Basta rimpalli tra Regione Lazio e Campidoglio sulla raccolta dei rifiuti. Di fronte alla Capitale sommersa da cumuli di immondizia Zingaretti e la Raggi non fanno che scaricare la responsabilità sull’altro. Ignorando il danno al decoro della Capitale e alla salute dei cittadini. Sulla situazione fuori controllo sono scesi in campo anche i medici della capitale chiedendo l’intervento delle Asl con l’invio di ispettori dell’Ufficio di igiene.
Rifiuti, FdI: basta con lo scaricabarile tra Raggi e Zingaretti
Fratelli d’Italia, che da mesi ha acceso i riflettori sullo scandalo rifiuti, chiede l’intervento di Palazzo Chigi. E dell’esercito. “Nonostante siano passate due settimane dalla situazione di estrema gravità in cui versa Roma. continuiamo ad assistere all’indegno balletto di responsabilità”. Così il consigliere di FdI Francesco Figliomeni. “Mentre sulle strade continuano ad esserci montagne di spazzatura putrescente, nauseabonda e infestata da animali di vario tipo. Nel giorno in cui il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma ha chiesto l’intervento delle Asl 1, 2 e 3 – aggiunge – chiediamo l’intervento immediato del governo, per il tramite del presidente Draghi, al fine di far intervenire l’esercito per far togliere i cumuli di immondizia dalle strade”.
Da Meloni, Salvini e Orban l’«Appello per il futuro dell’Ue»: dà voce a chi non sposa il pensiero unico
Azzurri in ginocchio, murale col giocatore che fa il saluto romano. “Resta in piedi, Italia”
La querelle sull’Italia in ginocchio o in piedi sconfina anche nella street art. La notte scorsa a Roma attivisti del Blocco Studentesco, il movimento scolastico di CasaPound, hanno infatti modificato il murales dell’artista Harry Greb sostituendo il giocatore azzurro inginocchiato per il Black Lives Matter con il manifesto dei Mondiali di Italia ’34.
Il murale del Blocco studentesco sostituisce quello di Harry Greb
Il manifesto rappresenta un calciatore in piedi che fa il saluto romano. Ad accompagnare l’immagine anche la scritta “resta in piedi, Italia“. “Abbiamo seguito il consiglio dell’artista – scrivono i ragazzi del Blocco Studentesco -. Chiedeva di fare la cosa giusta, no? Inginocchiarsi secondo noi non è una forma di rispetto per nessuno, meglio stare in piedi e guardarsi in faccia”.
Il dibattito dai social si allarga alla politica. Del resto era stato proprio Enrico Letta ad auspicare di vedere tutti gli azzurri in ginocchio sui campi di calcio dove si giocano gli Europei. Dal centrodestra si ribatte che si tratta di una forma di esibizionismo che non sconfigge di certo il razzismo.
Yemen, tenta il suicidio la modella arrestata dagli integralisti islamici. Colpevole di andare a una sfilata
La giovanissima modella yemenita Intissar al-Hammadi ha tentato il suicidio in prigione. La stella nascente della moda internazionale ha cercato di uccidersi nel carcere di Sana’a. Dove è detenuta dai ribelli Houthi, gli integralisti vicini all’Iran. Che obbligano le donne a un severo “codice morale“. La notizia è stata data dalle ong e dal suo avvocato.
Yemen, tenta il suicidio la modella arrestata dagli Houthi
La ragazza, appena 19enne, è stata arrestata il 20 febbraio mentre si recava a un servizio fotografico. È finita in manette con accuse di prostituzione e droga subito smentite dalla sua difesa. Che ritiene il suo lavoro di modella la vera ragione dell’arresto. La sua colpa: non rispettare l’Islam. Gli Houthi, ribelli vicini all’Iran che controllano gran parte del nord del Paese in guerra, compresa la sua capitale, non hanno commentato la notizia.
Cina, "dove hanno nascosto i missili nucleari". Washington, mondo sull'orlo della Terza guerra mondiale?
Mentre in Cina si festeggia il centenario de partito comunista, negli Stati Uniti invece sale la preoccupazione per l'arsenale missilistico che Pechino terrebbe nascosto nel deserto. A lanciare l'allarme è stato un importante centro studi americano, secondo il quale il Paese di Xi Jinping avrebbe avviato la costruzione di oltre cento silos per missili balistici intercontinentali in grado di raggiungere perfino l'America di Joe Biden. Lo rivela il James Martin Center, che è arrivato a queste conclusioni dopo aver analizzato diverse immagini satellitari.
Da Washington intanto fanno sapere che proprio tale scoperta conferma l’urgenza dell'avvio dei negoziati con la Cina sul controllo strategico degli armamenti nucleari. Stando ai due ricercatori che hanno lavorato allo studio, Jeffrey Lewis e Decker Eveleth, i silos sarebbero sparsi su oltre 1.800 chilometri quadrati nel deserto vicino a Yumen nella provincia di Gansu, a circa 2mila chilometri a ovest di Pechino. La Cina - come riporta La Stampa - avrebbe aperto i cantieri quest’anno e avrebbe portato avanti la costruzione in tempi rapidissimi.
Perché ora il coronavirus circola maggiormente tra gli immigrati
In molti negano che i migranti siano portatori del virus. Eppure i dati dicono altro
Sabato scorso sono stati sottoposti al tampone più o meno 100mila persone e solo 1.444 sono risultate positive al coronavirus. In percentuale parliamo dell’1,4%. Il giorno prima era l’1,5%. Ben poca cosa, considerando il fatto che molti vacanzieri stanno rientrando in città e hanno magari soggiornato in luoghi considerati a rischio. Forse il virus gira poco perché comunque gli italiani hanno capito le norme di sicurezza da seguire e sono ligi. Tra l’altro il 73% dei soggetti contagiati è risultato asintomatico. Se invece si parla di immigrati irregolari la situazione è ben diversa e preoccupa.
I dati che preoccupano
Secondo i dati resi noti dal Viminale, dei 6.371 tamponi fatti ai clandestini arrivati in Sicilia dal primo giugno, il 3,98% è risultato positivo. Una bella differenza, come ha fatto notare anche il quotidiano Libero. Su quasi 100mila tamponi effettuati su cittadini italiani la percentuale di contagiati era l’1,4%, mentre su soli 6.371 immigrati, poco meno del 4% è risultato positivo al coronavirus. Un dato alquanto preoccupante. Ma di questo raramente si parla. Si tende invece a sottolineare che devono essere aiutati. Senza che nessuno pensi agli italiani. E se qualche sindaco o governatore di regione prova a salvare i suoi cittadini, apriti cielo, viene attaccato.
Il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, dopo che in sole 48 ore erano arrivati 600 migranti e il giorno seguente altri 500, aveva denunciato l’emergenza. Non è detto che tutti siano positivi al coronavirus, ma vi è la possibilità che anche uno solo possa infettare gli altri. E visto che alcuni di loro tentano la fuga, e spesso ci riescono, ci vuole poco a portare il virus in giro per la Penisola e a contagiare anche gli italiani. Basti pensare che nell’hotspot di Contrada Imbriacola sono stati accolti 700 migranti. Peccato però che il centro abbia una capienza ben inferiore e possa ospitarne al massimo 192. Senza considerare tutti gli sbarchi fantasma che avvengono sulle coste, decine di persone che arrivano in Italia senza essere controllati e che in pochi minuti si dileguano facendo perdere le proprie tracce.
Inquinamento, dalla Cina all'India: i cinque Paesi asiatici responsabili dell'80% dei nuovi impianti a carbone
Mentre l’Unione Europea vara misure sempre più stringenti contro le emissioni di gas serra per raggiungere gli obiettivi di produzione di energie verdi stabiliti dall’Onu e gli Stati Uniti tornano negli accordi ecologici globali dopo la parentesi trumpiana, si scopre che cinque potenze dell’oriente punteranno fortemente sugli impianti a carbone per sostenere le richieste energetiche della loro crescita economica. Che dopo la crisi del Covid tornerà a essere dirompente. Carbon Traker Initiative, think tank ecologista con sede a Londra, ha scoperto che la Cina ma anche l’India, il Giappone, l’Indonesia e il Vietnam stanno finanziando la costruzione di più di 600 nuove centrali a carbone. Le peggiori in termini di inquinamento ed emissioni di Co2. Pechino resta il principale investitore mondiale in questo settore. Al momento ha in uso centrali che danno 1.100 gigawatt ma ha intenzione di aumentare l’energia prodotta di altri 187 gigawatt. Insomma, noi puliamo l’ambiente proprio mentre l’Asia ci inquina.
Migranti, la denuncia: “I grandi centri hanno favorito il contagio da coronavirus”
ROMA - Centri di accoglienza smantellati, difficoltà delle prefetture a trovare posti per migranti, strutture sempre più grandi che hanno favorito l’aumento dei contagi per coronavirus. E’ la cronaca di un fallimento annunciato quella che emerge dal rapporto “Il sistema a un bivio”, che analizza l’eredità del Decreto Sicurezza del primo Governo Conte sul sistema di accoglienza delle persone migranti in Italia lasciata nei due anni di vigore della Legge. Solo di recente, infatti, il Governo ha deciso di modificare i decreti Salvini, anche nella parte relativa all’accoglienza.
Cronaca di un fallimento annunciato
Nel frattempo, in questi mesi, le organizzazioni del terzo settore hanno spesso denunciato sia i rischi sull’intero sistema che i pericoli legati al particolare momento di emergenza sanitaria. In un monitoraggio, pubblicato su Redattore Sociale, le principali organizzazioni del Tavolo Asilo e del Tavolo Immigrazione e Salute hanno denunciato come solo il buonsenso abbia evitato l’esplosione di focolai. “ È mancata, in questi mesi, un'attenzione specifica delle istituzioni sulle strutture di accoglienza e la maggior parte degli enti gestori si è sentita isolata e disinformata - sottolinea Salvatore Geraci -. Tutti si sono attivati con buonsenso, e hanno fatto del loro meglio, mettendo in campo soluzioni buone, ma avrebbero gradito una regia da parte delle istituzioni. La risposta non può essere quella delle soluzioni fai da te”. Come spiega in dettaglio il report di Openpolis e ActionAid, infatti, molti enti gestori infatti hanno deciso di non rispondere al bando per il sistema di accoglienza prefettizio. Di conseguenza, soggetti disposti a gestire strutture ridotte a dormitori, enti con dichiarato scopo di lucro o che non hanno competenze specifiche, sono cresciuti di importanza nel sistema a discapito degli attori con capacità e a vocazione sociale.
Un’Italia spaccata in due tra Nord e Sud
Il rapporto esamina anche il diverso approccio territoriale all’accoglienza. In particolare, dall’analisi degli importi messi a bando dalle Prefetture per i vari tipi di centri di accoglienza straordinaria (unità abitative, Cas fino a 50 posti, Cas fino a 300 posti) si rileva come al centro nord e soprattutto nel nord est (59,2% delle risorse stanziate per posti in abitazioni) si sia cercato di mantenere un modello di accoglienza diffusa. Nel mezzogiorno, al contrario, la tendenza è stata quella di favorire i centri collettivi e quelli di grandi dimensioni. Non solo, non sono mancati neanche i problemi amministrativi e gestionali originati dal Decreto sicurezza e dal capitolato di gara. Per questo negli ultimi due anni 34 prefetture hanno dovuto ripetere i bandi per l’accoglienza (circa un terzo delle prefetture italiane, ma potrebbero essere molte di più quelle con problemi nell’assegnazione), 14 di queste per tre volte di seguito. Le regioni in cui il problema si presenta con maggiore frequenza sono l’Emilia-Romagna (27 ripetizioni), la Toscana (25) e la Lombardia (23).
Euro2020, l'Italia si gioca tutto contro il Belgio. Chiellini su Lukaku, davanti c'è Chiesa
Ancora qualche dubbio per la sfida di questa sera, il ct Roberto Mancini deciderà in extremis la formazione che scenderà in campo contro il Belgio. Nove undicesimi sono pressoché sicuri, ci sono un paio di dubbi che riguardano il centrocampo e l’attacco. Quasi certo il ritorno di Giorgio Chiellini nel cuore della difesa; sarà lui a dover prendere in consegna il centravanti avversario Romelu Lukaku. «Ho recuperato dall’infortunio - ammette Chiellini - sto bene, deciderà Mancini. Da parte mia c’è grande rispetto per Lukaku, ha fatto una stagione straordinaria all’Inter. Limitare il Belgio a Lukaku sarebbe offensivo nei confronti dei suoi compagni: sono tutti grandissimi giocatori, hanno qualità incredibili. Bisogna spegnere la tensione - ammette il capitano azzurro - sprecare meno energie nervose, potrebbe già essere un vantaggio».
Al centro della difesa italiana - a difesa della porta di Donnarumma - ci sarà anche Bonucci, mentre Di Lorenzo e Spinazzola agiranno sulle corsie esterne. Qualche dubbio a centrocampo, dove Jorginho è imprescindibile; nell’ultima sfida contro l’Austria sia Barella che Verratti non hanno convinto appieno: Mancini potrebbe tuttavia confermare entrambi dal primo minuto, tenendo pronti sia Locatelli che Pessina. L’altro dubbio significativo riguarda il tridente offensivo dove Immobile e insigne sono sicuri del posto. Chiesa insidia la titolarità di Berardi, e alla fine potrebbe spuntarla.
«Il pride è un ritrovo di disadattati» Bufera sulla consigliera di Forza Italia
Il «pride» è un «ritrovo di disadattati, soggetti schizoidi, in piena crisi dissociativa» e i «ragazzini, confusi e manipolati, lungi dall’aver alcun valore politico, hanno molto di psichiatrico e qualcosa di sulfureo». E ancora: «Spettacolini che senza l’aiuto di poteri forti occidentali resterebbero fenomeni folcloristici». Parole di Antonia Parisotto, consigliera di opposizione, in quota Forza Italia, intervenuta in Consiglio comunale a Cesano Boscone, nel Milanese, per «fatto personale». La consigliera mette sotto accusa la Giunta che, per la prima volta, ha deciso di concedere il patrocinio al pride di sabato scorso, a Milano, e ha attaccato l’assessore comunale all’Integrazione e alle pari opportunità Ilaria Ravasi.
«Parole che pesano come un macigno, inaccettabili - ha ribattuto Ravasi, intervistata da LaPresse - E spero che tutta l’opposizione prenda le distanze». Parisotto «ha fatto un comizio, non era nemmeno una interrogazione. Ha attaccato il Comune per la decisione di concedere il patrocinio al Pride». Nel suo intervento, disponibile online sul canale YouTube del Consiglio comunale, Parisotto sostiene che «per l’ennesima volta nella lotta a odio e discriminazione si è ritenuto di poter impunemente dileggiare singole che appartengono a una maggioranza di italiani. Ma contro odio e discriminazione sono leciti odio e discriminazioni». Parisotto, fa sapere Ravasi, non è nuova a interventi simili. «Nel corso di un precedente Consiglio comunale - racconta - si era espressa ancora con maggiore ostilità nei confronti della decisione del nostro Comune di aderire alla rete ’Ready’». Si tratta, come spiega la stessa Ravasi, di una rete «assolutamente non ideologica» che raggruppa gli Enti locali per scambiarsi buone pratiche relative per favorire l’inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali, sviluppando buone prassi e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi che tutelano dalle discriminazioni.
Arriva la mazzata sulla benzina: cosa succede ai prezzi
Il prezzo della benzina non era così alto dal 2019. Preoccupate Coldiretti e Federpetroli
Il ministero dello Sviluppo Economico, il 30 giugno, ha pubblicato il suo consueto report sul prezzo medio mensile dei carburanti. A spiccare è il notevole rincaro del costo di questi, i quali in modalità self-service si attestano a 1,625 euro al litro per la benzina e a 1,486 euro per il gasolio.
"Dopo aver sfondato a metà giugno la soglia di 1,6 euro, cosa che non succedeva da due anni, dal 10 giugno 2019, la benzina non arresta la sua corsa e arriva a 1,625 euro al litro"- spiega Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - "Anche il gasolio raggiunge il valore massimo dal 20 gennaio 2020, quando si attestò a 1.489 euro al litro, un anno e 5 mesi fa".
Riflette anche la Federpetroli sul futuro e non esclude la possibilità di venire a produrre gas e olio in Italia anche perché una mossa del genere produrrebbe importanti risparmi nel Belpaese. Michele Marsiglia, presidente di Federpetroli, commentando il rincaro dei prezzi del carburante, ha spiegato: "Siamo tra i paesi più cari al mondo per il costo dei carburanti, complice il poco sfruttamento delle risorse energetiche del Paese causato da una mancata strategia energetica nazionale e per altri varianti negative derivanti da tassazione e accise varie". E aggiunge: "Acquistiamo il greggio all'estero con alto costo quando potremmo produrre gas e olio dalle nostre risorse del sottosuolo, con un notevole risparmio sulla bolletta energetica delle famiglie italiane".
"Pechino vuole intimidire l'Europa. Ma l'appoggio dei 5 Stelle è finito"
L'ex presidente dell'Europarlamento: "Grazie al governo Draghi la politica estere dell'Italia è cambiata. Per il meglio"
Antonio Tajani è appena atterrato a Roma, dopo alcuni giorni a Bruxelles. Il numero due di Forza Italia ed eurodeputato è stato presidente dell'Europarlamento ed è oggi vicepresidente del Ppe.
La Cina che festeggia i 100 anni del suo partito comunista dicendo alle forze straniere «Non ci faremo intimidire», fa paura all'Occidente?
«È la Cina, in realtà, che cerca di intimidire gli altri Paesi. All'ultimo congresso del partito il presidente Xi Jinping ha illustrato la strategia egemonica del suo Paese, che vuole diventare sempre più grande potenza con un capitalismo di Stato e lo fa anche attraverso i mercati, esportando i suoi prodotti. Proprio come facevano i romani. Una strategia globale, che riguarda tutti i settori, dalle infrastrutture alle linee elettriche, e si attua anche attraverso la via della Seta. È naturale che ci siano delle reazioni da parte degli Stati Uniti e degli altri Paesi, ma questo non significa che non si debba mantenere un dialogo. Anche noi abbiamo degli interessi da salvaguardare, però questo non può farci ignorare il problema della mancanza del rispetto dei diritti umani. Dobbiamo chiederci qual è e se c'è una democrazia in Cina, quali garanzie hanno i lavoratori. È un Paese dove c'è la pena di morte e abbiamo visto come viene gestito il problema di Hong Kong o la questione della minoranza degli auguri».
Immigrati, 21 infetti su 57 a Roccella Jonica. Ma per la Lamorgese “i migranti non portano il Covid”
Roma, 12 ott – A quanto pare non è durata che poche ore la narrazione del ministro dell’Interno Lamorgerse, secondo cui gli immigrati che ormai ogni giorno sbarcano a centinaia sulle coste italiane non porterebbero il coronavirus. A smentire miseramente il ministro sono stati i 21 immigrati da poco sbarcati a Roccella Ionica positivi al tampone su un totale complessivo di 57. Senza aver spiegato su quali basi scientifiche potesse stare in piedi una asserzione così impegnativa, la Lamorgese si era spinta oltre assicurando che «abbiamo mandato i militari in Sicilia non per il Covid. Ma perché gli arrivi erano tanti. Nelle strutture di prima accoglienza, dove sono presenti oggi 56mila persone, i casi positivi sono pari al 2,17%. Se vogliamo dirla tutta, questi numeri non sono preoccupanti, non è che il Covid lo portano i migranti».
Janez Jansa, il "mini-Trump" a capo dell'Europa: si apre il semestre del premier sloveno, timori a Bruxelles
A pochi passi dal confine italiano, a Trieste, confina un piccolo Paese che, nelle ultime settimane, sta continuando a far discutere i vertici dell'Unione europea. Si tratta della Slovenia, Stato in cui è tornato alla guida lo scarso marzo 2020 Janez Jansa, imponendo una svolta autoritaria al paese della penisola balcanica. Una deriva fatta di attacchi alla magistratura, ai giornalista, agli oppositori politici e una forte limitazione della libertà d'espressione in generale. Da oggi, la Slovenia di Jansa guiderà il semestre di presidenza dell'Ue. Sarà il suo governo quindi a organizzare l'agenda europea e decidere, di conseguenza, quali argomenti portare all'ordine del giorno. Jansa potrebbe, per esempio, ritardare le procedure aperte contro Polonia e Ungheria, in un momento in cui l'Ue sembrava disposta a contrastare le violazioni dello Stato di diritto.
Militante comunista in gioventù, nella sua carriera politica Jansa è stato liberale, poi socialdemocratico, a tratti ambientalista e ora leader di una destra conservatrice e autoritaria. Questo il ritratto del premier sloveno che si trova su La Stampa, che riporta poi anche alcuni episodi di cui Jansa si è reso protagonista negli anni 80. Da attivista pacifista, fu arrestato e incarcerato per alcuni articoli contro l'esercito Jugoslavo. Fu ministro della Difesa durante la guerra d'indipendenza slovena. La sua carriera politica è da sempre stata segnata da estremismi, populismi e demagogia. Tanto da fargli conquistare la fama di "mini-Trump" e il soprannome di "Maresciallo Twitto", considerate i suoi numerosi cinguettii sul social prediletto dai politici.
Opere false di De Dominicis? Prosciolto Sgarbi: il fatto non costituisce reato. Il critico: «Invenzioni»
Il fatto non costituisce reato. Il gup di Roma ha decis0 il non luogo a procedere per Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte era stato accusato dalla Procura di Roma di aver autenticato false opere d’autore, attribuite all’artista anconetano Gino De Dominicis, scomparso nel 1998.
Opere false di De Dominicis, Sgarbi assolto
Il proscioglimento di Sgarbi è stato deciso dal gup di Roma Angela Gerardi che ha fatto cadere le accuse. Con la formula “perché il fatto non costituisce reato”. Stessa sorte per l’intellattuale Duccio Trombadori. Rinviate a giudizio, invece, altre 19 persone per le quali il processo inizierà il 21 dicembre.
L’istrionico critico d’arte e politico era finito nel registro degli indagati, in quanto all’epoca dei fatti era presidente della Fondazione Archivio Gino De Dominicis. Nel corso delle indagini, nel 2018, i carabinieri Tutela Patrimonio Culturale sequestrarono oltre 250 opere ritenute contraffatte (per un controvalore di oltre 30 milioni di euro).
M5S verso la scissione e il Pd teme di perdere tutto
E ora che succede nel Pd? Lo scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte apre degli scenari perigliosi nel centrosinistra. Il più logico è che si vada verso una nuova scissione nel Movimento, con i "contiani" pronti a seguire l'ex premier in un nuovo partito, e i duri e puri dalla parte del comico verso una ricostruzione del Movimento molto simile a quello delle origini. Il Tempo ha svolto un giro di chiamate tra i dem, per capire quale sia il mood, l'atmosfera imperante. E c'è una parola d'ordine, nelle dichiarazioni ufficiali, ossia «rispetto» per quanto avviene tra i pentastellati. Quanto all'ipotesi di un'alleanza, poi (il dossier già era complicato prima, figurarsi ora) è tutto un "wait and see".
Matteo Orfini, deputato, ragiona: «Ci sono dei nodi irrisolti sull'identità del Movimento e sulle procedure interne» e quanto sta avvenendo «può senz' altro servire a far chiarezza». Sul confronto intorno ad un'alleanza tra i dem e i pentastellati, Orfini spiega: «non ho mai considerato Conte un punto di riferimento. Prima bisogna pensare a rafforzare il partito e poi alle alleanze». Il collega Andrea Romano, dal suo canto, osserva: «Penso che non sia il momento di speculare o di gioire». E ancora: «Quanto accade deve essere guardato con rispetto, e deve essere un motivo ulteriore per concentrarci sul Pd».
Concorsi truccati Asl di Latina, arrestato il segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli
Lo scandalo dei concorsi Asl che, in base alle indagini della Finanza e della Polizia Economico Finanziaria pontina, sarebbero risultati truccati. scuote ancora il mondo politico della città di Latina. Agli arresti domiciliari finiscono il segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli, ex senatore ed ex consigliere regionale, e Claudio Rainone classe 1962, dirigente Asl, entrambi indagati, a vario titolo, per i reati di corruzione e rivelazione di segreto d’ufficio.
Le indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Latina alla Sezione anticorruzione della Squadra Mobile e al Nucleo di Polizia Economico finanziaria della Guardia di Finanza si riferiscono in particolare alle irregolarità riscontrate nella procedura concorsuale riguardante il Concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 23 posti di collaboratore amministrativo professionale – Cat. D, indetto in forma aggregata tra la Asl di Frosinone, Latina e Viterbo.
Il 21 maggio scorso, all’esito delle prime risultanze investigative, il Claudio Rainone e Mario Graziano Esposito, rispettivamente presidente e segretario della commissione per il concorso in argomento, erano stati colpiti da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, poiché vario titolo indagati dei reati di falso e rivelazione di segreto d’ufficio.
Variante Delta, agente contagiato a Lampedusa dopo lo sbarco: la metà dei casi "importati" da immigrati
L'incognita della variante Delta preoccupa l'Italia. La mutazione ad alta contagiosità, responsabile del picco di nuovi casi nel Regno Unito, infatti si diffonde rapidamente anche nel nostro Paese. E ora, da Lampedusa, arriva anche la vicenda di un contagio da importazione.
Si apprende infatti che un carabiniere in servizio nella gestione dell'emergenza del flusso di immigrati in arrivo, è stato contagiato dalla variante Delta. Il militare, 41 anni, prestava servizio sull'isola nei giorni passati. Dunque è tornato a Palermo, dove sono emersi i primi sintomi: già all'aeroporto, dopo essere atterrato, ecco la febbre. Dunque il tampone, la conferma della positività e il sequenziamento che ha rivelato come il contagio fosse dovuto proprio alla Delta. Ora il carabiniere si trova in isolamento al Covid Hotel San Paolo ma potrebbe a breve essere trasferito all'ospedale Cervello.
La Asl ha ovviamente ricostruito i suoi spostamenti ed i suoi contatti. Per dieci suoi commilitoni è scattata la quarantena. Con quello del militare, salgono a 8 i casi di variante Delta a Palermo, in tutta la Sicilia se ne contano 31, quasi la metà dei quali sono migranti. Nessuno, stando ai rilievi, si è contagiato a Lampedusa, insomma sono tutti casi di importazione.
Santa Maria Caputa Vetere, sospesi i 52 agenti indagati per pestaggio. Lo ha deciso il Guardasigilli
Prende in giro versetto del Corano, in carcere a Marrakech studentessa italiana
La ragazza nata a Vimercate lo aveva definito su Facebook "versetto del whiskey"
Una condanna a tre anni e mezzo di carcere. Tanto è costato a una studentessa 23enne italiana di origini marocchine un post su Facebook del 2019. La giovane, nata a Vimercate e cresciuta in Brianza, è iscritta all'università di Marsiglia. Una cittadina del mondo, insomma. Due anni fa su Facebook aveva definito "versetto del whiskey" il versetto del Corano "Kautar", quello nel quale si obbligano i musulmani al sacrificio. Tutto sepolto nella timeline del social network? Assolutamente no, visto che il 20 giugno di quest'anno - ovvero due anni dopo quel post - la ragazza è stata bloccata all'aeroporto di Marrakech.
La brianzola era infatti arrivata lì dalla Francia per andara a trovare la famiglia, che vive proprio in Marocco. A bloccarla è stata la polizia di frontiera. La giovane ha doppio passaporto, ma avrebbe mostrato solo quello marocchino ed è quindi stata fermata perché da marocchina, e dunque musulmana, avrebbe "offeso pubblicamente l'Islam" con quel post del 2019. Ha quindi poi trascorso una settimana a casa della famiglia, in attesa dell'udienza di primo grado. Che si è svolta il 28 giugno, con la condanna a 3 anni e mezzo di carcere e 50 mila dirham di multa (circa 4.800 euro), in vista della Festa del Sacrificio che cade il 21 luglio.
Ddl Zan, la sinistra perde pezzi. Le femministe di “Se non ora quando”: «Così com’è non serve»
Il Pd non cede: il ddl Zan deve andare in aula così com’è. L’appuntamento è già fissato per il 13 luglio. A sostenerlo, il senatore Franco Mirabelli. «La Lega perde tempo», dice. A muovere i dem, tuttavia, è più la forza della disperazione che un’ordinata disamina del campo di battaglia. Enrico Letta, infatti, non mette in conto né la nota verbale della Santa Sede né, più prosaicamente, la dissoluzione in atto nel M5S che rischia di provocare un “rompete le righe” dagli esiti imprevedibili, ricacciandogli in gola la sua legittima voglia di rivincita. Per lui, infatti, il ddl Zan è solo una bandierina da sventolare in segno di avvenuta riscossa. Ne è in qualche modo ossessionato, come un centravanti da troppo tempo a digiuno di gol. È per questo che non s’accorge che non sta giocando in attacco bensì in difesa. Anzi, è addirittura sotto assedio.
L’atleta nero (italiano) che non si inginocchia: “Una forzatura, da noi in Italia non ha senso”
Vi spiego perché inginocchiarsi è sbagliato. Le parole dell’atleta di colore di origine californiana con cittadinanza italiana, Andrew Howe Curtis, sono da incorniciare. Un articolo del Giornale di Tony Damascelli riporta la posizione equilibrata e non ideologica dell’atleta campione di salto in lungo. «Secondo me i giocatori non si dovrebbero inginocchiare nella partita di domani, perché Black Lives Matter è una situazione molto americana. Ci sono situazioni anche qui in Italia ma quella è un’altra realtà, un altro mondo. Lì un poliziotto ha ammazzato un uomo di colore, qui un poliziotto non ha quasi la libertà di agire, se fa male a un gatto lo mettono in galera».
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Elenco dei Cortometraggi Premiati alla 15° edizione Concorso “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROM...
Lunedì 18 Dicembre 2023 sono stati premiati i migliori cortometraggi arrivati alla 15° edizione del Concorso “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA... -
Le premiazioni del Concorso di CORTOMETRAGGI “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2023“
La premiazione della 15° edizione del Concorso Gran Premio “ilCORTO.it FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2023” (rivolto ai Registi e Filmaker italiani e st...
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Truffa online, basta un clic: come ti svuotano il conto corrente
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le... -
YouTube rimuove i “non mi piace”. Ecco come favorisce il politicamente corretto
L’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, ha annunciato mercoledì scorso che la piattaforma di condivisione video più famosa al mondo rimu... -
Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia
Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.41... -
Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
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Spiaggia Dune di Sabaudia La Spiaggia Dune di Sabaudia è situata nel comune di Sabaudia e fa parte del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934.... -
Le 10 spiagge più belle della Liguria | Skyscanner Italia
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