È ufficiale: Luca Zaia si compra i vaccini ed è pronto a distribuirli ai veneti. Nel rituale appuntamento in diretta per fare il punto sui numeri della pandemia e aggiornare sulla campagna vaccinale in Veneto, il governatore della Regione ufficializza quanto parzialmente accennato nei giorni scorsi e dichiara: «Inspiegabilmente ci sono dosi di vaccino sul mercato. Noi stiamo verificando per capire se è vero. Abbiamo anche le carte che lo dimostrerebbero. Ovviamente parlo di vaccini autorizzati». La Regione Veneto va dritta per la sua strada, certa che la via maestra sia quella di acquistare vaccini in autonomia. D’ altro canto, così è andata già con le mascherine. Poi con i tamponi rapidi, guarda caso sdoganati dal ministro della Salute Speranza proprio su insistenze e pressione di Luca Zaia.
Aforisma di Winston Churchill
Biografia • Storiche arguzie d'oltremanica
Sir Leonard Winston Churchill Spencer, uno dei più importanti uomini di Stato della storia inglese, nasce a Woodstock, nell'Oxfordshire, il 30 novembre 1874.
I genitori provengono da due ambienti molto diversi tra loro: Lord Randolph Churchill, il padre, appartiene alla migliore aristocrazia britannica, mentre la madre, Jenny Jerome, è figlia del proprietario del New York Times; il sangue americano che scorre nelle vene di Winston ne farà sempre un fervente sostenitore dell'amicizia dei popoli anglosassoni e dei particolari vincoli che legano tra loro Gran Bretagna e Stati Uniti.
Trascorsa l'infanzia in Irlanda, studia presso la celebre scuola di Harrow e nel 1893 è ammesso alla scuola di Sandhurst, nonostante la sua scarsa inclinazione allo studio. Il giovane cadetto insegue sogni di gloria. Nominato sottotenente nel IV battaglione ussari, parte come osservatore al seguito dell'esercito spagnolo incaricato di reprimere la rivolta di Cuba. Poi è inviato in India e partecipa a una campagna contro le tribù afgane alla frontiera nord-occidentale: questa spedizione gli ispirerà il suo primo libro. In seguito fa poi parte di una missione come ufficiale e corrispondente di guerra del Morning Post nel Sudan dove assiste alla carica a cavallo dei dervisci nella battaglia di Omdurman che farà da spunto al suo secondo servizio giornalistico. Tentato dall'attività politica, Churchill si ritira dalla vita militare e si presenta come candidato alle elezioni a Oldham. Non è eletto, ma nuove occasioni gli si offriranno in Africa del Sud. La guerra del Transvaal è appena scoppiata e Churchill si reca in quei luoghi e vi assiste in qualità di corrispondente di guerra.
Bomba Covid nel campo nomadi di Castel Romano
Un focolaio di covid nella Capitale che rischia di sfuggire ai controlli. Succede al campo nomadi di Castel Romano, sulla Pontina. L'allarme è scattato in mattinata dopo che un uomo di 47 anni è morto all'interno dell'accampamento. Ma mentre l'uomo pare sia morto per motivi diversi dal coronavirus, i contagi per il momento risultano sotto controllo. Almeno, secondo quello che riferisce la Asl "Sono state circa 300 le persone testate e di queste 12 sono risultate positive. I casi positivi fanno riferimento ad un unico nucleo familiare ed il caso indice potrebbe essere il capo famiglia. I casi sono stati isolati e la Asl Roma 2 sta eseguendo l’indagine epidemiologica", ha fatto sapere l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.
«Qui stiamo tutti bene, i positivi sono pochi e comunque già isolati. Oggi hanno iniziato a controllarli con tamponi e tutto il resto. Il morto? Aveva tanti problemi di salute, soprattutto al fegato e ai reni con il diabete. Stava male, i medici conoscevano bene la sua situazione, era già stato in ospedale: è stato ricoverato un mese, solo che oggi nel mondo quando qualcuno viene a mancare danno sempre la colpa al virus e nemmeno te lo fanno vedere, se non attraverso un vetro». Kasim Cizmic, portavoce del campo rom Castel Romano, all’Adnkronos racconta la situazione nell’insediamento sulla via Pontina, tra Roma e Pomezia. «Abbiamo i problemi di sempre qui, il campo è sequestrato, la gente è abbandonata - dice ancora Cizmic - ma il Coronavirus è stato trattato dalla Asl subito e bene. I pochi positivi sono tutti nelle loro case e ci devono restare 14 giorni, ma stanno bene. Tra l’altro hanno fatto i tamponi anche a tutti i familiari del morto e sono risultati negativi».
Calano i disoccupati e Biden esulta, ma il merito è di Trump
A poco più di un mese dall’assalto al Congresso nella giornata in cui l’elezione a presidente degli Stati Uniti d’America di Joe Biden doveva essere confermata dal voto dei Grandi elettori, è forse ancora troppo presto per parlare degli effetti sull’economia americana dati dall’insediamento del politico democratico. E soprattutto, è ancora troppo presto per poter dire che la ripresa dell’economia americana avvenuta nel primo mese dell’anno e la graduale stabilizzazione sociale siano di fatto un suo successo personale. Al netto di qualche proclamo e di una moratoria peraltro già impugnata dall’opposizione, la mano di Biden sull’economia e sulla politica americana ancora non si sono fatte sentire, affidandosi per il momento a quella che è l”eredità della chiusura di mandato dell’ex-presidente Donald Trump.
Gli Stati Uniti stanno uscendo dalla crisi?
Come evidenziato dalla testata tedesca Der Spiegel, nel mese di gennaio gli Stati Uniti hanno visto una forte ripresa dell’occupazione, con il sistema economico americano che è stato in grado di generare oltre 40mila posti di lavoro. Cifra ben lontana dai primi anni di amministrazione Trump, bensì collocata all’interno di un quadro storico tutt’altro che positivo, ma sinonimo che la strada intrapresa forse non fosse poi così errata come cercato di dimostrare dai suoi oppositori politici.
Borsa, ancora effetto Draghi. Piazza Affari maglia rosa Ue
Seduta in deciso rialzo per Piazza Affari, quando continua l'effetto Draghi nel giorno in cui e' iniziato il secondo giro di consultazioni. Il Ftse Mib ha guadagnato l'1,48%, ai massimi da febbraio 2020, dopo il +7% messo a segno la scorsa settimana, galvanizzato dall'incarico per formare un nuovo governo conferito all'ex governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi. Lo spread si mantiene su livelli minimi dal 2015, a 95 punti base e ha dato la spinta alle banche, che hanno guidato al rialzo la Borsa di Milano.
Clima positivo anche nel resto d'Europa, dove l'attenzione e' concentrata su alcune operazioni di M&A: nel settore dei semiconduttori la giapponese Renesas ha trovato un accordo per acquistare la britannica Dialog, quotata alla Borsa di Francoforte, mentre in Francia resta alto lo scontro sull'Opa lanciata da Veolia su Suez. Il Dax30 a Francoforte ha chiuso quasi sulla parita' (+0,02%) e il Cac40 a Parigi e' salito dello 0,47%. Oltreoceano occhi puntati sul piano da 1.900 miliardi di dollari che l'amministrazione Biden vuole varare per il rilancio dell'economia.
Tornando a Piazza Affari, riflettori su Bper (+7,4%), Banco Bpm (+6,16%) e Unipol (+6,2%). Mediobanca Securities ha esaminato i vantaggi di una possibile aggregazione tra i due istituti bancari e ritiene sia l'opzione migliore. Fuori dal segmento principale, balzo di Mps (+19%). Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,2038 dollari (1,2029 in avvio), e a 126,668 yen, quando il biglietto verde vale 105,222 yen. Infine, il prezzo del petrolio e' in rialzo con il contratto consegna Aprile sul Brent del Mare del Nord sopra i 60 dollari al barile a 60,21 dollari (+1,47%), e il contratto consegna Marzo sul Wti a 57,76 dollari (+1,6%).
Mattarella sconcertato dai partiti. Il veto sui rivali può far saltare Draghi
Il capo dello Stato non sta apprezzando le strategie dei gruppi politici, aveva chiesto un governo forte di unità nazionale
Mattarella sconcertato dai partiti . Il veto sui rivali può far saltare Draghi
Mario Draghi è sempre più vicino a formare un nuovo governo. Le consultazioni proseguono ma i numeri sembrano già essere certi. Questo rispetto al primo giro di colloqui con i singoli partiti, ma nel frattempo sta anche salendo - si legge sul Corriere della Sera - l'irritazione del Quirinale, Mattarella infatti non sta affatto gradendo la gara in atto per escludere i rivali. Vedere i partiti quasi unanimemente (tranne FdI, di Giorgia Meloni) concordi sul sostegno al premier incaricato, ma fra loro contrapposti e ansiosi di tagliare fuori dal perimetro della maggioranza qualche vecchio «nemico», è un esito che sconcerta Sergio Mattarella. Perché aveva chiesto «a tutti» un impegno diverso: dare la fiducia a «un governo di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica». E se non si spezza la catena degli interdetti e si minaccia magari di offrire a Draghi solo un appoggio esterno, si rischia di insidiare alla radice il suo tentativo.
Il capo dello Stato - prosegue il Corriere - si sente continuamente al telefono con Draghi, per consigli che toccano i temi della squadra e della formula di governo. Chiarito che non avrà la natura di un esecutivo di coalizione, al momento sembra probabile che l’ex presidente della Bce opti per un mix tra tecnico e politico, su modello e con lo spirito) di quello che mise in piedi Carlo Azeglio Ciampi nel 1993. E, mentre imperversa un totoministri irritante per il Colle, non è escluso che, per garantire una continuità in alcuni dicasteri chiave nella pandemia (come quello della Salute) ci sia qualche conferma del gabinetto Conte 2. Alla fine, come gli ha raccomandato Mattarella e come Draghi ha ripetuto ai suoi interlocutori, l’importante è "risolvere tutti insieme i problemi che abbiamo davanti".
Toni Capuozzo: «Le foibe furono una ferocia sul corpo degli inermi in nome del socialismo»
Le foibe? «Una pulizia etnica pianificata». Toni Capuozzo, giornalista e conduttore televisivo ha firmato la prefazione al libro Verità Infoibate di Fausto Biloslavo e Matteo Carnieletto. «Di Fausto Biloslavo – scrive in un articolo sul Giornale – conosciamo tutti i reportage di guerra, le storie dalla prima linea. Ma c’è un tema, lontano dai drammi del presente, che ha rappresentato per anni una specie di punto fermo, un appuntamento con il dovere della testimonianza, un richiamo a rompere il silenzio: la vicenda delle foibe».
Capuozzo: «Non è un crimine di guerra…»
Il giornalista osserva: «Verrebbe da dire che il reporter di guerra è attirato da un conflitto lontano che ha avuto per scenario il mondo in cui è cresciuto: Trieste e le terre d’Istria e di Dalmazia. Ma c’è una grande differenza tra le guerre di Libia o di Siria o d’Afghanistan e quelle che Biloslavo ha riesumato tra documenti e testimonianze: l’orrore delle foibe avviene, in gran parte, a guerra finita». Toni Capuozzo spiega chiaramente che non siamo di fronte «al crimine di guerra alimentato dalla ferocia della battaglia, dal furore del combattimento, dalla paura che sia l’altro a esercitare il suo odio su di te».
Matteo Bassetti, finalmente lo ha ammesso. La verità sui morti per Covid
L'infettivologo Matteo Bassetti ci confessa una grande verità che appariva però scontata anche nel peggior bar della periferia italiana: «Abbiamo sbagliato, abbiamo annoverato tra i morti di Covid anche coloro che morivano di infarto», ha detto a L'aria che tira su La7. Meglio tardi che mai.
Terrorismo islamico, ecco chi sono le nuove leve: ventenni e radicalizzati sul web
Giovanissimo, radicalizzato sul web e “democratico” nella scelta degli obiettivi da colpire: eccolo il profilo delle nuove leve del terrorismo islamico tratteggiato da chi se ne intende.
Claudio Galzerano, 57 anni, è il primo italiano alla guida del Centro europeo di contrasto al terrorismo di Europol.
Dirigente superiore con un curriculum fitto di esperienze nel settore dell’antiterrorismo, Galzerano è, dal 10 dicembre scorso, ai vertici della lotta agli estremisti nell’Europa finita di nuovo sotto l’attacco del terrorismo islamico a ottobre e novembre dello scorso anno.
“Il tratto distintivo e nuovo che accomuna gli ultimi casi di terrorismo islamico in Europa è rappresentato – assicura Galzerano – senz’altro dalla giovanissima età degli attentatori, tutti intorno ai 20 anni. La minaccia terroristica incombe su tutti e la risposta di prevenzione deve venire dall’Europa nel suo complesso”. Che si trova a fronteggiare un terrorismo sempre più giovane, “variegato”, e soprattutto democratico proprio nella scelta degli obiettivi da colpire.
Joe Biden avverte la Cina: "Concorrenza estrema". A un passo dalla Guerra Fredda
Joe Biden gela l'Iran. Se vuole la revoca delle sanzioni Usa, Teheran dovrà prima fermare l'arricchimento dell'uranio. È netto Biden ai microfoni della Cbs quando la giornalista gli chiede se gli Stati Uniti toglieranno per primi le sanzioni per far tornare l'Iran al tavolo dei negoziati sull'accordo sul nucleare: "No", non sarà Washington a fare la prima mossa.
Le anticipazioni dell'intervista vengono diffuse nello stesso giorno in cui la guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, detta una linea completamente opposta: "Se gli Usa vogliono che l'Iran ritorni ai suoi impegni" nell'ambito dell'accordo sul nucleare "devono prima revocare tutte le sanzioni, poi verificheremo e poi torneremo ai nostri impegni".
Tutto è cominciato quando Donald Trump nel 2018 ritirò unilateralmente gli Stati Uniti dall'accordo sul nucleare raggiunto da Teheran e 5+1 nel 2015. In risposta a quella mossa di 'pressione massima', l'Iran cominciò gradualmente a violare gli impegni previsti dall'intesa. Biden ha promesso di tornare nell'accordo, ma tiene il punto sul fatto che Teheran dovrebbe essere la prima a tornare indietro sui suoi passi. Solo questo mese l'Iran ha minacciato di espellere i team per le ispezioni nucleari, ha avviato un arricchimento di uranio più vicino ai livelli per la fabbricazione di armi e ha aumentato le sue esercitazioni militari.
Quanto alla Cina, sempre ai microfoni di Cbs Biden avverte che dovrà aspettarsi una "concorrenza estrema" dagli Usa. E accusa Xi Jinping di non avere neanche un po' di democrazia. "Non abbiamo bisogno di avere un conflitto, ma ci sarà una concorrenza estrema", però - ha assicurato il Dem - non gestirà le relazioni "nel mondo in cui lo ha fatto Trump" e "ci concentreremo sulle regole internazionali".
Papa in Iraq, minacce e opportunità. L’esperto: un attentato è difficile, ma il Paese è a rischio
Il Papa in Iraq, un viaggio a metà strada tra minacce e opportunità. Riguardo al quale Gabriele Iacovino, direttore del Centro Studi Internazionali (Ce.S.I.), dichiara: Sebbene l’Iraq rimanga «un Paese in cerca di stabilità nonostante la sconfitta militare di Daesh», è «difficile immaginare che uno dei gruppi terroristici presenti sul terreno possa attentare al Papa». Anche perché, queste visite si tengono in un contesto di sicurezza di un certo livello. E non siamo più nell’Iraq del 2003, dove nessuno poteva sentirsi al sicuro». Certo è, però che in Paese è ancora in una fase di instabilità, in balia di molti attori controversi. Gabriele Iacovino lo afferma ad Aki-Adnkronos, analizzando, tra pro e contro, il quadro della sicurezza dell’Iraq in vista della visita del Pontefice: programmata dal 5 all’8 marzo.
Papa in Iraq, un viaggio a metà strada tra minacce e opportunità
Cellule di Daesh sono ancora operative nel Paese arabo. Come dimostra il recente raid condotto congiuntamente dalle forze irachene e statunitensi, nel quale è stato ucciso il leader dell’Isis, Jabbar Salman Ali Farhan al-Issawi. Ma, secondo Iacovino, il vero problema per l’Iraq è il fatto che il governo centrale non abbia risolto un problema di fondo, ovvero dare risposte alle rivendicazioni della popolazione sunnita e del cui malcontento si nutre l’ideologia jihadista. «Non bisogna dimenticare che l’Iraq è stato la culla dell’elaborazione del nuovo pensiero radicale che ha portato al passaggio da al-Qaeda all’Isis», ricorda infatti l’esperto. Sottolineando che senza l’appoggio decisivo di fazioni estremiste sunnite, questo processo non si sarebbe concretizzato.
Sanremo, prima hanno cacciato i cantanti non allineati, ora escludono il pubblico
Il Festival di Sanremo “imbavagliato” fa parlare proprio tutti, dai cantanti alle teste coronate. Peppino Di Capri e Al Bano l’avrebbero rimandato. Riccardo Fogli no. Il principe Emanuele Filiberto avrebbe volentieri fatto a meno dei fischi. Insomma, Sanremo 2021 senza pubblico con le limitazioni anti-Covid divide chi al festival c’è stato in passato. La politica, al solito, è entrata a gamba tesa.
Le mani della politica su Sanremo
Prima ha imbavagliato i cantanti “scomodi”, come Anna Oxa, i Modà, Povia. Poi ha finito per eliminare il pubblico dalla platea del teatro Ariston. Cedendo ai ministri Speranza e Franceschini. Ricordiamo il caso Anna Oxa. Doveva essere lei la prima scelta per rappresentare una presenza storica all’interno di questa edizione. All’ultimo momento le è stata preferita Orietta Berti . La Oxa, ricordiamo, non le mandò a dire all’ultimo Sanremo firmato Fabio Fazio da lei definito un “Concertone”. Come quello del Primo maggio. Una dichiarazione che certo non le ingraziò la sinistra. “Sono stata esclusa per motivi politici”, disse chiaro. La Berti è sicuramente elemento più “gradito” all’ establishment: è grillina, ospite fissa di Fazio. Che vuoi di più?… Povia, poi, sappiamo che viene sempre escluso dal Festival. Le sue simpatie a destra non sono certo secondarie.
Giuseppe Conte e il medico romano, la rissa in strada sul Covid: "Tutto il mio disprezzo", "E lei come...?"
Ora che non è più premier, Giuseppe Conte deve affrontare da privato cittadino la rabbia degli italiani. Un medico romano ha incrociato l'avvocato nei pressi del Parlamento e gliele ha cantate su Covid e politiche anti-pandemia. A quanto pare, però, l'ex presidente del Consiglio non ha rinunciato a quella particolare boria da statista (spesso frutto dello stress, dicono) messa in luce in varie conferenze stampa con risposte brusche e fuori luogo ai giornalisti (memorabili in tal senso le gaffe con Jana Gagliardi di Sky o Claudia Fusani di Tiscali, maltrattate in pubblico o trattate con risposte superficiali). Questa volta, però, non si trattava di un cronista scomodo ma di un cittadino, e lo sgarbo di Conte per questo forse fa ancora più effetto.
Con una lettera spedita a Dagospia, è lo stesso medico romano protagonista del confronto a raccontare l'accaduto fornendo la propria versione dei fatti. "Oggi finalmente mi si è materializzato davanti quel tipo equivoco di Conte - scrive - e non ce l’ho fatta, da medico ospedaliero a non manifestargli elegantemente disprezzo per la gestione sanitaria anti-Covid nel nostro Paese".
Conte, spiega il medico, "stava facendo lo splendido falsissimo con famiglie con bambini, ai quali elargiva carezze e sorrisi". Al duro rimbrotto del medico, l'ex premier reagisce. "Mi risponde (sa rispondere solo così mi sembra a tutti): 'E lei come l’avrebbe invece gestita?'. 'Sicuramente meglio di lei... si vergogni di chiederlo a me...!!'". Inutile stupirsi, poi, se anche i colleghi politici di Conte hanno bocciato l'ipotesi del Ter.
Crosetto: «La posizione di Giorgia Meloni è coerente. Chiunque vorrebbe un’opposizione così»
“Mi pare che la posizione di Giorgia Meloni sia seria e coerente, qualsiasi governo vorrebbe avere una opposizione così”. Così Guido Crosetto, imprenditore e ex parlamentare di Fratelli d’Italia. Che commenta la scelta della leader di FdI di non votare la fiducia all’esecutivo Draghi.
Crosetto: “Brava Giorgia. Posizione seria e coerente”
Una scelta ribadita chiaramente all’indomani dell’incontro con il premier incaricato. Un governo di legislatura, che esautora di fatto il Parlamento, e allontana le elezioni, non può essere appoggiato dal partito della Meloni. Che ha sempre dichiarato di volere lo scioglimento delle Camere per far esprimere i cittadini. E arrivare a un governo forte, solido, coeso.
“Qualsiasi governo vorrebbe un’opposizione così”
Crosetto, che nei giorni scorsi aveva avanzato la proposta di una Bicamerale, osserva in controluce le parole della Meloni. “Dichiarando il non voto alla fiducia non ha escluso la possibilità, poi, di astenersi. Mi pare – dice uno dei fondatori di Fratelli d’Italia – che sia stata positiva su Draghi. I dubbi sono soprattutto sul Parlamento attuale, sulla sua composizione, sulla compatibilità della maggioranza che sembra emergere“.
Governo Draghi, dentro dodici politici con Giorgetti, Conte (Giustizia) e Di Maio
Il totoministri è una specialità tutta italiana. Ancora non si sa se il governo si farà ma già si sanno i possibili ministri. E se ne discute come se le indiscrezioni fossero realtà. E dire che Draghi non ha ancora iniziato il secondo giro di consultazioni e tutti dicono che se la prenderà comoda.
Nel governo otto tecnici e 12 politici
In ogni caso i giornali al totoministri non rinunciano. Repubblica scrive che il governo avrà venti ministri: otto tecnici e dodici politici e che “lo schema circola già sui tavoli della Camera, è oggetto di ragionamento dei leader di partito, ed è un’ipotesi di lavoro “concreta” che fa seguito alla disponibilità del premier incaricato Mario Draghi ad aprire la sua squadra ai rappresentanti delle forze che lo sostengono, per consolidare la maggioranza e, perché no, per dare un segnale non ostile a un Parlamento che in parte si è sentito commissariato dall’avvento dell’ex presidente della Bce”.
Conte alla Farnesina o alla Giustizia
Dodici posti ma distribuiti come? tre ai Cinquestelle, e 2 a testa per Pd, Fi e Lega, uno per Italia Viva e Leu, uno per i gruppi minori. Per la lega ad esempio viene dato per certo l’ingresso in squadra di Giancarlo Giorgetti, che potrebbe andare allo Sviluppo economico. Nella terna che spetta ai Cinquestelle c’è di sicuro Luigi Di Maio, che alla poltrona ministeriale non intende rinunciare. E poiché mira sempre alla Farnesina Giuseppe Conte verrebbe dirottato alla Giustizia. Anche la poltrona del Guardasigilli tuttavia potrebbe rivelarsi in bilico: una candidata certa è infatti l’ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia.
Salvini europeista pro-Draghi. Il Pd ha un travaso di bile. Renzi applaude: svolta interessante
Matteo Salvini è diventato europeista? Toni più sfumati in casa del Carroccio su Bruxelles e i suoi burocrati adesso che è stato deciso di appoggiare il tentativo di Mario Draghi. Se sia proprio una svolta è ancora presto per dirlo, ma di certo il nuovo atteggiamento della Lega sta mandando in subbuglio il Pd.
Nel Pd travaso di bile per il Salvini europeista
Che reagisce con l’arma dell’ironia per nascondere il travaso di bile provocato tra i dem da Salvini. Il quale uscendo dal colloquio con Draghi ha detto che qualcuno (leggi Pd e Leu) vuole bloccare l’ingresso della lega nel governo in nome di un “vuoto europeismo”. Ma noi “vogliamo fare parte di un governo che vada a Bruxelles a trattare a testa alta“, avverte il leader della Lega. Per poi aggiungere: “Ci conforta di aver sentito di un uso dei fondi Ue, per lavoro e sviluppo”.
Un atteggiamento che spiazza la sinistra. E così il vicesegretario dem Orlando ironizza. “Un primo effetto l’incarico a Draghi l’ha avuto. Salvini è diventato europeista in 24 h”.
Matteo Renzi plaude alla svolta
Diversa la reazione di Matteo Renzi che plaude alla nuova linea della Lega: ”Abbiamo iniziato la legislatura con la vittoria dei partiti antieuropeisti, ora la concluderemo con Draghi presidente del Consiglio….Abbiamo iniziato la partita in cui tutti dicevano ‘non ci alleeremo con’ e poi vediamo i 5Stelle allearsi prima con la Lega poi con il Pd, oggi presumibilmente con una maggioranza istituzionale e non politica ancora diversa… Poi c’è la stessa interessantissima svolta fatta stamattina da Salvini, una svolta che nei partiti vecchia maniera sarebbe stato impossibile fare…”.
Mio Italia: «Tempo scaduto, riaprite i ristoranti di sera». Protesta a piazza di Spagna: “Game over”
“Lasciare aprire i ristoranti a pranzo e cena significherebbe diluire le presenze. Anche uno stolto lo capirebbe. I virologi no!”. E’ l’ultimo post di Paolo Bianchini, presidente di Mio Italia, il movimento imprese e ospitalità che da mesi sta con il fiato sul collo del governo. Che ha gestito ‘in modo vergognoso’ l’emergenza pandemia. E ha perseguitato il settore della ristorazione. Ora la battaglia è sugli orari, sulla necessità di riaprire anche nelle ore serali, dopo mesi di serrande abbassate e zero fatturato.
Mio Italia a piazza di Spagna: Game over!
L’ultima iniziativa eclatante del Mio è stata ai piedi della scalinata più famosa e bella di Roma. Quella di Trinità dei Monti a piazza di Spagna. Una ventina di fedelissimi del movimento hanno esposto un maxi striscione con la scritta Game Over. Il tempo è scaduto, significa. Al centro dello striscione la foto di una mega cartella esattoriale. Ha sventolato davanti a turisti e romani increduli fino all’arrivo dei vigili urbani. Stessa manifestazione simbolica al Campidoglio ai piedi della statua di Marco Aurelio.
Lo avevano promesso durante una manifestazione a piazza del Popolo. Se il 1 febbraio il governo Conte non avesse permesso la riapertura di ristoranti, pub, bar anche nelle ore serali avrebbero iniziato lo sciopero fiscale. Disobbedienza civile, necessità. “Continuare a pagare le tasse non è più possibile. Stop al pagamento di balzelli e tariffe“, dicono i tanti che affiliati a Mio Italia, aderente a Federturismo (Confindustria). “Siamo pronti a lanciare una protesta di natura fiscale. Siamo in tanti e tutti titolari di partita iva e gestori di ristoranti, bar e alberghi. Aderiremo al blocco dei pagamenti non dovuti decisa dal movimento“.
MAZZOLA Sandro: il Baffo nerazzurro
Ha vinto tutto quello che c’era da vincere, scudetti e coppe internazionali. Ha segnato gol storici e s’è visto affibbiare i soprannomi più svariati, dall’innocente «baffo» all’inquietante «padrino».
Sandro Mazzola nasce l’8 novembre 1942, una domenica, quasi una predestinazione per un futuro calciatore. Figlio del grandissimo Valentino Mazzola, inizia molto presto a calpestare un campo di calcio. Come mascotte del «grande Torino» posa nelle tradizionali inquadrature d’ante partita quando non ha nemmeno quattro anni. Il padre lo aveva infatti inserito subito nell’ambiente poiché per il piccolo Sandro non esisteva altro che il pallone come giocattolo preferito. E’ difficile dire se fin d’allora avesse già deciso quale doveva essere la sua carriera, un bimbo di quattro anni non è solito porsi certi problemi. Ma quando avviene la tragedia di Superga, e siamo nel 1949, il piccolo Mazzola ha poco meno di sette anni e si sente impegnato a continuare un giorno le gesta del padre.
Dopo la tragedia Sandro e suo fratello Ferruccio rimangono nell’ambiente calcistico. La madre è costretta a trasferirsi a Cassano d’Adda, nella grande periferia di Milano, sia per la poca sollecitudine del Torino a risolvere i molti problemi della famiglia, sia perché l’ambiente natale del grande Valentino avrebbe potuto meglio aiutarla. Ed è così che i due fratelli Mazzola crescono in questa cittadina di provincia frequentando la scuola e giocando al calcio sul Campetto parrocchiale. Nell’ambiente del grande calcio i due fratelli rimangono per merito di un toscanaccio polemico, dal cuore grande come una casa che allora giocava nell’Inter del Presidente Masseroni.
Razionalismo e architettura del periodo fascista a Milano
Negli Anni Venti e Trenta del secolo scorso il fascismo si servì dell’architettura e dell’urbanistica come strumenti per diffondere i propri ideali. Il giudizio storico su Benito Mussolini e la doverosa memoria dei crimini commessi dal fascismo non deve far dimenticare che la scena architettonica italiana di quegli anni fu tra le più interessanti d’Europa. Sarebbe forse più corretto affermare che, da un certo punto di vista, fu l’architettura italiana di quegli anni a usare il fascismo, e non viceversa, per spingersi verso livelli di armonia, tecnica e funzionalità mai raggiunti prima.
Tra il 1920 e il 1940 nelle città italiane si respirava aria di innovazione e sperimentazione, con Roma e Milano che ospitavano i più lungimiranti architetti dell’epoca, alcuni dei quali giovanissimi, che hanno lasciato opere che testimoniano un livello nelle costruzioni e nelle arti plastiche che si ritrova raramente negli altri paesi europei. L’intento di questi architetti fu di conciliare la tradizione romana con il modernismo più avanzato. Che fosse lo Stato fascista a commissionare le opere poco importa nella valutazione estetica e artistica: il risultato è una serie di opere pionieristiche, da ammirare e valorizzare ancora oggi.
Covid, 13.442 nuovi casi e 385 morti. Le prime dosi di Astrazeneca arrivate a Pratica di Mare
Sono 13.442 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia dopo aver analizzato 282.407 tamponi, tra molecolari e antigenici. Ieri erano stati 14.218 su 270.507 test. L’indice di positività scende così al 4,76% a fronte del 5,2% di ieri. Dunque, la percentuale dei contagi è scesa, mentre è salito il numero dei morti: 385 nelle ultime 24 ore, mentre ieri i decessi erano stati 377. Il numero totale delle vittime da inizio pandemia arriva così a 91.003.
Calano i ricoveri in terapia intensiva e reparto
Sul fronte dei ricoveri si registra un calo dei pazienti in terapia intensiva, che oggi sono 2.11o, vale a dire 32 in meno di ieri. Scendono anche i ricoveri nei reparti ordinari: da ieri se ne contano 167 in meno, che abbassano il totale a 15.408. Gli attualmente positivi sono 427.034, un numero anch’esso in flessione con 2.084 pazienti meno di ieri. I dimessi e i guariti dall’inizio della pandemia sono 2.107.061, ovvero 15.138.
Emergenza Fentanyl negli Stati Uniti, la droga che uccide. E in Italia? A Roma la Croce Rossa si prepara
L'emergenza Fentanyl, potentissimo oppioide sintetico, negli Stati Uniti ha fatto impennare i morti per overdose, ultimo caso quello del misterioso decesso del capo chef italiano di Cipriani Dolci, Andrea Zamperoni. In Italia cosa succede? A Roma "monitoriamo la situazione perché ci aspettiamo che arrivi anche qui", afferma Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini, agenzia di Croce Rossa Italiana per le tossicodipendenze, in occasione della Giornata Mondiale sull’Overdose di sabato 31 agosto.
Già da tempo in Italia è scattato l'allarme per nuove sostanze stupefacenti: il fentanyl è solo uno dei più noti. Sono 730 le 'Nuove Sostanze Psicoattive', nuove droghe sintetiche difficili da riconoscere e dagli effetti "terribili".
A Roma "da gennaio scorso, attraverso l'Unità di Strada che opera a Tor Bella Monaca e Stazione Termini, dopo ogni intervento in overdose, effettuiamo un test per verificare se il paziente si è iniettato l'eroina sintetica, riscontrando fino ad oggi zero casi", afferma Barra.
La relazione 2018 dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze, ha registrato oltre 1 milione e 300 mila consumatori di oppiodi a rischio overdose che nell’84% dei casi risulta fatale.
"Siamo stati i primi a fare interventi di Overdose in strada con Naloxone inoculato da personale non medico salvando oltre 2.500 persone in 20 anni, incuranti delle critiche dei benpensanti", conclude Massimo Barra.
La droga uccide anche la speranza…
Due ragazzi di 14 e 15 anni qualche giorno fa hanno ucciso il loro spacciatore, un uomo di 42 anni. L’intento sarebbe stato quello di punirlo per averli trascinati nella dipendenza della droga.
Le indagini faranno il loro corso ed emergeranno certamente altri elementi, i due adolescenti intanto rischiano l’accusa di omicidio premeditato e colpisce immaginarli capaci di organizzare un omicidio, di uccidere un uomo a coltellate.
In questa triste storia di cronaca però c’è qualcos’altro che attira l’attenzione: non si tratterebbe di un omicidio per droga come purtroppo spesso accade. Non c’entrerebbero soldi o partite di sostanze stupefacenti, ma il movente sarebbe la rabbia e la vendetta verso una persona ritenuta responsabile del loro malessere. Una dipendenza dalla quale probabilmente non si ritenevano capaci di uscire.
Si pone a questo punto una domanda, quasi scontata, ma d’obbligo: questa dipendenza quanto doveva essere forte e percepita come insuperabile per orchestrare un omicidio? Questi due ragazzi dovrebbero essersi sentiti come due dannati per l’eternità per pensare e fare una cosa del genere. Possibile? Possibile che nessuno abbia intercettato una presunta volontà di uscire dal giro delle droghe? Ed ancora: possibile che due ragazzini possano pensare ad un omicidio come soluzione e che la vendetta sia un sentimento così alla portata? Sembra la scena di un videogioco o di un film, un regolamento di conti senza valori e soprattutto senza pudore, senza filtro.
Cartoline «proibite» con i grandi della patria messi in burletta
SI PARLA DI
Cavour, Garibaldi, Pio IX, Napoleone III, mai visti così… ed è subito scandalo Cartoline «proibite» con i grandi della patria messi in burletta: un’edizione vietatissima di soli mille esemplari è andata a ruba, esaurita in pochi giorni
La storia ha molte facce: quella dei grandi quadri con scene di battaglia e di fondamentali incontri fra statisti, ritratti di condottieri; i disegni dei feriti e dei coniugi affranti per la divisione imposta dalla guerra, i feriti nelle campagne e nelle infermerie; il tripudio della folla per il vincitore. Ma non solo. All’istituto di storia patria del Risorgimento, che ha sede a Roma all’interno dell’altare della Patria, fra i mille fascicoli ce n’è uno voluminoso intitolato «Stampe e caricature oscene» nel quale la regina Maria Sofia, consorte di Francesco II di Borbone ovvero il «Franceschiello» re delle due Sicilie, appare come la nonna delle nostre contemporanee Moana Pozzi e Cicciolina. Infatti la giovanissima fotografa Costanza Diotallevi, forse napoletana, nel 1862 realizzò un antesignano fotomontaggio erotico (sviluppo cui forse non pensava Niepce nell’inventare il sistema fotografico cinquant’anni prima…) nel quale la regale Maria Sofia, detta «l’aquiletta bàvara», appare nuda e in una posa non propriamente artistica. Ma perché? Certamente per spregio e per ironizzare sulla forte moglie del Franceschiello. Parentesi storica. Dato il rapido avanzare di Garibaldi e dei suoi, i Borboni nel 1861 si rifugiarono a Gaeta e di qui ripararono a Roma, protetti dal papa Pio IX: assieme fomenteranno il brigantaggio, soprattutto in Abruzzo. A Roma i comitati liberali stringono d’assedio il Vaticano con il comitato d’azione, decisi a «diventare italiani»: proteste e attentati fanno la loro parte (con repressioni e decapitazioni) ma anche la satira ha il suo grande ruolo. Così, nel 1862, viene inviato il fotomontaggio al Papa, Francesco II, Vittorio Rmanuele, Napoleone III, alle corti d’Austria e Baviera, a ministri e diplomatici nonché al Sacro Collegio: lo scandalo, certificano i documenti, fu enorme per le «ignobili fotografie» la cui autrice venne identificata e, subito, si pentì denunciando in cambio dell’impunità molti rappresentanti dei comitati. Corsi e ricorsi della storia… Ma la sventurata vincenda non poteva spegnere la vis satirica/erotica che aveva in Maria Sofia il suo obiettivo preferito. Così niente più foto ma una serie di «stampe da camera» di autore naturalmente ignoto ma databili fra il 1862 e il 1863, cioè subito dopo il mea culpa della Diotallevi (che immaginiamo trovatella cresciuta in austeri orfanotrofi, dato il cognome): disegni di mano felice, colorati e doviziosi di particolari, diciannove dei quali vengono ora proposti in una bella edizione «a cartolina» edita dalla romana SPQR Libri nella collana «Delizie Libertine» a cura di Enrico Sturani, collezionista con oltre duecentomila cartoline sul genere: «Risorgimento allegro», stampato in mille esemplari già ricercatissimi.
Incisioni colorate a mano, assolutamente insospettabili nella Roma che stava per essere assorbita dallo Stato Italiano, riproposte con tutta la loro carica di ironia e giocosità.
Questi piccoli capolavori da camera aprono una breccia nella facciata grigia e seriosa del nostro Risorgimento, sinora rimasti sconosciuti.
Protagonista di pressoché tutte le illustrazioni è naturalmente «l’aquiletta bàvara» ritratta in ambienti e situazioni diverse, ma sempre in pose e atteggiamenti inequivocabil. Ecco due esempi descritti da Sturani “In la fedeltà premiata” nel personaggio centrale si può individuare Francesco II che premia la fedeltà dimostratagli da un distinto signore in in scuro concedendogli le grazie della regal consorte. Il personaggio in questione è il capo dei briganti della zona di Sora, 800 uomini che avevano il quartier generale nei monasteri di Trisulti e di Casamari.
Costui era considerato il “generale” di tutti i briganti; era un guardaboschi del re di Napoli: Luigi Alonzi, entrato in clandestinità col mitico soprannome di Chiavone. Francesco II gli era molto grato per la fiera resistenza che opponeva ai Sabaudi». «Maria Sofia – prosegue Enrico Sturani – è protagonista di un’altra tavola a carattere più esplicitamente antipapale.
ILCORTO.EU
Ultime Notizie
-
Su Zaia è braccio di ferro continuo tra Lega e Fdi
Meloniani e azzurri fermi sul "no" al terzo mandato ma il Carroccio insiste. Grillo blinda la regola... -
Giorgia Meloni punge De Luca
Chi? De Luca? Giorgia scuote la testa e sorride. «Parla proprio lui». A Roma il governatore della Ca... -
Hai difficoltà a realizzare il tuo primo Cortometraggio? eccoti 9 utili consigli
Il rito di passaggio per ogni regista è realizzare il suo primo cortometraggio, che è il momento in... -
CONCORSO CORTOMETRAGGI “ilCORTO.it FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2024“
Iscrizione GRATUITA - Scadenza: 30 novembre 2024 - Sono previste 4 sezioni: 1°) TEMA LIBERO; 2°) Tem... -
Come puoi attirare l'attenzione del pubblico scrivendo la sceneggiatura di un cortometraggio?
In un cortometraggio, dove il tempo per sviluppare la trama e i personaggi è limitato, è essenziale... -
Elenco di film francesi adattati successivamente da altre produzioni
Ci sono stati diversi film francesi che sono stati adattati in altre lingue e culture, inclusa l'Ita... -
Ecco le lezioni che TAYLOR SWIFT può insegnarti sulla NARRAZIONE
Queste sono alcune lezioni che gli scrittori possono imparare da una dei moderni maestri della narra... -
TAYLOR SWIFT è la regina della musica ( anche se non conoscete nemmeno una sua canzone)
Elvis arrivò nel mondo della musica al momento giusto, quando c’era bisogno di “scoprire” i giovani... -
Concorso Internazionale di Cortometraggi “L’INFINITO di LENTINI Film Festival 2024”
Il concorso “L’INFINITO di LENTINI Film Festival 2024” prevede due sezioni: 1) "TEMA LIBERO"; 2) "GE...
LATINA Workshop di Cortometraggi
MARATONA 2022 con ben 230 CORTOMETRAGGI proiettati
Cultura
-
Hai difficoltà a realizzare il tuo primo Cortometraggio? eccoti 9 utili consigli
Il rito di passaggio per ogni regista è realizzare il suo primo cortometraggio, che è il momento in cui i registi si fanno le ossa e diventano veramen... -
CONCORSO CORTOMETRAGGI “ilCORTO.it FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2024“
Iscrizione GRATUITA - Scadenza: 30 novembre 2024 - Sono previste 4 sezioni: 1°) TEMA LIBERO; 2°) Tema: "GLI ALTRI"; 3°) Tema: "IL LAVORO"; 4°) Tema: “... -
Come puoi attirare l'attenzione del pubblico scrivendo la sceneggiatura di un cortometraggio?
In un cortometraggio, dove il tempo per sviluppare la trama e i personaggi è limitato, è essenziale catturare l'attenzione del pubblico fin dall'inizi... -
Elenco di film francesi adattati successivamente da altre produzioni
Ci sono stati diversi film francesi che sono stati adattati in altre lingue e culture, inclusa l'Italia. Ecco un elenco di film francesi noti che hann... -
Ecco le lezioni che TAYLOR SWIFT può insegnarti sulla NARRAZIONE
Queste sono alcune lezioni che gli scrittori possono imparare da una dei moderni maestri della narrazione. Che tu sia o meno un fan di Taylor Swift (c... -
TAYLOR SWIFT è la regina della musica ( anche se non conoscete nemmeno una sua canzone)
Elvis arrivò nel mondo della musica al momento giusto, quando c’era bisogno di “scoprire” i giovani e uscire dal conformismo degli anni Cinquanta. I B... -
Concorso Internazionale di Cortometraggi “L’INFINITO di LENTINI Film Festival 2024”
Il concorso “L’INFINITO di LENTINI Film Festival 2024” prevede due sezioni: 1) "TEMA LIBERO"; 2) "GENTILEZZA". I cortometraggi possono essere di qualu... -
Elenco dei Cortometraggi Premiati alla 15° edizione Concorso “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROM...
Lunedì 18 Dicembre 2023 sono stati premiati i migliori cortometraggi arrivati alla 15° edizione del Concorso “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA... -
Le premiazioni del Concorso di CORTOMETRAGGI “ILCORTO.IT Festa Internazionale di ROMA 2023“
La premiazione della 15° edizione del Concorso Gran Premio “ilCORTO.it FESTA INTERNAZIONALE di ROMA 2023” (rivolto ai Registi e Filmaker italiani e st...
Utenti Unici dal 19-2-17
Scienza & Tecnologia
-
Truffa online, basta un clic: come ti svuotano il conto corrente
Accetta tutto, rifiuta tutto, solo i necessari, conferma le mie scelte: quante volte mentre cerchiamo di navigare in santa pace su internet veniamo le... -
YouTube rimuove i “non mi piace”. Ecco come favorisce il politicamente corretto
L’amministratore delegato di YouTube, Susan Wojcicki, ha annunciato mercoledì scorso che la piattaforma di condivisione video più famosa al mondo rimu... -
Le terapie anti-Covid non esistono, giusto? Sbagliato. L’Aifa sbugiarda i virologi star
La ricetta Speranza a base di «tachipirina e vigile attesa» è già stata messa in discussione da diversi studi scientifici. Adesso, però, sta per croll... -
Pfizer, "abbiamo sbagliato vaccino". Campagna contro il Covid, studio sconcertante: tutto ribaltato, chi rischia
Sono 82.278.770 le dosi di vaccino somministrate in Italia, l'87,8% del totale di quelle consegnate, pari finora a 93.749.420 (nel dettaglio 66.025.41... -
Dodici milioni di animali uccisi per i test scientifici: Parlamento Ue chiede fine della “mattanza”
Il Parlamento Ue chiede si fermare la “Mattanza” degli animali da laboratrio: nell’Unione europea, nel 2017, circa 12 milioni di animali sono stati al... -
Instagram è dannoso per la salute mentale delle ragazze. Zuckerberg lo sa e non fa nulla
Facebook sa che Instagram è un social pericoloso per la salute mentale delle ragazze adolescenti, ma non fa nulla per arginare il problema. E’ quanto... -
Carne bovina, due casi di mucca pazza. "Stop alle vendite", torna il terrore: ecco cosa evitare
Torna l'allarme mucca pazza. Certo, non alle porte dell'Italia, ma il caso fa subito paura. In Brasile - il più grande esportatore di carne bovina al... -
Facebook e la lista di vip intoccabili: Zuckerberg ha protetto dalla censura 6 milioni di profili “famosi”
«Gli standard della community di Facebook si applicano a tutti nella stessa maniera», è il mantra che Mark Zuckerberg ama ripetere a tutti. Ma è veram... -
Così muore in pochi secondi il Covid: l'immunologo Clerici ha scoperto l'arma letale che uccide il virus
Una spallata che può essere definitiva nella guerra con il Covid. Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e dire... -
Elon Musk da paladino “verde” a inquinatore seriale
Elon Musk proprietario di Tesla e del gruppo Space X ha cercato di rivoluzionare, oltre al mercato automobilistico anche lo stile di vita dei nuovi ri...
Login Form
Spigolature dai Social
-
Spiagge di Latina - Classifica di QSpiagge
Spiaggia Dune di Sabaudia La Spiaggia Dune di Sabaudia è situata nel comune di Sabaudia e fa parte del Parco Nazionale del Circeo, istituito nel 1934.... -
Le 10 spiagge più belle della Liguria | Skyscanner Italia
Calette cristalline, spiagge attrezzate e baie tutte da fotografare: sono le spiagge della Liguria, per un viaggio tra borghi marinari, aree marine pr... -
5 Isole del Brasile da scegliere per le vacanze estive
Il Brasile è uno dei paesi più grandi del mondo, vanta un patrimonio naturale e culturale di tutto rispetto e ogni anno ospita migliaia di visitatori... -
Ponza: cosa vedere e cosa fare
Ponza è un’isola meravigliosa, la più grande e turistica tra le Isole Pontine. È anche uno dei Borghi più belli della Provincia di Latina e del Lazio,... -
Vacanze in Italia, le migliori offerte per il mare
Scopri il mare più bello d'Europa, #iorestoinitalia In Italia abbiamo davvero tutto, si mangia bene, si spende poco (seguendo i nostri consigli!), si... -
Le 10 migliori cose da vedere in Brasile
Rio de Janeiro sta per accogliere le Olimpiadi. Una buona occasione per scoprire uno dei Paesi più belli dell'America Latina. 10 cose da vedere in Bra... -
Quali sono le 5 città più belle della Florida
La Florida è uno degli stati americani più famosi e più visitati dai turisti, grazie soprattutto alla città di Miami e alla sua vicina Miami Beach. La... -
11 attrazioni turistiche top-rated in South Carolina
Che tu sia interessato alla storia, che ti piaccia rilassarti in spiaggia o che cerchi cose interessanti da fare con i bambini, lo troverai nelle nume... -
Tour in Arizona: cosa vedere e come organizzare il viaggio
Forse, quando pensate allo stato dell’Arizona, non realizzate fin da subito quanti siti famosi possa contenere eppure dovete sapere che questo è lo st... -
ALASKA: NELLE FANTASTICHE TERRE SELVAGGE
Un viaggio in una terra tutta da scoprire Estate 2019: I Viaggi di Maurizio Levi propone un viaggio in Alaska, per immergersi nella natura selvaggia e...
Cerca:
Made in Italy
-
Teresa Bellanova favorevole agli Ogm e al Ceta. La rabbia di Salvini: "Alla faccia del made in Italy"
"Sugli Ogm voglio aprire un confronto rapidamente anche con le parti imprenditoriali, è un tema deli... -
Nuovi strumenti per ridurre l’impronta ambientale delle filiere
Oltre 200 imprese di sei Paesi europei coinvolte in iniziative per ridurre l’impronta ambientale di... -
Adesso la Francia "ci ruba" il Parmigiano Reggiano
La multinazionale francese Lactalis punta dritto verso il Parmigiano, dopo essersi già comprata Parm... -
Tuteliamo i marchi storici e il Made in Italy
La volete sapere l’ultima? La Lega si sta opponendo all’inserimento della cosiddetta “norma Pernigot... -
Pacchetto crescita: allo studio contrassegno dello Stato a tutela del made in Italy
Il rispetto della proprietà intellettuale e la lotta alla contraffazione diventano due temi strategi...