Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
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Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
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Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
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Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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